La bellezza salverà il mondo (Dostoevskij)

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L'ECOLOGIA IN PRATICA
UNO STILE DI VITA NATURALE
PER SE' E PER IL PIANETA
L'ECOLOGIA IN PRATICA
Sono la natura
sono la terra.
i miei occhi sono il cielo,
le mie membra gli alberi.
Sono la roccia,
la profondità dell'acqua,
non sono qui per dominare
la Natura.
Io stesso sono la Natura.

Indiani Hopi

Questa terra é sacra
<b>Questa terra é sacra</b>





Come potete comperare
o vendere il cielo,
il calore della terra?
l'idea per noi é strana.
Se non possediamo
la freschezza dell'aria,
lo scintillio dell'acqua.
Come possiamo comperarli?
Continua...
ONDE DI CRESCITA INTERIORE
ONDE DI CRESCITA INTERIORE La crisi ecologica - ovvero il principale problema di Gaia - non è l’inquinamento, i rifiuti tossici, il buco nell’ozono o qualcosa del genere. Il principale problema di Gaia è che un numero non sufficiente di esseri umani si è sviluppato ai livelli di coscienza postconvenzionali, planetari e globali in cui sarebbero spinti automaticamente alla cura per il globale comune. E gli esseri umani sviluppano questi livelli postconvenzionali, non imparando la teoria dei sistemi, ma passando attraverso almeno una mezza dozzina delle principali trasformazioni interiori, che vanno dall’egocentrico all’etnocentrico al mondocentrico, punto in cui e non prima, possono risvegliarsi a una profonda e autentica cura per Gaia. La prima cura per la crisi ecologica non consiste nell’imparare che Gaia è la Rete della Vita, per quanto vero ciò sia, ma nel promuovere queste numerose e ardue onde di crescita interiore, nessuna delle quali viene indicata dalla maggior parte di questi approcci del nuovo paradigma.
Continua... 
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE 1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo. Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva. 2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori. Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente. ...Continua...
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO di Maneka Gandhi

Mangiare carne è una delle maggiori cause della distruzione ambientale. Ogni specie non solo ha il diritto di vivere, ma la sua vita è essenziale per il benessere dell’umanità. Ciò che chiamiamo sviluppo, cioè la sterile città nella quale portiamo i nostri cani al guinzaglio, non è vita. Ci abituiamo così velocemente al malessere, alla tensione, alle carestie e alle alluvioni che pensiamo che i pezzi di carta che teniamo in tasca possano sostituire un corpo sano e una mente gioiosa. Scegliamo di non sapere che, praticamente tutte le nostre malattie sono causate dalla mutilazione e dall’uccisione di animali: dai 70.000 acri di foresta pluviale del Sudamerica abbattuti ogni giorno – che in gran parte servono per far pascolare il bestiame – fino al virus Ebola, proveniente dalle scimmie strappate dal loro habitat naturale in Africa allo scopo di fare esperimenti. Abbiamo ottenuto più cibo uccidendo i lombrichi con le nostre sostanze chimiche o abbiamo ottenuto più malattie? Abbiamo ottenuto una salute vigorosa allevando forzatamente bestiame per il latte e la carne, o abbiamo piuttosto ottenuto emissioni di gas metano che hanno contribuito enormemente all’effetto serra, mettendo in pericolo la vita del pianeta? Continua...

LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE

di Lester Brown

Per creare una economia sostenibile bisognerà sostenere una rivoluzione ambientale, come è avvenuto per quella agricola e industriale. Alla fine del libro Piccolo è bello, Schumacher parla di una società che violenta la natura e danneggia gli esseri umani e, da quando queste parole sono state scritte, diciotto anni fa, abbiamo potuto vedere con maggiore evidenza i modi con i quali la nostra società agisce proprio in quella direzione.Mi trovavo all’aeroporto di Dulles e presi una copia del US News and World Report, che conteneva un editoriale di David Gergen, un alto funzionario dell’Ufficio Stampa di Reagan alla Casa Bianca. L’articolo descriveva quello che stava accadendo oggi alla società americana e l’autore affermava che, in un certo senso, abbiamo perso la strada. Continua...

RISPETTA LA (TUA) NATURA
<b>RISPETTA LA (TUA) NATURA </b> Michele Vignodelli

Il nostro corpo e la nostra mente sono meraviglie naturali in pericolo, da difendere come le foreste, i fiumi, il mare e le montagne. Sono continuamente aggrediti dal sistema tecnologico ed economico che ci governa, proprio come il resto del mondo naturale.
Non potremo mai rispettare e vivere veramente la suprema bellezza e armonia della natura esterna se non cominciamo da noi stessi. Eppure esiste una spaventosa ignoranza sulla nostra natura interna, che fa pensare a una congiura del silenzio.
Negli ultimi anni sono emerse abbondanti prove dell’esistenza di
Continua...
RICORDO DI IVAN ILLICH
RICORDO DI IVAN ILLICH


di Giannozzo Pucci *

Il primo libro di Illich, pubblicato alla fine degli anni '60, riguarda appunto la Chiesa nel processo di trasformazione della società moderna (The Church, change and development).
Il secondo, del 1970, intitolato "Celebration of Awareness (Celebrazione della consapevolezza": un appello alla rivoluzione istituzionale), è contro le certezze delle istituzioni che imprigionano l'immaginazione e rendono insensibile il cuore.
Poi, nel 1971, esce "Descolarizzare la società", che è stato al centro del dibattito pedagogico internazionale con la tesi che la scuola produce la paralisi dell'apprendimento e danneggia i ragazzi, educandoli a diventare meri funzionari della macchina sociale moderna. Convinto che il sistema educativo occidentale fosse al collasso sotto il peso della burocrazia, dei dati e del culto del professionalismo, combatteva i diplomi, i certificati, le lauree,
Continua...

LA VENDETTA DI GAIA
LA VENDETTA DI GAIA

di James Lovelock

La vendetta di Gaia : assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Per millenni abbiamo vissuto con la strategia del parassita, ai danni dell'organismo vivente che ci ospita. Ora, assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Il parassita e' un essere che vive a spese di un altro organismo. Se ne nutre, cresce, si riproduce e prospera. Eppure, la sua non e' una strategia lungimirante. Le energie dell'organismo ospite diminuiscono giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto. Finche' un giorno accade l'inevitabile: l'organismo ospite si avvia a una fine certa. E il parassita, senza risorse, e' destinato a scomparire. Questa immagine e' la perfetta metafora della storia della specie umana. A dimostrarlo sono i fatti. Migliaia di anni di occupazione del pianeta hanno provocato distruzione degli habitat, estinzione di molte specie, emissioni record di gas serra in atmosfera e nubi di polveri sottili nell'emisfero nord e sulle metropoli. Un'aggressione prolungata alla quale la Terra ora reagisce innescando una lunga serie di disastri naturali, quali inondazioni e uragani, sempre piu' numerosi e violenti, ed eventi climatici estremi, come estati torride e punte di freddo anomalo. Il pianeta che abitiamo non ha piu' anticorpi per difendersi. E allora attacca.
Lo sostiene a gran voce uno scienziato autorevole e indipendente, James Lovelock, nel suo nuovo libro, The revenge of Gaia (La vendetta di Gaia) in uscita il 2 febbraio in Gran Bretagna! . Il nostro mondo, afferma, potrebbe avere superato il punto d! i non ritorno: la soglia oltre la quale non possiamo fare piu' nulla per evitare che, entro la fine del secolo, i cambiamenti causati dall'attivita' umana distruggano la nostra civilta' Continua....
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UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE


 APPELLO DEL GRUPPO DELLE CINQUE TERRE

 

1   L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo.
Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva.
 
2   Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori.
Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti  sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di  decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente.
 
3   Però si sta affermando sia in Europa che altrove una nuova cultura trasversale, al di sopra dei tradizionali schieramenti politici, che rivendica il diritto-dovere ad una relazione armonica tra uomo e natura, tra esseri umani, tra uomo e donna, e all’interno dell’uomo tra vita e coscienza.
Un numero progressivamente crescente di uomini e donne del pianeta si riconosce in una condivisione ed alleanza di valori, di pratiche e attività per l’affermazione di ciò che si riconosce come valido e irrinunciabile per garantire la propria sopravvivenza e la propria felicità.
 
Questo movimento  è la forza determinante che sta alla base della vittoria di Obama negli USA, spinge ed alimenta la rivoluzione della Green Economy, permette l’ affermazione di formazioni tendenzialmente trasversali come Europe Ecologie in Francia, anima la moltitudine di movimenti culturali sociali e politici attivi su temi specifici e vive nello sforzo quotidiano di ognuno per una vita felice.
E’ l’antidoto, unico oggi, all’intossicazione della politica e all’avvelenamento del pianeta, della società e delle coscienze; ha abbandonato le ideologie del secolo scorso e si sta diffondendo dappertutto.
I movimenti ambientalisti, i movimenti dei diritti civili, i movimenti di giustizia sociale, i movimenti di autonomia culturale si stanno intrecciando e tendono ad ampliare quel minimo denominatore comune che li rende vicini gli uni agli altri.
Il termine ecologisti è al momento il più idoneo a rappresentare questa varietà di esperienze,che vanno oltre lo storico ambientalismo e che hanno però un minimo comune denominatore.
 
4   In Italia stiamo invece assistendo ancora  ad una semplificazione culturale che rende simili ed al contempo pessime le diverse aree politiche, tutte globalmente incapaci di affrontare le crisi del nuovo tempo: si tratta di una crisi globale del sistema e di esaurimento delle culture che lo hanno ispirato e formato. Non è possibile affrontare e risolvere l’anomalia italiana senza alcune riforme prioritarie che rendano possibile:
 
a)  un nuovo Mercato del lavoro, un Welfare e una fiscalità basati su equità e trasparenza.
b)  una Giustizia efficace ed efficiente che garantisca tutti e non discrimini nessuno.
c)  il ridimensionamento della Casta e dei suoi costi, la riforma dell’amministrazione
     pubblica  (con la riduzione dei centri decisionali di spesa) e la liberazione
     dell’informazione dal sistema partitico invece delle attuali spartizioni e lottizzazioni.
d)  una guerra aperta e totale alla Corruzione e alle Mafie e insieme la difesa e la
     realizzazione dei valori costituzionali.
e)  Il recupero della legalità e la realizzazione dello stato di diritto sono la precondizione per  
     l’altra grande trasformazione urgente e necessaria: la conversione ecologica  dell’economia e
     della società, la trasformazione delle fonti energetiche e l’adeguamento eco-orientato dello
     Stato.
 
 Insieme vanno proposte alcune radicali innovazioni nella direzione di una società eco-orientata tra cui:
 
a)    un programma nazionale per la mobilità nelle città che preveda di andare verso la gratuità dei trasporti pubblici, nuovi piccoli mezzi privati non inquinanti (risciò), sviluppo di metrò sotterranei estesi in tutte le città medio-grandi
 
b)    norme radicali che prevedano solo edificazioni eco-progettate, fornite di area esterna adeguata ed area di coltivazione famigliare, posti auto solo sotterranei (numero predeterminato) . Grattacieli solo in sostituzione quando è il caso, di edificazioni orizzontali, che vanno sostituite da verde urbano.
 
c)    sostituzione dei grandi progetti inutili (Tav, Ponte di Messina,..) con grandi progetti ecocompatibili e necessari (efficienza e modernizzazione ferroviaria, antisismica, edilizia scolastica, estensione banda larga..) 
 
d)    nuove forme di educazione sanitaria, sessuale, civica, nelle scuole di ogni ordine e grado  
 
 5   La crisi della sinistra è a tutti evidente: ininfluente quando governa, divisa comunque in vari frammenti invece che unita in un unico partito; perfino nelle sue forme più moderate è incapace di aggregare forze ed anzi contribuisce alla prevalente autodistruzione.
 
La crisi della destra è pari a quella della sinistra e si manifesta nella illusione della politica della forza, nella cecità rispetto i diversi problemi e nel suo affidarsi a figure carismatiche ed alla esaltazione di paure e insicurezza.
Entrambi gli schieramenti politici, sia la destra che la sinistra, non esprimono più i propri valori originari e sono ridotti a testimoni privi di anima, irresponsabili o complici del disfacimento attuale,che sopravvivono come pure cordate di potere a livello nazionale e locale 
 
Allo stesso tempo ne i  movimenti di protesta ne i partiti-scatoloni malati di populismo riescono ad esprimere strategie e riferimenti culturali concreti e stabili nel tempo.
Legocentrismo e l’arroccamento di ognuno su linguaggi, convincimenti e preclusioni personali mantengono la frammentazione culturale, sociale e politica e producono la vanificazione di ogni speranza di cambiamento.
 
6    Noi sosteniamo che è necessario un ecologismo politico di nuovo tipo, estraneo a schemi destra-sinistra, più radicale e meno istituzionale, non estremista, con una vocazione aggregante e maggioritaria, con una forte accentuazione del federalismo e del radicamento sociale, con la riscoperta di lotte e azioni esemplari ed insieme ad una ripresa del dibattito culturale e dell’analisi scientifica dei problemi e delle soluzioni.
Per condurre una contestazione sistematica delle attività economiche dannose, dei comportamenti istituzionali fraudolenti e di tutte le forme delinquenziali di illegalità.
 
7    Il percorso, le tappe, le strutture per la rigenerazione, rifondazione, riunificazione di tutti gli ecologisti e dei tanti altri che si collocano con disagio nel campo riformista e in quello della tutela sociale, richiedono la costruzione di un fronteampio, costituito da persone di diverse provenienze, ma anche da energie nuove e fresche all’impegno politico.
 
Occorre che si imponga un processo di solve et coagula per far decollare un nuovo movimento politico che innovi la forma di partito dotandola di base sociale e radicamento nei valori e nelle necessità dei vari territori.
 
Necessita la convergenza di una moltitudine di persone e gruppi che sulla base di denominatori comuni sappiano condividere linguaggi ed esperienze diverse rendendo possibile anche un recupero della memoria di decenni di impegno. Occorre operare nei vari settori per rigenerare, rifondare e riunire, un compito politico, culturale, di comunicazione.
 
8   Gli Ecologisti devono recuperare nel proprio nuovo progetto, la vocazione fallita del riformismo moderato e le aspettative sociali degli strati deboli e marginalizzati dalla crisi (che erano una volta il terreno della sinistra); un progetto quindi di ecologismo politico riformatore e sociale, ma, come indicano anche altre esperienze europee (dalla Francia alla Germania ad altre), possibile solo se costruito su un solidocuore ecologista.
 
I nuovi ecologisti devono quindi candidarsi  alla centralità politica per la rinascita del paese per costruire e promuovere una sana cultura della sobrietà e dell’onestà, della salute e della convivenza civile. L’aggregazione di questa area deve rivolgersi a tutti senza discriminare a priori nessuno.
 
9   Crediamo che le basi fondanti di un nuovo movimento politico e culturale siano:                                                                                           
1) Il Federalismo su base regionale, con nuove regole improntate all’autonomia, al decentramento ed alla partecipazione orizzontale di tutti i soggetti.
 
2) La triplice possibilità di federazione delle persone nel territorio (I), di movimenti e gruppi politici e culturali (II) e di realtà economiche sostenibili ed eco-orientate (III)
 
3) Una radicale critica al finanziamento pubblico dei partiti ed il liberarsi gradualmente da esso attraverso nuove strutture e pratiche di autofinanziamento.
 
10  Il nuovo movimento politico-culturale deve estendersi con la creazione di Centri polivalenti radicati e diffusi nel territorio come HUB, e Innovation Center, punti di incontro di attività di ricerca, culturali, sociali, economiche e politiche, casa delle associazioni e dei movimenti, luogo di interazione delle realtà del territorio e fattore di presenza attiva nel tessuto socio-culturale del paese.
 
11  Suo strumento portante deve essere un uso innovativo della Rete con la costruzione di portali nazionali e regionali multifunzione tramite i quali informarsi, aderire e partecipare anche direttamente ai processi decisionali
 
12  Chiediamo l’avvio immediato di questo processo alle tante forze che ne possono e vogliono fare parte e in particolare:
1)    A tutti gli ecologisti ed in particolare ai verdi che nel loro ultimo congresso hanno scelto, in maggioranza, di avviare il proprio superamento nella direzione di una nuova fase costituente che porti alla costruzione di una casa comune di tutti gli ecologisti.
2)    ai partecipanti dei Meetup, i gruppi civici 5 stelle promossi da Beppe Grillo ed a Grillo stesso, che hanno sviluppato una straordinaria denuncia della degenerazione del sistema politico-sociale e riconoscono la necessità di una società eco-orientata.
 
3)    A tutti i vari gruppi presenti in varie zone del paese come Per il Bene Comune, il movimento per la decrescita e gli altri  che hanno sempre denunciato sia il degrado del territorio che le degenerazioni della Casta .
 
4)    al Movimento Stop al consumo del territorio che nell’ultimo anno ha  promosso numerose azioni e denuncie contro la distruzione del territorio ed esaltato i risultati di Amministratori e Comuni “virtuosi” che mostrano la possibilità di una diversa funzione degli Enti locali nella gestione delle proprie comunità.
 
5)    a quella parte viva di uomini e donne ancora impegnate nei partiti tradizionali come il PD i vari gruppi della sinistra o l’ Italia dei Valori, ed anche in altre forze politiche, ma che sentono disattese le proprie istanze democratiche, riformatrici ed ecologiche in una pratica politica e burocratica non soddisfacente ai fini di una reale trasformazione.
 
6)    al mondo della Rete, i centinaia di Blog e siti web che contribuiscono alla informazione ed alla diffusione della iniziativa e della cultura ecologista e democratica sulla Rete.
 
7)    alle associazioni ambientaliste, animaliste, di consumatori e alle tante associazioni di ambito locali o nazionali, impegnate nel volontariato sia sociale che culturale, che necessitano di un nuovo grande movimento che ne esalti obiettivi, proposte e iniziative.
 
8)    Agli imprenditori ed ai lavoratori delle attività oneste e delle attività ecologiche ed equosolidali spesso soffocati dalle logiche corruttive in cui impegno, capacità e merito sono vanificate.    
 
9)    Ai settori delle buone pratiche, i singoli ed i gruppi attivi nel campo del biologico, delle medicine naturali, del consumo critico, del benessere e delle discipline olistiche.
 
10) alla moltitudine di persone che si riconoscono cittadini del Pianeta, che auspicano, sognano e richiedono un’ Italia migliore, che scelgono in base a sentimenti e mature responsabilità invece che a convenienze contingenti; a uomini e donne desiderosi di vivere in un paese più moderno e giusto, senza corruzione, inquinamento e ingiustizie, un paese che garantisca il diritto e la possibilità di una vita più dignitosa e felice.
 
 P.S. I promotori di questo appello, riunitisi nel Gruppo delle Cinque Terre, preoccupati della frammentazione politica ed organizzativa dell’ecologismo italiano, sollecitano tutti i potenziali protagonisti di questo processo di cambiamento ad impegnarsi nei prossimi mesi, per avviare  una nuova fase più positiva iniziando direttamente a costruire un'altra Italia possibile. Ne  l’ennesima alleanza o cartello elettorale ne un nuovo partitino ma i primi passi di un nuovo autentico processo costituente e rinnovatore.
 
 Chiediamo a tutti l’adesione a questo appello indicando il proprio Cognome, Nome, Regione, (città, indirizzo, email eventuali  resteranno riservate). Le adesioni verranno raccolte attraverso i blog che si renderanno disponibili a sostenere questo appello, poi attraverso il portale del GCT di imminente apertura.
 
Chiediamo anche un contributo economico  affinché questo appello e le adesioni raccolte possano essere pubblicate e pubblicizzate fra un mese  sui diversi organi di informazione nazionali.
 
 Il Gruppo delle Cinque Terre continuerà ad operare per favorire il processo di aggregazione di tutti gli ecologisti italiani e per la costruzione di un'altra Italia possibile.
 
                                                              www.gruppocinqueterre.it      www.costituenteecologista.it        www.ecologisti.info  

puoi aderire anche su FACEBOOK



Chi vuole aderire all'appello, può segnalarlo qui inviando un commento. Sarà contattato via mail quanto prima dai promotori dell'appello

Gli uomini di Buona Volontà, il cui numero si accresce parallelamente all’evoluzione sempre più accelerata del Pianeta, sentono ormai chiaramente di far parte di un unico Progetto di Vita, nel quale ciascuno è chiamato a “svolgere la propria parte”, in ogni settore dell’esistenza.
I segni dei tempi, climatici, fisici, psicologici, politici, sociali, economici - che, per chi sa leggerli, rimandano simbolicamente a più interiori significati - indicano che non c’è più molto tempo: sta a noi voltare le spalle all’egocentrismo distruttivo e al disamore scegliendo la Luce della Fratellanza e della Co-creazione consapevole ed amorevole del nostro Futuro.

scritto da: fernando rossi il 28/12/2009 alle 14:06
Per essere certi di costruire qualcosa fuori dal pantano dei fulminati sulla via ... della grande finanza, mancano alcune cose: posizione rispetto al sionismo ed alla sovranità nazionale; posizione rispetto ad alleanze elettorali con gli attuali partiti e verso "incarichi" dentro il loro sistema mafioso-clientelare.

condivido l'appello pienamente. So che sarà fatta una costituente.
Come aderire e partecipare?
Grazie

le adesioni all'appello si raccolgono su
www.gruppocinqueterre.it
compilando ed inviando il modulo di adesione all'appello

in alternativa si può scrivere a [email protected]
segnalando
nome
cognome
mail
città
regione
telefono (opzionale)

Condivido in pieno il documento e credo che, nonostante ogni giorno intorno a noi ci siano molte situazioni e molti motivi per essere pessimisti e dubbiosi, forse a maggior ragione è il momento di proseguire verso una evoluzione collettiva positiva e di perseguire una visione della vita quotidiana e della società diversa da quella che mass media e partiti tradizionali ci propongono. Credo che ci vorrà ancora del tempo perchè questo processo giunga a maturazione. Ben vengano tutte le iniziative che vanno verso questa direzione.

scritto da: Fernando Rossi il 07/01/2010 alle 09:29
Non credo che una alleanza elettorale con i partiti deviati che esistono in Italia possa costruire un soggetto pulito e in grado di rompere con il malaffare e il saccheggio delle risorse pubbliche e del territorio.
Se Bonelli ha maturato una profonda critica delle attuali strutture partito e ne ha analizzato le cause o ha idee su come far vivere una democrazia partecipata lo dica e si apra una bella e corroborante discussione....altrimenti....con i sedicenti NUOVI AMBIENTALISTI, abbiamo già dato.
Mi permetto di invitare tutti ad una lettura critica di www.perilbenecomune.net
Buon anno, in ritardo ma di cuore. Nando

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