COERENZA ELETTROMAGNETICA: LA LEGGE DELL’UNITA’
di Nitamo Federico Montecucco
Il principio unificante dalla fisica quantistica alla coscienza planetaria Il Paradigma Olistico: L’olismo – dal greco olos: il tutto, l’intero – è il superamento delle divisioni della mente, che ci fanno vivere nella percezione della dualità, della separazione tra spirito e materia, tra mente e corpo. La visione olistica è il frutto dell’esperienza unitaria di sé stessi e della vita; dove le diversità sono percepite come parti integranti di un tutto organico e indivisibile. Questa visione “filosofico-religiosa” della vita e dell’essere umano, da sempre esistita nel passato delle civiltà occidentali e orientali, ha ricevuto, negli ultimi decenni, una serie di conferme scientifiche che ne elevano la consistenza logica e l’applicabilità pratica, tanto che possiamo parlare di un vero “paradigma olistico”.
Questo paradigma olistico, come nuovo modello unitario della conoscenza umana, anima le più innovative aree della cultura planetaria emergente: dalla fisica quantistica alla medicina psicosomatica, dall’ecologia all’architettura, dall’educazione alla neurofisiologia, dalle reti neuronali alla globalizzazione. Ma come comprendere l’unità quando il nostro mondo sembra sempre più frammentato e diviso? Quali sono le leggi che creano l’unità del vivente, l’unità della coscienza? Evidenzieremo questi punti essenziali del paradigma olistico partendo dalla fisica quantistica.
La teoria quantistica della coerenza: la fisica dell’amore La fisica conosce molto bene l’entropia, il secondo principio di termodinamica, che ci evidenzia come ogni cosa tenda alla frammentazione, alla disgregazione ossia al più basso livello di ordine. Es: . Ma la vita, l’organizzazione intelligente delle piante, degli animali, persino delle più semplici cellule, non sembra rientrare sotto questo principio. La vita è unità, è un ordine generato dalla massima complessità biochimica esistente, è l’amore che lega miliardi di atomi e cellule in un'unica intelligenza vivente. Questa unità ora può essere compresa scientificamente grazie alla “teoria della coerenza elettroquantistica” proposta dai fisici italiani Giuliano Preparata e di Emilio del Giudice. La base della teoria quantistica della coerenza rileva che, in certe precise condizioni fisiche, le particelle subatomiche si aggregano, si riuniscono in unità stabili, dove la forza di stare insieme è minima mentre l’informazione che lega le particelle diventa elevatissima. Gli atomi si comportano nello stesso modo: molecole di acqua libere nello spazio allo stato gassoso, in precise condizioni di pressione e temperature, si riuniscono e formano gocce d’acqua, dotate di una elevata coerenza elettromagnetica che li lega insieme fluidamente, sincronicamente. La stessa cosa accade quando miliardi di atomi si riuniscono in una cellula, la più elementare forma di vita biologica, in cui differenti campi elettromagnetici coerenti connettono gli atomi tra loro in modo fluido, permettendo una elevatissima informazione circolante. Parallelamente accade quando miliardi di cellule si sintonizzano su frequenze elettromagnetiche coerenti (e ovviamente molto più complesse di quelle atomiche e cellulari) e generano un organismo multicellulare, come una pianta, un animale o un essere umano.
Possiamo dire che la legge della coerenza è la legge fisica dell’amore. La forza che crea unità e coesione, sinergia dinamica, che mantiene la vita. Quando un sistema vivente è ad alta coerenza perde poca energia per esistere e l’energia in esubero viene impiegata per crescere, o per riprodursi (duplicarsi) o per evolvere ossia per sviluppare nuove strutture (organi, funzioni, strategie) per sopravvivere meglio e per espandere la conoscenza di sé e dell’ambiente.
La coerenza elettromagnetica del corpo umano: la misura della salute psicosomatica La coerenza elettromagnetica che crea sinergia tra le cellule e gli organi del corpo umano rappresenta oggi uno degli indici più importanti della salute psicofisica. Numerosi sistemi di diagnosi bioelettronica, come il Bicom, il Ryodoraku, la Sequex, la Mora, il Vega test, e altri ancora, si basano sull’analisi di quanto le varie bande elettromagnetiche del corpo umano siano in armonia tra loro. Armonia è un nome generico della coerenza. Quando le cellule e i sistemi sono coerenti tra loro la forza usata per stare insieme diventa minima e quindi i sistema vivente è forte e ad alta sinergia, e questa alta energia genera migliori difese immunitarie, reazioni più pronte, sessualità più vitale, ecc. Operando direttamente su campo elettromagnetico questi apparecchi bioelettronici possono ristabilire equilibrio e armonia nel corpo e nella mente.
Esperimenti sulla coerenza cerebrale Il cervello è l'interprete della coscienza. Ippocrate Il fatto che gli anni Novanta siano stati dichiarati dalla comunità scientifica internazionale il "Decennio del Cervello" può essere particolarmente significativo ricordando quanto sosteneva Roger Sperry, ossia che la scienza studiando il cervello in realtà intende addentrarsi nella comprensione della coscienza. Per questo abbiamo creato il Brain Olotester: un elettroencefalografo computerizzato, costruito secondo gli standard internazionali, specificatamente studiato per l'analisi e la quantificazione della coerenza cerebrale. Dal 1990 ho cercato, con le mie ricerche sulla coerenza cerebrale, di dare un personale contributo sperimentale alla comprensione della psicosomatica e degli stati di coscienza più elevati. Il Brain Olotester cerca di amplificare e interpretare globalmente i dati delle attività cerebrali per cogliere il significato del messaggio che viene dalla coscienza.
I dati ricavati dall’Olotester ha confermato l'ipotesi della coerenza psicosomatica: gli stati di coscienza corrispondono ad una particolare coerenza elettroencefalografica: gli stati di coscienza più elevati (creativi, spirituali, che tendono all'unità) producono una più elevata coerenza nel campo elettromagnetico del corpo e del cervello in particolare. Quando la mente sta male, il corpo sta male e il cervello lavora a bassa coerenza: in maniera squilibrata e disarmonica. Quando la coscienza è in armonia con se stessa, l’attività elettromagnetica del cervello diventa coerente ed equilibrata. Gli stati di meditazione corrispondono allo stato più coerente, armonico e integrato del cervello. Fino ad ora l'evoluzione interiore è stata appannaggio delle religioni e delle scuole di ricerca interiore; oggi siamo in grado di iniziare un lavoro scientifico nella stessa direzione.
Ricerche sugli stati di meditazione ad altissima coerenza nei monasteri indiani Cosa accade nel cervello quando si entra in meditazione, ossia in stato di consapevolezza vigile senza pensieri? Per rispondere a questa domanda abbiamo condotto due estese ricerche in monasteri indiani e himalayani. Nell'inverno del '91, presso l’Osho International Commune di Poona, uno dei maggiori centri di crescita del mondo, dove vivono dalle cinque alle diecimila persone, abbiamo studiato numerose persone in meditazione. Abbiamo così rilevato, per la prima volta, una serie di quadri ad altissima coerenza, con valori dal 95% al 100%. Questi stati sono caratterizzati da onde armoniche, tipiche degli strumenti musicali, esattamente come le "armoniche" che compongono un suono o le note tra loro quando formano un accordo. La coscienza, in quello stato ad altissima sincronizzazione, è silenziosa e vigile; si sperimenta uno stato di grande pace in cui la mente interrompe il suo ininterrotto parlare o "dialogo interiore" e la coscienza è lucida e vuota. Il corpo è in grande rilassamento psicosomatico e le sue energie sembrano fluire con grande piacere e benessere generale. Teoricamente questo dovrebbe essere il quadro "ideale" dello stato di salute globale a cui riferirsi per ogni valutazione generale. Va rilevato che le persone studiate erano di differenti età e nazionalità, ed avevano praticato da vari anni, oltre alla meditazione, varie terapie psicosomatiche individuali e di gruppo.
Coerenza (sincronicità) tra cervelli La seconda ricerca è stata effettuata ad Hairakhan, sull’Himalaya indiano, nell’Ashram di Babaji, il grande maestro spirituale che ha lasciato il corpo nel 1984; uno dei luoghi più sacri della tradizione shivaita, ai piedi del monte Kailash, nell’Himalaya indiano. Abbiamo fatto rilevazioni sull’attività cerebrale di Yogi, Sadhu e devoti indiani e occidentali. Oltre ad aver ritrovato gli stessi stati armonici ad altissima coerenza, abbiamo rilevato che due persone vicine, in certi stati, possono avere un’attività cerebrale profondamente interconnessa.
Vari studi internazionali, tra cui quelli elettroencefalografici condotti presso l’Universitad Nacional Autonoma del Mexico dal Prof. Jacobo Greenberg-Zylberbaum e Julieta Ramos, confermano la tesi neurofisiologica secondo cui i campi neuronali possono interagire e influenzarsi a vicenda senza l’uso dei normali canali di comunicazione esterna. Nel loro esperimento hanno dimostrato che esiste un fortissimo aumento di coerenza tra le onde elettroencefalografiche dei cervelli di soggetti, quando entrano in "comunicazione empatica silenziosa" (empatia dal greco: sentire dentro insieme). Questo dato testimonia come esista una sincronicità di onde che si trasmette e si riceve a distanza e può quindi provocare l’incontro tra due persone simili per semplice legge di risonanza o simpatia (dal greco sun, insieme e pathos, sentire). Gli sperimentatori hanno anche evidenziato che le persone le cui onde interemisferiche erano più armoniche ed equilibrate hanno più potere di trasmissione e sono più influenti.
Sessualità e polarità: quantificare la telepatia Una delle scene più commoventi e significative del famoso film E.T. di Spielberg è legata al momento in cui i medici e gli scienziati cercano di curare il piccolo extraterrestre che sta morendo e si rendono conto che è in profonda relazione empatica con il suo amico bambino. Il loro cuore batte all’unisono... c’è sintonia, amore, amicizia e telepatia. Questa non è solo una fantasia cinematografica. Letteralmente il termine telepatia (da tele che vuol dire "da lontano" e pathos emozione) non significa, come spesso si intende, trasmissione del pensiero, ma percezione a distanza delle sensazioni, dei sentimenti e delle emozioni. Studiando le interrelazioni sincroniche tra cervelli, abbiamo scoperto che quando esiste forte attrazione sessuale tra due persone di sesso opposto, la sincronizzazione è altissima ma di segno opposto; questo significa che, quando il cervello (altamente sincronizzato) della ragazza ha una curva "in su", sincronicamente nel cervello del ragazzo si osserva una curva identica ma "in giù". La logica del Tao può offrire una spiegazione: la polarità opposta tra Yin e Yang che rispecchia quella dell’elettricità, crea attrazione tra esse. L'analisi della sincronizzazione è quindi in grado di rilevare e quantificare se due persone sono in profonda comunicazione tra loro o no, il loro livello di relazione e sintonia. Spesso ho osservato il quadro, purtroppo comune, senza sincronicità di una coppia in crisi.
Buddhafield experiment In occasione del CyberGaia, un evento di esperienze olistiche di gruppo nell'ottobre 1994, rileviamo e documentiamo, per la prima volta, l’esistenza di una trasmissione di informazioni tra cervelli all’interno di un gruppo di dodici persone. Con il Brain Olotester a dodici canali, e i suoi programmi di analisi dei dati, registriamo simultaneamente le onde elettroencefalografiche di dodici persone, ponendo un singolo elettrodo sulla parte alta della fronte in posizione centrale (tra F1 e F2), e seguiamo l'aumento della loro sincronizzazione collettiva durante la pratica di meditazione Vipassana della durata di trenta minuti. Le dodici persone non erano esperte in questa meditazione anche se alcune di esse avevano già meditato in passato. I risultati sono evidenti e significativi: la sincronizzazione collettiva è elevata. Testimoniamo la prima rilevazione scientifica di un campo di coscienza collettivo, ossia di un Buddhafield.
Secondo le conoscenze e i modelli della scienza ufficiale, l’aspettativa statistica di una similitudine tra le onde dei cervelli di persone vicine è praticamente nulla. Ogni cervello infatti dovrebbe avere la sua propria onda elettroencefalografica, una banda assolutamente individuale e unica non correlata a nessuna delle onde cerebrali delle persone vicine. La scienza non riconosce nessuna comunicazione di informazioni che non sia quella già conosciuta dei cinque sensi, e spesso si è opposta con decisione ai vari tentativi di dimostrazione dell’esistenza di altre forme di comunicazione più "sottile". Tuttavia, chiunque abbia un minimo di sensibilità sa quanto la coscienza collettiva sia reale: pensiamo al sentimento di gruppo che si prova quando sentiamo un’opera a teatro o l’inno nazionale o, più semplicemente, all’emozione che dilaga tra i tifosi di una partita o in alcune manifestazioni di massa. Certamente gli stati d’animo collettivi possono anche essere negativi, come quando un dittatore riesce a influenzare, più attraverso le emozioni che le ragioni, grandi masse di persone. Così hanno fatto Hitler e Saddam Hussein.
L’esperienza religiosa è un altro chiaro esempio di senso di unità: i canti e le cerimonie, se vissute profondamente, portano spesso a queste esperienze. Chiunque poi abbia vissuto pienamente l’esperienza di meditazione in gruppo, conosce l’incredibile sensazione di essere tutti parte di un’unica energia, come le cellule di uno stesso organismo vivente. Le varie pratiche spirituali e le cerimonie religiose sembrano proprio essere tecniche collettive per sincronizzare i cervelli e portarli ai loro massimi livelli di potenzialità e creatività. Tuttavia queste ipotesi sulla comunicazione sottile tra persone sono sempre state respinte dalla scienza come fatti non documentabili, illazioni che non potevano essere provate scientificamente.
Arco di Trento Durante il primo incontro del Comitato Europeo per una Nuova Scienza, organizzato da Astra ad Arco di Trento nel '94, abbiamo realizzato un esperimento di coerenza-sincronizzazione collettiva a cui hanno partecipato un centinaio di persone tra relatori e partecipanti al congresso. Le dodici persone i cui elettroencefalogrammi sarebbero stati registrati, erano posti in cerchio al centro della sala, senza contatto fisico tra loro. Si sarebbe fatto un certo periodo di silenzio ad occhi chiusi, poi una meditazione collettiva fino a percepire il "campo collettivo" costituito dall'insieme delle energie individuali di tutto il gruppo. Nelle figure ** - ** possiamo osservare l'inizio dell'esperimento ad occhi aperti, la prima fase di silenzio ad occhi chiusi e nella terza il momento di meditazione e di percezione del "campo collettivo". I risultati degli esperimenti condotti e la possibilità di una corretta e ripetibile quantificazione della sincronizzazione aprono nuove possibilità all'interno della scienza ufficiale. I nostri dati, più volte ripetuti, sono fortemente indicativi di una reale trasmissione "telepatica". Tra i cervelli delle persone sedute ad occhi chiusi e in silenzio è stata registrata una sincronizzazione con punte superiori all'80%. Tra alcune coppie di persone la sincronicità era superiore al 90%. Essendo vicino allo zero il valore percentuale atteso, questi risultati sono di grande interesse. Se gli esperimenti successivi confermeranno i dati da noi registrati, si apriranno nuove prospettive scientifiche: la misurazione della telepatia in larghi gruppi potrebbe aiutarci a svelare la natura della coscienza collettiva e le sue logiche di sviluppo verso la coscienza planetaria. In alcune rilevazioni collettive abbiamo osservato che il gruppo sembra suddiviso in due sottogruppi, che manifestano una differente sincronizzazione collettiva.
Le ripercussioni sono vaste e di grande significato sociale e umano. La quantificazione della comunicazione empatica collettiva apre le porte ad una nuova concezione dei principi che regolano l’educazione e la collaborazione umana, a una più profonda comprensione delle dinamiche di gruppo, di coppia, familiari, all'interno di staff o equipe di lavoro, tra medico e paziente, tra coppie, tra persone che lavorano insieme. Fino ad ora questa comunicazione silenziosa è rimasta inconscia e quindi in gran parte inutilizzata; ora sarà possibile comunicarsi delle informazioni (trasmetterle e riceverle) in modo più consapevole e deliberato.
Ricerca olistica per l'evoluzione globale Sulla base di queste scoperte è possibile concepire una nuova didattica e una logica di lavoro basata sulla sintonia e sulla sensazione di appartenenza ad un gruppo. È logico ritenere che, se si comprendessero a fondo le logiche e l’armonia che la comunicazione empatica comporta, si potrebbe imparare a vivere meglio insieme, a cooperare e a crescere insieme. Riassumendo possiamo concludere che le potenzialità della psiche e del cervello umano sono in diretta relazione al suo stato generale, all’equilibrio tra funzioni istintive del corpo, sensazioni, emozioni, pensieri e coscienza di sé. È evidente che ogni inibizione dei nostri istinti, delle nostre sensazioni, ogni blocco emozionale, ogni condizionamento culturale creerà dei blocchi nel nostro cervello impedendoci di vivere la nostra vera vita e quindi riducendo le nostre potenzialità a livelli sempre più bassi. La sensazione generale riportata dalle persone con bassa sincronizzazione è di vivere una vita inutile e senza significato, di non avere piacere di vivere. È fondamentale considerare che ci si può liberare da tutti questi blocchi e condizionamenti con opportune tecniche terapeutiche psicosomatiche individuali o di gruppo. Come lo stesso Dalai Lama ha recentemente suggerito, le terapie psicosomatiche possono rivelarsi preziosi strumenti di liberazione spirituale.
Coerenza e sviluppo del potenziale umano Viene così confermata l’ipotesi di lavoro secondo cui l’essere umano possiede la capacità di sviluppare uno stato di coscienza unitario e globale che lo connette con gli altri esseri umani e con l’esistenza. Queste scoperte sono di evidente importanza per lo sviluppo del potenziale umano, in quanto permettono di comprendere scientificamente parametri fino ad ora non quantificabili come la salute, la creatività, il benessere o la depressione, l’apertura o la chiusura affettiva ed emozionale, gli stati di meditazione e di contatto col Sé, e quindi aprono una nuova dimensione alla ricerca scientifica, medica e psicosomatica. Gli sviluppi umani e sociali di queste scoperte possono essere vastissimi: dalla medicina alla psichiatria, dall’educazione, alla psicologia sociale, alla spiritualità.
La comprensione delle logiche e delle modalità di sviluppo globale dell’essere umano e della formazione della coscienza collettiva (come comunicazione attiva tra cervelli-coscienze) può quindi essere considerata una finalità immediata della ricerca scientifica, in modo che possa diventare parte di una medicina e di un’educazione più globale e consona alle attuali necessità storiche di trasformazione verso una coscienza planetaria. E’ particolarmente interessante, dal punto di vista della medicina psicosomatica, considerare l’opportunità di un’educazione psicosomatica preventiva attuabile già dai primi anni di vita del bambino. Da una decina di anni, la nostra associazione organizza corsi e gruppi di crescita umana orientati alla coscienza globale, in cui vengono praticate le maggiori tecniche psicosomatiche (bioenergetica, gestalt, rebirthing, psicodramma ecc.) per la consapevolezza e la liberazione dei blocchi, e le principali tecniche di meditazione (vipassana, mantra, yoga, preghiera). I risultati sono all’altezza delle aspettative, le persone alla fine del corso sperimentano una sorta di trasformazione interiore e del comportamento e vivono stati di coscienza molto positivi, unitari e creativi. Ritrovare l’unità e la fluidità interiore è il primo passo verso una visione olistica dell’esistenza, visione che potrà essere successivamente trasmessa ai bambini in un contesto di educazione globale.
Tavola riassuntiva delle quattro scoperte sulla coerenza neuropsichica 1) La prima scoperta è relativa all’esistenza di una correlazione tra la coerenza tra le onde elettroencefalografiche tra i due emisferi e la salute psicosomatica. L’osservazione di più di un migliaio di pazienti evidenzia che le onde elettroencefalografiche dei due emisferi possono essere più o meno coerenti in relazione al loro livello di integrità psicofisica: alti valori sono correlati a stati di salute, bassi valori sono correlati a stati di depressione psicofisica. Il valore di coerenza viene interpretato come indicatore generale della comunicazione e integrazione tra i due emisferi e tra le differenti aree funzionali del cervello (tre cervelli). Il campo principale di applicazione di questa scoperta è in medicina psicosomatica, come quantificazione globale dello stato di salute.
2) La seconda scoperta è quella degli "stati armonici ad altissima coerenza", caratteristici dei momenti di intensa creatività, di profondo benessere e degli stati di meditazione. La coerenza media durante le sessioni di meditazione è alta, tendente al 95-100%. La coerenza media di un gruppo di meditanti dopo una sessione di meditazione è significativamente più elevata della loro media prima della sessione. Due ricerche del 1990 e 1991 hanno permesso di scoprire che, in stati di meditazione, le onde cerebrali (oltre ad essere ad elevata coerenza) possono generare un’unica onda armonica, con picchi regolari o a forma di onda sinusoidale, spesso stabile per decine di minuti, come se tutte le differenti frequenze dei vari centri cerebrali diventassero coerenti e iniziassero a "suonare un’unica sinfonia comune" indice di profondo benessere psicofisico. Questa seconda scoperta trova la sua principale applicazione nell'ambito dello sviluppo del potenziale umano come quantificazione dello stato evolutivo individuale.
3) La terza scoperta è relativa alla "coerenza intercerebrale ", ossia alla "sincronizzazione interpersonale". I cervelli di coppie di persone vicine, che normalmente sono caratterizzati da onde completamente indipendenti e non coerenti, possono sincronizzarsi tra loro anche a livelli molto alti. Questi dati sono stati da me rilevati e quantificati con una serie di esperimenti su coppie svolti nel 1991 e 1992, analizzando i valori di coerenza tra i loro emisferi destri e sinistri. La ricerca ha evidenziato un'inaspettata comunicazione tra persone vicine, con punte di sincronizzazione tra cervelli superiori al 90%. Questa scoperta dimostra scientificamente una "comunicazione sottile" tra persone e permette di quantificare fenomeni come l'affetto di coppia, l'empatia, il feeling e la telepatia.
4) La quarta scoperta, strettamente derivata dalle terza, è relativa alla "sincronizzazione collettiva", ossia all'esistenza di un "campo di coerenza collettivo" tra persone in gruppo. Una serie di esperimenti, iniziati nel 1994, su gruppi di 12 persone, prima e durante una sessione di meditazione, hanno evidenziato un aumento della coerenza tra le onde EEG dei cervelli di persone vicine durante la fase di meditazione, con valori che hanno superato il 60% con punte massime che hanno raggiunto l'82%. E' la prima dimostrazione scientifica dell'esistenza di un "campo di coscienza collettiva". Questi dati permettono di comprendere le basi scientifiche della "telepatia collettiva", della cooperazione o delle difficoltà di relazione all’interno di gruppi di lavoro, classi scolastiche, società.
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