SPIRITUALITA' E POLITICA
di Elisabetta Mastrocola
Se si pensa la politica come organizzazione del vivere quotidiano per il bene comune materiale e psichico spirituale, non si può non riscontrare quanto il materiale prevalga sempre sullo spirituale; eppure la spiritualità è l’esperienza concreta e continua di un mondo interiore invisibile, complesso e organizzato che è sempre origine e causa del mondo fisico da noi ben conosciuto.
… e se poi questo interiore lo scopriamo anche esteriore, seppur invisibile, capiamo il Tutto, e dall’interiorità, il Tutto crea quello che chiamiamo Futuro… la scienza, con la fisica quantistica, lo sta dimostrando…
E’ questa un’epoca di grandi interrogativi e cambiamenti più o meno previsti e intuiti; dove speranza e progettualità si alternano a paura e mancanze di prospettiva; lo sviluppo scientifico porta a risultati impensabili pochi anni fa; la trasformazione sociale chiede la resa ad una maggiore apertura mentale; la crisi delle religioni approda alla scoperta della religiosità come nuova e imprevista alternativa, da suscitare interesse persino nel laico; la politica, astruso incastro di potere, competenza, responsabilità, impegno e tornaconto personale si apre involontariamente su un orizzonte, che esige anche qui, un rinnovamento nella forma e nella sostanza (con il rischio, se non risponde alla richiesta, di precipitare nel baratro). Rinnovamento nella forma, come comportamento etico, coerente e limpido; nella sostanza, come linfa che trae origine dalle vere radici dell’uomo, che sono sempre spirituali, e che dovranno, al più presto, essere conosciute e riconosciute attraverso un risveglio della consapevolezza.
In L’Acquario e l’arrivo dell’Età d’Oro O.M. Aïvanhov afferma:
“Osservate un uomo addormentato: tutti i tesori del mondo possono essere ammassati attorno a lui, ma egli non ne è cosciente e quindi non può goderne. Allo stesso modo, quasi tutti gli esseri umani sono immersi nel sonno dell’incoscienza. Soltanto gli iniziati sono uomini risvegliati: vedono gli splendori che li circondano e ne sono incantati. Gli altri hanno intorno a sé e dentro di sé le stesse ricchezze, ma non ne sono coscienti; si lamentano continuamente, e piangono perché manca loro il denaro, una donna, una casa… Gli esseri umani si sono addormentati nella materia, nei piaceri, nelle stoltezze; allora, di tanto in tanto, il mondo invisibile li scuote inviando loro qualche disgrazia, qualche guerra, qualche dissidio… A quel punto, naturalmente, si risvegliano un po’, ma subito dopo si riaddormentano…
Tutto dipende dal nostro stato di coscienza. Quando si è svegli, certe cose diventano una realtà, ma non appena ci si addormenta si cancellano.”
Ma già vediamo attorno a noi, quanto, la soddisfazione dei bisogni materiali non soddisfi più un bisogno che chiede altro.
“ Gli intellettuali e i dirigenti di tutti i paesi che hanno deciso di risolvere i problemi senza studiare la natura profonda dell’uomo avranno un giorno grandi sorprese. Questo bisogno di un nutrimento spirituale, infatti, si risveglierà negli oppressi con una tale forza, che niente potrà indurli a rinunciarvi, né le minacce, né la prigione né la morte. Ecco cosa succederà in un prossimo futuro…
L’Era dell’Acquario porterà grandi sconvolgimenti, i quali faranno comprendere a chi sopravvivrà che ci sono delle leggi da rispettare. La nuova vita che si prepara supererà per bellezza, splendore e armonia ogni immaginazione, perché tutte le creature sparse nel mondo, che in segreto lavorano alla ricerca del Regno di Dio, si ritroveranno e opereranno attraverso mezzi grandiosi, e le fortezze dell’ignoranza, del materialismo e del dispotismo crolleranno. Questo vi dico, e sarà così. Niente potrà impedire l’avvento della nuova epoca, l’Età d’Oro che è stata predetta da numerosi profeti e in particolare da Nostradamus. Ecco perché dico a tutti coloro che ignorano queste grandi verità: “Voi che correte perdutamente verso la ricchezza, verso il dominio del mondo, anche riuscendoci non sarete soddisfatti. State soltanto sprecando le vostre energie più preziose per delle acquisizioni che non dureranno e che non lasceranno traccia; oppure, se ne lasceranno, saranno tracce terrificanti che ispireranno l’indignazione e il disprezzo delle generazioni a venire.” Quali tracce gloriose hanno lasciato Gengis Khan, Tamerlano, Attila, Nerone, Hitler o Stalin? Quanto è stato breve il loro trionfo, e quanto velocemente è stato dimenticato!”
Come la radice spirituale dell’uomo lo ricollega verticalmente alla Fonte Unica, così lo congiunge orizzontalmente alla famiglia umana, e quando questo sentimento di appartenenza si risveglia, lo spirito di fratellanza apporta un calore, un sostegno e una forza che eleva verso un punto di vista nuovo e veramente alternativo, dal quale si possono scorgere risposte finalmente esaustive al vivere insieme, in una politica di pace e di benessere.
“L’idea che tutta la Terra diventi una famiglia, ovviamente sembra impossibile, ma solo perché ci si basa sull’essere umano e su come si presenta in apparenza. È vero che esteriormente gli uomini sono tanto diversi fra loro per colore, statura, usanze, cultura, religioni… Ma in realtà, studiando meglio la questione, si capirà che intimamente tutti gli uomini sono simili. In alto, nelle regioni celesti, sono tutti costruiti allo stesso modo, con gli stessi organi, le stesse capacità, gli stessi bisogni, gli stessi desideri, gli stessi ideali. Però, non vivendo in quelle regioni dove potrebbero riconoscere di essere identici, di essere fratelli e sorelle, quando si guardano quaggiù, si sentono così distanti, così diversi, addirittura opposti, tanto che arrivano a massacrarsi.
L’evoluzione condurrà a poco a poco gli uomini a conoscersi meglio, ed essi vedranno che interiormente tutti si somigliano, che aspirano tutti alla gioia, alla felicità, alla libertà, alla conoscenza, alla luce, e soffrono tutti allo stesso modo. A quel punto incominceranno a comprendere di essere diversi soltanto all’esterno, di portare maschere diverse, proprio come attori di una rappresentazione teatrale che si battono e si massacrano sulla scena, quando invece appartengono alla stessa compagnia e si amano molto…. Solo esteriormente sono diversi, ed è il motivo per cui sono disuniti. Quando ci si sente diversi e isolati dagli altri, non li si può amare; ma se ci si sviluppa interiormente, se si risveglia dentro di sé questa sensazione di unità, si riesce a sentire esattamente tutto quello che gli altri sentono.”
Lo sviluppo interiore e la sensibilità verso gli altri generano necessariamente un’adesione al mondo - anche nelle situazioni che non sono solitamente consone, come il mondo politico per persone più inclini a realtà sottili - che ci porta a guardare con amore e saggezza ogni cosa e ogni essere, perché questa è l’unica via.
Elisabetta Mastrocola
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Parole molto belle. Ma sono solo parole. Gli accidenti ti capitano. Delle volte sono molto incisivi e sconvolgenti tali che ti cambiano il modi di vedere e di vivere.
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