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COME L'ALBERO DALLA TERRA
Come l'albero dalla terra e dalla roccia l'acqua dall'uomo l'amore Danilo Dolci-1957
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PER QUANTO STA IN TE
Kostantinos Kavafis
E se non puoi la vita che desideri cerca almeno questo per quanto sta in te: non sciuparla nel troppo commercio con la gente con troppe parole e in un viavai frenetico. Non sciuparla portandola in giro in balia del quotidiano gioco balordo degli incontri e degli inviti sino a farne una stucchevole estranea.
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QUANDO AMI AMI TUTTO IL MONDO
Cecilia Chailly Quando ami, ami tutto il mondo. E non solo le persone, anche gli animali, le piante, gli oggetti. L'amore non può essere un gioco di potere, e forse neppure una relazione, perché é uno stato d'animo autonomo, che comprende tutto.... Devo accettare di amarti incondizionatamente, perché solo così posso vivere questo sentimento che altrimenti mi corrode come un acido.Voglio alimentarmi dell'amore che ho per te, é la carica della mia esistenza, la linfa della mia vita che altrimenti é spenta. Amando te amo il mondo. E vorrei che il mondo partecipasse alla gioia del mio amore, e non importa se é solo mio né se il tuo preferirai darlo a qualcun altro....
da "Era dell'Amore"
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ONDA DELL'AMORE
Cecilia Chailly Se é vero che c'è un destino, se é vero che il pensiero e quindi i sentimenti esistono e si trasmettono, come é possibile che tu trovi qualcuno che tu ami più di me? Il mio amore é la mia forza, con esso posso superare tutte le gelosie, tutte le necessità. A me basta amarti. E amando te amerò anche me, e tutti quelli che mi circondano. E cercherò solo l'amore, solo nei luoghi e nelle persone che mi permetteranno di tornare a vivere col sorriso sempre aperto...E il tuo spirito sarà con me, nel cerchio che con gli altri formeremo, e gireremo insieme nella ruota dell'amore cosmico che per sempre ci circonderà.
da"Era dell'Amore"
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Aver bisogno
Se tu fossi incerta ti sarei da guida Se fossi impaurita ti farei coraggio. Se fossi debole ti rafforzerei. Se fossi smarrita ti condurrei per la via. Se fossi minacciata potrei difenderti. Se fossi triste suonerei una musica pura.
Da sola, sarei tuo compagno se poi, ti sciogliessi in lacrime potrei asciugarle con i miei capelli e ricomporre il tuo sentimento. Se fossi disperata potrei darti Luce.
Io, sono l’altra parte quella che non si svela mai estremo bagliore del momento grave. Misteriosa paura ti tiene allo specchio. Tu forse conosci dagli altri, Così forte, sicura e invulnerabile, l’amore che si riceve e nulla sai ancora della preziosa bellezza dell’amor che si dà.
P.I. 30-06-2005
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NO ALLA MISANDRIA FEMMINISTA
di 100 Donne contro il Femminismo Misandrico
In un articolo su "Le Monde", un collettivo di 100 donne, tra cui Catherine Millet, Ingrid Caven e Catherine Deneuve, afferma il suo rifiuto di un certo femminismo che esprime un "odio per gli uomini".
La violenza è un crimine ma il "rimorchio" insistente o maldestro non è un reato, né la galanteria è un'aggressione maschilista. A seguito del caso Weinstein c’è stata una legittima presa di coscienza delle violenze sessuali esercitate sulle donne, specie nell’ambito professionale, dove certi uomini abusano del loro potere. Era necessaria. Ma poi questa liberazione della parola si è rivoltata nel suo opposto: ci viene intimato di parlare come si deve, di tacere ciò che scontenta, e quelle che rifiutano di piegarsi a tali ingiunzioni sono viste come delle traditrici, delle complici! Ma è proprio una caratteristica del puritanesimo quella di prendere a prestito, in nome di un cosiddetto bene generale, gli argomenti della protezione delle donne e della loro emancipazione per meglio incatenarle a uno stato di vittime eterne, di poverette che stanno sotto il tallone dei demoni fallocrati, come ai bei vecchi tempi della stregoneria.
Di fatto, #metoo ha esercitato sulla stampa e sui social network una campagna di delazioni e denunce pubbliche a carico di individui che, senza che avessero la possibilità di rispondere o difendersi, sono stati messi esattamente allo stesso livello degli aggressori sessuali.Continua...
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EDUCARE AD AMARE
di Monica Bregola
I nostri universi muti e profondi comunicano col loro silenzioso e misterioso linguaggio fatto di vibrazioni, di "qualche cosa" che passa attraverso, a noi oscuro eppure illuminato da alcuni magici momenti in cui un abbraccio invisibile fra noi ci estranea dal mondo oggettivizzato e ci proietta in un altro mondo permeato di correnti vitali pulsanti e frementi, correnti creatrici, che plasmano e danno forma all’informe. La parola si fa viva e in quella prima esperienza di relazione e reciprocità anche le parole hanno un ruolo marginale e sovvertono le strutture della comunicazione. L’Io e il Tu si fanno carne, l’uomo diviene vivente, assapora l’istante, l’attimo, il "qui ed ora", pienamente presente ad esso, in esso. E’ questo il requisito essenziale affinché possa accadere l’incontro fra un Io e un Tu. Continua...
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L'AMORE E' TUTTO
di Massimiliano Zarrilli
Un racconto Larry e Jo Ann erano una coppia normale. Vivevano in una casa normale, si sforzavano di sbarcare il lunario e di allevare bene i figli. Erano normali in un altro senso ancora: bisticciavano. Gran parte della loro conversazione riguardava ciò che vi era di sbagliato nel loro matrimonio e di chi fosse la colpa. Questo fino a un certo giorno in cui avvenne qualcosa di straordinario. “Sai, Jo Ann, ho un comò magico. Ogni volta che apro un cassetto, lo trovo pieno di calzini e di biancheria”, disse Larry. “Voglio ringraziarti Per averlo sempre riempito in tutti questi anni”. Jo Ann guardò fisso il marito al di sopra degli occhiali. “Che cosa vuoi, Larry?” “Niente. Voglio solo farti sapere che ti sono grato per quel comò magico”. Questa non era la prima volta in cui Larry faceva qualcosa di strano, così Jo Ann si dimenticò dell’episodio fino a qualche giorno dopo. “Jo Ann, grazie per avere registrato tanti numeri di assegni giusti nel registro, questo mese. Hai copiato il numero giusto 15 volte su 16. E’ un record.”Non credendo alle proprie orecchie, Jo Ann distolse lo sguardo dal suo rammendo. “Larry, ti lamenti sempre che registro i numeri sbagliati. Perché ora non più?” Continua...
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L'INDUSTRIA DELLA RIPRODUZIONE UMANA
di Sonia Savioli
Il capitalismo globale, dilagante sul pianeta sia quantitativamente (non esiste più un angolo della terra che non venga da esso depredato o minacciato), sia qualitativamente (non esiste più nessun ambito della vita che non venga da esso rapinato e commercializzato), sta arrancando a tutta forza, anche se un po’ ansimante, verso il prossimo traguardo: la mercificazione della procreazione umana.Di questi tempi il parto normale nel nostro paese è un sottoprodotto di scarto. L’operazione chirurgica è il prodotto “eccellente”: si compra e si vende, e l’operazione chirurgica rende di più. Lo stato pagherà di più, cioè più soldi saranno estorti al popolo per tagliare le pance delle sue donne-madri, di quanti ne sarebbero pagati per un normale parto. E dunque in questo terzo millennio d.C. in Italia quasi il quaranta per cento dei parti avviene con taglio cesareo, e si arriva al sessanta per cento e più in molte zone del sud Italia.
Il progresso però non si ferma mai, neanche al parto ospedalizzato con taglio cesareo. L’obiettivo che perseguono i dominatori nella nostra civiltà è l’eliminazione totale di un mezzo di produzione di cui non possono impossessarsi: la donna. L’obiettivo correlato e conseguente è quello di trasformare in merce l’unica cosa non ancora mercificata: la riproduzione umana.
La produzione di esseri umani, questo è l’obiettivo verso cui si dirige a passo di marcia la gloriosa civiltà della guerra e del progresso. Il progresso essendo inarrestabile e il nuovo che avanza sempre meglio del vecchio che arretra.
Una nuova industria quindi si affaccia all’orizzonte: la scienza, la tecnica, la politica, la cultura del cosiddetto terzo millennio (terzo da quando?) spingono e tirano verso tale orizzonte.
Hanno cominciato con le piante: organismi geneticamente modificati e brevettati. Ora le piante OGM appartengono alle multinazionali, i loro semi sono proprietà privata col “diritto d’autore” e chi li coltiva deve pagarlo ai proprietari, se no è un ladro. Continua...
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LE FUNZIONI DEGLI ORGASMI
di Michel Odent se vuoi comprarlo
Un'indagine rivoluzionaria sugli ormoni dell'amore. Un'indagine rivoluzionaria sugli «ormoni dell’amore» che regolano accoppiamento, parto e allattamento, e che possono rappresentare un’esperienza di profonda trasformazione. L'allattamento, l'atto sessuale e il parto infatti, se vissuti in modo consapevole e in condizioni ottimali, costituiscono un'esperienza estatica di profonda trasformazione. Il testo mette in luce le profonde analogie fisiologiche alla base di tre processi fondamentali della vita regolati dal medesimo cocktail di ormoni: nascita, allattamento e accoppiamento. Continua...
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NATURA, UOMO, DONNA
di Alan Watts
Quando osservo la mia biblioteca, mi inquieta spesso, e stranamente, il modo in cui tutti i libri si inseriscono con tanta facilità in qualche categoria. Per la maggior parte trattano di filosofia, psicologia e religione, e rappresentano punti di vista diversi, provenienti da ogni grande cultura del mondo.
Eppure, con monotonia assoluta e opprimente, ognuno di quei libri si esaurisce nel trito dualismo di tutte le discussioni filosofiche e teologiche, variato di tanto in tanto da compromessi tanto scontati quanto scostanti. Ogni volume è facilmente riconducibile all’idealismo o al naturalismo, al vitalismo o al meccanicismo, alla metafisica o al positivismo, allo spiritualismo o al materialismo e i testi "di compromesso" di solito sono tanto insipidi quanto possono esserlo raccolte compilatorie di luoghi comuni e sentimentalismo.
Sottesa a tutti questi dualismi sembra esserci una fondamentale divergenza di opinioni riguardo ai due grandi poli del pensiero umano: lo spirito e la natura. Alcuni autori si limitano a prendere posizione "a favore" o "contro" l’uno o l’altra. Altri cercano di riconciliare i due principi, ma poi il loro pensiero non riesce a sottrarsi ai soliti schemi e inavvertitamente finiscono per parteggiare per uno dei due. Certo, è azzardato per un filosofo affermare di essersi allontanato decisamente da questi schemi e, allo stesso tempo, aver detto qualcosa di sensato. Per questo la discussione si esaurisce per lo più in equilibrismi tra le categorie, e tentare di dissolverle significa, in linea di massima, dissolvere la discussione. Continua...
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EROTISMO, COMPASSIONE, CREATO
di Etain Addey
Quando arrivai qui nella valle trovai nel casale più vicino a casa mia una donna, Lucia, che allora aveva quasi ottant’anni. Aveva fatto sempre la vita della mezzadra, ma era la persona più padrona del mondo che abbia mai conosciuto. Era padrona del mondo nel senso più interiore della parola, nel senso che ne avrebbe dato il filosofo arabo al-Kindi, che parlava dell’unitas reggitiva, il principio unificante che permette alla volontà dell’individuo di modificare l’esistente quanto più la volontà è innervata dai moti dell’animo e dai desideri. Lucia strofinava il fianco caldo della vacca Chianina che usciva dalla stalla con la stessa sensualità palpabile con cui mi accarezzava la pancia arrotondata dalla prima gravidanza. La vedevo versare litri di latte nel calderone per fare il formaggio, come se quel latte fosse la soma dei Vedici, lavorare la pasta per la crescia come se ogni chicco di grano le fosse familiare, come se potesse sfamare ogni creatura del mondo con quello che usciva dalle sue mani. Continua...
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LA COPPIA VIVA. COME PRENDERSI CURA DI SE' E DELL'ALTRO PER CRESCERE INSIEME
di H. Stone se vuoi comprarlo
Molti di noi sono cresciuti con la convinzione che la relazione di coppia sia una cosa semplice: incontriamo qualcuno, ce ne innamoriamo, e pensiamo che quello che conti per un futuro felice è che ci sia l'amore. Nel mondo reale le cose non funzionano così: l'amore è importante ma non basta, molti altri aspetti concorrono alla buona salute della coppia: la capacità di comunicare, la creatività nella vita quotidiana senza farsi soffocare dalla routine, la consapevolezza delle aspettative e delle paure inconsce che ognuno nutre verso l'altro. Mentre l'amore è spontaneo, gli altri aspetti vanno coltivati e lo nutrono... questa è una guida profonda a comprendere le tante sfide della relazione d'amore e a riscoprirne la bellezza. Continua...
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SULLA RIUSCITA DI MASCHI E FEMMINE
di Claudio Risé
Maschi e femmine ridotti a macchine possono soltanto farsi la guerra. I due sessi sono destinati ad essere indissolubilmente legati e generare la vita. Ma li abbiamo derubati della loro vera natura, proprio come voleva il marchese de Sade. Ecco da dove nasce l'attuale conflitto. Per quanto tempo ancora le donne e gli uomini dovranno recitare la parte dei nemici, di implacabili antagonisti che non si sopportano, si usano violenza; che anche quando si desiderano si fanno del male, si scambiano abbracci che producono rotture, lussazioni, ferite del corpo e dell'anima?
Per quanto tempo ancora rimarremo dunque prigionieri di questa narrazione stupida e crudele, vittime forse inconsapevoli della ipnotizzante noia distruttiva che emana da ogni pagina del suo primo creatore, il Marchese di Sade, insopportabile da leggere e inconsapevole ispiratore della violenza diffusa a piene mani da tutti i seguaci, vittime e carnefici, della cerimonia mortifera della guerra tra i sessi? Il veleno base è (già per Sade) l'odio e l'avversione alla natura, su cui il sadismo e la modernità che ad esso si ispira sono fondati.
"La natura è cattiva", sosteneva il marchese accecato dai Lumi, già moralisticamente inorridito dai corpi e dai sensi: lui, che ora il mainstream ignorante scambia per il Grande Immoralista. E concludeva: "dunque noi dobbiamo essere più cattivi di lei, e sopprimerla". Dunque smettere di amare le donne, e casomai vittimizzarle e farle soffrire. E' appunto ciò che stiamo facendo, con viscerale e insozzata passione, come piaceva fare a lui, e desiderava che tutti facessero.
La natura prevede, infatti, che maschile e femminile si desiderino, si cerchino, si amino, si riproducano, continuando la vita del mondo umano e animale. Mentre noi (che come richiesto ci siamo allontanati dalla natura) ci stiamo odiando, ferendo, e soprattutto, riducendo a oggetti, cose: reificando. Senza quindi più riprodurci, come povere cose. Continua...
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VIOLENZA SULLE DONNE E FEMMINICIDIO
di Edoardo Lombardi Vallauri
Mentre scrivo, è in Italia lo psicologo e scienziato cognitivo statunitense Lawrence Barsalou, che è il maggior teorico di quelli che egli stesso ha proposto di chiamare concetti ad hoc.[1] Questi sono i concetti che creiamo sul momento, quando ci servono, a partire dal significato delle parole. Mentre la parola palestra, sul dizionario, ha un significato generale che le permette di riferirsi a qualsiasi palestra, nell’enunciato “vado in palestra” detto da uno di noi in un preciso momento, questa parola può prendere il senso ad hoc di “la palestra all’angolo, quella a cui sai che sono iscritto”.(...)
Alcuni di questi concetti ad hoc, se risultano particolarmente frequenti, possono diventare accezioni universalmente riconosciute di una parola. (...). Questo riguarda ancora più spesso espressioni fatte di più parole (le cosiddette polirematiche), che si dotano di un significato non totalmente deducibile dalla somma dei termini che le compongono, proprio perché servono ad esprimere concetti ad hoc divenuti molto ricorrenti. (...) Per esempio, ragazza madre non significa solo una ragazza che è madre, ma in particolare una che non è sposata, non sta più con il padre della sua prole, e che ha difficoltà pratiche connesse con questa situazione.
Un’espressione di questo tipo che sta guadagnando molto terreno nell’italiano di oggi è violenza sulle donne. Come altre locuzioni che esprimono concetti ad hoc, il suo significato non si desume dalla somma delle parti, perché non significa semplicemente “violenza sulle donne”, ma “violenza sulle donne da parte di uomini”. Lo stesso significato monodirezionale ha addirittura l’espressione apparentemente neutra violenza di genere. E anche una vera e propria parola creata ad hoc: femminicidio, che non significa “uccisione di femmina”, ma proprio “uccisione di femmina da parte di maschio”. Continua...
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LA RELIGIONE DELLA NATURA E DELL'EROS
di Alain Danielou
L'universo è un'opera meravigliosa d'armonia, di bellezza, d'equilibrio. Sono possibili altri universi, fondati su altre formule. Quello in cui si trova l'uomo è il risultato di una scelta nel pensiero di quel principio immenso, inconoscibile, indefinibile, da cui sono nati gli dei, la materia e la vita.
Non può esserci nulla che non sia implicito nella propria causa. Se il pensiero esiste negli esseri, il pensiero è necessariamente parte del principio cosmico che li ha originati. Esiste dunque un pensiero universale, una coscienza universale, e la creazione non è soltanto un caso, ma la scelta di una volontà trascendente che l'ha voluta così com'è. Tutti gli elementi che costituiscono il mondo sono interdipendenti, sono parte di un tutto. Non c'è uno iato, una discontinuità nell'opera del Creatore. Continua...
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I DIRITTI CIVILI DEGLI UOMINI E LA COSIDETTA MISOGINIA
di Erin Pizzey
Oggi le femministe radicali sono impegnate ad attaccare qualsiasi uomo che osi mettere in dubbio la loro ideologia ed il loro potere su tutte le aree della nostra vita. Il loro dominio si estende in tutti i media: televisione, giornali, siti web e riviste. Ho visto retorica femminista radicale su internet che parla di castrare gli uomini, di uccidere i neonati maschi e minacciare i transessuali.
Quando finalmente gli uomini cominciano ad alzare la testa ed a parlare della violenza internazionale contro di loro per mano di queste femministe radicali, dei loro centri, servizi sociali e tribunali da loro controllati, queste femministe etichettano ogni cosa detta dagli uomini come crimine di odio (hate crime). Vi è, infatti, una guerra in gran parte invisibile in cui uomini e gruppi di uomini si riuniscono per opporsi al movimento femminista radicale e al loro odio criminale. Vorrei prima raccontarvi una storia che spero possa spiegare perché siamo arrivati a questo punto.
Verso la fine degli anni Sessanta un nuovo movimento nacque da molte delle frustrazioni che le donne stavano vivendo in quel momento. Mi ricordo l’umiliazione di dover dimostrare che avevo intenzione di sposarmi prima che il mio medico accettasse di darmi la pillola. Negli anni cinquanta, ho conosciuto tante donne che erano incinte e sono rimaste vittime di aborti clandestini. Ho perso un’amica per una infezione contratta perché era troppo spaventata per andare in ospedale, temendo di aver commesso un atto illegale e di finire in prigione. Una donna doveva avere una firma del padre o del marito a garanzia di un mutuo. Sì, ci sono stati motivi validi per abbracciare questo nuovo movimento che prometteva di ascoltare le voci delle donne e che diceva che si sarebbero unite per creare un mondo nuovo e migliore per tutti noi. Tutti i miei amici erano entusiasti quanto me di questo nuovo movimento. Continua...
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LA SENSUALITA' FEDELE
di Lia Muscheri
In questa moderna società assistiamo sempre più frequentemente alle classiche relazioni usa e getta. Tutti ormai sfuggono all'impegno, al compromesso, alla dedizione nei rapporti sociali. I rapporti durano fino a quando non vediamo che intralciano la nostra libertà. Nonostante spesso nessuno si sia interrogato profondamente sul senso di quest'ultima. Nessun obbligo, nessun dovere, nessuna scelta. A questo si associa spesso l'incapacità di prendere impegni a lungo termine, di qualsiasi sorta. “La prossima settimana vieni a cena da me?” “Ed io che ne so di cosa faccio la prossima settimana!” Bene, se si riuscisse ad assumersi delle responsabilità, un minimo di progettualità potrebbe assicurarci anche una pur vaga idea di quello che potrebbe succedere tra una settimana. Ma non sia mai che giunti al giorno dell'appuntamento una pigrizia devastante ci colga di sorpresa, lasciando l'amico senza un impegno assicurato possiamo facilmente far finta di niente, declinare l'invito, non sentirci in scacco, continuare a fare sempre quello che il nostro individualismo ci spinge a fare. Continua...
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YOGA E SESSUALITA'
di Redazione FioriGialli
La tradizione yoga autentica rivela un approccio completamente nuovo nei confronti dell’amore e della sessualità, molto più positivo e totale rispetto a quello presente nella visione occidentale, confusa e grottesca, oppure avvelenata o educata in modo improprio. Le antiche filosofie erano a conoscenza del fatto che il piacere intenso, condiviso da due amanti che fanno l’amore con continenza sessuale e trasfigurazione, se sapientemente raffinato e controllato, è un mezzo potente per amplificare la coscienza, rafforzando contemporaneamente l’evoluzione spirituale di ognuno. I cinesi dell’antichità lo sapevano bene, ed erano soliti praticare la continenza proprio come gli altri popoli d’oriente, compresi i seguaci del Tantra in India. In oriente, India, Cina, Giappone, Nepal, Tibet, Thailandia, ecc.. esistono innumerevoli templi adornati con sculture erotiche di squisita bellezza. Molti simboli religiosi e spirituali presentano connotazioni erotiche: il famoso shivalingam o le statue che rappresentano la coppia in intima fusione, per citare gli esempi più famosi. Una vita sessuale attiva, sotto controllo, è tutt’altro che incompatibile con la pratica YOGA o con lo sviluppo spirituale. Continua...
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SENZA ALI NON SI VOLA
di Sonia Borghi
In questo libro Mario Pincherle ci racconta il dramma di Katherine Mansfield che si reca dal Piccolo Lama per riavere la salute. Così nella storia si evidenziano due opposte visioni del mondo, da un lato quella dei "disarmonizzatori dell'universo" la cui strada passa attraverso il dolore o, il che è lo stesso, la divisione. E l'altra visione armonizzante che non ritiene necessario che le rotture avvengano, ma che sottolinea l'importanza di ascoltare la voce che parla dentro di noi.
Nel libro si ricorda che l'unica medicina per vivere è la vita. La Manfield desidera che la morte la trovi viva, capisce che l'amore è il ricreare la Coppia perfetta. E' far emergere ciò che c'è di più bello e nobile nell'animo dell'altro. Gli amanti cosmici attraverso la loro unione formano l'uno, la perfezione, così si diventa capaci di funzionare in senso universale, mentre si guarisce il proprio amore si guarisce l'amore di tutti.
La divisione tra materia è spirito appare la causa della divisione e separazione interna a cui tutti siamo stati abituati a sottostare per ottenere il solo risultato di riempirci di paura e della paura di aver paura, per rinascere dovremo essere capaci di reinventarci e di non cercare più a tutti i costi il dolore e la sofferenza ma la saggezza dell'amore, chi ama veramente non soffre, ma diventa un anima trasparente che ottiene la chiave per riunire le due metà dell'Universo.
Adela personaggio fantastico creato da Pincherle per conversare con Katherine Mansfield, ci fa conoscere un anima la cui consapevolezza non sarà più rara in un futuro prossimo in cui le forze demoniache non saranno più credibili quando tenteranno di mascherarsi da Dio. Uscirà presto dalla terra qualcosa di molto nuovo, che riusciremo a capire se entreremo nello stato di coscienza in cui la vita e la morte non sono più in contraddizione tra loro, la morte è più vitale di una vita morta nella quale siamo comandati dalla paura e non ispirati dalla saggezza dell'amore creante e pulsante che solamente alla nostra parte razionale appare come un'inaspettato caos, perché ancorati ai nostri pregiudizi che ci impediscono di vederne il disegno e il senso completo, ma ci costringono ad una visione parziale....Continua...
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Amore e psiche
Neumann E. Amore e psiche Astrolabio pag. 128 - € 8,30 Se vuoi comprarlo
Un’interpretazione nella psicologia del profondo Il famoso commento psicologico del grande analista junghiano alla celeberrima favola di Apuleio, Amore e Psiche. Con pochi tratti Neumann illumina di luce folgorante insospettati recessi della psiche umana. È un classico che non può mancare al patrimonio di qualsiasi uomo colto. (vedi per altri libri sullo stesso argomento)
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LA TRISTE GUERRA TRA I SESSI
di Tiziano Terzani
Una guerra a cui non ero abituato, essendo vissuto per più di 25 anni in Asia, era la guerra dei sessi, combattuta in una direzione soltanto: le donne contro gli uomini.
Seduto ai piedi di un grande albero a Central Park, le stavo a guardare. Le donne: sane, dure, sicure di sé, robotiche. Prima passavano sudate, a fare il loro jogging quotidiano in tenute attillatissime, provocanti, con i capelli a coda di cavallo; piu tardi passavano vestite in uniforme da ufficio - tailleur nero, scarpe nere, borsa nera con il computer -, i capelli ancora umidi di doccia, sciolti. Belle e gelide, anche fisicamente arroganti e sprezzanti. Tutto quello che la mia generazione considerava "femminile" è scomparso, volutamente cancellato da questa nuova, perversa idea di eliminare tutte le differenze, di rendere tutti uguali e fare delle donne delle brutte copie degli uomini.
Folco, mio figlio, anche lui cresciuto in Asia, mi aveva raccontato che, pochi giorni dopo essere arrivato da studente alla New York University Film School, aveva cercato di aprire la porta di un'aula per lasciar passare una sua compagna e quella lo aveva freddato, dicendo: "Ehi, tu, credi che io non sia capace di aprire questo cazzo di porta da sola?" Avevo pensato che fosse un'eccezione. No. Era la regola. E più le donne svillupano muscoli e arroganza, piu gli uomini si fanno impauriti e titubanti. Se sono necessari per concepire un figlio, capita loro di essere convocati per la bisogna e rimandati a casa dopo l'uso. Continua...
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IL PROBLEMA DEL SESSO
di Alice A. Bailey
(1) Non ho intenzione di indicarvi come risolvere la questione sessuale. L’umanità vi perverrà inevitabilmente col trascorrere dei millenni, mentre l’istinto del gregge viene sostituito dall’attitudine premeditata e auto-cosciente dello aspirante e dell’intellettuale. Ma vi ricordo che l’istinto del gregge, in relazione al sesso, si fonda o sul desiderio animale istintivo, normale e secondo natura, o su basi emotive, e queste sono di gran lunga peggiori e portano seco germi di dolore assai più radicati. Esse variano dal libero amore e dalla promiscuità generale all’attitudine del Cristiano ortodosso, ristretto e bigotto, come di norma viene intesa che non è certo come il Cristo vedeva la vita. Questa visione limitata, normale nell’Anglosassone (effetto dell’insegnamento medievale) considera il sesso come molto peccaminoso, sempre indesiderabile, come qualcosa da abbattere e superare e da segregare nei recessi della coscienza cristiana, come un mistero lascivo. Anche ciò si deve all’influsso esercitato da San Paolo, e non all’insegnamento del Cristo.
Contro questi atteggiamenti si scatenò una reazione violenta, che oggi è nel suo culmine, e che a sua volta è tanto indesiderabile che pericolosa, come tutte le violenze, poiché manca di verità come il suo opposto; la giusta prospettiva e l’azione opportuna si possono vedere solo dall’asse della Bilancia o dal mozzo della ruota. Quando si sia finalmente stabilito il rapporto “sessuale” vero e proprio, e anima e corpo (positiva e negativo) siano in permanente contatto nella vita degli aspiranti, la questione del sesso fisico verrà insegnata al mondo in maniera corretta. E’ un insegnamento che verrà dalla fusione sintetica delle migliori opinioni che in merito si propongono in entrambi gli emisferi da parte di pensatori spirituali, così incorporando l’esperienza d’Oriente e di Occidente, e della visione scientifica e mistica di questo mistero, che è sia fisico ( e quindi esige comprensione scientifica) che mistico ( e quindi deve essere interpretato in senso spirituale). Continua...
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IL GENERE E IL SESSO: UNA CRITICA STORICA ALL'UGUAGLIANZA
di Greennotgreed
Saggio prezioso, questo di Ivan Illich, ormai introvabile da tempo in libreria ma rintracciabile in biblioteca, scomparso dai cataloghi, è mia personale opinione, perché politicamente troppo scorretto. Tesi centrale è che il sessismo delle società moderne è altra cosa dalla codificazione culturale della differenza sessuale. Non è da essa che è generato ma, all’opposto, dal suo misconoscimento.
Il genere, che l’autore chiama vernacolare, delimita gli spazi culturali e concreti degli uomini e delle donne, non identici in tutti i luoghi, ma chiaramente identificabili. Uomini e donne, rispettando quelli altrui, sono sovrani entri i propri “domini”, che peraltro sono complementari, nel senso dell’apporto di ciascuno all’economia di sussistenza della comunità e della complessiva dipendenza dell’uno dall’altro. Allo stesso modo, indipendentemente dal maggior “potere” e dalla maggiore “dignità loro attribuite, la mano destra e la sinistra sono entrambe necessarie per la sopravvivenza di una persona, ed agiscono insieme secondo due programmi che “non sono mai immagini speculari l’uno dell’altro”. “Essere ben inserito significa sapere cosa si addice alle nostre donne e cosa ai nostri uomini”, scrive.
Nelle società preindustriali, seppure con diversi passaggi storici di cambiamento, questa diversità ed insieme complementarietà dei generi maschile e femminile si esprimeva in linguaggi diversi, nell’uso di utensili diversi adatti al genere che li usava, in tempi e ritmi di vita e di lavoro diversi ma sincronizzati, e perfino in luoghi fisici che delimitavano gli spazi maschili, quelli femminili e quelli comuni. Il sapere di genere era qualcosa che veniva insegnato a bambini e bambine dagli uomini e dalle donne adulti.
. Continua...
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