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LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan: C'è una pratica che le persone debbano seguire? Dong Shan rispose: quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
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Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Sai essere freccia, arco, bersaglio? Conosci la sequenza delle costellazioni? La fusione dell'idrogeno in elio? Sai misurare la tua integrità? Se rispondi Avrai l'immortalità.
Laura Scottini
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MEDITAZIONE TAOISTA
Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza. Smetti di ascoltare e sentirai la verità. Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare. Non cercare il contatto e troverai l'unione. Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito. Sii delicato e non avrai bisogno di forza. Sii paziente e compirai ogni cosa. Sii umile e manterrai la tua integrità.
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PAROLE SU DIO
di Simone Weil
Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.
Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.
Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
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I BAMBINI DAGLI OCCHI DI SOLE
Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.
Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.
Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua... |
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IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
di Maurizio Di Gregorio
Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici.
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
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I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
di Ervin Laszlo
Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
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I FIGLI DELLA LUCE
I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
Continua...
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UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
di Matthew Fox
L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua...
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COSA E' L'ENNEAGRAMMA
L'Enneagramma
L’enneagramma, antico mezzo di conoscenza di sè e di evoluzione spirituale, pare sia nato in Persia più di duemila anni fa, dove era usato come percorso iniziatico dai maestri Sufi. É uno strumento che aiuta a fare verità su se stessi: da una parte ci rende consapevoli della nostra unicità e dall’altra ci spinge a cogliere le similitudini che ci legano alle altre persone. Permette infatti di rendersi conto che ognuno di noi ha modelli di comportamento, tendenze selettive o filtri che lo condizionano, e che gran parte delle difficoltà umane sono causate dal fatto che siamo ciechi al modo di vedere degli altri.
L'enneagramma descrive nove diversi tipi di personalità e il rapporto tra loro. Se siamo in grado di riconoscere il tipo a cui apparteniamo, potremo affrontare meglio i nostri problemi, oltre che conoscere meglio i nostri familiari, amici e colleghi. Ma oltre alla descrizione delle varie caratteristiche umane, l'enneagramma conduce al cambiamento interiore. E’ più di un'indagine psicologica per la conoscenza di sé: ci dà la possibilità di metterci a confronto col nostro io inconscio, invitandoci a prenderne coscienza.
I 9 tipi dell’enneagramma si raggruppano in 3 diversi centri: viscere, cuore e testa. Significato e scopo dell'enneagramma Tutti possediamo qualche lato oscuro che ci condiziona e che, in un certo senso, è una strategia di autodifesa scelta inconsciamente per ottenere sicurezza e soddisfazioni ed evitare dolori e fallimenti. Riconoscere il segreto predominio di queste pulsioni negative è il primo passo verso la libertà interiore.
L'enneagramma, dottrina antichissima oggi riscoperta e apprezzata da teologi e psicologi, rappresenta un mezzo efficace per acquisire la necessaria capacità di autocritica in vista di una più armonica crescita psicologica e spirituale. Le radici dell'enneagramma (ennea: nove e gramma: lettera), risalgono a più di 2000 anni fa. Venne sviluppato sul finire del Medioevo da alcune confraternite sufi. I sufi erano musulmani devoti rinuncianti, simili ai francescani, che arrivavano a Dio con la preghiera e la meditazione. L'enneagramma definisce nove tipi di personalità a partire da nove 'trappole', 'passioni' o 'peccati mortali'. Si tratta dei sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, ingordigia, lussuria e a questi si aggiungono due ulteriori 'peccati': menzogna e paura. Il termine "peccato" viene inteso come la nostra "separazione da Dio", ma anche dal nostro prossimo e da noi stessi. I "peccati" sono inasprimenti del carattere che impediscono all'energia di fluire liberamente.
Ognuno dei nove tipi di personalità comprende una classe che si estende tra poli estremi: irredento (immaturo) e redento (maturo). Una persona irredenta è imprigionata in se stessa, e pensa che il suo punto di vista sia l'unico valido. I sufi chiamavano l'enneagramma 'Il volto di Dio', essi immaginavano che nel cammino di liberazione l'uomo divenga sempre più capace di abbandonare la propria posizione per osservare la vita da un altro punto di vista. Se fossimo capaci di 'indossare tutte le nove paia di scarpe' e osservare la realtà da ognuno dei nove punti di vista, allora osserveremmo il mondo con gli occhi di Dio.
Nessuno dei nove tipi è migliore o peggiore di altri, ognuno di essi ha bisogno di arrivare alla libertà e ognuno di essi ha doni unici. Conoscendo l'enneagramma è possibile elaborare meglio i nostri rapporti e le dinamiche delle relazioni: in ambito lavorativo, tra genitori e figli, tra uomini e donne, nelle amicizie, nei gruppi. Ma soprattutto l'enneagramma è uno strumento utilissimo per l'autoconoscenza e la consapevolezza di sé. L’Enneagramma non è un sistema per incasellare, ma è un modello dinamico, in cui scoprire il proprio tipo di base con cui percepiamo gli altri e la vita, ma anche conoscere meglio gli altri tipi che sono energie che si muovono dentro di noi in varie circostanze.
9 Enneatipi: 9 Compulsioni: ovvero ciò che evitiamo COMPULSIONE: impulso primario, generalmente celato o inconscio, risultante in uno schema comportamentale dominante. Finchè la Compulsione è inosservata e inconscia, le persone non riescono a capire i reali moventi delle loro azioni. Ogni Compulsione da origine a uno dei 9 tipi di personalità. Ogni Compulsione è egoista ed esprime una sorta di autosalvezza, un modo di affrontare la vita come se fosse sotto il proprio Controllo. E’ una conseguenza della coscienza dell’ego che dichiara al mondo: “ Non ho bisogno degli altri per essere una persona completa”. Ogni Compulsione viene scelta come stile di vita. Il suo potere occulto consiste in una precisa strategia per evitare qualcosa.
TIPO 1 – L'Idealista, perfezionista, riformatore, ordinato, intollerante Critico nei confronti di se stesso e degli altri, il Tipo Uno è una persona impegnata a migliorare le cose dentro e fuori di sè, creando un mondo di giustizia e ordine morale. Valuta istintivamente le situazioni giudicando ciò che è bene o male, ciò che è giusto o sbagliato. É perfezionista, corretto e sincero. Ha senso pratico, autocontrollo, serietà e inflessibilità. Può essere pedante e pignolo. •Elegge degli ideali di perfezione che preserva da attacchi esterni; per questo motivo tende ad essere intollerante e giudicante verso chi non li condivide (pensa di avere sempre ragione). • Tende verso la perfezione ed evita tutto quello che è imperfetto: alcune emozioni sono giudicate negative e per questo motivo represse (ad esempio rabbia, ira, collera). Per esprimere l’energia emotiva repressa sposa degli ideali per cui lottare (è un pretesto logico per manifestare le emozioni imperfette). • Ama il rispetto per le regole e desidera che anche gli altri le osservino. • Ha un’immagine di se stesso di persona onesta. • La compulsione verso la perfezione lo spinge a migliorarsi sempre di più. • La pianificazione a lungo termine è preferita a discapito di quella a breve termine in quanto gli permette di fare le “cose perfette”.
NON SOPPORTA: L'imperfezione, il disordine, l'incorrettezza. INFANZIA: Ha dovuto sempre "controllarsi" per essere approvato. Ha avuto genitori critici ed esigenti PENSA: Come posso rendere tutto 'migliore'? CHIEDE: Ho ragione? IL PECCATO: Ira TRAPPOLA: Giudizio, critica, ipersensibilità all'imperfezione. Direzione di Integrazione: 1 -> 7 Direzione di Disintegrazione: 1 -> 4 Passione: IRA Rabbia interiorizzata. Bisogno di sentirsi nel giusto per poterla legittimare. Rabbia per una giusta causa
TIPO 2 – L'Altruista, aiutante, benevolo, soccorritore, possessivo, manipolatorio Cerca affetto e approvazione. Vuole essere amato e apprezzato diventando indispensabile per gli altri. Ha spirito di sacrificio ed è dedito agli altri, ma nello stesso tempo tende a manipolarli. E' espansivo e tende a dare buoni consigli. Se non si sente gratificato, può diventare piagnucoloso e sentirsi vittima. . La sua compulsione principale consiste nel soddisfare le aspettative altrui. La dinamica inconscia che lo motiva è divenire indispensabile in modo da sentirsi amato.
• Quando si relaziona con gli altri, la sua attenzione è focalizzata sul ricercare conferme di affetto (gli piaccio?). • Per ricevere queste conferme, tende a sedurre in maniera inconsapevole. • Potrebbe arrivare ad ottenere in maniera indiretta compiacendo chi può manifestare i suoi desideri. • Quando conosce qualcuno tende a stabilire immediatamente amicizia senza pensare ad eventuali inganni.
NON SOPPORTA: chi non ha "bisogno", chi è indipendente. INFANZIA: Aveva la sensazione di doversi rendere utile per essere notato e amato. Ha 'dovuto' occuparsi degli altri familiari. PENSA: C'è "bisogno di me", sono troppo "utile". Non ho tempo per me. Devo 'aiutare' gli altri. CHIEDE: Sono abbastanza buono? Sono indispensabile? Chi ha bisogno di me? IL PECCATO: l'Orgoglio LA TRAPPOLA: La compiacenza e l'adulazione. Direzione di Integrazione: 2 -> 4 Direzione di Disintegrazione: 2 -> 8 Passione: SUPERBIA Versione esteriorizzata del che cosa sento. Si fa carico dei bisogni degli altri
TIPO 3 – L'Organizzatore, sicuro di sé, motivatore, ambizioso, narcisista Cerca di essere amato per le sue capacità e per quello che fa (trascurando a volte quello che è). Ha una personalità vivace e reattiva, è capace ed efficiente, e desidera fortemente fare bene. Ma spesso vive in uno stato di confronto, dando molta importanza a ciò che appare. Il rischio che corre è di confondere il vero io con l’immagine tipo del gruppo a cui appartiene (dirigente in doppiopetto, supermamma che si occupa di tutto, ecc.). •Ama essere sempre in movimento e non avere “buchi” durante il giorno • Tende ad avere una mentalità positiva in quanto proietta all’esterno un’immagine positiva • La sua compulsione costituisce nel voler raggiungere il successo a tutti i costi: la parola fallimento tende a spaventarlo. Per questo motivo accetta solo le sfide dove sa di poter raggiungere il miglior risultato possibile. • Si concentra sugli obiettivi disinserendo ogni tipo di pensiero negativo (pensiero convergente) • Sopprime i suoi valori per incarnare quelli sociali che possono garantirgli riconoscimento (tradizionalista). • L’iperattività è lo strumento che gli permette di stordire la sua parte emotiva (evita di mettersi in discussione).
NON SOPPORTA: L'inefficienza e il fallimento INFANZIA: Si è sentito amato perché era "bravo" a scuola, nello sport, ecc. PENSA: "Devo essere bravo ed efficiente in tutto ciò che faccio" CHIEDE: Sono abbastanza bravo? È andata bene? Vi è piaciuto quello che ho fatto? IL PECCATO: La menzogna LA TRAPPOLA: La vanità, l'immagine Direzione di Integrazione: 3 -> 6 Direzione di Disintegrazione: 3 -> 9 Passione: FRODE Che cosa sento centrale. Sospensione del sentire.
TIPO 4 – Il Romantico tragico, artista, individualista, introverso, malinconico Ha grande senso artistico, gusto del bello, senso del colore. È intuitivo, romantico, sognatore, stravagante. Si preoccupa dell'immagine e veste in maniera stravagante o ricercata. È malinconico e non sa vivere nel presente: si rifugia nel passato o sogna il futuro. Ama l'insolito, l'eccentrico, l'eccezionale. Si esprime attraverso l'arte: può essere un poeta, un musicista, un pittore, un ceramista, un fioraio, un designer. Non disdegna situazioni strane, scandali e cose proibite. • Il romantico è dotato di intuizione: ha un ottimo contatto con la sua parte emotiva. • È analitico e tende ad andare in profondità nelle situazioni • Tende ad essere poco concreto (carente nell’azione) in quanto ama riflettere troppo • Tende a ritenersi autentico e diverso dagli altri • Odia la routine ed ama tutto quello che fuori dall’ordinario • Nella vita è alla costante ricerca di situazioni cariche di intensità emotiva, elemento che gli fa sentire la vita e le persone più vere • I romantici integrati possiedono capacità empatiche così elevate da sfiorare la telepatia: da un semplice cambiamento del tono di voce comprendono le alchimie emotive dell’interlocutore • Il suo punto debole più evidente è la tendenza ad idealizzare il futuro e a non agire nel Qui ed Ora.
NON SOPPORTA: Il brutto, lo sporco, il "normale", l'ordinarietà. L' INFANZIA: Ha subito perdite o è stato sradicato PENSA: "Devo farmi notare o nessuno si accorgerà di me" CHIEDE: "Cosa pensate di me? Mi notate? Vi colpisco?" Il PECCATO: L'invidia LA TRAPPOLA: Malinconia, depressione, pulsione di morte Direzione di Integrazione: 4 -> 1 Direzione di Disintegrazione: 4 -> 2 Passione: INVIDIA Versione interiorizzata del che cosa sento. Drammatizzazione del sentire.
TIPO 5 - Il Pensatore, osservatore, analitico, isolato, eremita Si mantiene ad una certa distanza emotiva dagli altri. Difende la sua intimità e non si lascia coinvolgere. Parla poco, è introverso, è osservatore; può essere un ricercatore o un inventore. È un buon ascoltatore, tranquillo, amabile e gentile; ma appare anche freddo e distante. • Tende a prediligere l’osservazione piuttosto che agire: vive in un mondo mentale e non reale • Legge moltissimo e il suo sogno è l’onniscienza. Il sapere è l’elemento che motiva la maggior parte delle sue azioni (Sapere = Potere) • Predilige le distanze nelle relazioni e non ama gli individui troppo invadenti (ama la privacy) • Tende ad avere un forte riferimento interno (ascolta solo se stesso) e filtra la realtà solo con la razionalità (non vi è spazio per l’emotività) • Nonostante sia dotato di un forte potere intellettuale (il sapere), non ama erogare quanto sa agli altri (avarizia)
NON SOPPORTA: Doversi mettere in mostra, parlare in pubblico, la superficialità, la disattenzione e l’incoerenza. INFANZIA: Ha pensato di "non essere desiderato", è vissuto in ambienti ristretti PENSA: "Cogito ergo sum": penso dunque esisto CHIEDE: Come si fa? Come funziona? IL PECCATO: L'avidità LA TRAPPOLA: L'avarizia (dare poco di sè stesso) Direzione di Integrazione: 5 -> 8 Direzione di Disintegrazione: 5 -> 7 Passione: AVARIZIA Paura interiorizzata. Paura di sentire
TIPO 6 – Il Collaboratore fidato, scettico, leale, dipendente, ansioso É timoroso, coscienzioso, tormentato dal dubbio. A volte è diffidente e sospettoso. È portato a rimandare e ha paura di agire perchè esporsi può portare ad essere attaccati. Ha spirito di gruppo, è affidabile, fedele e ligio alle regole. Si identifica con le cause dei deboli, sacrifica se stesso ed è fedele alla causa. Il tipo 'controfobico' è estremista, provocatorio, temerario, amante del rischio. • Tende ad essere pessimista (il bicchiere è mezzo vuoto). • La sua attenzione è focalizzata sulla possibilità che possa accadere qualcosa di terribile • Analizza il comportamento di chi lo circonda in quanto ha paura di essere manipolato o imbrogliato • Nelle grosse decisioni, si affida a qualcuno che reputa “autorità”. Ha paura a prenderle da sole • La fiducia è concessa molto difficilmente • Tende ad essere leale verso l’autorità (azienda o partner)
NON SOPPORTA: Chi non si attiene alle leggi e alle regole, le devianze INFANZIA: Aveva genitori incontrollati, imprevedibili, violenti oppure sentimentalmente freddi. Può essere stato punito spesso senza un motivo giusto. PENSA: Non posso fidarmi di nessuno, neanche di me stesso Il PECCATO: La paura LA TRAPPOLA: La codardia o la temerarietà Scettico Leale Direzione di Integrazione: 6 -> 9 Direzione di Disintegrazione: 6 -> 3 Passione: PAURA Paura centrale proiettata sull'ambiente
TIPO 7 – L'Ottimista, entusiasta, tuttofare, edonista, peter pan É una persona sostenuta da una condizione di vitalità, gioia ed energia permanente che la rende attraente. É estroverso, creativo e aperto alle opportunità che la vita offre. Ha molti interessi, è comunicativo e versatile, ama giocare e divertirsi. Ama la varietà e tutto ciò che aiuta a celebrare la vita: viaggi, feste, canti, pasti al ristorante. Vuole avere "più" di tutto e non vuole crescere (Peter Pan). Spesso ha problemi di peso (odia le diete) e vive di eccessi. • Tende ad essere iper-attivo. Se bloccato, entra in crisi. • È alla costante ricerca di esperienze diverse. • Ama la spensieratezza • Inizia molte cose ma solo poche vengono terminate • La “libertà” è il motore delle sue azioni
INFANZIA: Molti sette nell'infanzia hanno fatto esperienze traumatiche e dolorose che non vogliono ripetere NON SOPPORTA: Il dolore e la sofferenza PENSA: Voglio essere felice, voglio godermi la vita il più possibile CHIEDE: Sarò abbastanza simpatico? Il PECCATO: L'ingordigia, l'intemperanza LA TRAPPOLA: Idealismo, superficialità Direzione di Integrazione: 7 -> 1 Direzione di Disintegrazione: 7-> 5 Passione: GOLA Paura esteriorizzata e frammentata in alternative piacevoli
TIPO 8 - Il Capo, boss, leader, potente, sfidante É una persona forte, realista e orientata all’azione e al lavoro. Ha opinioni chiare e profonde sulle cose. Ha un forte senso della giustizia: protettivo e combattivo, prende spesso le difese di sè e dei suoi cari. È aggressivo, diretto, autoritario, dà ordini volentieri. Controlla tutto e tutti, e tende ad imporre il suo potere sugli altri. È provocatorio, litigioso, rissoso, e può incutere timore. • La giustizia è vissuta in maniera soggettiva (impone le sue leggi) • Ama controllare persone/situazioni • È estremamente e possessivo (difende i suoi amici anche se hanno torto) • Ama gli scontri basati sulla lealtà e odia l’inganno • Non tollera essere controllato • Tende alla leadership
NON SOPPORTA: La debolezza, le ingiustizie, l'ipocrisia INFANZIA: Ha avuto un’infanzia combattiva in cui solo il forte era rispettato; può avere subito soprusi o ingiustizie. PENSA: Devo essere 'cattivo' perché essere buoni significa debolezza IL PECCATO: La lussuria LA TRAPPOLA: La vendetta e la ritorsione, la punizione del "colpevole" Direzione di Integrazione: 8 -> 2 Direzione di Disintegrazione: 8 -> 5 Passione: LUSSURIA Ira esteriorizzata facilmente attingibile
TIPO 9 - Il Mediatore, pacificatore, negoziatore, diplomatico, pacifico, passivo, represso Persona calma, amichevole e pratica, caratterizzata da una bontà, semplicità e amabilità naturale. Non è portato a criticare o giudicare le persone, ma piuttosto cerca di riportare la riconciliazione e la pace là dove c’è la tensione e il conflitto. É diplomatico, sincero e amorevole. È anche piuttosto influenzabile, si lascia trasportare dalla corrente ed è ambivalente. • Tendono verso l’armonia e la pace. • Per ottenere questi obiettivi, si adattano agli altri (figura camaleontica) evitando contrasti • Hanno problemi di concentrazione e non sanno creare un ordine di priorità durante la giornata (gli impegni importanti vengono sempre rimandati) • Amano i programmi e detestano gli imprevisti NON SOPPORTA: Il conflitto, la lotta, l'aggressività
INFANZIA: Si è sentito trascurato. É stato ignorato oppure rifiutato quando esprimeva un'opinione. PENSA: Non valgo molto, è meglio andare d'accordo con tutti, così non ho fastidi CHIEDE: "Perché devo stare in piedi se posso sedermi? Perché devo stare seduto se posso stare sdraiato? Perché voi siete così frenetici?" IL PECCATO: L'accidia, la pigrizia LA TRAPPOLA: La resa, l'abbandono, la fuga Direzione di Integrazione: 9 -> 3 Direzione di Disintegrazione: 9 -> 6 Passione: ACCIDIA Ira centrale. Ira repressa aggressività passiva
da: www.analisigrafologica.it/hal.php?idt=ennea - 3k e da www.clinicapsicologica.it/tipi/.html
per approfondire numerosi testi nello shop libri cercando enneagramma e Gurdijeff
Davvero sorprendente su quanto ho scoperto cercando il solo significato di: Enneagramma!!!!
Interessantissimo poichè aiuta a individuare il proprio Tipo cosa difficilissima! Grazie
il sito e' molto bello , complimenti molto interessante
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