Dove c'è amore, c'è visione.
Richard of St. Victor

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I SENTIERI DELL' ESSERE
Le mille Vie della Spiritualità
I SENTIERI DELL' ESSERE
LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan:
C'è una pratica che le persone debbano seguire?
Dong Shan rispose:
quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
Sai essere freccia, arco, bersaglio?
<b>Sai essere freccia, arco, bersaglio?

Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Conosci la sequenza delle costellazioni?
La fusione dell'idrogeno in elio?
Sai misurare la tua integrità?
Se rispondi
Avrai l'immortalità.

Laura Scottini

MEDITAZIONE TAOISTA
<b>MEDITAZIONE TAOISTA </b>





 

Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza.
Smetti di ascoltare e sentirai la verità.
Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.
Non cercare il contatto e troverai l'unione.
Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito.
Sii delicato e non avrai bisogno di forza.
Sii paziente e compirai ogni cosa.
Sii umile e manterrai la tua integrità.

 

IL VUOTO CHE DANZA
IL VUOTO CHE DANZA










di H.W.L. Poonja


Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

per tre motici la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti
sono l'inganno della mente
per posporre la libertà.
Continua...

PAROLE SU DIO
PAROLE SU DIO

di Simone Weil

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.

Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.

Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
I BAMBINI
DAGLI OCCHI DI SOLE

I BAMBINI<br> DAGLI OCCHI DI SOLE










Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.

Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.

Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
I FIGLI DELLA LUCE
I FIGLI DELLA LUCE




 


I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
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UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA

di Matthew Fox

L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua... 
SULL'ANARCHIA BUDDISTA
SULL'ANARCHIA BUDDISTA di Gary Snyder

Da un punto di vista buddista, l'ignoranza che si proietta nella paura e nel vano appetito impediscono la manifestazione naturale. Storicamente, i filosofi buddisti non hanno saputo analizzare fino a che punto l'ignoranza e la sofferenza erano dovuti o favoriti da fattori sociali, considerando il timore e il desiderio come fatti intrinseci alla condizione umana. Così, la filosofia buddista si interessò principalmente alla teoria della conoscenza e la psicologia fu svantaggiata, per dare più spazio allo studio dei problemi storici e sociologici. Anche il buddismo Mahayana possiede un'ampia visione della salvezza universale, la sua realizzazione effettiva si è concretizzata nello sviluppo di sistemi pratici di meditazione per liberare a una minoranza di individui da blocchi psicologici e condizionamenti culturali. Il buddismo istituzionale è stato chiaramente disposto ad accettare o a ignorare le disuguaglianze e le tirannie sotto il sistema politico che vigeva. È stata come la morte del buddismo, posto che è comunque la morte che riesce a far comprendere il significato della compassione. La saggezza senza compassione non sente dolore.
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IL SORGERE DI UNA SOCIETA' CIVILE GLOBALE



di Julian Huxley

Uno dei più significativi cambiamenti recenti nella coscienza della visione del mondo è una crescente consapevolezza e, allarme sul riscaldamento globale e sull’instabilità planetaria, insieme con un declino nella fiducia nei governi ed in altre istituzioni tradizionali fondamentali cui si richiede verità e di condurre azioni efficaci. Allo stesso tempo, la fiducia nelle ONG (Organizzazioni Non Governative) e in altri gruppi che lavorano attivamente per realizzare un cambiamento positivo é forte e costantemente in crescita. I problemi ecologici possono essere i più importanti proprio per un "punto di svolta" in una serie di cambiamenti cruciali necessari per la trasformazione globale. Nell’evoluzione dal non usuale al comune, l’eco-coscienza si va integrando rapidamente nelle nostre realtà sociali, politiche ed economiche. Stiamo entrando nella fase di apertura di ciò che il designer industriale Bruce Mau chiama il “cambiamento massivo”- l’emergere di una nuova cultura con una nuova economia e nuove industrie basate su un nuovo sistema politico.

Con una comprensione crescente che l’umanità possa non avere il tempo di una generazione per altri tentativi ed errori, il lavoro che precedentemente languiva nel reame della teoria ha assunto improvvisamente una nuova urgenza e significato, mentre si stanno sviluppando nuove connessioni tra le questioni urgenti che per lungo tempo sembravano essere indipendenti o frammentate. Più significativamente, stiamo arrivando a riconoscere che le nostre crisi ecologiche sono un prodotto di un sistema economico difettoso e che il sistema stesso sta cominciando ad essere investito - e dipendere - da conflitti globali e disastri naturali. Un tale sistema, soggetto a continue crescite economiche e monitorato da un ristretto numero di indicatori, si sta dimostrando catastrofico per un largo numero di persone e per i loro territori. Coloro che offrono una via diversa nella misura della salute e della prosperità hanno portato consistenti cambiamenti nei confronti di questo modello economico pervasivo. Stanno lavorando per costruire un’economia verde o associazioni economiche basate sui valori della giustizia sociale e sulla sostenibilità, e stanno attraendo nuovi livelli di supporto e generando risultati tangibili in tale campo.

Questa risposta senza precedenti e a largo raggio si é tradotta in un senso rinnovato di scopo e di azione. La disponibilità immediata di una grande quantità di nuove informazioni ha consentito che un più grande numero di persone sia edotto su una varietà di problemi ed educato ad intervenire su entrambi i fronti del cambiamento sia delle strutture di base che virtuali. Questi sforzi stanno emergendo in una moltitudine di modi come un genere di intelligenza multipla.

Cambiamento sociale:
Movimenti Istituzionali e di Base. Scienza e Coscienza che sta affrontando i problemi in innumerevoli punti di tensione interna ed esterna, costituendo ciò che é stato chiamato il più ampio movimento di cambiamento sulla Terra. Risposte organizzate alle iniquità e ingiustizie sociali hanno consentito negli anni recenti di fare evolvere insieme i rapidi progressi nelle dinamiche mondiali e le nuove sfide che trasformano il presente. Molte organizzazioni e cause dentro una rete frammentata chiedono rumorosamente sostegno, e il vero progresso é spesso difficile da discernere. Il fallimento percepito dei movimenti per la pace e l’ambiente, per introdurre un cambiamento sostenibile, per esempio, ha attizzato il cinismo in molti attivisti, mentre quasi tutte le valutazioni indicano un’intensificazione dei problemi che l’umanità deve affrontare. Come risultato, molti cambiamenti sociali sono stati bloccati. Ma questo periodo di frustrazione sta anche catalizzando Un’evoluzione molto ricercata in filosofia e strategia. L’accelerazione del cambiamento ed il più grande imperativo portato dalla crescente consapevolezza di ciò che viene chiamato le "crisi convergenti" - esaurimento delle risorse, picco del petrolio, cambiamento climatico, collasso del sistema ed instabilità economica - sono un adattamento forzato su entrambi i fronti individuale e istituzionale. Pratiche attiviste una volta moribonde e uno scoraggiante lavoro sociale stanno rinvigorendosi creativamente.

Efficaci alternative a tali strategie di tradizionale cambiamento sociale come marce, raduni e no profit regolamentati riflettono un’abbondanza di nuovo pensiero su modelli di organizzazione che traggono vantaggio dalle emergenti dinamiche di collaborazione, decentralizzazione, autonomia, flessibilità e agilità tecnologica. L’imprenditore ed ambientalista Paul Hawken applica questo pensiero al paesaggio che si trova nel suo recente libro, Blessed Unrest (“Benedetta Irrequietezza”, trad. it. “Moltitudine Inarrestabile”, Ed. Ambiente), postulando che circa un milione di organizzazioni dedite al cambiamento sociale, che vanno dalle associazioni di quartiere ad hoc alle ben finanziate internazionali ONG (Organizzazioni Non Governative), condividono un comune insieme di valori e costituiscono collettivamente il più ampio movimento sociale della storia. Esse fanno questo in parte sfidando le definizioni convenzionali di ciò che i movimenti sono. Hawaken scrive: Questa vasta collezione di individui non costituisce un movimento. I movimenti hanno leaders e ideologie. La gente si unisce nei movimenti...ne studia le caratteristiche e si identifica con un gruppo. Essi leggono la biografia dei fondatori o ne ascoltano i discorsi su registrazione o di persona. I movimenti, in breve, hanno seguaci. Questo movimento, comunque, non si adatta al modello standard. E' disperso, iniziale e fieramente indipendente. Non ha manifesto o dottrina, non ha un’autorità principale o imperativa di controllo. Blessed Unrest documenta l’emergere di ciò che è conosciuto come società civile globale.
 
Come chiarito dall’economista e autore David Korten, dall’attivista e scrittore Nicanor Perlas e dal medico e ambientalista attivista Vandana Shiva, questo concetto è un’espressione sociale di consapevolezza di un’autentica cultura planetaria fondata su valori spirituali ed esperienze di centinaia di milioni di persone. Questa rivolta sta sviluppando una leadership per un profondo cambiamento basato su ideali democratici e principi comunitari. A fondamento di questa società emergente vi é una rete globale di Organizzazioni Non Governative (ONG). Molte possono essere caratterizzate come esempi di successo di "imprenditoria sociale", che combina il meglio del business e dei principi di cambiamento sociale trasformando l’efficacia di ciò che é sempre più chiamato il settore cittadino Come é descritto da Bill Drayton, CEO della società di consulenza Ashoka.Gli imprenditori sociali non si accontentano di dare un pesce o di insegnare a pescare. Non si fermano se non hanno rivoluzionato l’industria della pesca..

Un libro uscito da poco (Aprile 2008, autore Wilford Welch dal titolo The Tactis of Hope: How Social Entrepreneurs Are Changing Our World (La Tattica della speranza: come gli imprenditori sociali stanno cambiando il nostro mondo) descrive come tali iniziative abbiano avuto impatti misurabili in campi come salute, educazione, microfinanza, commercio equo solidale, diritti umani, soccorso nei disastri e sostenibilità ecologica; e include una sostanziale sezione sulle risorse. E mentre le ONG stanno giocando un ruolo significativo ai livelli regionale e locale nella creazione di una società civile globale, tale lavoro necessita di essere incrementato da una partecipazione democratica e rappresentazione a livello globale. La Campagna Internazionale per la costituzione di un’Assemblea Parlamentare delle Nazioni Unite prese forma nel 2007 per creare un tale corpo, con lo scopo ultimo di un parlamento di membri eletti dai cittadini che partecipi direttamente nel prendere le decisioni delle Nazioni Unite e nella supervisione. La proposta é stata firmata inizialmente da 1500 sottoscrittori di più di 100 paesi e si é tenuta una conferenza a Ginevra nel 2008.

Altri stanno cercando di creare corpi globali rappresentativi fuori dalle Nazioni Unite. Il World Future Council [http://www.worldfuturecouncil.org], per esempio, è un gruppo con base a Londra costituito da "anziani, pensatori, pionieri e giovani leader", fondato dallo scrittore e attivista svedese Jakob von Uexküll. L’esperienza di von Uexküll, che ha lavorato con le Nazioni Unite e con l’Unione Europea, lo portò a concludere che le buone idee non andavano a buon fine nell’affrontare i problemi che abbiamo di fronte dal momento che le istituzioni esistenti sembravano incapaci di realizzare la maggior parte di essi. Il World Future Council ha messo insieme una rete di 25.000 parlamentari e più di 8000 organizzazioni della società civile per promuovere leggi e politiche non per un’ideologia o una nazione o una religione o un partito politico ma per una cosa sola: il nostro comune futuro. Nel riconoscere che la soluzione del problema deve anche avvenire alla radice, le Nazioni Unite ed un gruppo internazionale ONG stanno collaborando sulla Leadership and Capacity Development Initiative (LCDI). Il progetto, diretto dal direttore di programma Monica Sharma, si dispiega nei campi della psicologia, neuroscienze, cosmologia e sviluppo organizzativo per facilitare i cambiamenti positivi su entrambi i livelli personale e sistemico. Costruendo su una piattaforma di programmi integrati che recentemente ha raggiunto significativi successi indirizzata verso l’epidemia di HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo, la LCDI si concentra sulle aree della giustizia, dell’integrazione sociale, sulla povertà, salute, ambiente e su una più ampia partecipazione di donne e giovani nel prendere decisioni. Con molti teorici postmoderni che auspicano una unificazione della antica visione tribale di saggezza con la scienza e la ragione convenzionale come fase successiva dell’evoluzione, non sorprende che il neotribalismo - particolarmente come si applica nell’organizzare la gente in convegni tribali o convegni di anziani - ha sperimentato un risveglio.

Un esempio interessante ed efficace di questo é la crescente popolarità dell’International Council of Thirteen Indigenous Grandmothers [http://www.grandmotherscouncil.com] ed il suo lavoro con l’organizzazione Bioneers indirizzata largamente a scienza-e-azione, che ha sponsorizzato raduni annuali di scienziati e di innovatori sociali dal 1990. Un altro segno di speranza é la formazione di The Elders, un gruppo di tredici leader globali - che include Gro Brundtland, Jimmy Carter, Aung San Sun Kyi, Nelson Mandela e il vescovo Desmond Tutu - che stanno applicando la loro esperienza collettiva e leadership a una serie di aree in situazioni preoccupanti come il Darfur, il Medio Oriente e lo Zimbabwe. In Chicago, San Francisco e altre città, “tribù urbane” di artisti, attivisti, guaritori ed ecopraticanti si stanno preparando ad un futuro incerto formando consessi per identificare questioni chiave e piani di preparazione ed azione. Molte di queste tribù sono nate dalla sottocultura del Burning Man e da altre comunità di creativi culturali. Questi raggruppamenti intenzionali tendono ad autoorganizzarsi in modalità egualitaria, non gerarchica. Molti sono uniti da un comune spirito pratico e condividono la convinzione che la trasformazione personale é il primo passo verso la trasformazione globale. Questa sottocultura ha anche prodotto Burners Without Borders, BWB (Bruciatori Senza Frontiere - Burners, termine che va inteso nel senso di chi tiene in caldo, espande l’incendio delle idee ha avuto inizio quando un gruppo di partecipanti lasciò nel 2005 il festival Burning Man per aiutare a sgomberare i detriti nella costa del Golfo dopo l’uragano Katrina. I gruppi autonomi e decentrati BWB sono ora attivi nel servizio comunitario in più di una dozzina di città degli Stati Uniti, del Regno Unito, del Perù. In diverse città del mondo, il movimento dei giardini urbani é esploso come comunità che incanalano proprietà vacanti, non utilizzate, mentre le fattorie urbane stanno sviluppandosi in risposta alle preoccupazioni sull’obesità, sulla qualità del cibo e sull’economia sostenibile.

Molte chiese degli Stati Uniti hanno messo a disposizione i loro spazi verdi, rifuggendo dalla loro tradizionali affiliazioni partigiane conservative, mentre rinnovano il loro impegno verso una gestione biblica della Terra. Soluzioni comunitarie per i senza casa diseredati e persone ex delinquenti hanno ispirato lo stato del Vermont a creare un programma che reintegra gli ex delinquenti nelle comunità attraverso famiglie surrogate. Il programma aiuta ad alleviare le difficoltà della transizione e a dissipare stereotipi negativi o del cosiddetto ex galeotto. Sottolineiamo molti di questi positivi cambiamenti nell’azione nel senso che un approccio spirituale alle crisi convergenti, infine sarà efficace. Il concetto di spiritualità alla base dell’attivismo, o del lavoro sia interiore che esteriore, è il tema trovato nella maggior parte degli insegnamenti delle maggiori religioni.

La differenza su tale attivismo nel paradigma emergente é il riconoscere le limitazioni di entrambi, la natura autoservente della personalità che cerca la beatitudine e la fame di giustizia della personalità attivista. Il mistico Andrew Harvey descrive questo sacro attivismo "come la fusione della conoscenza mistica più profonda, pace, forza e resistenza, con azione calma, focalizzata e radicale". Il terreno spirituale del mistico consente all’attivista di comportarsi con compassione; un’agenda luminosa dirige il lavoro dell’attivista e dà il senso dell’espressione applicata di una saggezza innata. Vi sono state forse non grandi espressioni simboliche di questa idea ai nostri giorni che il mondo ha recentemente testimoniato nel Burma /Myanmar, in guisa di una fila di solenni monaci vestiti di zafferano che marciano in una protesta pacifica contro il regime oppressivo militare. Come lo scrittore Paul Levy di influenza junghiana descrisse: La situazione nel Burma/Myanmar é una descrizione esteriore dello stadio del mondo di un più profondo processo archetipico che esiste avvolto con l’inconscio collettivo della nostra specie. Ciò che sta venendo fuori nel Burma é un simbolo vivente del più profondo, mistico processo che sta attualmente manifestandosi in una varietà di scenari nel mondo. Altre recenti storie di successi istituzionali riflettono maggiori cambiamenti nel discorso pubblico e politico. La Green Collar Jobs Campaign del Ella Baker Center for Human Rights in Oakland, California, [EBCHR, http://www.ellabakercenter.org/page.php?pageid=1 ] si concentra sulle necessità economiche delle persone povere. Essa ha un grande successo nell’avanzamento della consapevolezza di come un "New Deal" contemporaneo basato sulle tecnologie verdi e le pratiche di sostenibilità possano generare molti lavori utili e infrastrutture.

Il cofondatore dell’EBCHR, patrocinatore di questa iniziativa, Van Jones, fu premiato con il Green Jod Act, che autorizzò 125 milioni di $ per un programma federale di training di lavoro verde. Mentre i candidati presidenziali degli Stati Uniti esponevano la necessità di tali lavori, la EBCHR ha introdotto la campagna .Green for All. assicurando 1 miliardo di $ per un programma di lavoro verde finalizzato a condurre 250.000 persone fuori dalla povertà in tutto il paese. Nuove storie stanno emergendo dalla gioventù che si organizza in modi creativi e collaborativi per affrontare le sfide del loro pianeta. Questo avviene in un tempo in cui la popolazione globale dai 15 ai 24 anni ha superato il miliardo - una generazione che eredita i problemi delle crisi convergenti su una scala molto più grande. Il primo summit nazionale della gioventù sui cambiamenti climatici, "Power Shift 2007", vide migliaia di giovani convergere su Washington DC nel novembre 2007. La gioventù di tutte le provenienze condivise conoscenza, determinazione e visione nel chiedere che il Presidente degli Stati Uniti ed il Congresso considerassero seriamente il riscaldamento globale. Il Giorno della Sfida (Challenge Day), una non profit globale fondata nel 1987, usa sessioni che durano tutta la giornata con studenti della scuola media e superiore per abbattere le mura del condizionamento sociale ed insegnare i valori dell’accettazione, della compassione e del rispetto. Essa ha anche lanciato il movimento Be the Change (Sii il cambiamento) affinché i teenagers possano sviluppare ulteriormente le loro energie ed entusiasmi per cambiamenti positivi.

Numerose altre organizzazioni emergenti nel mondo sono impegnate in modo intraprendente nello sviluppo della leadership, costruzione di comunità e risolvere il problema delle risorse. Insomma, le prove inducono a pensare che una legione di individui autonomi e di gruppi connessi attraverso un sistema condiviso di valori in una rete di cambiamento, con tendenze concorrenti verso un lavoro interiore focalizzato, fanno presagire un ampliarsi di profondi cambiamenti sociali nel mondo. Questi attivisti sono forse i più rilevanti simboli del nostro potenziale collettivo. In questo momento della storia, la divisione tra chi ha e chi non ha sia nel mondo sviluppato che in quello non sviluppato non é mai stata così grande. Questo rivela un sistema economico dominante che dimostra la sua inadeguatezza ad affrontare le necessità di molti - mentre concentra sempre più il potere finanziario, economico e politico e riduce le risorse naturali ad un livello allarmante. I costi di produzione extra come i rifiuti tossici, l’erosione del suolo e gli impatti dannosi per la salute non vengono mai assorbiti dai produttori. I governi influenzati dalle lobby concedono favori a certe industrie rispetto alle altre senza riguardo al folle sistema di tali interventi. I metri con i quali é valutato l’attuale mercato economico globale - GDP e GNP - hanno una ben poco diretta relazione con l’esperienza personale della gente. [Grass Domestic Product-->Il prodotto interno lordo (PIL) o reddito nazionale lordo (GDI) è una misura di base della performance economica di un paese ed è il valore di mercato di tutti i beni e servizi finali entro i confini di una nazione in un anno. Gross National Product (Prodotto Nazionale Lordo) Una varietà di misure del reddito nazionale sono utilizzate in economia per la stima totale dell’attività economica in un paese o regione, tra cui il prodotto interno lordo (PIL), il prodotto nazionale lordo (PNL), e il netto del reddito nazionale (NNI). Ci sono tre modi principali di calcolo di tali numeri: l’ottica della produzione, del reddito e della spesa. In teoria, i tre devono dare lo stesso, perché la spesa totale per beni e servizi (GNE) deve essere pari al reddito complessivo pagato ai produttori (RNL), che deve anche corrispondere al valore totale della produzione di beni e servizi (PNL ); ndr].

Continuare a misurare la salute, la felicità o il progresso di una nazione strettamente come una funzione della sua economia sta diventando sempre più problematico, e la crescente disconnessione genera dissonanza. In Multitude, il filosofo politico Antonio Negri e Michael Hardt sostengono che il presente sistema economico globale trabocca oltre i confini dell’economia tradizionalmente concepita per coinvolgere la cultura, la società e la politica direttamente. Essi chiamano questi prodotti dell’economia globale beni immateriali: idee, conoscenza, reti e forme di comunicazione che sono spesso trascurati o invalidati dal sistema dominante ma che rappresentano i fondamenti di una nuova economia. Le teorie dell’economia tradizionale non abbracciano l’intera gamma dei comportamenti umani in modo da includere i nostri comportamenti di cura e condivisione, le nostre qualità dimostrate nell’amore, nel volontariato e nell’altruismo...senza i quali non potremmo sopravvivere., scrive Riane Eisler - http://it.wikipedia.org/wiki/Riane_Eisler - in The Real Wealth of Nations (La vera ricchezza delle nazioni) - vedi le lezioni nel Power Point al sito: http://www.postgraduate2009.co.za/programme/A-van- Jaarsveld-Student-supervision-conferenceSUN.pdf

Ella invoca il valore della economia della cura, mentre l’economista Hazel Henderson auspica una economia dell’amore. http://www.hazelhenderson.com; è la fondatrice di Ethical Media Markets, LLC, e la creatrice e co-produttrice esecutiva della serie TV. E’ una futurologa di fama mondiale, economista evolutiva, un columnist di tutto il mondo, consulente per lo sviluppo sostenibile e autrice che si é aggiudicata gli awards di The Axiom e Nautilus con il libro vincitore Ethical Markets: Growing the Green Economy (2006) e otto altri libri].Entrambe le prospettive fanno presagire una promettente trasformazione nei valori che modelli emergenti di sostenibilità economica stanno costruendo. Una recente conferenza internazionale intitolata .Oltre GDP/ PIL. ha portato numerose organizzazioni e collaborazioni a discutere insieme il loro lavoro per lo sviluppo di nuovi indicatori per misurare la salute sociale ed economica di una società. Questo incontro senza precedenti a Bruxelles ha concluso che il GDP/PIL non riflette dove un’attività o evento ha un impatto positivo o negativo sul benessere di una nazione e citava come l’uscita in un’economia che venga da spese di guerra, da disastri o dal taglio di una foresta vastissima sia registrata come segnale di crescita a dispetto delle vaste distruzioni.

GlobeScan (compagnia canadese che fa indagini sulla pubblica opinione, ndr), una firma internazionale di valutazione, trovò che tre quarti della gente che ha sondato in dieci paesi, compresi l’Australia, il Brasile, il Canada, la Francia, la Germania e la Russia, voleva governi che .guardino oltre l’economia ed includano la salute, il sociale e le statistiche ambientali nella valutazione del progresso nazionale.. Molti di questi indicatori di qualità della vita possono ora essere tracciati nello spazio virtuale. Uno può misurare l’impronta ecologica delle emissioni di carbonio, la carta delle disparità economiche, determinare quale percentuale di cittadini in un’area sono in prigione, o fornire indicazioni dei pressanti problemi della salute pubblica. Così si può scegliere di utilizzare questi servizi per cercare come la loro stessa comprensione indichi una crescente consapevolezza di massa circa questi problemi. E man mano che nelle moltitudini cresce la consapevolezza dei problemi che assediano l’umanità, esse cominciano a porre le questioni e cercare le soluzioni. Forse la più pura espressione di una trasformazione verso Un’economia della cura ed un positivo

Nuove  del benesseremisure
Kiva è un’organizzazione che mette in grado le persone di dare danaro direttamente per affari molto piccoli nello sviluppo mondiale. Kiva, che significa unità o patto/intesa in Swahili, è la più recente risposta ispirata alla rivoluzione dei microprestiti – l’offerta di prestiti e altri piccoli servizi finanziari al mondo dei lavoratori poveri, aiutandoli a fare grandi passi verso l’indipendenza economica. L’intersezione creativa di creditori e debitori é letteralmente esplosa da quando il pioniere dei microcrediti Muhammad Yunus e la Grameen Bank furono insigniti nel 2006 del premio Nobel per la pace. Dalla sua fondazione nel 2005, la crescita di Kiva é stata spettacolare: circa 190.000 persone hanno dato in prestito un totale di circa 18 milioni di dollari - da solo 1 milione l’anno prima. La media dell’ammontare dei prestiti é dell’ordine dei 100 milioni di $, per un totale complessivo di circa 600 milioni di $, e il ritorno é un rilevante 99,79 percento.

Altre rivoluzioni nel credito
*Global.Giving.org - un luogo di prestito online fondato da ex dirigenti della World Bank
*Accion - un pioniere globale in microfinanza che effettuò il suo primo prestito nel 1973 in Brasile
*ShoreBank - creata nel 1973 per dimostrare che una banca regolamentata potrebbe essere di valido aiuto nel rivitalizzare comunità evitate da altre istituzioni finanziarie per ragioni di razza e di reddito
*World Vision – un’organizzazione cristiana umanitaria che lavora in 97 nazioni, che nel 2006 serviva 100 milioni di persone e tirarono su 1,5 milioni di $, molta parte dei quali attraverso il microprestito Altri indicatori di una Coscienza Economica.
*Millennium Development Goals - Il progresso attraverso questi obiettivi posti dalle Nazioni Unite per combattere fame, povertà, malattie, ignoranza, degrado ambientale e discriminazione verso le donne, sostenuto da nuovi modelli di riforma economica e politica, può essere ora seguito al sito www.mdgmonitor.org .
*Clean Technology Investment - In accordo con il Cleantech Investment Monitor un record di $ 3,8 bilioni venne da imprese di investimento del Nord America ed Europee dalla generazione di energia, da progetti di pulizia delle acque, dalla gestione delle acque reflue e dalla tecnologia dei trasporti nei primi tre quarti del 2007.
*Caring for Climate: The Business Leadership Plattform - E. il programma per l’Ambiente lanciato nel 2008 dalle Nazioni Unite (UNEP) e dal World Business Council for Soustainable Development (WBCSD). Questa piattaforma di azione volontaria é stata firmata da più di 180 imprese in tutto il mondo.
*Universal Declaration of Human Rights - Il 60° anniversario dell’UDHR (dichiarazione Universale dei Diritti Umani) e .Diritti umani negli affari. é stato il centro di una campagna annuale nel 2008.
*Global Marshall Plan - Introdotto dall’ex vice presidente USA Al Gore nel suo libro Earth in the Balance, questo piano auspica un rapido sviluppo di appropriate tecnologie ambientaliste e la riforma del commercio internazionale e delle organizzazioni finanziarie, ed è stato presentato alla Conferenza di San Francisco nell’agosto 2007.
*The World Social Forum - Creato nel 2001 come alternativa alle prospettive più conservative del World Economic Forum tenuto ogni anno a Davos, in Svizzera, il WSF ha avuto 66000 partecipanti di 1400 organizzazioni di 110 paesi nella sua conferenza in Kenya nel 2007.

Visione integrale: definizione
La parola significa integrare, prendere insieme, unire, correlare, abbracciare. Non nel senso della uniformità, e non nel senso di eliminare tutte le meravigliose differenze, colori, zig-zag di una umanità con i colori dell’arcobaleno, ma nel senso di unità-nella-diversità, condivisa con le nostre meravigliose differenze. E non proprio nella umanità, ma ampiamente nel Kosmo. Trovando una visione più comprensiva (che comprende, include) "una Teoria del Tutto (T.O.E.)" che dà spazio legittimo all’arte, morale, scienza, e religione, e non cerca meramente di ridurli tutti alla fetta preferita della torta cosmica. Integrale significa inclusivo, equilibrato, comprensivo. L’approccio integrale può essere in contrasto con altri metodi - mitico, razional-scientifico, pluralistico - che, come essi stessi esprimono, escludono altri approcci come inferiori. Essi sono, pertanto, per definizione, parziali e incompleti. Questi metodi, oltretutto largamente dominanti nelle culture del mondo, tendono a generare analisi parziali e soluzioni incomplete ai problemi. Come tali, essi appaiono meno efficienti, meno attendibili, e meno equilibrati dell’approccio integrale.. Questa visione integrale, dice Wilber, questa T.O.E., certamente non è un visione finale o una visione fissa (immobile), o la sola visione; ma proprio una visione che punta ad onorare ed includere così tante ricerche quanto è possibile dal più largo numero di discipline, in una modalità coerente (che è una definizione di una visione integrale o più comprensiva del Kosmo).[Citazione da A Theory of Everything - TOE , Ken Wilber]

Fonte: Alba Magica

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