CHE COS'E' LA PSICOSOFIA?
Se volessimo racchiudere in una frase che cosa sia la psicosofia, potremmo affermare che è definibile come la saggezza che nasce dalla conoscenza della natura profonda della psiche. Tale saggezza è alla base di tutte le autentiche tradizioni spirituali, nel bacino del Mediterraneo come in Estremo Oriente, nelle Americhe come nell’Asia centrale… Tutte queste tradizioni hanno realizzato una conoscenza profonda dell’essere umano e, in base a questa conoscenza, hanno sviluppato dei metodi di lavoro attraverso i quali l’uomo potesse affrancarsi dal fardello della sua mente ordinaria e risvegliarsi alla realtà dell’esistenza.
Tuttavia, ogni tradizione ha parlato secondo un proprio linguaggio e si è rivolta a individui culturalmente caratterizzati. Ciò significa che quando le condizioni storiche e sociali cambiavano, anche le tradizioni spirituali dovevano mutare il modo di trasmettere la conoscenza, pena l’impoverimento progressivo in un formalismo religioso fine a se stesso. Dall’inizio del secolo scorso, si è cercato di dare una risposta al grave problema che ha colpito l’uomo della modernità, vale a dire la perdita dell’anima. La risposta, che ovviamente non poteva che essere scientifica, è stata la psicoanalisi di Freud. Dal maestro viennese in poi la ricerca intorno alla natura dell’interiorità umana e delle sue leggi parla il linguaggio della psicologia del profondo. In altre parole, nell’attuale contesto postmoderno, caratterizzato dal dominio della tecnica e dalla globalizzazione, sempre meno individui sono disposti ad ascoltare il linguaggio religioso tradizionale e ad accettare il sistema di pensiero ad esso connesso. Ecco perché si affaccia l’esigenza di una psicosofia. Infatti, essa è soprattutto una pratica fondata sulle basi scientifiche della psicologia transpersonale e sui metodi di lavoro messi a punto dalla ricerca terapeutica contemporanea.
La psicosofia, in altri termini, rappresenta il tentativo di saldare l’antica frattura tra filosofia, psicologia e religione. É una saggezza che si orienta sulla realizzazione della dimensione profonda e originaria dell’uomo, da sempre dominio della ricerca spirituale e, insieme, una scienza della psychè. Uso il termine psychè per indicare la totalità dei processi consci ed inconsci nell’uomo; dal momento che non è possibile, per definizione, stabilire i limiti dei contenuti inconsci, il concetto di psychè sta a rappresentare un sistema infinito. La psicosofia si costituisce come il fondamento di ogni filosofare, di ogni amore per la conoscenza, che non si presenti, come già infinite altre volte, l'arrogante e sterile tentativo della ragione di individuare un «fondamento» metafisico tale da rassicurare i nostri sonni notturni. Di contro, la ricerca psicosofica si riconosce nell’umiltà della posizione di Socrate, l’antico maestro ateniese, per il quale ogni interlocutore costituiva un’occasione per ripercorrere dialetticamente il cammino di ricerca in direzione dell’aretè, cioè della virtù, della giusta posizione dell’uomo di fronte al mistero della vita. La psicosofia non è né più né meno di questo.
Livelli d'intervento della psicosofia. Il processo terapeutico, di guarigione o di crescita personale è, in fin dei conti, un apprendimento. E vi sono dei livelli di apprendimento, questo è fin troppo evidente. Ciò vale per qualsiasi insegnamento. Ad esempio, nell’apprendere la lingua italiana, bisognerà prima familiarizzare con le varie lettere, imparare a riconoscere i segni che le contraddistinguono, in modo da iniziare a formare delle parole. In seguito, le parole saranno composte in frasi sempre più articolate, secondo le regole prima dell’analisi grammaticale, poi di quella logica e, infine, dell’analisi del periodo. A quel punto, si sarà in grado di parlare e scrivere correttamente, ma mancherà ancora qualcosa, e cioè la capacità di utilizzare al meglio la lingua come strumento espressivo, sviluppandone l’aspetto descrittivo, narrativo, evocativo, oratorio, e così via. Solamente a quel punto l’individuo avrà acquisito, secondo la sua particolare natura, la padronanza del mezzo: avrà imparato l’"arte" della lingua italiana.
Anche lo sviluppo interiore dell’essere umano può essere descritto essenzialmente in tre fasi. L’uomo, dapprima, deve imparare a conoscere il suo falso ego, liberandosi da una serie nutrita di illusioni e di convinzioni erronee. È lo «stadio dello specchio», campo d’azione della psicoanalisi. Il termine /psicoanalisi/ va qui inteso nel senso letterale di ‘analisi della psiche’, analisi che può essere condotta sulla base di qualsiasi tipo di teoria e attraverso qualsiasi tipo di metodo: psicoanalisi freudiana, analisi del carattere reichiana, terapia gestaltica, analisi transazionale, e così via. Successivamente, l’individuo ha bisogno di sviluppare un centro decisionale, assumendo un definito orientamento esistenziale e scoprendo un senso per la propria vita. È lo «stadio della volontà», campo d’azione della psicosintesi.
Anche in questo caso il termine /psicosintesi/ va inteso in senso ampio. Non si esaurisce nel metodo elaborato da Assagioli, ma chiama in causa qualsiasi approccio che sottolinei la necessità del momento sintetico della psiche: la Psicosintesi assagioliana, la psicologia junghiana, la Logoterapia di Frankl, ecc. Infine, l’uomo accede all’apprendimento spirituale, durante il quale emerge la sua natura più profonda, caratterizzata dai vari tipi di impulsi transpersonali. È, infatti, lo "stadio del servizio", campo d’azione della psicosofia vera e propria, la quale si occupa della piena realizzazione dell’essere umano.
La psicosofia, pur avendo una natura non confessionale, non può prescindere dal riferimento ad una (!) autentica tradizione spirituale - cristiana, buddista, islamica, ecc. -, perché ciò aiuta a ritrovare le proprie radici, a non cadere nella confusione sincretista e a evitare derive narcisistiche, creandoci una (pseudo)religiosità su misura.
É bene tenere presente che, come nel caso della lingua italiana, non possiamo apprendere nulla a livello specificamente psicosofico se non acquisiamo il grado di comprensione degli stadi precedenti. Questo è un fatto su cui bisogna puntare la massima attenzione e su cui, all’opposto, non si riflette mai abbastanza. Possiamo quindi affermare che l’approccio psicosofico non sottovaluta, ma anzi include i precedenti approcci allo sviluppo interiore, occupandosi anche di tappare le falle che eventualmente vengono alla luce nella personalità inferiore dello studente.
La psicosofia, di per sé, è una pratica rivolta all’individuo che sia in grado di esercitare la volontà e abbia un orientamento spirituale. Tuttavia, così come la natura umana si estende su una gamma piuttosto vasta di livelli di coscienza, anche la psicosofia, se vuole rispettare una visione integrale della crescita dell’individuo, deve sapersi orientare su più livelli, saper dialogare su piani diversi... e saper riconoscere anche quando non è possibile dialogare.
fonte: www.psicosintesi.org
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