EMISSIONI ZERO, LA VIA DI TOKYO
Già in funzione sette distributori di idrogeno. Ecco come funzionano. Il progetto idrogeno del governo giapponese procede senza titubanze. Nella sola area di Tokyo sono già attivi sette distributori del nuovo combustibile, che diventeranno dieci entro il prossimo mese di marzo con tre sistemi addirittura mobili, cioè in grado di rifornire temporaneamente i veicoli a idrogeno anche per prove in aree della regione dove non ci sono ancora punti di servizio fissi. Vi fanno rifornimento trenta automobili totalmente a zero emissioni, tutte mosse dalla nuova tecnologia delle celle a combustibile. Le auto appartengono a Honda, Toyota, Nissan, Mitsubishi, Suzuki, DaimlerChrysler, General Motors e fanno il pieno di idrogeno: dalla marmitta emettono soltanto vapore acqueo.
Il programma governativo si chiama "Japan hydrogen and fuel cell" ed entro l'anno 2005 creerà progetti pilota e dati di funzionamento "sul campo" per automobili a idrogeno in tutte le maggiori città. La netta scelta giapponese sulla strada dell'automobile che non inquina e non utilizza combustibili fossili (meno che mai il petrolio) è partita nell'anno Duemila e prevede la priorità assoluta per favorire l'arrivo di prototipi circolanti su strada, anche di marche europee o americane, purché marcianti a idrogeno. Per questo è stata finanziata innanzitutto una prima rete di produzione e distribuzione del carburante, col fine dichiarato di arrivare a capire limiti e potenzialità delle attuali tecnologie, ma soprattutto con l'effetto di alimentare la crescita di una vera e propria scuola di tecnica e di pensiero per gli ingegneri delle nuove generazioni.
Così, mentre c'è ancora chi si interroga sull'opportunità o meno di investire nella realizzazione dei primi impianti di produzione di idrogeno e delle prime stazioni di servizio, a Tokyo basta consegnare al tassista l'indirizzo giusto per assistere - a mezz'ora di macchina dal centralissimo quartiere commerciale di Ginza - al pieno di una Honda FCX con celle a combustibile, utilizzata da quest'anno anche dall'amministrazione comunale di Los Angeles, oppure per vedere il bus a idrogeno della Toyota, che sarà il mezzo di trasporto superecologico all'interno dell'Expò del 2005 in programma ad Aichi, sempre in Giappone.
La stazione di rifornimento più nuova nell'area di Tokyo è quella di Ariake, dove possono fare il pieno auto sia a idrogeno liquido, sia a idrogeno gassoso alle due pressioni standard di 200 e 350 bar. Nei prossimi mesi sarà disponibile anche il rifornimento a 700 bar, richiesto dalle Case per aumentare l'autonomia dei loro prossimi prototipi. E nessuna perdita in atmosfera, nemmeno dal serbatoio di idrogeno liquido, all'interno del quale il combustibile è mantenuto costantemente alla temperatura di 253 C sotto zero. L'idrogeno per la stazione di servizio è prodotto dalla Iwatani esclusivamente da fonti rinnovabili, senza nessun consumo di combustibili fossili. Soltanto acqua ed energia solare, per arrivare alla fine del ciclo all'emissione della stessa acqua dal tubo di scarico dell'automobile o del bus. Addio al petrolio, addio all'inquinamento. (f.o.) dicembre 2003
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