Primo Master Be4Eat
PRIMO MASTER
24 marzo 2013 – Castello di Roncade (TV)
Collegamento in diretta con gli Stati Uniti, T. Colin Campbell e alcuni docenti della Cornell University
LE 5 REGOLE PIU’ IMPORTANTI PER MANGIARE IN SALUTE E CON GUSTO OGNI GIORNO
Perdere peso e guadagnarci in salute non è mai stato così facile
Dare il giusto nutrimento ai nostri piatti, senza per questo perderci in gusto e digeribilità. E’ questo il tema del primo master Be4eat 2013, Le 5 regole più importanti per mangiare con gusto e salute ogni giorno. Una giornata intera di formazione, rivolta a specialisti, medici nutrizionisti, chef, ristoratori ma anche comuni consumatori per apprendere dalla voce dei principali esperti italiani e americani il modo migliore per comporre i nostri piatti senza l’utilizzo di allergeni, sostanze complesse e alimenti dannosi alla salute.
Dare il giusto peso in cucina non è mai stato così difficile. Soprattutto oggi quando allergie, intolleranze, ipertensioni e propensione all’obesità stanno aumentando in modo esponenziale nel nostro Paese. Celiachia, intolleranza al latte, problemi di colesterolo, disturbi gastrici e diabete associati magari ad un aumento incontrollato del peso corporeo sono solo alcuni dei disturbi cronici cui medici, specialisti ma anche chef, ristoratori e famiglie si trovano a dover gestire ogni giorno in quantità sempre più presente e pesante.
Solo un dato, su tutti: quello sui bambini. Da una recente ricerca è emerso infatti che in Italia siano circa 100mila i bambini tra 0 e 5 anni colpiti dall’allergia al latte vaccino. Seguono con 80 mila l’allergia alle uova e con 50mila quella alle arachidi. A questo va aggiunta il costante aumento del peso medio infantile che sta lentamente portando la nostra popolazione a tassi di obesità e quindi di malattie connesse fino ad oggi sconosciuti ai paesi della fascia mediterranea.
Ma allergie e intolleranza sono, in generale, in costante aumento anche e sopratutto tra le persone adulte. E a queste patologie vanno associate altri sintomi (ipertensione, disturbi digestivi, cefalee, colesterolo, diabete, osteoporosi, etc.) tutti in qualche modo riconducibili a ciò che si sceglie di mettere sul piatto e sulla bilancia. Cosa è bene mangiare, dunque? E come?
A queste e molte altre domande risponderanno esperti italiani e americani in una giornata formativa mai realizzata prima in Italia. Ad uno stesso tavolo specialisti del settore come Michele Riefoli, esperto internazionale di educazione della salute naturale e membro della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, medici specialisti come il dr. Patrizio Barbon, titolare di un progetto salute e alimentazione tra le scuole italiane in collaborazione con il Ministero della Salute, e chef unici al mondo come Fabio Chiappini, esperto in alimentazione naturale che ha tenuto conferenze in tutto il mondo, America e Asia in particolare, illustreranno alimento per alimento, tutto ciò che bisogna sapere per comporre piatti completi dal punto di vista nutrizionale e del gusto. Il tutto escludendo nutrienti ormai riconosciuti come allergizzanti e in alcuni casi anche dannosi quali latticini, uova, carne e lievito.
Un master di alimentazione specifico per chi vuole capire di più e sapere di più in tema di salute e cibo. La partecipazione in sala dei principali esperti italiani per la prima volta tutti insieme in un unico master e il collegamento in diretta con dr. T. Colin Campbell e alcuni docenti della Cornell University di New York rende la partecipazione all’evento particolarmente interessante a medici nutrizionisti e specialisti dell’alimentazione, ma anche e soprattutto a chef e ristoratori che sempre più numerosi stanno raccogliendo le istanze della loro clientela avviando menù più attenti e strategici in tema di salute e gusto.
Negli anni in Italia si sono dimenticati i veri fondamenti della tradizione alimentare mediterranea. Legumi e cereali, specie se integrali, hanno lasciato il pasto a piatti di pasta e portate uniche rigorosamente raffinate e sempre uguali dal punto di vista nutrizionale. Il farro, il miglio, i ceci e le lenticchie sono lentamente scomparsi dalle nostre tavole un tempo ricche in varietà e semplicità, lasciando la nostra alimentazione più povera e monotona in termini nutritivi e di gusto. Le verdure conosciute e presentate sono rimaste ben poche rispetto all’arcobaleno dell’orto mediterraneo e anche le modalità di preparazione sono state dimenticate se non addirittura stravolte da mode oltreoceano. In tutto questo ne hanno fatto le spese le farine, erroneamente additate oggi quali principali cause di allergie e aumento del peso. Conoscere ciò che mangiamo è il modo migliore per prevenire e curare il mal di vivere dei nostri giorni. Saper combinare piatti completi ed energetici può fare la differenza su come affrontare la giornata. Tutti noi infatti abbiamo una cosa un comune: il cibo. Saperlo preparare nel modo giusto, tuttavia, è l’aiuto più valido che ognuno di noi, esperto o non, può dare alla medicina e alla cura di patologie accettate ormai come inevitabili. Pressione alta, colesterolo, diabete, calcoli reali, cefalee, disturbi digestivi, celiachia, allergie, osteoporosi, malattie infiammatorie… hanno un minimo comune denominatore: ciò che mangiamo!
Conoscerlo, significa curarlo! La ricerca medica sta facendo passi da gigante in questo senso. Studi, ricerche, riflessioni e ulteriori indagine sono state avviare e concluse in questi anni, ma troppo spesso i risultati tardano ad arrivare al pubblico. Gli stessi specialisti del settore rimangono imbrigliati in meccanismi di un sistema sanitario mondiale lento al rinnovamento. Be4eat 2013 vuole essere questo: un momento di formazione continua e innovativa su tematiche importanti e fondamentali, dando la possibilità a medici e specialisti del settore di usufruire di crediti ECM. E offrendo al pubblico la possibilità di studiare, approfondire e seguire sul nascere le principali novità in tema di salute e alimentazione. Apparecchiare la propria tavola non è mai stato così efficace!
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SECONDO MASTER
12 maggio 2013 – Roma (location da confermare)
Collegamento in diretta con gli Stati Uniti, T. Colin Campbell e alcuni docenti della Cornell University
LA PREVENZIONE INIZIA MANGIANDO: IN TAVOLA CONTRO DIABETE, TUMORI E CARDIOPATIE
Alcuni tra i principali esperti italiani e statunitensi per la prima volta insieme in un’unica giornata formativa.
Prevenzione e alimentazione. Sono in molti i medici specialisti nazionali e internazionali che sostengono da anni l’esistenza di una connessione tra ciò che mangiamo e le diverse malattie che colpiscono il nostro secolo. Problemi cardiaci, diabete, ipertensione, cancro: sono solo alcune tra le principali patologie studiate negli ultimi decenni in connessione alle abitudini alimentari e all’assunzione eccessiva di alcuni nutrienti.
Le conclusioni di queste ricerche, tuttavia, raramente sono state discusse insieme prima d’ora. “LA PREVENZIONE INIZIA MANGIANDO: in tavola contro diabete, tumori e cardiopatie” è questo. E’ il primo master Be4eat 2013 che intende aprire il tavolo della discussione a tutti. Medici, specialisti, esperti in nutrizione ma anche consumatori e comuni fruitori di una scienza medica che sta cambiando e che molto ha da dirci in merito a ciò che “fa bene” e ciò che “fa male” in campo alimentare, per la prima volta insieme ad un TAVOLO OPERATIVO aperto alla discussione e al dibattito.
In sala, alcuni tra principali attori italiani nella cura delle cardiopatie, del diabete e del cancro. Ma anche ricercatori nel campo della diagnostica e dello sviluppo delle malattie per discutere insieme ai più conosciuti docenti della Cornell University di New York un approccio nuovo nella terapia di queste patologie e nella medicina in generale.
I DATI
Tra il 2000 e il 2001 è cresciuto del 33% il numero delle persone in Italia con il diabete. In dieci anni, dicono i dati Istat, si è passati da 2,250 milioni a circa 3 milioni, con un aumento dal 3,9% al 4, 9% tra il 2002 e il 2010. Se si considera l’aumento della popolazione e il milione di persone che, secondo le stime ufficiali, hanno il diabete senza saperlo, la percentuale stimata tuttavia arriva al 6%. In particolare 3 milioni di italiani hanno il diabete di tipo 2 (il 4,9% della popolazione), un milione è colpito dalla malattia ma non lo sa (1,6%) e 2,6 milioni di persone hanno difficoltà a mantenere le glicemie nella norma: una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2. A questi numeri devono essere aggiunte circa 300mila persone affette da diabete di tipo 1, forma autoimmune che esordisce generalmente nella prima parte della vita e che porta all’esaurimento della produzione di insulina.
Non molto diversi, purtroppo, i dati riguardanti le cardiopatie. Nel nostro paese le malattie cardiovascolari rappresentano uno dei più importanti problemi di sanità pubblica. Secondo i dati di mortalità più aggiornati forniti dall’Istat, che si riferiscono al 2009, le malattie del sistema
cardiocircolatorio uccidono ogni anno più di 200 mila persone – più donne che uomini – e da sole contano il 31,54% del totale dei decessi. Per le malattie ischemiche del cuore (infarto del miocardio, altre forme acute e subacute di cardiopatia ischemica, infarto del miocardio pregresso, angina pectoris e altre forme di cardiopatia ischemica), nel 2006 l’istituto di statistica ha registrato quasi 75 mila decessi, equamente ripartiti tra uomini e donne, ovvero il 33,8% delle morti per malattie del sistema circolatorio.
Il rapporto del Ministero della Salute italiano mostra in realtà come le due principali cause di morte, sia tra gli uomini che tra le donne, siano oltre alle malattie del sistema circolatorio anche i tumori. Stando ai dati registrati infatti per gli uomini i tumori rappresentano il 35,1% delle cause di morte e le malattie del sistema circolatorio il 34,9%, mentre per le donne le malattie circolatorie sono la causa preminente (43,8%) seguite dai tumori (25,6%). In particolare vengono evidenziati tumori al color-retto, tumori alla mammella e alla prostata.
Le Indagini Multiscopo dell’Istat tuttavia evidenziano anche come le malattie reumatiche siano in aumento e rappresentino la condizione cronica più diffusa nella popolazione italiana. Le ultime rilevazioni, riportate dall’Annuario Statistico Italiano 2010, mostrano che “artrite/artrosi” colpiscono il 17,3% della popolazione, precedendo ipertensione arteriosa (16,0%) e malattie allergiche (9,8%). A ciò va aggiunta la prevalenza dell’osteoporosi (7,0%), malattia da comprendere a tutti gli effetti tra le malattie dell’apparato locomotore.
L’urgenza di questi dati dimostra come sia di fatto necessaria, anche nel nostro Paese, un’analisi più approfondita delle possibili cause di questa incidenza. Il tipo di alimentazione, e ovviamente lo stile di vita che ne consegue, acquistano in questo senso un’importanza fondamentale anche alla luce delle nuove ricerche in essere.
RICETTE POSSIBILI?
Di fronte a questo scenario tutto italiano non è più possibile far finta di niente e nascondersi dietro al detto “noi siamo diversi”. I dati sulla sanità americana, per quanto peggiori della nostra, dimostrano come il nostro Paese stia lentamente camminando verso una situazione sanitaria pesante.
C’è da chiedersi in tutto questo, quali armi abbiano realmente i medici per aiutare i loro pazienti. E’ la prescrizione indiscriminata di medicine la soluzione migliorie alla prevenzione? Dagli Stati Uniti il messaggio lanciato da alcuni tra i più noti specialisti come il Dr. Caldwell B. Esselstyn, il Dr. Doug Lisle, il Dr. Matt Lederman, il Dr. John McDougall, il Dr David Pimentel e il Dr. Bruce Monger è chiaro: l’alimentazione può assumere un ruolo fondamentale non solo nella prevenzione ma anche nella cura delle principali patologie che colpiscono il nostro secolo.
Ricerche recenti e altre recentissime dimostrano come il consumi di grassi animali e proteine animali abbiano una forte incidenza nell’insorgenza di tumori, cardiopatie, diabete e malattie reumatiche. Da anni, esperti del calibro del dr. Franco Berrino, dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e del dr. Umberto Veronesi, con la sua Fondazione, insieme a molti altri medici specialisti sostengono come i pericoli legati ad una scorretta abitudine alimentare e quindi stile di vita siano troppo spesso ignorati o trascurati nella cura e nella prevenzione alle malattie.
“LA PREVENZIONE INIZIA MANGIANDO: in tavola contro diabete, tumori e cardiopatie”, master Be4eat 2013 vuole dunque essere questo: un tavolo di lavoro pratico per una formazione continua e innovativa su tematiche importanti e fondamentali troppo spesso ignorate. E’ una opportunità concreta per medici, specialisti e pubblico in generale di studiare, approfondire e seguire insieme le principali novità in tema di prevenzione a partire dal cibo.
Apparecchiare la propria tavola non è mai stato così efficace.
TERZO MASTER
02 giugno 2013 – Firenze (location da confermare)
Collegamento in diretta con gli Stati Uniti, T. Colin Campbell e alcuni docenti della Cornell University
IL PEDIATRA IN CASA: TUTTO CIO’ CHE DEVI SAPERE PER CRESCERE I TUOI FIGLI A TAVOLA
Pediatri italiani ed esperti in nutrizione si interrogano sulle nuove ricerche in campo alimentare.
Obesità, disturbi intestinali, allergie, intolleranze alimentari. Sono in aumento in tutta Italia i dati che dimostrano come i nostri figli soffrano insieme ai genitori del mal di vivere dei nostri giorni. Incapacità di concentrazione, diabete, sovrappeso sono infatti solo alcune tra le numerose problematiche che pediatri ed esperti infantili devono affrontare ogni giorno in modo sempre più pesante e pressante.
Secondo il Ministero della Salute in Italia il problema di eccesso di peso riguarda 1 bambino su 3. Questi almeno i risultati dell’ultimo monitoraggio nazionale effettuato nel 2010 (a marzo 2012 è partita una nuova indagine) che dimostra come nell’intera popolazione di alunni della scuola primaria, il numero di bambini in eccesso ponderale sarebbe pari a circa 1 milione e centomila, di cui quasi 400 mila obesi.
Analoga preoccupazione arriva dal Congresso Internazionale sulle allergie pediatriche, il più importante Meeting europeo di Allergologia Pediatrica, tenutosi quest’anno a Milano. Stando ai dati riportati in Italia oggi 1 bambino su 4 denuncia una qualche forma di allergia. Asma, riniti, reazioni anafilattiche e reazioni a determinati alimenti dettano un quadro delle allergie infantili che si allarga sempre di più. Si conta infatti che nell’arco di circa vent’anni la percentuale di bambini allergici in Italia è aumentata dal 7 al 25%.
Particolarmente incisive le allergie alimentari che in uno studio europeo su 10 Paesi, tra cui anche l’Italia, ha rilevato che colpiscono il 2,7% degli adulti e il 4,2% dei bambini, con un picco fino a 3 anni. Tra questi la celiachia, ovvero l’intolleranza al glutine, occupa un numero estremamente importante. Si calcola che in Italia gli interventi medici per allergie alimentari siano aumentati di 5 volte tra il 1990 e il 2010 e tra le principali cause additate dai medici c’è ovviamente una scorretta alimentazione priva dei giusti nutrimenti.
Da qui la necessità di informarsi e formarsi per medici, specialisti e genitori con dati aggiornati e cure specifiche in un contesto di crescita e approfondimento professionale.
“Il pediatra in casa: tutto ciò che devi sapere per crescere i tuoi figli a tavola” è tutto questo. E’ il primo master Be4eat 2013 che intende aprire un tavolo concreto di discussione sulla corretta alimentazione in età pediatrica. Dallo svezzamento all’adolescenza medici pediatri, esperti in nutrizione ma anche genitori per la prima volta insieme potranno lavorare ad un TAVOLO OPERATIVO per discernere, approfondire e studiare le nuove ricerche e teorie alimentari nell’età infantile.
In sala, alcuni tra i principali pediatri italiani ed esperti nutrizionisti che in collegamento diretto con la Cornell University discuteranno della possibilità di un nuovo approccio alla cura e alla prevenzione delle patologie in età pediatrica a partire dalle abitudini alimentari.
In Italia, ogni anno, più di 20.000 bambini sono colpiti dal diabete infantile e giovanile insulino dipendente. Si calcola infatti che circa un bambino su 3800 incorra in questa patologia. L’aumento dell’obesità infantile ovviamente è un dato correlato che comporta squilibri nel bilancio energetico del bambino che tende ad introdurre più calorie, per lo più provenienti da cibi raffinati e grassi, di quante di fatto ne consuma.
A questo si aggiungono i problemi dentari che ne conseguono. Si stima infatti siano oltre un milione e mezzo i bambini in Italia con denti da latte cariati. Una media in forte crescita che secondo il Congresso Nazionale dei docenti di Discipline Odontostomatologiche, tenutosi a Firenze e Siena la scorsa primavera, mostra oggi come un bambino sotto i sei anni d’età ha già avuto in media almeno una carie ai denti da latte (20%) e uno su tre soffre di problemi di placca.
Come possono dunque essere interpretati questi dati? Esiste una connessione tra loro? Il messaggio lanciato negli ultimi anni da alcuni tra i principali esperti italiani e statunitensi è chiaro. L’abuso di latticini, così come di zuccheri nelle bevande e di grassi animali negli alimenti si è dimostrato essere drammaticamente connesso con l’incidenza di queste problematiche nell’età infantile.
Quali armi hanno dunque oggi i medici pediatri per aiutare i loro piccoli pazienti e i loro genitori? E’ la prescrizione indiscriminata di medicine la soluzione migliorie alla prevenzione? Il messaggio lanciato da alcuni recenti studi mostra come l’alimentazione abbia un ruolo fondamentale non solo nella prevenzione ma anche nella cura di molte tra le patologie infantili registrate oggi. Scoprire come consigliare e indirizzare i genitori dall’età dello svezzamento in poi è il compito principale dei medici che in questo assolvono un compito fondamentale. La ricerca medica del resto sta facendo passi da gigante in tal senso. Studi, ricerche, riflessioni e ulteriori indagine sono state avviare e concluse in questi anni, ma troppo spesso i risultati tardano ad arrivare al pubblico. Gli stessi specialisti del settore rimangono imbrigliati in meccanismi di un sistema sanitario mondiale lento al rinnovamento.
“Il pediatra in casa: tutto ciò che devi sapere per crescere i tuoi figli a tavola”, il nuovo master Be4eat 2013 vuole essere questo: un momento di formazione continua e innovativa su tematiche importanti e fondamentali, che offre a medici pediatri, specialisti del settore e pubblico generico di conoscere, approfondire e discernere insieme la principali novità nella conoscenza alimentare e medicina preventiva associata.
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