I VENTUNO PUNTI DELL’APPROCCIO DRAGON DREAMING
di John Croft
Per creare la nostra realtà noi abbiamo sempre cooperato, anche se spesso non siamo stati consapevoli di questo. L'umanità costituisce una forza direzionale di crescita nell'ambito delle forze dell'evoluzione, ma per adempiere completamente a questa potenzialità ha bisogno di trovare la sua strada fuori dell'attuale crisi globale. Nessun altro farà questo per noi. Per trovare una soluzione dobbiamo imparare a includere il “Tutto” nella nostra consapevolezza amorevole, e questa non è davvero una piccola cosa. La situazione attuale d'altra parte è un incentivo per la crescita interiore verso un livello più profondo di empatia e volontà di investire noi stessi e gli altri della capacità di lavorare per la vita stessa.
“Non puoi seguire questa traccia da solo ma solo tu puoi seguirla”, cantano gli Zapatisti del Messico. Come possiamo collegare integrità politica e intelligenza in direzioni dall'alto verso il basso con una cooperazione attiva nella creazione della realtà, proveniente da iniziative di crescita dal basso verso l'alto? Come possono iniziative dal basso autonomamente organizzate collaborare allargandosi continuamente per trasformare le nostre società? Come possono gli individui con le loro capacità rafforzare il potere delle organizzazioni e progettare di essere una parte di un tutto senza che una cosa comporti la perdita dell'altra?
E' un equilibrio così delicato! Solo che troppo spesso troviamo gruppi e organizzazioni la cui attività dipende dall'impulso di un solo leader o esperto, che fornisce ispirazione, impoverendo in questo modo la scelta di possibili strategie e minimizzando le loro possibilità di comprensione flessibile nella scelta di soluzioni. D'altro canto, molti gruppi e squadre, che effettivamente mirano all'impiego della diversità, si accontentano della ricerca del minimo comune denominatore più basso, e finiscono con un tiepido compromesso, che nessuno inizialmente voleva. I momenti che sono veramente affascinanti sono altri, quelli intermedi, quando grandi idee ispirano gli altri e mentre l'ispirazione diventa contagiosa l'energia si sprigiona. Esistono principi, metodi e strumenti che vengono sviluppati ovunque nel mondo, che cercano consapevolmente di aiutare questi momenti dorati ad emergere dall'ordinamento dei gruppi: ingredienti importanti per far fiorire la creatività umana! Bohm's Dialogue, Mindell's Worldwork, Harrison Owen's Open Space e Juanita Brown's World Café , il Forum, Scott Peck e il Way of Council.... Ognuno di questi riesce veramente a creare un'atmosfera di profonda comprensione, comunicazione reciproca e saggezza collettiva. Informazioni su ciascuno di questi possono facilmente essere trovate su Internet.
Tuttavia noi abbiamo trovato che una cosa è diventare “virtualmente” intelligenti gli uni con gli altri, (suscitando così sogni elevati e larghe visioni), ma altra cosa è tradurre ciò in una strategia realistica ed in un piano di azione, che dopo viene realizzato nella realtà esterna. Nel cammino, il nostro comunicare non viene così facilmente! Come oltrepassare la soglia tra un largo spazio aperto di mutua ispirazione, e quell'energia focalizzata e diretta, che la concreta realizzazione dei nostri sogni richiede? Questo è il punto nel quale spesso sono affondati progetti, ai quali noi abbiamo collaborato. Nello stesso tempo: come possiamo trovare abbastanza tempo per la riflessione e la consapevole ricezione di feedback dal nostro ambiente, mentre approfondiamo la nostra intimità con il mondo circostante, e perfezioniamo la nostra visione del mondo e lo schema dei nostri progetti?
Esiste un metodo intrigante che grazie alla sua capacità di abbracciare e sostenere tutto il ciclo dell'intelligenza collettiva, dall'ispirazione alla realizzazione, e indietro alla sorgente, è chiamato Dragon Dreaming.
DRAGON DREAMING - INTRODUZIONE
Il Dragon Dreaming è basato sul potere dei nostri sogni di evocare un futuro che porta avanti le nostre possibilità più profonde. Invece di creare nuove istituzioni statiche, il Dragon Dreaming mira alla creazione di una serie ininterrotta di progetti, che si evolvono insieme alla nostra abilità di immaginare il risanamento di un mondo ferito. C'è sempre una frattura tra il mondo che noi conosciamo e il mondo che sogniamo. Molto spesso noi accettiamo la piccola realtà, invece di aspirare alla versione completa di quello a cui il nostro cuore aspira. Il Dragon Dreaming ci sostiene nel camminare insieme per costruire ponti tra il passato e il futuro, pur rimanendoprofondamente radicato nel presente. Un viaggio di mille miglia comincia sempre con un solo passo. Il Dragon Dreaming è stato sviluppato in Australia, dove vive il Serpente Arcobaleno, e dove è ancora pulsante il tempo del sogno. Il metodo si ispira alla teoria del caos e della complessità, alla teoria dei sistemi viventi, e all' antica spiritualità degli Aborigeni, e punta a sostenere il Grande Cambiamento (come descritto da Joanna Macy ed altri), cioè la trasformazione della consapevolezza umana attraverso una nuova cultura di sostegno alla vita.
Il processo reintegra consapevolmente la separazione, che la nostra cultura ha da tempo creato tra gli emisferi del nostro cervello, intuizione e razionalità, tra la soggettività egoista dell'Io e il mondo oggettivo, tra pensare e fare e tra essere, lavorare e giocare. Il Dragon Dreaming è basato sul potere della celebrazione, della collaborazione, del mutuo rafforzamento e della comunità.
Il metodo è stato sviluppato nell'ambito della Fondazione Gaia dell'Australia Occidentale da John Croft, con la collaborazione di molti altri. Attualmente Croft vive in Germania, e insieme a Kosha Anja Joubert, coautrice di queste pagine, e altri condivide queste aspirazioni e conoscenze con tutti quelli che sono interessati a imparare.
Ogni progetto ha le sue radici nell'immaginazione di un individuo. Gli individui, uomini o donne, sono ispirati da una visione del futuro che attrae la loro attenzione. Essi stanno iniziando ad attraversare un ponte, in direzione di un futuro eccitante, con la possibilità di oltrepassare una soglia. Quanto sarà potente il loro prossimo passo?
Molti sogni non vedono mai la luce del giorno. Spesso non vengono mai condivisi, e a volte non sono mai espressi verbalmente. Muoiono prima di essere stati compiutamente concepiti. Dati statistici forniti dalla Fondazione Gaia, mostrano che approssimativamente il 90% di tutti i progetti non attraversa mai la soglia del mondo interiore individuale. Sfortunatamente spesso sono i sogni che toccano profondamente il nostro cuore, e ci fanno sentire più vulnerabili, ad essere i più difficili da esprimere. Ma anche se noi ci facciamo coraggio e li condividiamo, c'è un'altra barriera: intorno al 90% di tutti i progetti non attraversano la fase della pianificazione. E solo il 10% dei progetti che sono realizzati vive più di tre anni. Le statistiche sono deprimenti, poiché sembrano suggerire che soltanto uno su mille dei nostri sogni viene realizzato.
Secondo l'esperienza australiana, i progetti tendono a diventare insostenibili se noi tralasciamo uno qualunque dei passi del Ciclo del Dragon Dreaming (sognare,pianificare,attuare). Ma è importante aggiungere alla spirale un quarto stadio spesso dimenticato. È attraverso la celebrazione dei nostri risultati che noi combattiamo il logoramento individuale e del gruppo e ci riconnettiamo con i nostri sogni. Attraverso il Dragon Dreaming noi suggeriamo il pensiero radicale che il 25% delle energie, e spesso il 25% delle finanze, devono essere dedicati alla celebrazione. Tutti noi abbiamo i nostri punti di debolezza e i nostri punti di forza in campi differenti. Naturalmente nella nostra cultura occidentale, c'è una tendenza a trascurare le aree di destra del nostro cervello, che riguardano soprattutto il sognare e il celebrare, e contemporaneamente ad enfatizzare le aree del pianificare e attuare (questo corrisponde a concentrarsi sulle aree dell'emisfero sinistro del nostro cervello). Senza una sana cultura della celebrazione e una regolare riflessione, possiamo tendere ad allontanarci dalla consapevolezza del nostro costante cambiamento interiore, ciò che ci porta una mancanza di gioia nel nostro progetto personale e di gruppo, che ci impedisce di incontrare quello che noi ci aspettiamo come risultato.
I PASSI DEL PROGETTO
Nel Dragon Dreaming ogni progetto comincia a partire da un circolo di sognatori. Ogni individuo invita un numero di possibili membri della squadra, amici, affini, colleghi, vicini, conoscenti o persone con capacità particolari, e dichiara il contenuto del proprio sogno. Idealmente un circolo del genere è formato da circa 6 o 7 individui, che portano con loro un salutare campionario di qualità e capacità diverse, che possono essere di vantaggio al progetto eventualmente immaginato.
L'idea alla base del progetto deve soddisfare i tre criteri del Dragon Dreaming della Gaia Foundation:
1)Essere un supporto di crescita personale: un impegno al vostro proprio risanamento ed empowerment (al vostro rafforzamento).
2)Creare una comunità: rafforzare le comunità delle quali voi siete parte. La fiducia ed il coempowerment crescono all'interno della squadra, e attraverso le connessioni con la comunità più larga, poiché le persone cominciano a vedere che le visioni e i sogni di tutti coloro che sono coinvolti sono rispettati e soddisfatti.
3)Servizio alla Terra: aumentando il benessere e la fioritura della vita stessa, attraverso la costruzione di strutture di supporto alla vita. Lo scopo dei nostri progetti è di essere al servizio del Tutto e di sostenere la gioia, la bellezza, la creatività e la salute di tutti i viventi.
Condividendo il nostro sogno, siamo spinti a consentire a noi stessi di risplendere. Questo può essere praticato consapevolmente, radicando noi stessi nella terra vivente, e parlando dalla profondità delle nostre viscere, abbracciando con energia il gruppo, e scoprendo il carisma personale di ciascuno. Il fallimento nel connettersi in questi modi è spesso un ostacolo per troppi potenziali riformatori del mondo. (La paura di parlare in pubblico è la più comune di tutte le fobie: un americano su cinque ha questo problema). Questa è la modalità con la quale noi accendiamo la fiamma del sogno, e ravviviamo il fuoco del nostro progetto. Non è una piccola cosa.
Appena un attimo dopo, dobbiamo lasciare che il nostro sogno cammini da solo (appena lo abbiamo messo fuori, il nostro bambino non ha più bisogno di noi). Il nostro progetto deve compiere quello che Paulo Freire chiama “la sua Pasqua“, questo significa morire come progetto esclusivo di una persona, per essere resuscitato come progetto del gruppo. Lavorare sul progetto di qualcun altro, genera sempre un energia minore di quella che si genera lavorando sul “nostro progetto”.
Al gruppo è posta una domanda molto feconda: che cosa dovrebbe succedere in questo progetto, perché tu possa dire che non avresti potuto utilizzare il tuo tempo in nessun modo migliore? In modo che al suo completamento, tu possa sinceramente dire di essere stato veramente soddisfatto nel lavorare insieme, in un progetto così affascinante?
Che cosa potrebbe realmente motivarti a dare il tuo prezioso tempo e la tua attenzione a questo progetto? Che cosa potrebbe permetterti di riconoscere questo progetto come il nostro progetto collettivo? Quale dei tuoi sogni riconnetti al sogno originariamente espresso? Ilgruppo parla ripetutamente a turno in circolo, ogni persona esprime le sue vedute, senza contraddizione o diniego da parte degli altri. Gli altri imparano a praticare il “Pinakarri”, un termine Aborigeno, che significa ascolto in profondità. Nessuno comprende le tue visioni come te, così la gente può chiedere spiegazioni se non comprende.
Di solito l'energia aumenta rapidamente, (un'idea o un'ispirazione accendono la prossima, finché lentamente ma sicuramente, la forte corrente dei sogni si riduce a un rivoletto e cessa). Può essere di aiuto porre un tempo limite al progetto (sei mesi è spesso una sana partenza), per porre un limite naturale a possibilità infinite. Al di fuori di questo, i partecipanti possono portare nel gruppo tutto quello che è vivo nei loro cuori.
Il manifesto del sogno che ne risulta, è un documento vivo, con il quale si può lavorare durante il progetto. Quando nuove persone si aggiungono, esse portano i loro sogni, alcuni sogni possono diventare superflui, etc.. Nei momenti di celebrazione e riflessione, il manifesto del sogno può essere tirato fuori, per vedere in che misura si sta realizzando e cosa bisognerebbe fare per migliorare i risultati. Molti sogni possono essere realizzati fino a più del 100%, in modi che non avrebbero potuto essere anticipati o previsti.
Finita la fase del sogno, attraversiamo una fase successiva, per entrare nello stadio della pianificazione. Dopo aver raccolto le informazioni, cerchiamo le strade alternative e sviluppiamo strategie. L'arte del Dragon Dreaming porta ad abbracciare i sogni degli altri, in modo tale che ti rende capace di cominciare a pensare per il tutto. Così ha inizio un processo di intelligenza collettiva, nel quale il tutto diventa maggiore della somma delle sue parti. Ogni partecipante sperimenta un allargamento della sua propria aspettativa.
Alla fine è creato un cosiddetto Karabirrdt (un termine della lingua Aborigena Nyungar che sta per “ tela di ragno “), un campo di gioco dove il progetto verrà giocato. Questo consiste in una complessa rete di Songlines (di linee di canto) che dall'Ora portano al Futuro per risvegliare nel canto il sogno collettivo.
Songlines rappresentano il flusso di energia attraverso questi impegni: comunicazione, scambio di informazioni, vicendevole sostegno e ispirazione. Nella tradizione degli Aborigeni Australiani il cantare e il camminare dei Songlines rende vivo il creato, e induce fiumi di energia e trasformazione a scorrere attraverso il loro continente. Dove si incontrano i Songlines nascono punti di energia (punti di incontro per le persone, dove mettere insieme le loro competenze e il loro impegno a compiere un ulteriore passo nel progetto generale del piano).
IL KARABIRRDT , O PROGETTO GENERALE DEL PIANO
Il Karabirrdt può essere trasformato in un oggetto d'arte, che mostra intuitivamente qualcosa dell'essenza complessiva del progetto, includendo nello stesso tempo alcune precise informazioni sui compiti e sulle attività concrete e necessarie.
- Quali passi devono essere compiuti per realizzare questo progetto?
- In quale ordine pianifichiamo per andare oltre?
- Come sono interconnessi i differenti aspetti di questo progetto e come possono arricchirsi gli uni con gli altri?
- Quali gruppi lavoreranno su quali compiti? C'è una mancanza di capacità da qualche parte lungo la linea?
- Abbiamo bisogno di chiamare esperti per compiti specifici?
- Qual è il progetto temporale per l'intero piano e per i compiti specifici?
- Qual è l'impegno finanziario per le singole sezioni e per l'intero progetto?
- Quali compiti ad un certo punto sono stati iniziati e finiti, e quali sono i passi successivi ad ogni momento dato?
Il campo di gioco virtuale concretizza un approccio organico, flessibile e rapido al problema della formazione del gruppo e della divisione dei ruoli. Tre cose sono importanti: le persone si impegnano con maggior forza nelle aree che sono attraenti per loro; per queste hanno un entusiasmo più grande. Per questi compiti esse indossano il compito del team leader.
Nelle aree che esse abitualmente maneggiano bene, ma che non suscitano in loro un grande interesse, eserciteranno la funzione di esperti, e saranno risorse personali per informazione, esercitazione e sostegno degli altri. In quelle aree di debolezza personale, che le persone evitano per paura di fallire, esse si aggiungeranno come apprendisti sostenuti dall'energia del gruppo. I gruppi di lavoro non devono essere fissati staticamente, al contrario le responsabilità cresceranno e caleranno flessibilmente nel corso del cammino compiuto, attraverso l'integrazione di gioco e lavoro nel processo di realizzazione.
Il campo di gioco elimina il bisogno di minuziose preparazioni, protocolli e agende per gli incontri. I progressi diventano immediatamente visibili: ad esempio come fare passi successivi e collegamenti mancanti. Il Karabirrdt può essere usato come invito costante alla riflessione, e quando i compiti sono completati, alla celebrazione
Attualmente stiamo sperimentando un software “open source” per facilitare il lavoro co-creativo nei campi di gioco, che possono anche svolgersi on line. I processi partecipativi di pianificazione e di adattamento flessibile, coll'intento di fare evolvere la realtà, diventano facili. Lavorare con il computer, ci permette di rendere visibile la natura olografica dei progetti e dei Karabirrdts, con nuovi livelli di realtà, che vengono messi in luce quando facciamo clic sulle intersezioni. La trasformazione dei Karabirrdts in Gant Charts (dove il progetto è mostrato in linee temporali) e piani finanziari si può più facilmente organizzare. Le mappe di progetti possono mostrare collegamenti a grande scala tra progetti a livello nazionale ed internazionale.
DRAGON DREAMING EMPOWERED FUNDRAISING
Solamente su una base economicamente sana possono crescere progetti di successo. Molti utilissimi progetti falliscono, a causa della mancanza di empowerment sulle risorse finanziarie. Il successo nella raccolta di fondi, mostra quanto sia realmente ispirante il progetto, e costituisce un pre-requisito per attraversare la soglia fra lo stadio di pianificazione e lo stadio di azione. Il processo di Empowered Fundraising ci stimola a vedere le profonde ferite, che noi portiamo a proposito del denaro, e a compiere un lavoro curativo su queste ferite. Occorre lavorare con il concetto di un punto di equilibrio, che è unico per ciascuna persona e per ciascun progetto; ogni persona impegnata comincia col donare al suo stesso progetto. Solo ora possiamo rivolgerci ad altri da una posizione di profonda integrità interiore, poiché non chiediamo agli altri di fare ciò che noi stessi non facciamo, e invece di cercare l'elemosina noi stiamo facendo un dono, invitandoli ad essere loro stessi coinvolti nel progetto. Noi abbiamo qualcosa di veramente significativo da offrire, un senso di profondo e importante scopo, e la costruzione di relazioni con un gruppo ispirato di persone, e un progetto attraente che contribuisce potentemente a sanare le nostre relazioni con le nostre comunità e con il mondo. Empowered Fundraising è così un invito ad essere parte di una simile comunità.
CONCLUSIONE
Il Dragon Dreaming offre una ricchezza di processi e metodi che integrano molte tecniche, in parte conosciute, che vanno dallo sviluppo organizzativo ai metodi di pianificazione, consultazione e partecipazione. Naturalmente questa particolare tecnica resta focalizzata sul risanamento della separazione: la separazione tra l'individuo e l'ambiente e tra pensieri ed azioni, tra sognatori e persone d'azione e tra il progettare e la celebrazione. Focalizzandosi sull'intima connessione e sul flusso di energia fra queste aree, l'energia della vita comincia a circolare ed a crescere.
Il Dragon Dreaming sostiene la fiducia nell'intrinseca intelligenza e creatività di ogni essere umano, e così spinge ad un rafforzamento dei movimenti di crescita dal basso. Con esso noi possiamo esprimere la nostra intelligenza collettiva nelle forme di progetti che sono svolti come giochi, e che trasformano la nostra realtà attraverso cascate di nuove Songlines.
ALLEGATO:
VENTUNO PUNTI DELL’APPROCCIO DEL DRAGON DREAMING
Per Aprire il nostro cuore di Gaia
di John Croft
•1. Qualunque cultura distrugga i propri sistemi di supporto vitali e chiami questo progresso è totalmente folle. Questa è una cultura costruita su una squilibrata metafora cosmologica del potere dominante e controllante di Thanatos (morte), piuttosto che sulla metafora cosmologica del potere generante e creativo di Eros (amore).
2. In una cultura insana di questo tipo, la maggior parte delle persone, con le proprie attività quotidiane o con la loro acquiescenza, per la maggior parte del tempo, in una certa misura partecipano e aiutano a perpetuare questa anormalità. Essere completamente sani in una simile cultura, significa in un certo modo apparire come “anormali”.
3. Al livello fondamentale, l’origine di tale insanità si trova nella nostra socializzazione ed acculturazione in un errore, epistemologico ed ontologico nella nostra concezione di “che cosa è reale?”, “quale è la natura del mondo?”, “chi sono io?”
4. Nonostante la tendenza della nostra cultura a pensare così, la realtà non è esclusivamente composta da “cose”. Qualsiasi visione della realtà basata sulle “cose” conduce automaticamente ad una visione strumentalmente manipolativa della realtà, che alla sua radice è basata su una visione controllante e dominatrice del “potere su”, alla fine radicato nel gioco competitivo a somma 0 del potere militare di uccidere gli altri (THANATOS), evitando di essere uccisi.
5. La “realtà” è meglio rappresentata da giochi responsabilizzanti e cooperativi “vinco io -vinci tu”; giochi a somma positiva di processi di flusso, nei quali quelle che noi vediamo come “cose” sono semplicemente nodi temporali, apparentemente “congelati” nella nostra consapevolezza in una temporanea transizione tra quello che esse erano e quello che eventualmente diventeranno.
6. Il potere nella realtà alternativa discende dal potere creativo del flusso stesso (EROS). Anche noi siamo incroci temporanei in questo scorrere, che è nato con l’origine del tempo e dello spazio e che cesserà solo alla fine del tempo e dello spazio. Meditare sulla realtà di questi flussi aiuta a liberarci dal THANATOS (la fine della complessità sulla Terra).
7. Il Cosmo come totalità fino ad adesso, rappresenta un singolo processo macrocosmico transizionale di flusso del tempo e dello spazio, dall’Alfa del niente (l’infinito nulla) fino al terminale Omega di una totalità cosciente. La risposta a “chi sono io?” è “io sono una piccola parte del cammino (il fulcro) attraverso il quale il cosmo stesso sta diventando consapevole di se stesso, e attraverso questa consapevolezza sta liberando il suo potenziale pienamente creativo.”1)Qualunque cultura distrugga i propri sistemi di supporto vitali e chiami questo progresso è totalmente folle. Questa è una cultura costruita su una squilibrata metafora cosmologica del potere dominante e controllante di Thanatos (morte), piuttosto che sulla metafora cosmologica del potere generante e creativo di Eros (amore).
8. Noi dunque siamo attualmente intrappolati nella Grande Svolta (vedi Joanna Macy ed altri), una crescente transizione tra la vecchia Civiltà Globale della Crescita Industriale di THANATOS fondata sul potere di distruggere verso una nuova Società a Sostegno della Vita Planetaria di Eros, fondata sul potere del creare. Il potenziale della Grande Transizione raggiungerà il quadrato risultante dal prodotto di ciascuno di noi (ogni abitante della Terra, cioè sarà meta-democratico) per ciascuno di noi richiedendoci di completare il nostro pieno potenziale di umani in divenire.
9. Stiamo vivendo nel punto di intersezione fra la vecchia Civiltà Globale della Crescita Industriale e la nuova Società a Sostegno della Vita Planetaria già a partire dalle due guerre mondiali, e particolarmente a partire dai tardi anni 60, e siamo attualmente presi in una zona di fibrillazione culturale continua, dove sono simultaneamente presenti caratteristiche sia dell’una sia dell’altra società. Questo è un periodo di transizione tra l’esplosiva e distruttiva reazione a catena della Civiltà Globale della Crescita Industriale e parti di crescenti sostenibilità di un ciclo di transizione della nuova Società a Sostegno della Vita Planetaria.
10.Ma il tentativo della vecchia Civiltà Globale della Crescità Industriale di perseverare, e nello stesso tempo evitare la morte per suicidio, sta creando una contraddizione sistemica globale, che non può essere risolta all’interno del sistema attuale, e impedisce preventivamente la nascita della nuova cultura, e questo ci mantiene in stato di fibrillazione, spingendoci così inesorabilmente verso uno scenario di collasso disastroso, nel quale ogni civilizzazione finisce e noi siamo catturati nel crepuscolo di una età oscura.
11.In questa zona di fibrillazione noi abbiamo una situazione di “doppio potere”, dove: a. le vecchie gerarchie dominanti hanno il potere e la legittimazione ma non hanno la capacità di risolvere i problemi. Sono diventate parte del problema non parte della soluzione.
b. Le nuove gerarchie emergenti olarchie o anarchie non hanno legittimazione o autorità, ma avrebbero la possibilità di risolvere i nostri problemi.
12. Questo doppio potere è mantenuto dalla nostra dissonanza cognitive, il fossato tra quello che noi pensiamo (la nostra teoria), e quello che noi facciamo (la nostra pratica). Questo a sua volta è basato sull’erronea credenza nella perpetua separazione tra il nostro Sé (l’individuale) e l’Altro (l’ambiente o mondo). EROS è l’unione riconnettente tra il divino Sé col divino Altro, mutuamente amante e amato, sia nella teoria sia nella pratica. La loro separazione disconnettente è THANATOS.
13. L’abbandono di queste erronee modalità di pensiero ed azione, del Sé e dell’Altro, è l’impegno centrale del nostro tempo. Il miglior modo di compiere questa transizione è di decidere personalmente di impegnarsi in un Progetto Gaia.
14. Un Progetto Gaia è un progetto che è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi Gaia:
a. Crescita personale. Noi siamo più (e meno) di ciò che noi pensiamo di essere. La nostra auto immagine è il nostro più grande limite poiché stabilisce uno schema di pregiudizio che è condizionante e dal quale è difficile uscire.
b. Rafforzamento della comunità. I più sembrano non comprendere che un’autentica comunità è determinata dalla qualità degli scambi e relazioni che ci legano in modo intimo e locale.
c. Lavorare al servizio della Terra. La cultura THANATOS prende ma ha difficoltà a dare. Un progetto Gaia dà più di ciò che prende ristabilendo l’equilibrio con l'incoraggiare la fiorente sostenibilità di ogni vita.
15. Lo scopo di un progetto Gaia è di incoraggiare la profonda interconnessione del gioco con il lavoro in modo sostenente e sostenibile per tutto, sia per il mondo umano sia per mondo più che umano ai quali noi partecipiamo. E’ basato sulla ricerca finale di EROS:
a. SOGNARE
b. PIANIFICARE
c. AGIRE
d. CELEBRARE
16. Noi non possiamo evitare il collasso della Civiltà Globale della Crescità Industriale. Attualmente questa civiltà sta affannosamente utilizzando il resto delle sue possibilità di fare denaro per mezzo di una distruzione suicida di se stesso, e così crescenti rischi minano alla base la complessità della vita del pianeta che è di supporto a tutti noi. Noi non possiamo evitare l’avvento dell’età oscura che inevitabilmente seguirà il collasso della Civiltà Globale della Crescita Industriale. Ma per mezzo di questo giocare – lavorare insieme nei progetti Gaia possiamo accendere ora i fanali che renderanno le età oscure che stanno sopraggiungendo rapidamente meno desolate e distruttive.
17. Per accrescere la nostra possibilità di sopravvivere e contribuire a minimizzare la morte e la distruzione dell’età oscura, vi sono sei cose che possiamo intraprendere fin da ora:
a. Costruire comunità inclusive altruiste e compartecipanti come se le nostre vite dipendessero da questo; le nostre vite lo faranno.
b. Evitare la dipendenza da complessi sistemi della Civiltà Globale della Crescita Industriale, che rischiano di distruggere la complessità vitale. Questi sistemi collasseranno duramente e velocemente.
c. Curare e massimizzare la creatività, accrescere la nostra creatività sociale, politica, economica, tecnologica scientifica ed artistica.
d. Preservare la conoscenza; le età oscure perdono la conoscenza.
e. Coltivare una visione non violenta. Collassando la Civiltà Globale della Crescit< Industriale perpetua un’ignoranza militaresca e fondamentalismi di tutti i tipi.
f. pratiche spirituali quotidiane inclusive di tutte le tradizioni di fede che aiutano a mantenere sgombra la mente e promuovono l’interconnessione evitando ogni separazione.
18. Molta gente è già impegnata in differenti tipi di progetti Gaia senza essere consapevole che questo è ciò che essi stanno facendo. Tre tipi di gioco-lavoro si incontrano nei progetti Gaia:
a. Gioco-lavoro della mano: arrestare l’impulso di distruzione della vecchia Civiltà Globale della Crescita Industriale. Questo è il lavoro NVDA, il lobbying, lo scrivere proteste non compiacenti; questo è esaustivo, essenziale, necessario ma non sufficiente… Salverà vite sia umane che più che umane, ma non può di per se produrre la Grande Svolta.
b. Gioco-lavoro della testa: costruire le nuove istituzioni della nuova Società a Sostegno della Vita Planetaria. Questa è la creazione e costruzione concettuale, sociale, economica, finanziaria e tecnologica di elementi della nuova società. E’ necessario ma non sufficiente poiché la vecchia Civiltà Globale della Crescita Industriale ha un’enorme capacità di cooptare quasi ogni cosa nella perpetuazione di se stesso.
c. Gioco-lavoro del cuore: portare a compimento il cambiamento in consapevolezza e abitudini necessario per sostenere e mantenere la transizione a una nuova Società a Sostegno della Vita Planetaria. Questo è il necessario complemento ai giochi –lavoro della mano e della testa.
19. Per sostenere il gioco-lavoro dei progetti Gaia, quello che spesso manca è la consapevole esistenza di una rete di supporto per progetti locali, che non crea progetti in se ma supporta progetti Gaia aiutandoli a divenire clamorosamente di successo contribuendo alla transizione alla nuova Società a Sostegno della Vita Planetaria. La costituzione di queste reti non gerarchiche comprende la natura essenziale della Fondazione Gaia.
20. L’approccio del Dragon Dreaming ha al suo nucleo:
a. L’internazionalizzazione (internationalization) di questi laboratori esplicativi come base per l’azione di creare progetti di clamoroso successo.
b. La creazione di Reti Supporti Progetti che radunino le risorse per: Crescita personale, riunendo insieme le persone
1. Rafforzando le comunità
2. Lavorando al servizio della Terra
21. Per portare a compimento la transizione verso la Grande Svolta è necessario acquisire l’abilità di vivere più pienamente nel quarto tempo – non solo nel qui – ora, anche se l’abilità di essere mentalmente centrato nel presente è essenziale, non chiuso nel passato, e nemmeno semplicemente sognando nel futuro ma in quel processo di sognare e fare che è in ogni tempo riunendo il presente, il passato e il futuro, così che noi possiamo simultaneamente avvantaggiarci della forza, amore e resistenza dei nostri antenati, e offrire guida e ispirazione ai bisogni dei nostri futuri discendenti, facendoli seguire in sicurezza le orme che noi abbiamo incominciato a lasciare, attraverso questa esplorazione – il processo che nasce dal nostro collettivo mutuo Giocare-Lavorando.
• Tradotto da Carlo Barracco dell’Associazione Anima Terra – Rete di solidarietà per un pianeta vivibile, Castellina in Chianti, Dicembre 2009
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