CODICE DA VINCI. PERCHE' SI'
Gian Marco Bragadin
La straordinaria forza mediatica di un fenomeno destinato ad accelerare il risveglio delle coscienze. Tutti ne parlano, tanti hanno letto il libro o visto il film. Ognuno ha la sua opinione. Io ad esempio ho ascoltato le tante “stupidaggini” raccontate in TV da cosiddetti esperti, su quasi tutte le reti e programmi (Voyager – Porta a Porta – Matrix – Otto e ½, e così via). Ho anche ascoltato qualche parere intelligente, ma sono stati pochi. Questo bombardamento mediatico, mai accaduto prima, ci ha reso tutti esperti di Templari, Rennes-le-Chateau, Rosslyn, la Cena di Leonardo, St. Sulpice, il Louvre, l’Opus Dei, etc. Ma la domanda che aleggia sempre, anche quando non viene espressa chiaramente è una sola. Gesù e la Maddalena erano amanti? O marito e moglie? E’ davvero questo il segreto che la Chiesa vuole nascondere da 20 secoli? Facciamo un lungo passo indietro. Per 2000 anni la Chiesa di Pietro e Paolo, che per lungo tempo ha dominato la scena mondiale, e che ancora oggi, pur senza potere temporale, ha un ruolo assai rilevante, ci ha presentato una religione basata su un Cristo delimitato da 4 Vangeli ed in cui alcuni dogmi sono stati sempre difesi con ogni mezzo, indipendentemente dagli aspetti storici della vicenda. Ad esempio:
Gesù, pur essendo nato come un uomo, non può essere nato da un atto sessuale (Maria è vergine). Gesù pur essendo un uomo, prima della sua Cristificazione, non può essere come tutti, quindi non può praticare il dono che l’Universo ha dato a tutti i suoi figli. (Non compie atti sessuali, non può essere sposato). Qualunque donna che appare nei Vangeli, non può che avere ruoli del tutto marginali (perfino Maria, la madre, il cui culto si è sviluppato in seguito). E la donna che si permette di “toccare i piedi” di Gesù, questa Maria di Magdala, è indicata come piena di demoni, (da cui Gesù la libera), e la Chiesa dei secoli successivi la definisce “prostituta”.
Si potrebbe continuare, ma è già sufficiente così. Ora è assolutamente giusto rispettare tutti coloro che credono in questa Chiesa, nel Papa, e in tutti i dogmi. Ma Cristo non è amato solo dai cattolici osservanti. Cristo è di tutta l’Umanità. Il suo Amore è un fuoco che infiamma i cuori anche dei non cattolici. E’ stato sempre così. Egli continua ad essere il Maestro dei Maestri anche per chi segue altri credi. La “sua parola” è adorata e seguita anche dai non cattolici. E’ così per i protestanti, gli ortodossi e per quelle persone alla ricerca della propria strada spirituale che seguono Cristo al di fuori di dogmi e schemi religiosi. Anche quelli che seguono le “religioni fai da te”, come poco generosamente sono state definite dalla Chiesa di Roma. Ora forse il Cielo non è d’accordo sull’uso esclusivo che per secoli la Chiesa di Roma ha fatto di Gesù. E di come lo ha presentato al mondo. Lui che era sceso dal Cielo e si è sacrificato per la nostra liberazione, per il nostro risveglio, ingabbiato da dogmi imposti per secoli anche con la forza. Probabilmente il Cielo non è mai stato d’accordo su questa rappresentazione così ristretta dell’Amore che Cristo ha portato sulla Terra. Per 2000 anni il “femminile”, che non ha niente a che vedere con il “femminismo”, è stato schiacciato sotto il peso del maschile, unico dominatore del mondo. La donna non ha mai avuto gli stessi diritti dell’uomo. La donna non può essere Sacerdote. E così via. E così il femminile non ha potuto pareggiarsi con il maschile, per il naturale equilibrio dell’umanità. Nei secoli sono apparsi i contestatori. Ma sono stati chiamati “eretici” e messi al rogo. I Catari. I Templari. Giordano Bruno. Giovanna d’Arco. E centinaia di migliaia di donne che – definite streghe – cercavano di dare alla donna un ruolo, che non fosse solo quello voluto dalle religioni del tempo. Il Cielo ha dovuto attendere. Ha dovuto aspettare che arrivasse la radio, il cinema, la televisione, internet, cioè che l’informazione, anche se sempre manipolata dai gruppi dirigenti, potesse diventare globale. La vicenda dell’Abate Saunière, accaduta a fine ‘800, esplodo negli ultimi decenni. I rotoli del Mar Morto, i Vangeli di Nag Hammadi, appaiono a metà del secolo scorso, più tardi il Vangelo di Giuda, e vengono studiati, rivelano i loro contenuti rivoluzionari. La Chiesa li combatte perché ci presentano un Gesù diverso da quello dei Vangeli Canonici. Dicono che Maddalena era la “Beneamata”, il primo degli Apostoli, contestata da Pietro soprattutto. Forse era l’ innamorata di Gesù. Forse era una Sacerdotessa, non certo una prostituta. Così definita solo perché – a quel tempo – aveva avuto il coraggio di lasciare suo marito. E noi a cosa dobbiamo credere? Non c’è dubbio che chi ha una forte fede nel Cristo Universale, potrebbe anche credere a fonti che sicuramente non sono state manipolate. Come è accaduto certamente ai Vangeli canonici, passati durante il Medioevo attraverso Editti, Concilii, proclami, cambiamenti, modifiche volute dalla Chiesa, su quei testi. Non bastasse ecco che il Cielo ci manda “Il Sacro Graal”, il libro di Baigent, Leigh e Lincoln uscito da più di 30 anni, dove si dice che il Graal è Maddalena. Come Leonardo sapeva. Allora il libro non fa scalpore. Ma qualcuno lo studierà ben bene per il suo romanzo uscito ora. Intanto appare “Jesus Christ Superstar”, con una Maddalena innamorata, un Giuda interprete di un ruolo terribile ma necessario perché Cristo potesse sacrificarsi. Poi arriva “L’ultima tentazione di Cristo” di Coppola. Gesù immagina la sua famiglia con Maddalena, i tanti figli che potranno avere insieme.. Ma poi ci rinuncia, perché ha scelto di morire sulla croce. Daniel Meurois-Givaudan visita gli “Annuali dell’Akasha” con la moglie, cioè entra nelle dimensioni parallele, dove c’è tutta la storia del mondo, e nella trilogia essena su Gesù ed i suoi seguaci, ci racconta di un Maestro dolcissimo, ci descrive la Sua vita, e di come il Suo Spirito è presente in ciascuno di noi. Ed il Suo ritorno significa ritrovarlo in noi, risvegliarci al Suo Amore. Sentirci parte di quel sogno di Dio, di cui un tempo abbiamo scelto di far parte, ma che poi tante vite nella materia ci hanno fatto dimenticare. Appare Q. Il primo Vangelo. Il primo Vangelo dei detti di Gesù. E finalmente arriva “La passione” di Mel Gibson, un vero “motore” per il raggiungimento della consapevolezza, per ricordare il valore della venuta di Gesù sulla Terra, per ricordare a tutti la tragedia del suo martirio. Ha fatto tanto bene quel film, per il risveglio di coscienze addormentate, quanto i 100 e più viaggi di Papa Woytila. A mio modesto parere, l’errore fondamentale della Chiesa, che continua a fare, è quello di nascondere il vero Cristo, la meraviglia del Suo Amore, la Sua Verità, il Suo coraggio, la sua umanità, combattendo contro chiunque non segue i rigidi dogmi creati nei secoli. E così lo limita, lo tiene sempre attaccato a quella croce, alla Sua sofferenza, invece di liberarlo per la gioia e la salvezza di tutto il Pianeta. Ed allora il mondo che non è cattolico, o che non si sente di seguire i dettami della Chiesa di Roma, si riappropria del Cristo Cosmico, dell’Amore che ha portato, della Sua volontà di non fare divisioni in cui gli uomini comandano e le donne ubbidiscono, subiscono, sono inferiori. Sembra che il Vaticano non comprenda che - con il mondo che cambia – la gente cambia. Ora è più facile ragionare anche con la propria testa. La Chiesa invece resta alla rigidità della dottrina. Si combatte chi cerca di tornare ai valori originari. Si è distrutto chi voleva svelare questa Verità, ma la Verità prima o poi trionfa sempre. E finalmente siamo al “Codice Da Vinci”. Che cosa importa a noi se i critici sono così invidiosi dei soldi che ha guadagnato Dan Brown? Che rilevanza ha il fatto che il film non sia artisticamente perfetto? O che Umberto Eco non solo non tenti di capire un “fenomeno che dura da 3 anni”, come scrive Giorgio di Rienzo sul Corriere della Sera, ma addirittura rifiuta l’invito del Sindaco di Vinci, che lo aveva invitato con Dan Brown, dichiarando “Verrò in altra occasione, quando ci sarà uno scrittore”.
Vi rendete conto che da mesi, con l’arrivo del film, non si parla d’altro che di Gesù, del Cristo. Non era mai successo prima nella storia dell’Umanità per un film, un libro. E ne parlano credenti e non credenti, cattolici ed atei, giovani e vecchi, donne e uomini. La vicenda di Maddalena, la bella addormentata, dopo 2000 anni, sta tornando alla luce. E con essa il “femminino sacro”. Cioè quel principio divino presente in ogni manifestazione, che tende ad equilibrare le energie dal maschile al femminile. E’ esploso un fenomeno che ormai non si può più fermare. Che ci importa, per l’amore che abbiamo per Cristo, se Gesù e Maddalena erano amanti o il loro era solo un amore platonico? Se erano sposati ed avevano figli? E anche se fosse? Che cosa c’entra con ciò che Cristo ha portato sulla Terra? Ciò che conta è il risveglio al principio del Cristo, al ritorno del Cristo nel nostro cuore. Potrà venire l’ormai atteso tempo del 2012, prima o dopo. L’annunciata fine del mondo è ciò che deve trasformarsi in noi, la riscoperta del Divino. Perciò lasciate a Leonardo il diritto di nascondere Maddalena nelle vesti di Giovanni, nell’ultima cena, e di adorarla fino all’ultimo dei suoi giorni nella Monnalisa, il quadro che aveva davanti agli occhi al momento della sua morte. E applaudiamo, non il Codice da Vinci in sé, ma la sua straordinaria potenza mediatica che sta obbligando gli uomini a porsi delle domande che finora non avevano avuto il coraggio di fare. A incamminarsi verso quello stretto sentiero che porta alla scoperta dello Spirito dentro ognuno di noi. Il vero ritorno del Cristo.
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