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<< torna indietro     nella localit&arave;: EMILIA ROMAGNA     argomento: Fiere e Mercati del: 25/09/2009
News: 25 - 27 SETTEMBRE 2009 CESENA
SAPORIE - FESTIVAL DEL CIBO DI STRADA

La cultura dei sapori
La Campania incontra la Sicilia e l’Emilia-Romagna in un solido gemellaggio gastronomico e culturale per dare continuità al tema dello street food che tanto successo ha riscosso sia nel 2007 e sia in occasione della quinta edizione biennale del Festival Internazionale del Cibo di Strada, svoltasi l’anno scorso.

“Saporìe” torna e si fa in tre, accogliendo tre regioni italiane per una parata dei più tipici mangiari di tutti quei territori, scelti sempre seguendo l’assoluto principio della qualità e della tradizione, per proporre e rinnovare uno dei più antichi modi di mangiare di tutti i tempi. Accanto agli stand siciliani e campani, l’Emilia-Romagna presenterà i propri cibi di strada più classici.

Una festa di sapori, odori, suoni, animata dal Piccolo Teatrino dei Ditirammu e ricca di stimolanti percorsi culturali, animazioni, laboratori. Anche in questa edizione, particolare attenzione è dedicata al caffè, principe del Mediterraneo, con laboratori che ne raccontano la storia, la cultura e i vari modi di preparazione.

Cesena, crocevia del Cibo di Strada
Ancora una volta, è il centro storico di Cesena ad accogliere il Cibo di Strada, perché, per usare le parole di Roberto Burdese, presidente nazionale di Slow Food, “celebrare il cibo di strada significa anche acquisire la consapevolezza che si tratta di uno straordinario patrimonio economico, culturale, antropologico, sociale, che è minacciato e che dobbiamo in qualsiasi modo tutelare. Produrre, ma anche consumare, cibi di strada richiede oggi una responsabilità che non deve essere disgiunta dal piacere ma non deve nemmeno essere dilazionata”.

La Sicilia e la Campania, con Napoli soprattutto, sono le regioni ospitate quest’anno nelle animate “isole” gastronomiche di Saporìe, dove troveranno spazio anche i mangiari di strada dell’Emilia-Romagna: piadina, crescioni, “gusun fret”, il pesce fritto al cono, tortelli nella lastra e altri cibi di strada emiliani come la torta fritta parmense, la tigella e il borlengo dell’Appennino modenese. Uno squisito incontro di sapori, culture e atmosfere, per scoprirsi mediterranei attraverso il cibo di strada di qualità.

Campania e Sicilia, dove il palato fa festa
In Campania e in Sicilia il cibo di strada è antico quanto le città. È presentato, offerto, messo in vetrina ovunque. Ammicca da ogni angolo della città con quella specie di grida musicali, flautate, ritmate, melodiche. Il Cibo di Strada è di natura semplice e legato non solo ai prodotti tipici del luogo, ma anche agli usi e ai costumi socio-culturali e religiosi degli abitanti delle città.

Assaporando quei cibi che oggi sono entrati a far parte della tradizione è possibile ripercorrere la storia di questi luoghi che ancora portano il segno delle influenze arabe e spagnole. Di origine orientali, infatti, sono, limitandosi ai dolci siciliani, l’arancio, il limone e il cedro, il pesco e l’albicocco, il pistacchio e il carrubo, il gelsomino e il sesamo, lo zucchero di canna e tutte le altre spezie.

La Sicilia e la Campania sono le regioni dove più di tutte lo street food perpetua il modo antico di secoli del cibo povero venduto per strada.

Conoscere e degustare i caffé del mondoIncontri-degustazioni a cura di Enrico Maltoni, collezionista e ricercatore della storia della macchina per caffé espresso, docente Slow Food, e Mauro Carli, collezionista di caffettiere, raccontano la storia, la cultura e i vari modi di preparazione del caffè, pianta originaria dell'Etiopia che fu introdotta in Europa dagli arabi.

Venerdì 25 settembre ore 20,30
“Il Caffé del Guatemala Huehuetenango, Presidio Slow Food”

La storia del caffè Huehuetenango, Presidio Slow Food, coltivato in una ristretta area geografica del Guatemala, nella terra dei Maya. Nel corso del laboratorio, lo stesso caffè, preparato con differenti sistemi per estrazione, fra i quali Pressofiltro e Vacuum, verrà fatto degustare. Una tazza complessa ma equilibrata, dal corpo pieno e fragrante; il caffè di Huehuetenango è considerato tra i migliori al mondo. Durata 50 minuti.

Sabato 26 settembre ore 20,30
“La macchina da caffè, un oggetto di design attraverso la storia del gusto”

Il primo locale in cui gustare l'aromatica bevanda del caffé fu aperto a Venezia nel 1640; quattro secoli di passione che lega gli italiani all’irrinunciabile caffè. Questo incontro sarà una piccola finestra aperta sui profumi e sulle tradizioni del caffè. Arrivando all'espresso all'italiana, passando dalle tradizioni turche. Il corso-degustazione si alterna fra la teoria e la “dolce pratica”; durante la quale il pubblico sarà catturato dai magici aromi della nera bevanda, preparata con vari sistemi di estrazione. Durata 50 minuti

Domenica 27 settembre ore 21,00
“Dieci sistemi antichi di estrazione del caffè, usi e tradizioni da tutto il mondo”

10 sistemi di estrazione del caffè, usi e tradizioni da tutto il mondo, dai primi del 1500 ai giorni nostri. Un percorso gustativo del caffè che verrà preparato sia con le preziosissime caffettiere antiche, sia con l’ innovativa Lavazza - A Modo Mio. Un tuffo nel passato e un viaggio durante il quale scopriremo le varie usanze nel mondo; saranno presenti una comunità del Senegal e una comunità dell’Eritrea, per documentare e fare conoscere direttamente, i loro riti e la loro cultura del caffè.
Durata 50 minuti

Posti limitati. Ingresso gratuito
Per prenotazioni e informazioni tel. 348 8601886
Incontri di gustoSabato 26 settembre, ore 11,30


“Tipico a Tavola” / Emilia-Romagna, tradizioni e sapori mediterranei
Presentazione del nuovo progetto per la valorizzazione dell’enogastronomia regionale.


Sabato 26 settembre, ore 17,30
La Cucina di Strada napoletana
Antonio Tubelli, gastronomo e storico campano, racconta le tradizioni dei cibi popolari napoletani e della loro riscoperta e riattualizzazione. Al termine assaggio di cibi e prodotti del territorio.

Domenica 27 settembre, ore 17,30
La Cucina di Strada palermitana
Vincenzo Conticello, gastronomo e storico siciliano, racconta le tradizioni dei cibi popolari palermitani e della loro riscoperta.
Al termine assaggio di cibi e prodotti del territorio.

http://www.cibodistrada.com/

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