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News:
1 FEBBRAIO 2015 BOLOGNA INTRODUZIONE ALL'ASHTANGA YOGA E AD ALCUNI PRANAYAMA
Introduzione all'ashtanga yoga e ad alcuni pranayama di questa scuola
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data: |
01 febbraio 2015 |
ora: |
10:15 - 13:00 |
presso: |
Centro Namaskar Asd |
indirizzo: |
Via Zucchini 8d (in Centro Vicino A Stazione) - Bologna (BO) |
descrizione: |
E' una forma di Yoga tradizionale, le cui origini vengono fatte risalire ad un testo dal nome "Yoga Korunta", di cui non ci restano copie integre, anche se fu studiato in Tibet nello scorso secolo dal famoso maestro indiano Sri T. Krishnamacharya (morto a 101 anni) nella caverna del suo guru in Tibet.
La particolarità di questo Yoga è rappresentata dal Vinyasa, che sincronizza il respiro ad ogni movimento concatenando le varie Asana tra loro in sequenze dinamiche che purificano il corpo, lo rendono forte e flessibile, e iniziano a lavorare anche sull'accrescimento dell' energia nel sistema nervoso, immunitario e ormonale. Questa giornata introduce, con gradualità e dolcezza, alle sequenze, in cui Asana e respiro si armonizzano in maniera coordinata e dinamica con l'utilizzo anche di Bandha (contrazioni energetico- muscolari selettive) e Drishti (fissazione dello sguardo e della mente in determinati punti). Progredendo si cerca di addivenire ad un respiro e un vinyasa lento, in linea con gli insegnamenti di Krishnamacharya che consigliava movimenti lenti del corpo accompagnati da appropriato Pranayama. Le Asana eseguite senza coordinamento con un respiro lento erano considerate per questo maestro uno spreco di tempo.
La pratica si trasforma così in una danza armonica, scandita dal respiro che l'accompagna come una musica di sottofondo, portando gradualmente verso l'interiorizzazione meditativa, dal movimento all'immobilità. L'effetto che si ottiene è una progressiva chiarezza mentale che si accompagna all'aumento di un particolare calore interno,che libera dalle tossine e da al corpo maggior resistenza.
Krishnamacharya consigliava col progredire nella pratica di dedicare uguale tempo alle pratiche di Asana, Pranayama e Dhyana.
Per capire queste differenze con stili più moderni può essere utile riportare altre frasi tratte da "Sri Krishnamacharya, the Purnacarya " di Mala Srivatsan ( pubblicato nel 1997 dal Krishnamacharya Yoga Mandiram di Chennai, India):
"Come la pratica appare esternamente è irrilevante, ciò che conta è come il praticante la sente da dentro e i suoi effetti".
"La nostra evoluzione è direttamente collegata allo stato della mente ed alla capacità di raggiungere uno stato di vairagya (distacco)."
"Ciò che è importante nella pratica è bhavana (stato mentale): visualizzare Dio che ci infonde energia vitale nell'inalazione, ci riempie e purifica nel kumbhaka e mentre esaliamo ripetere "Signore ti offro tutto me stesso, niente mi appartiene". |
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telefono: |
335 77 38 586 |
note: |
possibile partecipare anche ad altro semianrio nello stesso week end |
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