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22 maggio 2006 - Giornata mondiale per la biodiversità
il WWF assegna i 12 Panda d'Oro. Cerimonia di premiazione nella sede del WWF a Roma Sei Panda d’oro per altrettanti progetti selezionati tra gli oltre 40 lavori pervenuti quest’anno da enti e associazioni impegnati in Italia nella tutela della biodiversità, e sei premi speciali per chi ha divulgato i valori legati alla salvaguardia della natura nella cultura, nella musica o nell’intrattenimento. Il 22 maggio, in occasione della “Giornata mondiale per la diversità biologica”, il WWF festeggerà la VI edizione del Panda d’oro, premiando le "buone pratiche" dei custodi della conservazione. Appuntamento presso la sede nazionale del WWF a Roma, Via Po 25/c alle ore 11. Un’edizione speciale voluta per il 40° compleanno dell’associazione con un premio non solo a coloro che si sono distinti nel campo della conservazione diretta della natura, ma anche a personaggi che hanno contribuito a diffondere i valori della biodiversità. L’Italia ha inoltre aderito al Countdown 2010, il conto alla rovescia che si ripromette entro 5 anni di fermare la perdita della biodiversità e il WWF con il Panda d’oro intende premiare quei progetti che tracciano la rotta da seguire. “L’Italia si prepara all’appuntamento della biodiversità con un primato” dice Fulco Pratesi, Presidente WWF Italia. “Siamo in testa alla classifica europea con il maggior numero di specie: 55.600 specie animali e oltre 6.711 piante. Un primato che ci responsabilizza fortemente. Purtroppo dall’ultimo rapporto dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, pubblicato il 3 maggio, sono 266 le specie italiane che rischiano di sparire per sempre. Per questo il Panda d’oro quest’anno raddoppia e premia, accanto ai professionisti della conservazione, quanti, nelle proprie attività, hanno dimostrato un’attenzione particolare per la tutela ambientale e per il futuro del nostro Pianeta”. Nelle edizioni precedenti il riconoscimento è andato – tra gli altri – al Parco Naturale Adamello Brenta per il progetto Life “Ursus” per la reintroduzione dell’orso bruno in Trentino (foto), al Parco nazionale dei Monti Sibillini per il progetto di reintroduzione del pino mugo, alla Provincia di Bologna per il progetto “Pellegrino” dedicato all'omonimo falco, al Centro Nazionale di inanellamento dell’Istituto Nazionale Fauna Selvatica per l'importantissimo lavoro scientifico, al Parco nazionale del Cilento per la creazione di un “Osservatorio permanente per la biodiversità”, al nucleo investigativo provinciale di Vicenza e Padova del Corpo Forestale dello Stato per l’operazione “Balkan birds” (stroncato un traffico illegale di uccelli dall’est europeo), alla Regione Piemonte per il Progetto lupo.
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