RITROVARSI NEL SOGNO
Sembra non possa essere contemplata nella vita d'oggi la lentezza, la solitudine, il perdersi nella ricerca, il divagare errante. Tutto economico, tutti omologati nel frenetico produttivismo, nell'indaffararsi dove ogni sensibilità è annullata, ogni immaginario creativo, fuori mercato, precluso. Una ridicola società pavloviana alienante, incosciente: dove credono nasca il pensiero, sempre che qualcuno lo voglia ancora? Forse in quella vita disturbata generatrice di annientamento? Nel caos delle loro filiere? Impossibile! Dove pensano si coltivi l'amore? Sui luoghi del delitto cerebrale e dei sentimenti? Infatti si vede il prodotto.
Possibile non vi sia più traccia di quelle aree deputate alla ricerca artistica, poetica, cognitiva che non siano necessariamente collegate al mercato, ma alla espressione di potenza virtuosa?
Si cela, volutamente, la vita di molti per celebrare il teatrino della stupidità con gonzi ad applaudire o a scimmiottare. Si banalizza e si boicotta il desiderio di quegli occhi che vanno oltre la quotidianità, spesso priva di senso, per celebrare il funzionariato sistemico. Si producono idioti miti e si tace il culto della bellezza, dei sentimenti, dell'amare la vita. Bisogna estraniarsi per poterlo fare. Quasi impossibile. Chi lo fa o ha grandi mezzi o si riduce in povertà. Indifferenza e emarginazione le conseguenze! L'autentico nell'era dei replicanti e della riproduzione è insignificante. La menzogna tiene banco e la verità diviene un incomprensibile gioco d'azzardo.
Chi vive intensamente e ama non può concepire questo circo! Ma questa società non ama l'arte, né la poesia, né l'opera, se non come prodotti del mercato, non certo come espressione di valore in sé. Uno strumentale nozionismo distrugge ogni ricerca individuale: è l'appiattimento nella valorizzazione dell'oggetto con conseguente annullamento del soggetto.
Si producono menti malate, le cui gesta sono imprevedibili e la vita diventa un incubo... non c'è la voglia di interrogarsi, di mettersi in discussione, no!... ognuno soggiace alla stupidità imperante. Non c'è la forza di cambiare se stessi, di ribellarsi, ma si preferisce annullarsi nell'oppio dei consumi, della convenienza, dell'opportunismo. La diversità riversata nella pratica dell'abbandono. Pochi sono gli illuminati che favoriscono e coltivano la crescita artistica individuale perché ogni vita sia un'opera!
La parola appare non essere più sufficiente per potersi comprendere.
Linguaggi generazionali e di vita incomunicanti perché tra incompresi. La televisione ha ridotto la parola a un suono quasi omologato, a un rumore di fondo, a battute, uno spazio dove si può dire tutto e il contrario di tutto... senza profondità. Una società che galleggia, trascinata dalle correnti, qua e là alla deriva del senso. Chi vuole nuotare deve immergersi per evitare lo stuolo di cadaveri.
La parola come strumento del pensiero lento, meditato, della riflessione, dello studio, si è persa, soffocata dalla volgarità di ogni generazione, in cui la famiglia, lo dice Eures-Ansa, uccide più della mafia. Non ci sono i soldi per coltivare menti libere, ma per finanziare luoghi in cui manipolarle. Non ci sono i soldi per i treni dei pendolari, ma per il ponte di Messina. Non ci sono i soldi per far funzionare la sanità, ma per gli appalti degli ospedali. Non ci sono i soldi per la musica, ma per pagare ingaggi d'oro a singolarità. Non ci sono i soldi per gli italiani, ma per le banche. Non ci sono i soldi per sostenere la ricerca, l'innovazione, ma per alimentare il vecchio.
E' questo il modo con cui la nostra classe dirigente ha favorito e favorisce il nuovo, dà coraggio: un sistema mortifero dove l'intelligenza è banalizzata dalla furbizia. Una oligarchia camuffata da democrazia, non solo in chiave politica. E' una cultura oligarchica che pervade la società, le coscienze. E pochi sono i vertici che emanano e elaborano sistemi intelligenti, aperti, solidali. Ma il cambiamento avverrà ad opera della società della tecnica. E il virtuale, pur negli attuali suoi limiti, ci consente di uscire da questa putredine stantia e immodificabile!
Viviamo nell'assenza del pensiero libero, quello capace di creare nuove visioni. Un mondo divorato dalla paura. La visione è distorta e volutamente limitata al fare del contingente, pressante, funzionale al mercato che brandisce ogni forma di vita e d'arte. E' nelle coscienze e nell'io illuminato prendere le distanze, non lasciarsi sopraffare, per ritrovarsi nel sogno.
Giuseppe De Filippo: "Solo un forte e innato bisogno di Poesia può scuotere oggi la coscienza verso la necessità di stare fuori da questo sistema... Liberatosi delle conoscenze acquisite (buone o cattive che siano ma chi può dirlo?), dalla tracotanza e dallo scandalismo, l'artista vada, in silenzio di parole e di comportamento, incontro a quel limite indistinto che lo lega e separa dal Sogno, per darne atto nella propria arte, non in funzione di un "saper fare", "voler apparire" o di un probabile "successo", ma in virtù del suo soggiorno nell'Amore: l'"Unico" che può rigenerare la Vita e l'Arte. "Così sia" nella realtà del sogno". (Parma, 23/11/2008)
Con un musicista zingaro ,stupido e ignorante al governo,burattino delle mafie,banche centrali e multinazionali ,il popolo italiano ha subito un grosso decadimento negli ultimi 10 anni,la televisione berlusconiana ha programato, volutamente e calcolato al tavolino, italiani robot condizionati da immagini e messaggi subliminali, non hanno nulla a che fare con le persone pensanti come lei ma con un branco di pecore che sono pure meglio,senza sentimenti ,senza i quali non si può fare uso della coscienza e farsi domande se va bene o no quello che la televisione impone alle menti della gente.Così programata ,la società consumista ,asimentale e pervertita di oggi ha trasferito nell'inconscio secoli di evoluzione culturale insieme a principi morali,buon senso e rispetto di sè ,degli altri e del suo paese.Questo accade quando alla presidenza di uno stato avanzato culturalmente e con secoli di evoluzione cerebrale ,dovuti a stimoli di insegnamenti, viene eletta una persona con una mentalità e una cultura talebana (da quelle parti hanno origini i nomadi che migrarono dal 1400 in poi verso l'occidente),finisce per comportarsi come una comunità di zingari trasformando questo paese in una colonia senza leggi,senza morale e senza rispetto.
Diventa un incubo vivere per chi non ha mai perso la coscienza e ha sempre saputo interrogarsi su queste manipolazioni scaltre e rifiutarle,la vita diventa una lotto continua....ma siamo anche sotto fluoroprofilassi,capace di rendere il cervello facile da manipolare e sottometttere alla vontà altrui,le acque dei rubinetti sono tutte inquinate da sostanze tossiche e non è un caso che lo sono in tutta l'Italia (sopratutto di fluoro)con le stesse sostanze,e non è un caso che non ci sono depuratori ai CAM da nessuna parte e le acque arrivano bianche a dicembre per dare colpa al freddo e ai virus,ad aprile per dale la colpa ai polini per il prurito della pelle e le allergie forti ,ad agosto per dare la colpa ai condizionatori di aria fredda,è non è un caso che l'Italia sta diventando un paese di malati con le farmacie sempre piu piene,e non è un caso che fanno pubblicità intensinva a medicinali per mal di testa,mal di schiena e cervicale e per tutti quei sintomi che provocano queste sostanze,e non è un caso che lo stato non può più sostenere tutte queste spese sanitarie,troppi malati e medicinali da rimborsare....e chi ci guadagnia per pagare i delinquenti che contribuiscono allo sfascio della società ,salute mentale e corporea degli italiani?Le multinazionali a mia oppinione!Questi giochi sporchi di potere solo i ladri e gli zingari li possono favorire!"Così ci uccidono" è un libro abbastanza esplicativo ,siamo attaccati da veleni da capo ai piedi in tutta l'Italia....mettiamo pure le scie chimiche spacciate per controllo climatico e stiamo apposto da 10 anni a questa parte,esattamente da quando l'Italia è governata dall'amico di Bush(la fluoroprofilassi delle masse è un metodo americano degli anni 30 ,poi utilizzato anche da Hitler ,per manipolare e sottomettere le masse)
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