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27 GENNAIO 2019 ROMA - MEDITAZIONE IN CAMMINO
Le nostre esperienze si svolgono in montagna, solitamente nell’arco di una sola giornata, anche se l’attitudine con cui cerchiamo di praticarla non è necessariamente legata alla montagna.
È però innegabile che la montagna ha un fascino e un valore particolare.
Per citare Robert Macfarlane dal suo libro “Come le montagne conquistarono gli uomini” (2005): “La montagna sembra rispondere al crescente bisogno di spazi dell’immaginazione che assilla il mondo occidentale”.
Per molti è oggetto di desiderio e fonte di consolazione.
Sostanzialmente, come ogni paesaggio naturale, la montagna mina in noi la compiaciuta convinzione – in cui è tanto facile cadere – che il mondo sia fatto dall’uomo per l’uomo.
La maggior parte di noi abita per gran parte del tempo in mondi strutturati, pensati, controllati dall’uomo.
Ci si dimentica che esistono ambienti che non rispondono allo scatto di un interruttore, che hanno ritmi propri e piani di esistenza diversi. La montagna impedisce questa amnesia.
Esprimendo forze più grandi di quelle che possiamo invocare, ponendoci di fronte a tempi la cui ampiezza non riusciamo neppure a concepire, essa confuta l’eccessiva fiducia nel “fatto dall’uomo”.
Costringe a riflettere sulla nostra durata, sul valore dei nostri schemi mentali. Induce alla modestia.
La parola che forse più di tutte sintetizza il sentimento dell’uomo di fronte alla montagna è proprio questa: modestia. È sulla modestia – o umiltà – che vogliamo centrare le nostre esperienze.
Sede:
Gran Sasso Parco Nazionale d’Abruzzo,
Monti della Duchessa,
Monti della Laga,
Monti Sibillini
Info:
Tel.: 06/86328789 e 06/8610619
Cell. 335/5608245
E-mail:[email protected]
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