PICCOLA GUIDA ALLA CONTRO-INFORMAZIONE TV
di Massimo De Marco
Nonostante le avversità, in rete ci sono tanti progetti dedicati alla diffusione di vera informazione, diversa da quella propinata dai tanti canali di news 24 ore su 24 tutti uguali tra loro. Un percorso affascinante e avventuroso, di cui segnaliamo qualche tappa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - L'occhio di Zeus, 13-11-2003]
L'evoluzione dei rapporti di reciproca integrazione tra Internet e televisione e dei relativi metodi di interfruizione da parte dell'utenza più smaliziata ha portato i due più grandi mezzi di comunicazione del nostro tempo a grandi mutamenti, siano essi contenutistici o più squisitamente "cosmetici".
Ma "cosmetici" potrebbero essere solo a un esame superficiale: dall'apparentemente innocua istituzione del nuovo dominio .tv sono nati siti che della sigla TV vogliono modificare lo stesso significato. Non più quindi tele-visione, ma visione telematica, possibilità cioè di usufruire tramite Internet di informazioni assolutamente lontane dai normali palinsesti ma che di televisivo mantengono sia il formato in video che il taglio, la produzione, il format.
Parliamo di siti decisamente "contro" e che di questa parola hanno fatto la radice grammaticale di parole che ben rispecchiano la loro filosofia giornalistica: "controcultura", "controinformazione".
Mi permetterò di segnalarvi quindi alcuni di questi siti, ritenuti da me i meglio realizzati, curati o coerenti, per dare anche a voi lettori l'opportunità di esplorare questo mondo ricchissimo di spunti di riflessione. Velleitario, per ovvie ragioni tecniche, voler approfittare dei contenuti video di alcuni dei link sotto elencati senza, almeno, una linea ADSL o ISDN.
Iniziamo il nostro piccolo viaggio clandestino con la romana Nowar TV: esplicitamente pacifista e totalmente intransigente verso qualsiasi forma di manipolazione della stampa, in tutte le sue forme da parte della istituzioni. Eloquenti alcuni stralci tratti dal suo manifesto:
"Esiste ormai in Italia una diffusa consapevolezza delle profonde deformazioni subite (...) dal sistema della informazione-comunicazione di massa. Deformazioni che ne hanno dilatato oltre limiti accettabili il carattere non democratico." e "La stessa nozione di "quarto potere" è stata progressivamente modificata in senso antidemocratico."
Il documento è molto lungo ma interessante, soprattutto perché si tratta di uno dei rarissimi esempi di informazione alternativa bipartisan, a differenza di molti altri più smaccatamente di sinistra.
Interessantissima poi la possibilità di vedere on-line in formato realaudio i servizi di Report, disponibili comunque sul sito ufficiale dell'ottima trasmissione di Rai3.
Proseguiamo il viaggio nei meandri oscuri dell'informazione con un sito nato da una precisa filosofia, eloquentemente esplicitata dal motto: "La libertà è un virus: diffondi il contagio". Il suo nome è, coerentemente, Viral Video Project.
Il Viral Video Project consiste in un ricco archivio di filmati appositamente realizzati in formato Windows Media: interventi autorevoli, interessanti, a volte inquietanti, tutti forieri di profonde riflessioni. Segnalo la presenza di Massimo Fini, autore dell'affascinante "Il vizio oscuro dell'occidente" uno dei pochissimi libri in grado di mettere seriamente le nostre certezze nel complesso rapporto con l'Islam (fatto salvo di Adel Smith ed eventuali soci). Un avvertimento: se Berlusconi vi sta anche solo lontanamente simpatico, su questo sito si farà di tutto per farvi cambiare idea.
L'idea nuova sta nell'affidare agli utenti la diffusione di questi materiali, certamente improponibili ai canali tradizionali: scaricate ciò che vi interessa e diffondete ciò che avete imparato tramite il P2P. Se non avete idea di cosa significhi, avranno tutte le premure di spiegarvelo e aiutarvi in questo senso. Provare per credere.
Arriviamo a occuparci non più di informazione in senso stretto, ma di video-indipendenza, per tutti. TeleStreet, nato dal progetto iniziale Orfeo TV di Bologna, vuole riunire tutte le televisioni di strada Italiane e proporsi come "la piattaforma tecnica, politica, informativa delle street tv", "il luogo di coordinamento e di scambio". Telestreet "funzionerà da redazione globale, interdipendente e interattiva". Le street TV sono emittenti auto-pensate e auto-finanziate (con pochissimi euro) da gruppi di attivisti mediatici, la cui copertura territoriale non supera le poche centinaia di metri.
Si tratta di un progetto ampio e prezioso, minacciato di chiusura da Gasparri in persona, dotato come tutti di una precisa filosofia di fondo ma arricchito da una interessantissima documentazione che tratta sia questioni legislative e burocratiche che tecniche e realizzative: se volete buttarvi nel progetto della vostra TV di strada, troverete su TeleStreet.it tutte le istruzioni del caso.
Sono certo che vorrete perdonarmi la piccola deroga all'introduzione di questo testo: non vi sarà sfuggito che quest'ultimo sito di cui vi ho appena parlato non si fregia del dominio .tv.
Parliamo ora di un progetto dal respiro internazionale: si parla di 132 milioni di parabole collegate in 39 paesi. Questi i numeri di Oasi, l'emittente del progetto Oasi di Troina, in Sicilia.
Una TV di solidarietà, civiltà e forse un po' troppo buonismo per parlare del mondo dei disabili e dare finalmente visibilità mediatica anche a tutte le minoranze che esistono aldilà dello spazio che hanno nei normali canali di comunicazione.
Concludo approfondendo un commento inviatomi da una lettrice di Zeusnews: mi segnalava Atlantide, televisione di comici illustri visibile tramite Sky e il canale Placet. E' veramente un progetto di classe e spero mi concediate la piccola licenza di lasciarmi andare a sentimentalismi impropri nella scrittura giornalistica, ma su Atlantide lavora l'immenso Stefano Benni: non perdetevi, se ne avete l'occasione, le sue rarissime apparizioni.
articolo su Zeus news
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