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15-17 GIUGNO 2012 AMELIA (TR) SPETTACOLI TEATRALI: SORGENTI E TORRENTI
SORGENTI E TORRENTI
30 anni dopo il passaggio di Jerzi Grotowski e del Teatro delle sorgenti a Cenci invitiamo alcuni protagonisti e ospiti di quella esperienza ed altri artisti ed educatori a confrontarsi sui percorsi seguiti e a presentare alcune loro ricerche e lavori.
Hanno finora aderito e interverranno con spettacoli, proposte e comunicazioni: Rena Mireka, Abani Biswas e gli artisti indiani del gruppo Milon Mela, Jairo Cuesta, Ewa Benesz, Franco Lorenzoni, Rita Montinaro del MCE, Sista Bramini di O Thiasos-TeatroNatura, Chiara Guidi della Raffello Sanzio Socìetas, Darius Kosinski del Grotowski Institute di Wroclaw, Leszek Kolankievicz e Piergiorgio Giacchè, antropologi teatrali.
Si prega chiunque è interessato a partecipare all’incontro di prenotarsi con una mail perché il numero dei posti è limitato.
Tutti coloro che sono stati a Cenci negli ultimi 10 anni sanno quanto la presenza di Lorenzo abbia influenzato e arricchito la casa-laboratorio. Per questo Roberta, in una lettera qui di seguito, invita coloro che lo desiderano a devolvere il 5x1000 all’Associazione Aladino c.f. 00744520552
Le difficoltà economiche coinvolgono naturalmente anche le nostre iniziative e, venendo a mancare il sostegno della Provincia di Trento, è a rischio APERTURE, l’appuntamento di fine agosto che propone un’esperienza di condivisione tra disabili, operatori e insegnanti. Poiché è una ricerca a cui teniamo molto, invitiamo tutti coloro che sono interessati a partecipare e a diffondere l’informazione.
Pubblichiamo gli altri appuntamenti dell’anno e la proposta dei campi scuola rivolti a classi di ogni età, per gli insegnanti che fossero interessati.
Ricordiamo qui 3 riviste, di cui una è nata da poco e merita sostegno, che sono anche luoghi di incontro e resistenza a tempi che non ci piacciono, con cui abbiamo stretti rapporti e con cui collaboriamo: COOPERAZIONE EDUCATIVA ( www.mce-fimem.it/home.html)
LO STRANIERO (www.lostraniero.net) e GLI ASINI (www.gliasini.it)
Cenci collabora inoltre al progetto “Globo local”(www.globolocal.net) e c’è un video http://www.youtube.com/ watch?v=dDNX9FDM06I in cui i bambini della 3° elementare di Giove spiegano come si può lavorare con il “mappamondo parallelo”.
Per preparare l’incontro di giugno, in questo cencinforma pubblichiamo tre frammenti sul teatro e le maschere che indossiamo nella vita di Nicola Chiaromonte, Jerzy Grotowski e Wis awa Szymborska, e riproponiamo una intervista ad Abani Biswas di dieci anni fa sulla sua esperienza di lavoro e di ricerca tra l’Europa e l’India, i cui risultati condividerà con noi a giugno e ad agosto.
Un abbraccio a tutte e a tutti e buona primavera Franco e Roberta
Un sostegno per l’autonomia di Lorenzo e di un gruppo di ragazzi disabili
Da due anni mio figlio Lorenzo, che ha 19 anni ed è un ragazzo Down, frequenta a Terni il Club di Aladino e vorrei riuscire a spiegare cosa questo significa per lui e per me genitore. Il Club è una opportunità pensata, progettata e realizzata dalla Associazione Aladino, che è una associazione di genitori di ragazzi disabili. Nasce parallelamente alla Casa di Aladino, che è una casa famiglia che promuove l’autonomia di persone con disabilità psichiche. L’associazione ha avuto in gestione dal Comune di Terni due appartamenti che vengono utilizzati per i fine settimana dai ragazzi più grandi e ogni martedì dai ragazzi del club, che hanno dai 15 ai 20 anni. I ragazzi sono sei e sono seguiti da due operatori, giovani come loro. Tutto avviene con la supervisione di un operatore dell’Associazione persone down di Roma, che da anni porta avanti progetti sulla conquista dell’autonomia dei ragazzi down.
Per Lorenzo e per gli altri ragazzi avere un appartamento tutto loro dove incontrarsi e stare insieme è molto importante. Così come sono importanti le attività che svolgono tutti i martedì pomeriggio. Si tratta di aiutare i ragazzi a muoversi da soli nella città, di insegnare loro a prendere l’autobus per arrivare al club, di imparare il valore e l’uso del denaro, di andare a fare la spesa e, prima ancora, di preparare una lista per organizzare una cena tutti insieme. Il tutto viene fatto cercando di seguire gli interessi di ognuno di loro. Ogni ragazzo ha un suo programma con degli obiettivi precisi da raggiungere che sono alla sua portata e che partono dalle cose che ad ognuno di loro piace fare. Chi ama la musica cerca nella programmazione dei concerti di Terni quello a cui invitare gli altri ragazzi, chi ama il cinema va da Blok baster e affitta un film per tutto il gruppo… Ogni ragazzo esce con il proprio marsupio e al suo interno ha il telefonino (che con gli operatori ha imparato ad usare), il portafoglio con la tessera del Club in cui c’è scritto il proprio nome, cognome e il recapito telefonico suo e dei genitori. E’ stato insegnato ai ragazzi che se si perdono per la città devono mostrare la tessera. In estate e in particolari periodi dell’anno tutti insieme fanno delle brevi ma significative vacanze, nelle quali nulla è lasciato al caso e i ragazzi vengono responsabilizzati anche rispetto la preparazione delle valigie. Periodicamente noi genitori abbiamo degli incontri con gli operatori, che ci tengono aggiornati del percorso che sta compiendo nostro figlio. Altrimenti il club è una cosa tutta loro e noi cerchiamo di essere il più possibile discreti.
Per Lorenzo, oltre alle cose che grazie al club è riuscito ad imparare, l’esperienza gli ha offerto l’opportunità di crearsi delle amicizie che stanno diventando sempre più importanti. Lo ha reso più sicuro di sé, più aperto e più consapevole delle sue capacità. A me madre ha offerto l’opportunità dell’incontro con degli operatori che guardavano mio figlio pieni di fiducia, che non si fermavano all’apparenza, per esempio riguardo alla sua difficoltà di linguaggio. Hanno visto tante cose che anche io vedo, ma che a volte ho paura di essere la sola che riesce a notarle. Mi hanno dato fiducia, mi hanno aiutata a controllare le mie paure, mi hanno sostenuta quando sentivo di poter lasciare che Lorenzo facesse da solo. Mi hanno detto che posso lasciarlo solo in casa perché anche loro pensano che è in grado di farlo, che può cucinare, che posso fargli usare il coltello senza paura. Sembrano piccole cose ma per noi, per me e Lorenzo, sono vere conquiste. Mi stanno aiutando a far crescere in Lorenzo la consapevolezza di essere un ragazzo Down, anche quando questo vuol dire fargli comprendere che si deve confrontare con i propri limiti.
Tutto ciò rischia purtroppo di sparire. Molti fondi dai quali ha attinto finora l’Associazione Aladino, come la Asl e il Comune, vanno scomparendo e noi genitori da soli non riusciamo a mantenere le spese degli appartamenti e il costo degli operatori. Stiamo cercando di organizzare varie iniziative per raccogliere fondi e, tra queste, una delle più significative è la raccolta del 5 per mille.
Se siete d’accordo e ci potete dare una mano, vi chiedo quindi di ricordarvi, al momento della dichiarazione dei redditi, di destinare il cinque per mille all’associazione Aladino indicando il codice fiscale 00744520552 Grazie Roberta Passoni
cencinforma 50 aprile 2012
bollettino informativo di Cenci casa-laboratorio (Amelia, Umbria)
www.cencicasalab.it/cenci t.3395736449 (Franco) 3384696119 (Roberta) 3383295467 (Lucio)
la nostra e-mail è cambiata, ora è: [email protected]
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