la missione segreta di leonardo da vinci
Oltre le visioni distorsive del dogma accademico
Seminario a cura di RICCARDO MAGNANI
17 ottobre 2014 • ore 21.00
Quota di partecipazione 15 euro
Un particolare apparentemente anacronistico e privo di fondamento, laddove de-criptato correttamente, apre la via a stanze di conoscenza che possono riservarci sorprese inattese, addirittura in grado di riscrivere gran parte di quanto fino ad oggi diamo per acquisito in forma accademica, se non addirittura contrastare in maniera solida parte del dogma che ci è stato impartito (senza ovviamente cambiarne il senso, dato che per definizione un dogma è una verità incontrastabile, vera o presunta che sia, e impone l'obbedienza assoluta).
Riccardo Magnani ha trovato le chiavi che danno accesso a quelle stanze e accompagnandoci con parte delle evidenze dei suoi studi ci conduce idealmente nel viaggio che un giovane Leonardo da Vinci, all'epoca poco più che settenne, compì in gran segreto negli anni attorno al 1459, tra Lecco, i monti che la contornano, il lago, fin su in Valtellina, per adempiere alla missione consegnatagli per conto dei Medici in concerto con gli alleati del tempo, gli Sforza, ovvero preservare l'antica conoscenza giunta a Firenze all'inizio del Quattrocento attraverso il Concilio che per volere di Cosimo de' Medici doveva riunificare la Chiesa d'Occidente con quella d'Oriente. Questo viaggio, a dimostrazione dell'importanza che rivestì, venne poi ripreso in tutti i dipinti di Leonardo, ma non solo: Raffaello, Perugino, Ghirlandaio, Pinturicchio, Bosch, Poussin, Kircher, in omaggio e richiamo a ciò che durante questo viaggio Leonardo andò a depositare in una dimora Valtellinese, ovvero la Musica, colonna sonora portante dell'Universo intero, che per Dante era Amor che move il sole e le altre stelle, per Caravaggio era quell'Amor che tutto vince e per Verdi, ne la Traviata, era semplicemente Palpito dell'Universo.
L'autore ci conduce sapientemente e con puntualità attraverso i misteri di un'epoca che ha segnato in maniera definitiva gli assetti sociali, politici e economici odierni, ponendo un punto fermo in quella che da oggi sarà un nuovo corso degli studi vinciani e di quel che ne deriva in ambito artistico, musicale e scientifico, redimendo una volta per tutte anche quella annosa quanto superflua questione si chi fosse la Mona Lisa. Anzi, proprio a definire definitivamente ciò, lo studioso lecchese ci offrirà in visione la gioconda di Raffaello e quella di Perugino, oltre a mostrarci l'America ritratta nel 1451 da Piero della Francesca e nel 1482 da Botticelli, in sfregio alla più colossale delle farse storiche, ovvero la presunta scoperta dell'America del 1492 da parte di Cristoforo Colombo e molto altro che scoprirete man mano lasciandovi trasportare dalla disarmante semplicità con cui Riccardo Magnani lo espone. Imparerete che non esiste mistero, ma solo lacuna di conoscenza.
|