AGRICOLTURA VIBRAZIONALE
di Leonella Zupo
Attualmente è l’agricoltura l’attività umana che richiede il maggior consumo di acqua. In Italia, nel settore agricolo viene impiegato il 46% della risorsa idrica, seguito dal 19% per le produzioni elettriche, dal 18% per le forniture idriche pubbliche (l’acqua che arriva nelle nostre case) e dal 17% per le industrie.
Il concetto di agricoltura vibrazionale
Secondo l’agricoltura vibrazionale, l’azienda agricola è un organismo formato da diverse parti: l’agricoltore, il terreno, le piante e gli animali. Per ottenere un organismo in salute, che sappia cavarsela da solo, è indispensabile stimolare l’armonia tra i vari componenti e un buon flusso energetico (dialogo) fra uomo, terra e cosmo. Il leit motiv è quello di riappropiarsi e di rilanciare i concetti fondamentali dell’agricoltura biologica. Più precisamente, gli obiettivi sono rappresentati dal rispetto della vita in tutte le sue infinite forme e dalla comunicazione fra tutte le componenti dell’azienda come base per ottenere ottimi risultati, dalla centralità del suolo e della sua fertilità complessiva e, infine, dalla possibilità di ottenere una buona salute nell’organismo-azienda, a condizione di rispettare le leggi che la natura in ogni momento insegna. L’agricoltore è visto come il direttore di un’orchestra formata da tutte le componenti della sua azienda.
Il suolo può essere considerato il sistema digerente dell’azienda, ma a sua volta è anche un organismo. Nell’agricoltura biologica è fondamentale metterlo al centro delle attenzioni, perché è solo così che si pongono le basi per un organismo sano, e a tale scopo vengono utilizzate vibrazioni che portano salute, fertilità, biodiversità e vitalità. Per quanto riguarda la salute delle piante, e il discorso delle cosiddette malattie, è ribaltato il consueto modo di pensare: non si tratta di “lottare o difendere da nemici” le piante, ma di stimolarne la salute attraverso impulsi che portino comunicazione, adattabilità, equilibrata assimilazione e autodifesa.
Acque vibrazionali
Ma ancor prima di parlare dell’acqua e della forza delle vibrazioni, bisogna intendersi su cosa siano le vibrazioni.
Ogni avvenimento produce vibrazioni positive e non positive, secondo la qualità dell’avvenimento stesso. Dal movimento di un pianeta, al volo di una zanzara, al semplice pensiero: tutto emette energia e, di conseguenza, produce vibrazione.
Fra tutto ciò che può essere influenzato e può assumere una vibrazione, l’acqua è l’assorbente per eccellenza, talmente potente da riuscire ad accogliere in sé qualsiasi materia.
Queste le premesse dell’intervento dell’architetto Gigi Capriolo, fondatore e presidente dell’Istituto di Ricerche Cosmòs di Milano (che da più di vent’anni studia la forma energetica dell’acqua), intervenuto sul tema delle acque vibrazionali in agricoltura al seminario dal titolo Nuove e vecchie conoscenze per un’agricoltura del futuro, svoltosi il 1° ottobre a Riva del Garda (Trento) in località Parco del Pernone, Varone.
Al convegno sono intervenuti, fra gli altri, Emilio Del Giudice, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Milano, sul ruolo dell’elettromagnetismo in biologia, Lucietta Betti, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-ambientali - Area Patologia vegetale dell’Università di Bologna e F. Borghini, del Dipartimento di Scienze Biomediche - Università di Chieti-Pescara, sul tema della sensibilità delle piante ai preparati omeopatici e ai campi elettromagnetici deboli e sulle prospettive per l’agricoltura, E. Accorsi e H. Bosch (Humus - Scarsina - FC) sull’agricoltura vibrazionale, e C. Casera, del Centro di Sperimentazione agraria e forestale Laimburg - Bolzano, sull’agricoltura biodinamica quale contributo per il miglioramento della fertilità della terra.
“Lo zucchero, nell’acqua - spiega Gigi Capriolo - dopo un po’ scompare. Non vediamo più la zolletta, ma l’acqua è diventata dolce. L’acqua può cambiare di colore o di sapore, ma rimane sempre acqua”.
Secondo questa teoria, l’acqua è il simbolo dell’equilibrio energetico universale, poiché in essa l’attività elettrica maschile (yang) dell’idrogeno ben si combina con quella magnetica femminile (jin) dell’ossigeno. Grazie alla sua versatilità, l’acqua è l’elemento che con più facilità cambia di stato: da ghiaccio diventa liquida, poi gassosa e aeriforme. Tutto questo le permette di salire e scendere nel creato, portando informazioni dall’alto verso il basso e viceversa. Allo stato liquido, è la sostanza più duttile che esista e le è facile informare tutte le proprie molecole su una vibrazione con cui è venuta in contatto.
“Lo stato liquido dell’acqua - prosegue Gigi Capriolo - duttile e mobile, le permette di ricordare, di avere memoria dei suoi passaggi di stato e di assorbire le vibrazioni cosmiche di cui s’impregna. Il suo ciclo di terra-cielo è una ritmica, continua oscillazione: dalla pioggia, al fiume, al mare, tutte le informazioni sono trasportate e trasformate in qualità biologiche. L’acqua è ovunque fisicamente e chimicamente uguale, ma energeticamente può essere molto differente, secondo la specifica vibrazione dovuta all’informazione di provenienza”
Terra, Acqua, Aria e Fuoco
Da oltre un ventennio, all’interno dell’Istituto di Ricerche Cosmòs, Capriolo studia con i suoi collaboratori la forma energetica dell’acqua e, dopo molto tempo, si è reso conto che poteva decodificare le differenze vibrazionali e ricondurle, per maggiore facilità di comprensione, ai quattro elementi (terra, acqua, aria e fuoco) e, per le vibrazioni che erano talmente forti da uscire da questo schema, ha identificato le ulteriori caratteristiche nell’etere.
“Ogni elemento - commenta Gigi Capriolo - ha nove diversi livelli di vibrazione. Per passare da un livello a quello superiore si utilizza lo stesso procedimento che serve per passare dal ghiaccio al vapore: la sostanza è la stessa, ma cambia lo stato di aggregazione molecolare. A mano a mano che si sale di livello, la materia diventa sempre più sottile, più spirituale. Ogni elemento contiene gli altri che, ciclicamente, si ripropongono con andamento spiraliforme, ma a un livello superiore: l’elemento alchemico si è purificato e si ripropone a un gradino più alto nei nove livelli. Studiando l’acqua, anche quella di ruscelli freschi e puliti, si prende coscienza dei miracoli compiuti dalle acque informate, vibrazionali, sacre. L’acqua che porta con sé un messaggio vibrazionale di equilibrio e di salute, suggerisce continuamente all’organo malato qual è la vibrazione che deve assumere per tornare a star bene e l’organo, lentamente, la riassume: questo è il miracolo, l’acqua non fa guarire, ma permette di guarire. Lo stesso discorso, naturalmente, vale per l’ambiente ed è quindi applicabile anche in agricoltura. Essendo l’elemento che - proprio per il suo stato aggregativo - ha le maggiori possibilità di ricezione e di memorizzazione di ogni energia, l’acqua è la condensazione cosmica presente in ogni sito del nostro pianeta. Secondo il luogo, il momento zodiacale e l’entourage energetico in cui l’acqua si trova, si carica di qualità (frequenze o vibrazioni) che memorizza e trattiene in sé, risuonando ed emettendole intorno. Secondo la qualità ricevuta e assunta, l’acqua lavora su uno stato (un piano umano o un ambiente), portando riequilibrio laddove il problema si era manifestato creando per esempio la malattia di una pianta, la disarmonizzazione, la caduta energetica”.
In natura esistono acque che hanno condensate in esse queste qualità energetiche cosmiche. L’Istituto Cosmòs da vent’anni le raccoglie e le studia. Anche le energie tipiche delle costellazioni, quindi dei vari segni zodiacali, sposandosi con quelle dei quattro elementi, assumerebbero le caratteristiche vibrazionali rappresentative di questi ultimi. Tutte queste energie, nella loro meravigliosa complessità e complementarietà, giungono continuamente e ritmicamente sulla Terra e sull’uomo. L’acqua cambierebbe dunque vibratoriamente le sue proprietà se esposta o sacrificata - cioè portata al sacro - all’avvento di queste speciali ondate di energia.
Un’ulteriore, interessante e unica possibilità, sembra essere la riproducibilità: bastano infatti tre gocce poste in un litro d’acqua di rubinetto per fare in modo che tutta questa abbia le possibilità, le vibrazioni e le energie dell’acqua-madre. Per mezzo di queste acque sarebbe quindi possibile indurre riequilibrio nell’essere, uomo o ambiente che sia.
Esporre dunque in un ambiente dell’acqua, o metterla nel vaso di una pianta, vuol dire fare in modo che essa lavori con le sue proprietà sull’ambiente e sugli uomini che lo abitano. In effetti, ogni filo d’erba, ogni piccola pianta o maestoso albero, assorbe dalla terra e dall’acqua il proprio nutrimento fisico ed energetico: le foglie, poi, nell’ambito del processo clorofilliano, lo rimettono nell’ambiente così come emettono l’ossigeno.
Riequilibrio con particolari acque vibrazionali
L’Istituto Cosmòs, in particolare, ha scelto sette acque, tra tutte quelle studiate, che - se assunte quotidianamente - possono portare al riequilibrio: l’acqua di Lourdes, che scaturisce sotto la grotta dell’apparizione, l’acqua di Montichiari, anch’essa nella sorgente scaturita accanto al luogo dell’apparizione, l’acqua Asbesto, ritrovata in ruscelli e torrenti incontaminati, l’acqua Prima, un’acqua cosmica, ricevuta cioè esponendola all’avvento dei raggi della Luna e degli altri astri, l’acqua di San Damiano, che si trova nel pozzo accanto al luogo dell’apparizione, l’acqua di Medjugorje, nella fontana accanto alla chiesa dell’apparizione, e infine l’acqua Luce, anch’essa un’acqua cosmica. Ma ve ne sono tante altre…
Ci piace chiudere, a questo punto, con una bellissima frase del Dalai Lama: “Nessuno è nato sotto una cattiva stella. Ci sono piuttosto persone che guardano male il Cielo”.
Edizione n. 33 del 29 ottobre 2004
Sp. Viticoltura di precisione
Egregi Signori quello che ho letto va tutto bene ma sarebbe interessante che elaboraste un testo di quanto da Voi studiato, esposto e provato al fine di una sempre migliore accolturazione dei terreni. In attesa , porgo cordiali saluti.
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