LO SHIATSU
Che cos'è lo “Shiatsu” Shiatsu: dal giapponese Shi = dito, Atsu = pressione Il termine indica una tecnica di massaggio manuale che attraverso delle pressioni delle dita sul corpo, che servono per armonizzare l’energia che fluisce attraverso i meridiani. Con diversi tipi di pressione l’operatore ristabilisce il flusso energetico restituendo al corpo una sensazione di benessere ed equilibrio che coinvolge anche gli organi. La pressione sui meridiani e i punti che fanno parte della struttura energetica dell’essere umano, è patrimonio delle tradizioni orientali da cui nasce appunto anche lo Shiatsu.
Nasce infatti in Giappone dove agli inizi del 20° secolo alcuni maestri praticavano forme di pssaggio cinese tradizionale. La medicina cinese giunse in Giappone attraverso i monaci buddisti nel 560 a. C. ma venne comunque trasformata negli anni dai giapponesi, che la fecero propria, inventando delle tecniche tutte loro, come accadde anche per il massaccio.
In Giappone da secoli si ritiene che il massaggio sia fondamentale per conoscere la struttura del corpo umano e il passaggio dei meridiani necessari anche per l’agopuntura. Nonostante queste conoscenze molte delle tecniche andarono perdute e dimenticate, relegate a terapisti minori. Nel Novecento invece insieme alla modernizzazione del paese si assiste ad una riscoperta del massaggio terapeutico. Ci furono maestri che coniugarono le conoscenze moderne con la saggezza antica, sviluppando la terapia della pressione manuale su alcuni punti e zone del corpo, insieme a movimenti che favorissero la mobilità della colonna. Questo prese il nome di Shiatsu.
Lo Shiatsu si basa su quattro "pilastri":
1.il respiro
2.la postura
3.la perpendicolarità
4.la pressione
Lo Shiatsu è una tecnica manuale basata principalmente sulle pressioni portate con i pollici, le dita, i palmi delle mani, i gomiti, le ginocchia o i piedi. Una pressione efficace è caratterizzata da cinque fattori che devono sempre essere presenti:
1.l'uso del giusto strumento di lavoro
2.una corretta posizione dell'operatore
3.una corretta individuazione dell'area su cui operare
4.l'attenzione dell'operatore
5.tre fasi pressorie: ingresso, stasi, uscita
Questo permette, contattando il suo livello energetico più profondo e quindi tutti gli aspetti della sua realtà, di risvegliare nel ricevente la sua forza di autoguarigione. Nella medicina tradizionale cinese (MTC) psiche e soma non sono mai stati divisi e questo rappresenta una delle fondamentali differenze con la medicina occidentale.
In Giappone, dopo secoli di diffusione, nel 1911 venne emanata una legge che riconosceva ufficialmente l'agopuntura, l'an-ma e la mo-xa.
La stessa legge lasciava la possibilità di praticare anche altre forme di trattamento non riconosciute e questo avrà una particolare rilevanza nella nascita e nello sviluppo iniziale del metodo Shiatsu. Infatti nel 1964, una nuova normativa definì lo Shiatsu come una forma di cura autonoma e distinta dalle altre tecniche venendo così definito: "La shiatsuterapia è una forma di manipolazione che si esercita con i pollici, le altre dita e i palmi delle mani senza l'ausilio di strumenti, meccanici o d'altro genere. Consiste nella pressione sulla cute intesa a correggere le disfunzioni interne, a migliorare e a conservare lo stato di salute o a trattare malattie specifiche".
Cominciano così a ricoprirsi di prestigio le prime scuole specifiche per il suo insegnamento e tra queste quella creata nel 1940 da Tokujiro Namikoshi, che ha avuto il merito di essere stato il primo a dare una organizzazione didattica essenziale alla metodologia Shiatsu.
Successivamente il Maestro Shizuto Masunaga, inizialmente collaboratore di Namikoshi, ha elaborato una metodologia di Shiatsu che si basa sulla visione energetica del ricevente in quanto persona, fondando l'associazione di Shiatsu IOKAI. L'apporto di Masunaga in termini di evoluzione è stato determinante per il successivo sviluppo dello Shiatsu oltre i confini del Giappone.
In Italia come nel resto d'Europa lo Shiatsu si diffonde all'inizio degli anni settanta, quando trova un ambiente particolarmente favorevole alla propria diffusione e al proprio sviluppo. Lo shiatsu è oggi un fenomeno sociale ad ampio respiro difficilmente confinabile nella categoria delle medicine non convenzionali o banalmente all'universo della new age.
Esistono diversi stili di Shiatsu tra i più diffusi quelli omonimi fondati da questi due grandi maestri: Namikoshi, Masunaga (o Iokai).
Lo shiatsu nello stile Namikoshi si concentra maggiormente sui sintomi, con l'obbiettivo di intervenire sulle patologie in via preventiva e terapeutica, ed è l'unica scuola di Shiatsu ufficialmente riconosciuta dal Ministero della Sanità giapponese. Si contraddistingue per un approccio che utilizza le conoscenza della scienza medica occidentale. Tale tecnica mostra un'efficacia elevata in tempi rapidi, con riferimento agli specifici sintomi trattati.
Lo stile Masunaga, maggiormente diffuso in occidente, mira ad un equilibrio generale delle funzioni dell'organismo, la cui mancanza sarebbe, secondo Masunaga, la causa prima delle patologie: l'attenzione è dunque spostata dai sintomi alle cause. Nella pratica dello Shiatsu "Masunaga", si riscontra tipicamente un effetto di rilascio delle tensioni muscolari, con regolarizzazione del respiro, del battito cardiaco e della temperatura corporea; ciò che favorisce un benessere a tutti i livelli (psichico, emotivo, fisico) che, dopo una sequenza di quattro-otto sedute con cadenza settimanale, tende a stabilizzarsi per un periodo di alcuni mesi. Alcuni benefici, talvolta, permangono più a lungo.
Ohashi ha sviluppato una modalità di lavoro che si basa sulla comunicazione e la sinergia tra chi pratica e chi riceve il trattamento, aumentando il benessere e l'armonia di entrambi, portando quindi beneficio agli operatori. Il movimento continuo e l'uso della forza di gravita' rendono il corpo di chi pratica questo tipo di metodo, molto flessibile e privo di rigidità e contrazioni che alla lunga possono interferire con il flusso energetico. Ohashi ha contribuito alla diffusione di questa pratica in Occidente, con la pubblicazione di diversi libri e la fondazione di molte scuole di Ohashiatsu in tutto il mondo.
Fino ad oggi, tuttavia, non è stato condotto alcuno studio scientifico, da parte di università italiane, per riscontrare gli effetti dello shiatsu. Inoltre, la discipina dello shiatsu non è stata riconosciuta in Italia, e la formazione è affidata interamente all'iniziativa di scuole private. Tale riconoscimento è stato oggetto di accesi dibattiti nella comunità shiatsu italiana, divisa tra il desiderio di conservare le peculiarità e le esperienze delle singole scuole, e i vantaggi di un riconoscimento pubblico.
Nonostante siano nate diverse varianti ci sono in tutte degli elementi in comune. Per esempio il terapista (shiatsuka) inizialmente prende contatto con il paziente per percepire lo stato energetico in cui si trova la persona e quali siano i punti che necessitano maggiormente di attenzione. L’ambiente dev’essere calmo e tranquillo, accogliente. Il paziente si sdraia a terra su un tatami (materassino imbottito) o direttamente su un lettino da massaggio, il terapista può dunque stare in piedi o inginocchiato. Ci sono dei trattamenti completi già codificati ma si possono trattare i pazienti con delle varianti specifiche per ogni problema. I benefici sono molteplici, ad ogni problema specifico seguirà un trattamento specifico. Non ci sono problemi neanche per bambini e anziani, anche le donne in gravidanza possono sottoporsi ad un trattamento, anzi è avvero adatto per problemi tipici di questa fase della donna. Trattandosi di una tecnica volta ad innalzare il benessere psicofisico i miglioramenti che gli susseguono sono numerosi, dall’aumento di efficienza del sistema immunitario all’eliminazione della sensazione di stress.
Il trattamento solitamente si svolge a terra, dove l’Operatore potrà individuare quali sono le aree che necessitano di un riassetto energetico. Sull’apposito materassino il ricevente deve abbandonare ogni negatività e tensione. Verrà posizionato diversamente il corpo a seconda delle esigenze del trattamento. Il termine del trattamento è una fase importante in quanto il ricevente potrà assimilare lentamente l’azione intensa dello Shiatsu, per poi riassumere la padronanza del corpo fisico e il contatto con la realtà piano piano. Verranno poi dati dei consigli sugli atteggiamenti che facilitano il mantenimento duraturo dei benefici ottenuti.
I benefici sono molteplici, ad ogni problema specifico seguirà un trattamento specifico. Non ci sono problemi neanche per bambini e anziani, anche le donne in gravidanza possono sottoporsi ad un trattamento, anzi è avvero adatto per problemi tipici di questa fase della donna. Trattandosi di una tecnica volta ad innalzare il benessere psicofisico i miglioramenti che gli susseguono sono numerosi, dall’aumento di efficienza del sistema immunitario all’eliminazione della sensazione di stress.
Il massaggio provoca un profondo stato di rilassamento, dovuto a pressioni e trazioni di pochi secondi su zone precise alternate da movimenti per mobilizzare dolcemente le articolazioni. Non vi sono forzature della capacità motoria normale e non vengono sciolti forzatamente nodi di tensione, si agisce solo alla ricerca di una gradualità che bilanci il tutto fino a raggiungere l’equilibrio.
La pressione può essere esercitata con la punta delle dita, con le nocche, con la palma delle mani, con la pianta dei piedi, col gomito o col ginocchio, a seconda della posizione e dell'intensità di stimolazione ricercata. È preferibile non operare direttamente sulla pelle, dunque il paziente potrà vestire abiti comodi. L’ausilio di olii e creme non è previsto, mentre qualche operatore associa delle volte la moxibustione, che consiste nella stimolazione del punto di agopuntura con il riscaldamento operato bruciando dei piccoli coni di polvere di artemisia essiccata appoggiati sulla cute o avvicinando al punto la brace di un "sigaro" fatto con la stessa erba.
Ottimi risultati si possono ottenere con le patologie dolorose dovute alle articolazioni come lombalgie e cefalee. Alcuni successi sono stati riscontrati per la cura di disturbi gastroenterici, asma e disturbi del ciclo mestruale. Chiaramente è efficientissimo per i problemi causati da stress e anche ansia.
Vi sono diverse scuole anche nel nostro Paese, in cui gli associati devono rispondere ad uno standard di curriculum formativo basato su standard riconosciuti da diversi paesi europei. Solitamente si tratta di un tirocinio teorico e pratico di circa 600 ore da svolgersi in tre anni con annesso un anno di praticantato. Successivamente bisogna sostenere l’esame presso le associazioni di categoria abilitate per la qualificazione degli operatori. Dunque sono necessari non meno di quattro anni di formazione per diventare davvero operatori shiatsu.
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