Un teatro costruito solo con balle di paglia e corda: è un’idea che viene dalla Toscana, dove ogni anno dal 2003, presso l’agriturismo Rendola Riding (Montevarchi, Ar), viene messa in piedi la bellissima struttura che vedete nella foto. Un teatro la cui forma archetipica ricorda quelli dell’antichità, con la differenza principale che questo invece dura pochissimo, ed è il frutto dell’apporto spontaneo di singole persone provenienti da ogni dove, che si improvvisano costruttori e attori, ma anche promotori, fotografi e maschere. Altrimenti – come recita il volantino dell’iniziativa – «saranno solo balle!».
L’unica regia è costituita da un benvenuto iniziale e da un saluto conclusivo: tutto quello che avviene in mezzo a queste due «quinte virtuali» è lasciato completamente all’autogestione del pubblico: una formula che viene presentata come «coincidenza scenica» e che ha il sapore delle cene conviviali, dove ognuno porta un cibo o una bevanda da condividere con gli altri. C’è chi canta una canzone, chi recita una poesia, chi contribuisce con una scena teatrale, ma anche con giochi di prestigio, giocoleria, balletti… Si alternano così una molteplicità di interventi di dilettanti e professionisti, che scendono in scena direttamente dal pubblico. Unica condizione: la brevità, per dare spazio a tutti.
Dopo il saluto finale, dove si invitano i partecipanti a mettersi in tasca un filo di paglia da portarsi dietro come ricordo, l’emozione del mettersi in gioco si trasforma in festa, e la serata prosegue fino a notte inoltrata. Alcuni dormono sulla paglia, sotto il cielo stellato…
Il teatro poi viene smontato, scomparendo rapidamente così com’è venuto: così le balle di paglia, al riparo dalla pioggia, attendono il loro tradizionale utilizzo, nella forma di una comoda lettiera per i cavalli del maneggio. Ma certamente con una carica energetica in più: perché se esiste una memoria dell’acqua, esisterà pure una memoria della paglia…
Per maggiori informazioni: [email protected] - teatrodipaglia.wordpress.com