La diagnosi
Il tipico procedimento diagnostico si svolge in tre fasi:
1. diagnosi visuale
2. del polso
3. tramite intervista
La diagnosi visuale comprende l’esame fisico del corpo (pelle, lingua, urina ecc.). Questa analisi è uno dei principali metodi usati e fornisce chiare indicazioni sul problema. Nei bambini al di sotto dei 2 anni la diagnosi viene stabilita osservando venature e nervature di entrambe le orecchie.
La lettura del polso è il secondo importante strumento di indagine. Il sangue e gli umori che fluiscono dai 5 organi vitali e dai 6 organi cavi (e che sono in relazione con le altre parti del corpo corrono attraverso le arterie periferiche fino al polso dove un medico esperto è in grado di interpretare i differenti
”messaggi” . Le pulsazioni principalmente ricercate sono quelle dei 3 umori, del sangue, delle 2 temperature (calda e fredda), degli organi vitali e di quelli cavi.
La diagnosi tramite intervista serve infine per ottenere la storia clinica del paziente (anamnesi) elemento essenziale per una chiara identificazione della malattia.
L’accuratezza della diagnosi dipende in gran parte dall’esperienza del medico.
Il trattamento
Dopo aver diagnosticato il problema, il trattamento può essere quadruplice:
1. dieta
2. comportamento
3. medicamento
4. terapie accessorie
La tradizione tibetana si avvale di metodi antichissimi di guarigione quali la somministrazione di rimedi naturali in forma di pastiglie, sciroppi, decotti ecc. Questi preparati, basati su formule complesse (alcuni farmaci contengono oltre 140 ingredienti), utilizzano radici, steli, foglie, semi, pietre preziose, minerali e sali delle
regioni himalayane, famose anche in passato per lo speciale potere degli elementi naturali.
Il processo di preparazione richiede la stretta osservanza di condizioni climatiche e astrologiche che ottimizzano l’efficacia dei principi attivi che viene poi ulteriormente incrementata grazie a speciali invocazioni e rituali al Buddha della Medicina e grazie all’energia d’amore e compazzione dei Lama.
Il medico tibetano è consapevole dell’importanza che l’assunzione di cibi e bevande o lo stesso atteggiamento (fisico, verbale o mentale) hanno nel mantenere o nel distruggere l’equilibrio delle 3 energie, si avvale inoltre dei sostegni dietetici e comportamentali e, eventualmente, di terapie accessorie. Di queste ultime ne esistono diverse: la moxibustione, il salasso, il massaggio, il trattamento dell’
”ago d’oro” , i bagni medicati, i bagni termali, la coppettazione ecc.
Massaggi
Il massaggio è una delle terapie accessorie ora più popolari della medicina tibetana. Fondamentalmente viene somministrato in accordo alle istruzioni che si trovano nei testi di medicina tantrica mentre informazioni aggiuntive sono state introdotto sulla base di un’esperienza millenaria.
Il massaggio è molto utile e benefico nel trattamento di vari tipi di disordini. In particolare per lo squilibrio degli umori vento e flemma. Rinforza l’energia di tutti gli organi e ristabilisce una buona circolazione delle 3 energie.
Le tecniche di massaggio sono molteplici: sfioramento, frizione, impastamento, digitopressione, ecc. In rapporto alla malattia vengono poi impiegati differenti oli e lozioni.
Kunpen Lama Gangchen – Istituto per la Diffusione della Tradizione Medica Tibetana sito