di Mariagrazia De Cola
Il massaggio è un’arte,
semplice ma difficile,
difficile perché semplice
come tutto ciò che è profondo.
F. Leboyer
Il tatto non è una semplice sensazione fisica, è anche emozione e comunicazione. Con la pelle amiamo, sentiamo, detestiamo.
Il massaggio ci connette con qualcosa di essenziale nella vita, di primaria importanza per lo sviluppo della nostra salute e felicità ed è una delle esperienze più piacevoli e distensive che si possono fare, dà la sensazione di rinascere.
L’utilità e la pratica del massaggio è riconosciuta universalmente e non solo dagli esseri umani; infatti anche gli animali, gatti, cani, mucche, leccano i loro cuccioli. Persino l’erba, le piante e gli alberi sono sottoposti ad un massaggio naturale quando soffia il vento.
Il massaggio riveste quindi un ruolo di notevole importanza nelle tecniche terapeutiche di tipo fisico. E’ appurato che l’ansia può tradursi in contrazioni muscolari dolorose, in modo particolare a livello dei muscoli vertebrali posteriori. Numerosi disturbi alle vertebre cervicali, dorsali e lombari, ingiustamente diagnosticate come reumatismi, non sono altro che risentimenti spastici dovuti alla mancanza di sensazioni tattili.
Che vi sia poi una
relazione tra stress e sviluppo dei tumori è da tempo provato.
Fra i tipi di massaggi oggi praticati in Europa, il meno conosciuto, ma a mio avviso
il più adatto alle situazioni stressanti al quale è sottoposto l’uomo moderno, è senza dubbio il
massaggio ayurvedico indiano .
In Oriente la medicina ha tenuto nella massima considerazione metodi di cura più “sottili” della nostra medicina, fondati sull’equilibrio armonico della persona, intesa come unità psicofisica. Gli eventuali blocchi di questo equilibrio sono la causa prima di un disturbo o di una malattia.
E’ noto infatti che la medicina orientale è preventiva prima che curativa, assai più della nostra medicina. Essa si basa sul concetto che ogni organismo vivente sia percorso da una
”energia vitale” che fluisce armonicamente nell’uomo sano.
Il massaggio agisce per ristabilire un’armonia nel sistema energetico, eliminando i blocchi, riequilibrando la fisiologia del nostro corpo.
La medicina ayurvedica indiana è il più antico sistema di cura della salute praticato oltre 5000 anni prima di Cristo.
Nel massaggio indiano antistress non ci sono in gioco solo le papille dermiche e le terminazioni nervose. Infatti il massaggiatore terapeutica è una persona che ha nelle mani uno strano potere, che va oltre la sua professione. Per poter fare un trattamento di massaggio ayurvedico, il terapeuta deve infatti essere sensibile a quello che il paziente avverte ed essere in grado di trovarsi nei loro copri ed entrare nella loro mente. Egli non si deve concentrare specificatamente sulla tecnica e la sua corretta applicazione, bensì è importante la natura della sua intenzione ed il desiderio di far sentire meglio i pazienti, più leggeri, più rilassati, aiutandoli a creare una condizione di equilibrio.
Se riesce ad esprimere questa sensazione di sostegno, conforto, aiuto, i risultati per il paziente saranno notevoli e molto efficaci.
Il paziente avverte uno stato di rilassamento e di apertura che forse non provava più da quando era nel grembo materno.
Chi si sottopone al massaggio ayurvedico antistress ha spesso la sensazione di avere incontrato finalmente ciò che stava cercando.
Mariagrazia De Cola
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