|
News:
2 - 6 GIUGNO 2010 PIOMBINO (LI) FESTIVAL DELL'ECONOMIA ECOLOGICA
Economia della conoscenza
Uno dei temi fondamentali di Quanto Basta è rappresentato dal concetto di responsabilità declinata attraverso le forme della sobrietà, della vivibilità, della qualità della vita, del rispetto. I diritti di cittadinanza ed in particolare il diritto ad una vita qualitativamente migliore sono determinati dal “sapere” e da un rilancio di una economia della conoscenza senza la quale non vi può essere nessuna innovazione ecologica e nessuna tutela del nostro ambiente. La consapevolezza di ogni uomo di essere parte di un tutto per cui ogni gesto, ogni spreco, ogni indifferenza giocano un ruolo essenziale nella vita civile e sociale, è la chiave di lettura fondamentale per garantire un presente ed un futuro in cui abbiano ancora un significato le idee di giustizia e di libertà che sono alla base del nostro vivere civile. In cui abbia futuro la vita stessa del nostro pianeta e siano superate le divisioni sempre più marcate fra paesi ricchi e paesi poveri, fra spreco e povertà. Un’economia della conoscenza dunque che valorizzi la necessità di connettersi alle radici anche fisiologiche dell’essere uomo e del bisogno insostituibile di sole, aria, acqua, terra. Ogni riflessione sull’ambiente impone preventivamente un ripensamento culturale sul rapporto uomo – ambiente e, soprattutto una riflessione sull’essere uomo.
Economia ecologica
La riflessione sulla ecological economy ci pone davanti all’idea di una economia non più basata sui due parametri classici del lavoro e del capitale, ma su un’economia che riconosce l’esistenza di tre parametri: il lavoro, il capitale naturale e il capitale prodotto. Il benessere soggettivo e sociale non è dato soltanto dalla somma di scelte e di preferenze individuali o da politiche economiche classiche che non considerano la relazione con il non-economico (Morin), ma richiede attenzione sui temi della compatibilità ambientale e sulla formulazione di politiche in materia di conservazione delle specie, degli ecosistemi e delle risorse naturali. In una parola serve una scienza dell’economia che abbia alla sua radice una visione ecologica ( cfr Herman Daly).
Innovazione ecologica
In questo terzo tema non può essere trascurato il ruolo della scienza e più precisamente della ricerca scientifica. Uno degli argomenti principali quando si parla dell’ambiente è quello della biodiversità: un ambiente è più resistente se la diversità genetica delle sue componenti biologiche è maggiore così come è estremamente importante tracciare una mappa delle cose da fare con una conseguente valutazione economica dei costi e dei benefici. In particolare nei settori dell’energia, della gestione delle acque e dei rifiuti, dei trasporti. Tra gli esempi negativi emblematici si possono citare i casi dei sink e del mercato delle emissioni o ancora dai cosiddetti “ brevetti sulla vita”, un business che acuisce la separazione fra uomo e natura e rafforza la visione del dominio e della catastrofe.
Le buone pratiche e la comunicazione ai cittadini
Crescente importanza assumono le dinamiche della comunicazione sia riguardo gli strumenti comunicazionali sia riguardo l’"etica della comunicazione" specificatamente della comunicazione pubblica”. La comunicazione ambientale, nata come presa di coscienza collettiva, stimolata da alcuni brillanti scienziati e da pochi lungimiranti ambientalisti, deve diventare progressivamente un elemento sostanziale della vita democratica di tutti i cittadini, fino ad essere considerata un elemento costitutivo dei diritti di cittadinanza. Quanto Basta è un contenitore in cui si muovono comunicatori, esperti ambientali, responsabili del marketing e della comunicazione pubblica, tecnici ambientali, educatori, cittadini, giovani. È il contenitore delle buone pratiche collettive e individuali, di breve periodo e quotidiane in riferimento alle aree indicate nel precedente punto.
Info: quantobastafestival.com
|
|
| |
|