CORPO ASTRALE E PIANO ASTRALE
di Alice Bailey
IL CORPO ASTRALE (EMOZIONALE) (1) Affinamento del corpo emotivo. La procedura in questo caso è diversa. Il corpo emotivo è semplicemente un grande riflettore. Assume colore e moto dall’ambiente, rimane impressionato da ogni fuggevole desiderio. Entra in contatto con ogni capriccio e ogni fantasia che lo circonda; ogni corrente lo agita; ogni suono lo fa vibrare, a meno che l’aspirante non inibisca questo stato di cose e non lo addestri a ricevere e a reagire solo alle impressioni che gli giungono dai livelli intuitivi tramite il Sé Superiore e quindi tramite il sottopiano atomico. Meta dell’aspirante dovrebbe essere di addestrare il corpo emotivo in modo che divenga calmo e limpido come uno specchio, in modo da riflettere alla perfezione. Sua meta dovrebbe essere di far sì che esso rifletta solo il corpo causale, che assuma colore in armonia con la grande Legge e sia mosso ad agire in una precisa direzione e non secondo come soffiano i venti del pensiero o come si sollevano le maree del desiderio. Quali parole dovrebbero descrivere il corpo emotivo? Le parole: quieto, sereno, tranquillo, calmo, limpido e chiaro, terso come uno specchio, una superficie piana, un limpido riflettore, che con accuratezza trasmette i desideri, i voleri, le aspirazioni dell’Ego e non della personalità. Come si può ottenere tutto ciò? In parecchi modi, alcuni dei quali sotto la direzione dell’aspirante, altri sotto quella del Maestro:
a. Vigilando costantemente su ogni desiderio, movente e impulso che giornalmente incrocia l’orizzonte, quindi insistendo su tutti quelli di ordine elevato e inibendo quelli inferiori.
b. Con il costante tentativo quotidiano di giungere al contatto con il Sé Superiore e rifletterne i desideri nella vita. Dapprima si commetteranno errori, ma a poco a poco il processo di costruzione procede e la polarizzazione del corpo emotivo si eleva gradualmente attraverso i vari sottopiani fino a raggiungere quello atomico.
c. Con definiti periodi giornalieri diretti ad acquietare il corpo emotivo. Tanto si insiste sulla necessità di calmare la mente in meditazione, ma si dovrebbe ricordare che il placare la natura emotiva è un passo preliminare alla quiete mentale; l’una succede all’altra ed è saggio cominciare dal basso. Ogni aspirante deve scoprire da sé dove egli ceda più facilmente a vibrazioni violente come paura, preoccupazione, desideri della personalità di ogni tipo, amore della personalità per qualcosa o qualcuno, scoraggiamento, ipersensibilità all’opinione pubblica; deve quindi superare quella vibrazione imponendole un nuovo ritmo, eliminando definitivamente e costruendo.
d. Operando sul corpo emotivo durante la notte, secondo le direttive di ego più avanzati sotto la guida di un Maestro. (2-337/9).
(2) Quando illusione e annebbiamento sono trascesi, il corpo astrale scompare dalla coscienza e non sussistono desideri per il sé separato. Kama-manas svanisce e l’uomo è considerato essenzialmente come anima-mente-cervello nella natura corporea. È un grande mistero, che viene compreso solo quando la personalità è dominata e ogni annebbiamento e illusione è eliminato. Ciò avviene per gradi. Quel dominio si acquista dominando; l’eliminazione del desiderio deve essere cosciente. Al lavoro dunque e questo problema diverrà inevitabilmente più chiaro. (10-66)). Vedi anche : “Piano Astrale ”.
FENOMENI ASTRALI (1) A questo punto vorrei dire chiaramente a tutti i veri e sinceri aspiranti che nella formazione prevista durante i prossimi decenni, lo sviluppo della visione e dell’udito astrale sarà completamente escluso o, se già esiste, dovrà essere definitivamente superato. Il vero discepolo cerca di accentrarsi sul piano mentale, mirando a trasferire la sua coscienza ancora più in alto, nella più ampia e inclusiva consapevolezza dell’anima.
Sua meta è di includere ciò che è superiore e a questo stadio non è necessario che egli ricuperi le facoltà astrali che, come ben sapete, furono caratteristica delle razze terrestri poco evolute e di molti animali superiori. Più tardi, quando avrà raggiunto lo stato d’adepto, egli potrà operare sul piano astrale, se così deciderà, ma si ricordi sempre che il Maestro opera con l’aspetto anima dell’umanità (e di tutte le forme) e non con i loro corpi astrali. Questo è stato spesso dimenticato dagli istruttori, sia in Oriente che in Occidente. … Mi sia quindi dato ripetere agli studenti che il loro obiettivo principale è di divenire consapevoli dell’anima, coltivare la coscienza dell’anima e imparare ad agire e vivere come anime. (4-166). Vedi anche : “Poteri Psichici”.
PIANO ASTRALE (1)Una delle cose più importanti che deve fare l’aspirante è imparare a comprendere il piano astrale e la sua natura, imparare a liberarsi da esso e in seguito lavorarvi. … nel momento in cui un uomo è in grado di “vedere” sul piano astrale, di pervenire all’equilibrio e mantenersi saldo in mezzo alle forze che vibrano, in quel momento egli è pronto per l’iniziazione. …Il piano astrale, quando è visto dall’“occhio aperto” dell’aspirante, appare dapprima come densa nebbia, confusione, forme mutevoli che si compenetrano e mescolano e l’apparenza caleidoscopica è tale che l’impresa sembra sopraffarlo senza speranza. Non è luce stellare o chiara. Esso appare come un impenetrabile disordine. …Inoltre, il piano astrale è il piano dell’illusione, dei miraggi e della presentazione deformata della realtà. Questo deriva dal fatto che ogni individuo è occupato in un continuo lavorio con la materia astrale e la potenza del desiderio umano e mondiale produce la costante formazione d’immagini e la costruzione di forme che si risolvono in effetti ben concreti nella materia astrale. …
A queste forme aggiungete lo scenario permanente e sempre crescente della “memoria akascica” che riguarda la storia emotiva del passato, aggiungete le attività delle vite disincarnate che, uscendo dall’incarnazione o dirigendovisi, attraversano il piano astrale, e aggiungete ancora il potente desiderio, purificato e intelligente, delle Vite sovrumane che includono anche quelle della Gerarchia occulta ed avrete lo stupendo quadro di tutte le forze presenti. Tutte queste forze agiscono intorno, attraverso e su ogni essere umano, il quale risponderà secondo la condizione del suo corpo fisico e dei suoi centri, l’aspirante deve farsi strada attraverso questo panorama illusorio, trovando il capo del filo che lo guiderà fuori dal labirinto, aggrappandosi fermamente ad ogni minuscolo frammento di realtà che gli si presenti, imparando a distinguere il vero dall’illusorio, il permanente dall’impermanente e la certezza dall’irrealtà. …
Nessun miraggio, nessuna illusione possono trattenere l’uomo che si è proposto il compito di percorrere il Sentiero sottile come filo di rasoio che, attraverso le lande desolate, attraverso le più dense foreste, attraverso le profonde acque del dolore e dell’angoscia, attraverso la valle del sacrificio e superando le montagne della visione conduce alla porta della liberazione. A volte camminerà nelle tenebre (e l’illusione delle tenebre è estremamente reale); altre volte in una luce tanto abbagliante e sfolgorante da scorgere a fatica il cammino; potrà provare cosa sia vacillare sul Sentiero e cedere alla fatica del servizio e della lotta; potrà temporaneamente smarrire la strada e vagare per i sentieri dell’ambizione, dell’interesse egoistico e delle seduzioni materiali, ma non saranno che brevi deviazioni. (4-221/3).
(2) Il piano astrale non esiste, salvo nella coscienza del quarto regno della natura, poiché l’uomo “s’illude” in un senso diverso dalla consapevolezza cosciente di qualsiasi altro regno, subumano o sovrumano.
Dispero di riuscire a rendere con chiarezza il significato di ciò che voglio dire. Come può colui che è soggetto alle illusioni dei sensi, come sono tutte le creature umane, concepire lo stato di coscienza di chi si è liberato dall’illusione del piano astrale o rendersi conto dello stato di consapevolezza delle forme di vita che non hanno ancora sviluppato la coscienza astrale? È la natura dualistica della mente che produce quest’illusione…
Tuttavia, è proprio quest’illusione che alla fine restituirà all’uomo la segreta parola d’ordine per entrare nel regno di Dio e realizzare la propria liberazione. È questa stessa maya che lo guida alla verità e alla conoscenza; è sul piano astrale che l’eresia della separatività deve essere superata ed è sul campo del Kurukshetra che l’Arjuna individuale che aspira e l’Arjuna cosmico imparano che il conoscitore e la conoscenza sono una cosa sola.
La scienza segreta del Maestro della Saggezza è il segreto che svela come dissipare le nebbie e le brume, le tenebre e la foschia prodotte dall’unione dei fuochi nei primi stadi. Il segreto del Maestro è la scoperta che non esiste alcun piano astrale; egli trova che il piano astrale altro non è che un’invenzione dell’immaginazione ed è stato creato usando l’immaginazione creativa in modo incontrollato e abusando dei poteri magici. L’opera della Gerarchia è soprattutto di porre fine alle ombre e dissipare l’umidità; l’intento dei Maestri è di far penetrare la luce dell’anima e mostrare che spirito e materia sono le due realtà che costituiscono l’unità e che soltanto nel tempo e nello spazio e per il ciclico abuso dei poteri magici. (4-614/5).
(3) Ho affermato altrove, che in realtà il piano o corpo astrale non esiste. Come il corpo fisico è composto di una materia che non è considerata un principio, così il veicolo astrale — dal punto di vista della mente — è dello stesso genere. È cosa difficile da comprendere, poiché desiderio ed emozione hanno un'importanza tanto reale e devastante. In senso letterale, tuttavia, dal punto di vista del piano mentale, il corpo astrale è "immaginario”, non è un principio. L’uso cumulativo e dell’immaginazione al servizio del desiderio, ha tuttavia edificato un mondo illusorio, annebbiante, il piano astrale. Durante l’incarnazione fisica e quando ancora non si segue il Sentiero del Discepolato, esso appare perfettamente reale, dotato di vita e vitalità proprie. Dopo la prima morte (del corpo fisico) continua ad essere reale, ma il suo potere gradualmente svanisce; l’uomo mentale si accorge del proprio vero stato di coscienza (più o meno evoluto) e allora la seconda morte è possibile e avviene. Questa seconda comprende il Processo di Eliminazione. (17-409).
(4) Qui vorrei far notare che, sebbene dal punto di vista del Maestro il piano astrale non esista, miliardi di esseri lo riconoscono ed operano nella sua sfera ingannatrice, dove sono aiutati dal discepolo iniziato, che opera dai corrispondenti livelli superiori. (18-65).
Alice Bailey
Estratto dal Compendio di Insegnamenti: Rifletti su Questo (prossima uscita per la prima volta in edizione italiana)
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