LA CASA DAL CUORE ANTICO
Firenze: caos, traffico, rumore, turisti, inquinamento. Tutto ormai mi disgusta, mi nausea, mi angoscia. Non respiro. Soffoco. Fuggo via disperata ....
Vara,una casa dal cuore antico, sulle colline, a mezza costa, è il mio rifugio, il balsamo che lenisce le mie angosce esistenziali e urbane. Il sentiero per giungervi pare tracciato apposta per chi aspira a ricollegarsi con se stesso, con il creato, lassù, al termine della ripida salita che assume un carattere di Via Crucis, un percorso di espiazione, di decontaminazione, in cui, passo passo, lasci cadere dietro di te le scorie della "civiltà": tecnologia, consumismo, borghesia, viltà, egoismo, violenza...
L'anima mia, man mano che salgo, si prepara degnamente ad accogliere in sé il cielo aperto, l'aria limpida, la solitudine, l'essenzialità, il silenzio. Zaino e gambe in spalla, il fiato si fa subito corto, il cuore accelerato sobbalza tumultuoso nel petto, appena dopo il primo tornante son già madida di sudore ma, come per i dolori del parto che svaniscono nell'istante in cui tieni finalmente fra le braccia quell' esserino tenero, appena intravvedo tra gli alberi la mia meta è già svanito il ricordo della fatica sopportata.
Vara mi attende, paziente, pronta all'ascolto, complice dei miei deliri.
Sono arrivata ed il cuore si dilata, è a casa, respira subito un'altra aria, un'altra vita, un altro modo di essere. Il silenzio è colmo di significati nascosti, la solitudine appagante e piena. Ogni cosa assume una connotazione diversa, misteriosa, un valore intrinseco, un altro senso, racconta la propria storia, rivela la vita vera, quella che esiste al di là delle apparenze.
Da tempo, in questo angolo nascosto di paradiso, davanti al camino acceso, mi attardo la notte a districare il mio passato: gioie, amori, passioni, amicizie, umori, sentimenti, sofferenze, tutto scorre dinnanzi al fuoco che mi parla, mi consiglia, mi sgrida quando rifiuto di ascoltarlo, di crescere.... Rifugio perduto fra boschi e ulivi, Vara assorbe le miserie umane, le purifica elevandole col suo potere di madre accogliente, che tutto sa e perdona, in un continuo morire e rinascere, eternamente nuovi.
Mia
il bosco incontaminato e ancora altro ,c'è sempre dell'altro in ogni parte dell'incontaminazione, così come nel silenzio del cielo e come nell'infrangersi ripetitivo del mare c'è dell'altro, ascoltare e saper guardare oltre , riuscire nel ricordo ancestrale chi siamo e da dove veniamo. ciao Mia...e grazie
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