Di ciò di cui non si può parlare si tace. - Ludwig Wittgenstein

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TU & IO
Incontro amicizia condivisione unione,
l'Amore e i suoi impedimenti
TU & IO
COME L'ALBERO DALLA TERRA
Come l'albero dalla terra
e dalla roccia l'acqua
dall'uomo l'amore
Danilo Dolci-1957
PER QUANTO STA IN TE
Kostantinos Kavafis

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te:
non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balia del quotidiano gioco
balordo degli incontri e degli inviti
sino a farne una stucchevole estranea.
QUANDO AMI
AMI TUTTO IL MONDO

Cecilia Chailly
Quando ami, ami tutto il mondo. E non solo le persone, anche gli animali, le piante, gli oggetti. L'amore non può essere un gioco di potere, e forse neppure una relazione, perché é uno stato d'animo autonomo, che comprende tutto....
Devo accettare di amarti incondizionatamente, perché solo così posso vivere questo sentimento che altrimenti mi corrode come un acido.Voglio alimentarmi dell'amore che ho per te, é la carica della mia esistenza, la linfa della mia vita che altrimenti é spenta. Amando te amo il mondo. E vorrei che il mondo partecipasse alla gioia del mio amore, e non importa se é solo mio né se il tuo preferirai darlo a qualcun altro....

da "Era dell'Amore"
ONDA DELL'AMORE
Cecilia Chailly
Se é vero che c'è un destino, se é vero che il pensiero e quindi i sentimenti esistono e si trasmettono, come é possibile che tu trovi qualcuno che tu ami più di me?
Il mio amore é la mia forza, con esso posso superare tutte le gelosie, tutte le necessità. A me basta amarti. E amando te amerò anche me, e tutti quelli che mi circondano. E cercherò solo l'amore, solo nei luoghi e nelle persone che mi permetteranno di tornare a vivere col sorriso sempre aperto...E il tuo spirito sarà con me, nel cerchio che con gli altri formeremo, e gireremo insieme nella ruota dell'amore cosmico che per sempre ci circonderà.

da"Era dell'Amore"
Aver bisogno

Se tu fossi incerta
ti sarei da guida
Se fossi impaurita
ti farei coraggio.
Se fossi debole
ti rafforzerei.
Se fossi smarrita
ti condurrei per la via.
Se fossi minacciata
potrei difenderti.
Se fossi triste
suonerei una musica pura.

Da sola, sarei tuo compagno
se poi, ti sciogliessi in lacrime
potrei asciugarle
con i miei capelli
e ricomporre il tuo sentimento.
Se fossi disperata
potrei darti Luce.

Io, sono l’altra parte
quella che non si svela mai
estremo bagliore
del momento grave.
 
Misteriosa paura
ti tiene allo specchio.
Tu forse conosci dagli altri,
Così forte, sicura e invulnerabile,
l’amore che si riceve
e nulla sai ancora
della preziosa bellezza
dell’amor che si dà.

P.I. 30-06-2005
IMPEGNO E MATRIMONIO: QUANDO EROS E' UN MISTERO
IMPEGNO E MATRIMONIO: QUANDO EROS E' UN MISTERO di Stuart Sovatsky

Nel mondo erotico, i voti e le premesse sono al servizio delle possibilità e delle potenzialità che possono sbocciare nei momenti condivisi di suspense, e non delle certezze e delle aspettative preconcette. Come si colloca quindi l'impegno in queste acque eraclitee? Proviamo a contattare questo mondo nel suo punto più vulnerabile: la nostra paura dell'amore e del rapporto. Il profondo valore della scoperta della nostra inadeguatezza in questo modo di prendere reciproco impegno erotico non sta nello stimolarci a fare meglio la prossima volta. Questo atteggiamento si adatta unicamente ai contratti legali e commerciali, modelli che hanno preso il controllo del matrimonio, nella pratica e attraverso i loro ben regolati vocabolari. Ma applicare queste forme formalizzate di impegno al rapporto erotico può portare gravi distorsioni. Similmente la psicologia popolare trasforma l'impegno in qualcosa “a cui lavorare”. È diventato un cerchio in cui uno dei due partner cerca di far saltare l'altro (o se stesso). Ma, nel mondo dell'eros-mistero, l'impegno non può essere un contratto, un'aspettativa di stabilità o un segno di “progresso” del rapporto.
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UNA PROPOSTA DI SOLIDARIETA'


di Pasquale Amitrano

La personalità umana è essenzialmente "proiettiva". Quello che siamo, pensiamo, sentiamo o crediamo, in un modo o in un altro si "proietta" in quello che facciamo. Non è facile che il nostro Io segreto possa essere nascosto a lungo. Presto o tardi si manifesta nelle nostre parole o nei nostri atteggiamenti, come nei nostri silenzi. E' impossibile che il nostro vivere quotidiano non riveli le nostre credenze. Sebbene sia vero che "l'abito non fa il monaco", il monaco è solito portare l'abito dell'ordine al quale si associa. La gente, di conseguenza, ci identifica con l'immagine che diamo, volontariamente o involontariamente. In quest'epoca in cui si dà tanta importanza all'immagine pubblicitaria o politica - perché vende, perché influenza positivamente o negativamente lo spettatore, l'elettore o il cliente - bisogna ammettere che esiste un'immagine anche nell'ambito della spiritualità. A seconda di ciò che gli altri vedono in noi, nel nostro comportamento, quando ci osservano, la stessa idea di spiritualità varierà di conseguenza. Per alcuni curare la propria immagine è mettersi una maschera, secondo le occasioni e le convenienze, in una sorta di carnevale personale e discontinuo, come se la loro preoccupazione per l'immagine superasse la realtà che vivono.

Senza dubbio l'importante è la sostanza. L'Amore, che è alla base di ogni espressione di spiritualità, ci "plasma" a sua immagine e, coltivandolo dentro di noi, saremo inevitabilmente segnati dalla sua presenza da riflettere la sua immagine attraverso la nostra. Se non riflettiamo Amore è perché non lo contempliamo, e se lo riflettiamo male è perché non lo contempliamo come si deve. Come specchi deformanti rendiamo distorta in una caricatura grottesca l'immagine che riceviamo. Il normale processo che l'Amore vuole realizzare nella nostra vita prevede che riflettiamo i suoi caratteri in modo sempre più nitido. Posto che ci trasformiamo in quello che contempliamo, in definitiva ciò che veramente cambia non è la nostra immagine ma la nostra realtà. Per questo, invece di camuffarci, sarebbe più opportuno lasciarsi trasformare nel nostro essere più profondo. Infatti, molte persone vivono la loro spiritualità come se facessero parte di un Club. Il loro legame di soci si limita ad incontri distaccati o riunioni settimanali, quasi fossero tifosi di una squadra di calcio. Anche Gesù potrebbe trovare in ogni città tanti affiliati quanti ne hanno certi Club, ma una relazione simile non basterebbe.

Il membro del club deve portare un distintivo, alzare una bandiera o frequentare un locale per dimostrare la sua affiliazione. La relazione tra chi vive veramente un'esperienza spirituale e lo Spirito stesso è invece, in un certo senso, comparabile a quella che esiste tra la lampadina e la corrente elettrica: quando si stabilisce il giusto contatto, la luce brilla automaticamente. Una delle maggiori necessità dell'essere umano consiste nello scoprire l'infinito valore della propria vita e di quella altrui, le infinite possibilità esistenti in ogni uomo e donna quando vengono trattati con sufficiente rispetto e amore. A tutti noi manca qualcuno che ci aiuti a vederci come siamo, e soprattutto come possiamo diventare, qualcuno che ci dia forza di accettarci quali siamo e, cosa assai difficile, ci dia la forza di cambiare a tal punto da accettare gli altri per quello che sono, fino ad aiutarli nella loro realizzazione. Questa forza, capace di vincere la barriera dei timori e della perplessità, è l'unica che può restituire all'uomo il senso e l'entusiasmo per i valori come il buono ed il nobile.

In questo mondo dove sembra regnare la disperazione e la rovina, chi vive una concreta spiritualità non può cavarsela alzando le spalle e disinteressandosi della gente. Egli sa bene che nessun essere vivente è destinato al nulla. Ogni essere umano è candidato alla vita eterna, quale che sia il suo punto di partenza. Per questa ragione, chiunque presti veramente attenzione alle indicazioni dello Spirito, a quella "voce interiore" che instancabilmente parla ai nostri cuori, si impegna realmente anche in questa vita. Incontrare lo Spirito significa passare all'azione. Seguire le sue indicazioni è molto più che simpatizzare per un'ideologia: significa prendere una posizione nella vita. Se ci costa molto mettere a disposizione il nostro denaro, il nostro tempo oppure la nostra fede, è segno che abbiamo un urgente bisogno di un incontro che ci apra gli occhi ai veri valori e alle necessità umane più essenziali, ovvero alle nostre reali esigenze. La nostra relazione con lo Spirito ci contagia e ci spinge alla solidarietà: quello che siamo e che abbiamo verrà messo al servizio del bene e la nostra vita acquisirà una forza irresistibile.

Questo nuovo atteggiamento verso la vita presuppone, tra le altre cose, il fatto di condividere fraternamente quello che abbiamo in un mondo che, al contrario, spinge l'uomo verso un egoismo insaziabile; il preferire la sensibilità verso i bisogni altrui, invece di un consumismo individualista; il prendere posizione di fronte all'ingiustizia e lo sforzarsi non solo di alleviare le sofferenze, ma soprattutto di eliminarne le cause. Del resto, indipendentemente dalla fede religiosa o dal credo seguito, non possiamo esimerci dal riconoscere che quella stessa "voce interiore", ci propone un ideale basato sul servizio, in opposizione all'idolatria del potere economico e della scalata sociale; un ideale di generosità di fronte alla manipolazione o strumentalizzazione dell'altro, quale oggetto del nostro ogoismo; una presa di posizione nella quale le nostre differenze e peculiarità non ci impediscano di accettare gli altri nella loro specificità; una filosofia di vita che ci permetta di vivere come fratelli in una società nello stesso tempo intollerante e gregaria, dove sempre di più risulta difficile convivere, rispettarsi ed apprezzarsi.

E' per questo che seguire le indicazioni dello Spirito significa desistere alla tentazione tipicamente "religiosa" di isolarsi dalla gente, accettando di essere il sale della terra, luce del mondo, vivendo nella più estesa solidarietà


Fonte: http://www.solaris.it/

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