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17 - 31 MARZO 2019 BHUTAN - MONASTERI TRA LE NUVOLE IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DI PARO
Cime innevate e foreste rigogliose.
Templi e monasteri arroccati.
Campi di riso terrazzati, decine di varietà di rododendri, tanti macachi. E un’atmosfera intrisa di buddhismo.
Il Bhutan è un mondo a sé.
Uno dei luoghi più remoti e meno visitati al mondo, aperto al turismo solo da una ventina d’anni.
Una terra ricca di miti e leggende, entrata nell’immaginario collettivo grazie a Il piccolo Buddha di Bertolucci.
Invidiato da tutti per il suo FIL, il tasso di Felicità Interna Lorda. Il più alto di tutta l’Asia, l’ottavo al mondo.
Paro la prima tappa, a 2.200 metri di quota.
La si raggiunge dopo un volo panoramico tra le vette himalayane, per poi proseguire verso Thimpu, la capitale, Punakha, e Samdrup Jongkhar, al confine con l'India.
Un viaggio tra gli dzong, i monasteri-fortezza simbolo del Paese, aggrappati alla roccia con i Settemila sullo sfondo.
A passeggio all’ombra di torri di guardia, ponti di legno e travi dipinte con l’oro.
E nella natura, con trekking in mezzo a pini, querce e jacaranda a colorare tutto di lilla.
Lungo strade spettacolari fino al passo carrozzabile più alto del paese, il Thrumshingla, a 4.000 metri.
Un tour che tocca il Bhutan più classico ma anche l’area centrale e orientale, meno battute dal turismo.
E che si svolge in occasione del Festival di Paro, in programma ogni anno dal XVII secolo.
Un evento coloratissimo con musica, danze e rituali.
Tra centinaia di monaci vestiti di rosso e migliaia di bhutanesi in abiti e gioielli tradizionali.
Tutti intenti a invocare le divinità degli insegnamenti tantrici per chiedere la benedizione.
Sede:
Paro - Buthan
Info:
Tel.:02 2818111
E-mail: [email protected]
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