LA TRAGEDIA DELLA SEPOLTURA
 

L’avvincente narrazione - con lo storico dell’arte Mirko Baldassarre –  della tormentata genesi della Tomba di Giulio II e del Mosè : a quest'opera Michelangelo lavorò per quasi quarant'anni, dal 1505 al 1543, fra continui dissapori con il Papa, ripensamenti e ridimensionamenti dell'opera, fughe improvvise e riconciliazioni, accuse e diffamazioni, minacce di processi e di restituzione del denaro anticipato dagli eredi, arrivando a diventare una delle vicende più tormentate e sofferte della sua esistenza. Lui stesso non esitò a definire questa vicenda come la "tragedia della sepoltura", un autentico calvario che fino agli ultimi giorni della sua vita fu fonte di inesauribili accuse, tormenti e rimorsi. Un’impresa che  gli arrecò «infiniti impacci, dispiaceri e travagli e, quel ch'è peggio, per la malizia di certi uomini, accusa di infamia, della quale appena dopo molti anni s'era purgato»…

Incontro ravvicinato con il Mosè e visione complessiva dell’opera con lo storico dell’arte: la storia, lo stile, i dettagli, le interpretazioni freudiane..Tra le prime scolpite per il grandioso progetto del mausoleo del papa, il Mosè fu anche l'unica tra quelle pensate da Michelangelo fin dall'inizio: grazie al suo vigore e alla sua possenza, al virtuosismo anatomico e alla sua imponenza ,è una delle opere scultoree più famose di Michelangelo e della scultura occidentale in generale, esempio paradigmatico di quella "terribilità" che si riscontra nelle sue opere migliori. Il suo sguardo, definito come “terribile”, è stato interpretato come espressione del carattere di Michelangelo, irascibile, orgoglioso e severo. È legato a questa scultura l'aneddoto secondo il quale Michelangelo, contemplandola al termine delle ultime rifiniture e stupito egli stesso dal realismo delle sue forme, abbia esclamato "Perché non parli!?" percuotendone il ginocchio con il martello che impugnava.

In età avanzata Michelangelo incontra la Marchesa Vittoria Colonna, la più grande poetessa dell’epoca. L’artista aveva 17 anni più di Vittoria, ma rimase colpito dalla forza del suo credo e dalla sua severità morale. Si instaura fra loro una profonda amicizia, cementata da scambi epistolari e doni. Poi - in Michelangelo - stima e considerazione mutano lentamente e inconsapevolmente in un sentimento più affettuoso, meno spirituale, più terreno. Nasce così l’amore per Vittoria: le dedica sonetti, aspri nella forma e dolcissimi nel contenuto, ma senza mai nominarla, timido, incerto, insicuro di sé. Ascoltando la lettura drammatizzata di alcune Rime michelangiolesche da parte dell’attrice Angela Sajeva, rivivremo una delle più sentite e intense affinità elettive del Rinascimento.. .. ---------------------------------------------------------------------------------------- INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI - QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 15.00 euro

Riduzione minori di 18 anni: 8,00 euro - APPUNTAMENTO ALLE ORE 20.30 ALL’INGRESSO DELLA BASILICA DI SAN PIETRO IN VINCOLI,Piazza di San Pietro in Vincoli, 4/A ( METRO CAVOUR O METRO COLOSSEO). - Durata della visita : 1h.30 minuti - PER LE PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI SCRIVERE A : [email protected] / http://mirabileingegno.us4.list-manage2.com/track/click?u=a338ec0501c67c18fcfa79c91&id=f833404da5&e=47d5e93fe7 sezione APPUNTAMENTI o LONTANO DAI CLAMORI In collaborazione con www.musicaantiqualatina.it  e con www.angelasajeva.com   Grazie a tutti per l’attenzione, Vi aspettiamo numerosi.. Associazione Culturale Mirabile Ingegno - Percorsi d'arte Segreteria [email protected]
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