Di ciò di cui non si può parlare si tace. - Ludwig Wittgenstein

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BIONoNBIO
Per un biologico davvero naturale
BIONoNBIO
IL CIBO COSMICO
Per prima cosa conoscere il cibo.Dal cibo tutti gli esseri sono nati, col cibo essi vivono, verso cibo essi muovono. Al cibo tutti ritornano.
da Upanishad
IL MANIFESTO
DEL CONTADINO IMPAZZITO

<b>IL MANIFESTO<br> DEL CONTADINO IMPAZZITO </b>








libero adattamento
del Manifesto di Wendell Berry


Se amate il guadagno facile,
l’aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate.
Se desiderate sempre più cose prefabbricate,
se avete paura di conoscere i vostri vicini di casa,
se avete paura di morire….
allora nemmeno il vostro futuro
sarà più un mistero per il potere,
la vostra mente sarà perforata in una scheda
e messa via in un cassettino.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno,
quando vi vorranno far morire per il profitto
Continua...
ANIMA DEL BIOLOGICO
OVVERO IL BIO OLTRE IL MERCATO

ANIMA DEL BIOLOGICO <br>OVVERO IL BIO OLTRE IL MERCATO

di Maurizio Di Gregorio

Il Bio, (l’alimentazione, l’agricoltura e la cultura del biologico),  ha superato  in Italia i 50 anni, l’età di un giovane adulto. Se ne parla spesso come di un mercato che è poi il punto di incontro dei suoi tre componenti. La diffusione di un'agricoltura e di una alimentazione naturali, sane equilibrate e nonviolente sono il bel risultato ottenuto grazie al lavoro, all’impegno, alla visione e al sogno di tanti uomini e donne che sono stati in questi anni i pionieri fondatori e costruttori del biologico. Come ciò è stato possibile in una nazione che ha espresso il più piccolo movimento ecologista, è una curiosità speciale. Qui vogliamo trattare del bio oltre il mercato, cioè del bio come pratica di vita, cultura vissuta, intenzione originaria ed anima che si realizza. A 50 anni bisognerebbe occuparsene.  Continua...
TERRA, ANIMA, SOCIETA' Vol. 1
TERRA, ANIMA, SOCIETA' Vol. 1 A.a.V.v. Resurgence Book
se vuoi comprarlo
  
Questo libro raccoglie una serie di straordinari articoli, raccolti in due volumi, della prestigiosa rivista internazionale Resurgence che celebra la pubblicazione del 200° numero. Cos’è Resurgence? È una rivista con molte idee e visioni originali che aiutano a costruire una prossima era ecologica, un’era che unirà la terra, il sé e la società. Resurgence ci parla della fondamentale distruttività della globalizzazione economica; il bisogno di “un’economia come se la gente contasse qualcosa”, l’importanza del rapporto umano, la spiritualità, la ruralità, la nonviolenza e il Terzo Mondo. Una visione in cui natura, società, spiritualità sono parti integranti l’uno dell’altra. Nel corso della vita possiamo imparare a riconoscere i problemi del mondo e possiamo imparare ad affrontare anche i quesiti più profondi della nostra esistenza, ma dovremmo anche imparare a riconoscere il legame imprescindibile tra noi e il mondo.
Continua...
L'IGIENE CONTRONATURA DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE
L'IGIENE CONTRONATURA DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE

di Edward Goldsmith

In tutto il mondo i piccoli produttori di generi alimentari e i commercianti di tipo tradizionale stanno progressivamente chiudendo a causa di gravose leggi dello Stato, che impongono spese fuori dalla loro portata in nome dell' "igiene". Ma è quest'ultimo il vero motivo che fa chiudere i piccoli produttori alimentari e lascia che le grandi industrie ripuliscano il loro mercato? Per i piccoli produttori alimentari e i commercianti di ogni tipo diventa sempre più difficile sopravvivere da soli nel contesto di un'economia globalizzata e impegnata a massimizzare il commercio e lo sviluppo. Tale tendenza si è enormemente accentuata grazie anche alle regole imposte dall'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), che obbliga i governi ad aprire i mercati nazionali agli alimenti di importazione, in particolare a quelli, solitamente ben sovvenzionati, degli Stati Uniti. Il prezzo della soia importata in India e proveniente dagli USA sarebbe di 34,8 dollari al quintale, invece degli attuali 15,5, se il governo americano non lo sovvenzionasse. [1] Nessun contadino, né in India né altrove, può competere con questo prezzo. Continua...
TERRA, ANIMA, SOCIETA' vol. 2
TERRA, ANIMA, SOCIETA' vol. 2 di A.a.V.v. Resurgence Book
se vuoi comprarlo

E' il secondo volume della selezione di articoli pubblicati nel corso degli anni dalla prestigiosa rivista inglese "Resurgence", diretta da Satish Kumar, che da oltre 40 anni coniuga insieme ecologia profonda, temi sociali e crescita interiore spirituale. Tratta di temi tutti attualissimi e scritti, come contributo volontario, da autori di fama internazionale quali Vandana Shiva, Noam Chomsky, Fritjof Capra, James Lovelock, Matthew Fox, Theodore Roszak, Lester Brown, Larry Dossey e tanti altri. Cos’è Resurgence? È una rivista con molte idee e visioni originali che aiutano a costruire una prossima era ecologica, un’era che unirà la terra, il sé e la società. Resurgence ci parla della fondamentale distruttività della globalizzazione economica; il bisogno di “un’economia come se la gente contasse qualcosa”, l’importanza del rapporto umano, la spiritualità, la ruralità, la nonviolenza e il Terzo Mondo.
Continua...
LA TRUFFA E' EXTRAVERGINE
LA TRUFFA E' EXTRAVERGINE
Marchi nobili. Etichette curate. Ma aziende inesistenti. E nelle bottiglie non c'era olio d'oliva. Una banda ha venduto in Italia e in Europa 100 tonnellate di liquido sospetto Li hanno bloccati sul più bello. L'olio extra vergine pugliese, "quello tinto con la clorofilla... che è veleno ed è pure cancerogeno", ridevano per telefono, stava per sbarcare negli Stati Uniti. I container pronti, gli acquirenti già trovati: sono arrivati i carabinieri e hanno sequestrato tutto. Intanto però avevano già invaso i piccoli market di Milano e provincia. Ma anche molti negozi in Germania, Svizzera, e per rimanere in Italia, in Toscana, Liguria, Veneto. Il prossimo business era quello dell'Europa dell'est. In un anno e mezzo avevano messo già sul mercato 400 mila lattine di olio contraffatto, cattivo e pericoloso per la salute dell'uomo. "Ma in fondo, noi, mica spacciamo droga. Non facciamo niente di male", si rincuoravano tra loro. Continua...
CONSUMARE VERDE O CONSUMARE MENO?
CONSUMARE VERDE O CONSUMARE MENO?

di George Monbiot

Molti comprano prodotti biologici convinti di salvare l’ambiente. Invece di nuovi consumi serve un cambiamento politico. Non andare avanti così. I climatologi avevano detto che gli inverni sarebbero stati più umidi e le estati più secche. Quindi non possiamo dire che le inondazioni siano dovute ai cambiamenti del clima, ma neanche che siano compatibili con attuali modelli climatici.
A causa dell'innalzamento del livello dei mari e della maggiore quantità di pioggia caduta durante l'inverno, basterà che lo straripamento dei fiumi coincida con l'alta marea di primavera per creare i presupposti per una catastrofe. Il nostro principale obiettivo deve essere impedire che i ghiacci della Groenlandia e dell'Antartico occidentale si sciolgano. L'unica cosa che dobbiamo chiederci a proposito dei cambiamenti climatici e' come evitare che ciò succeda. Sono uscite decine di libri e sembrano dare tutti una risposta: possiamo salvare il mondo scegliendo uno stile di vita più saggio e più verde. A luglio il Guardian ha pubblicato un estratto del nuovo libro di Sheherazade Goldsmith, che ci spiega "come vivere entro i limiti della natura".
È facile: basta farsi da soli il pane, il burro, il formaggio, la marmellata e i sottaceti, tenere una mucca da latte, avere un po' di maiali, capre, oche, galline, anatre, alveari, giardini e frutteti. Be', che state aspettando? Continua...
ATTENTI A QUEGLI 8: I VELENI IN TAVOLA
ATTENTI A QUEGLI 8: I VELENI IN TAVOLA
Pesticidi.
Antiparassitari e diserbanti chimici sono impiegati nelle coltivazioni di frutta e ortaggi e contaminano tutto il ciclo alimentare. Sono state trovate tracce persino nel latte materno. Questi trattamenti sono ancor più intensivi per i prodotti fuori stagione che è bene evitare. I prodotti biologici sono, naturalmente, esenti dalla presenza di residui chimici.

Metalli pesanti.
I metalli pesanti come mercurio, piombo, cadmio e il cromo, contaminano prevalentemente il pesce. Sono a rischio anche le coltivazioni e gli allevamenti vicini a discariche che non garantiscono la completa impermeabilità del suolo.

Mangimi.
In Europa ed in Italia polli e vitelli vengono
Continua...
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UN'AGRICOLTURA MODERNA PER L'AVVENIRE


di Gruppo Beaulieu

I fautori dell'agronomia convenzionale sostengono che il mondo non può essere alimentato senza le sue tecniche, senza l'agrochimica. Questa affermazione è erronea.
Un'agricoltura altamente produttiva è attualmente in fase di sviluppo e di espansione: l'agricoltura detta biologica o ecologica. Malgrado gli investimenti in questo campo siano praticamente trascurabili rispetto alle somme investite nella ricerca agrochimica convenzionale, quest'agricoltura dimostra:

- che il suo un rendimento è di solo 10-15% inferiore a quello dell'agronomia chimica convenzionale, e perfino uguale o superiore per certe colture e colture associate;
- che è in grado di eliminare le conseguenze ecologiche gravi dell’agricoltura convenzionale;
- che costa meno e produce redditi vicini ai livelli normali.

Quando le somme investite nella ricerca convenzionale saranno destinate alla ricerca in agricoltura biologica, senza alcun dubbio il reddito aumenterà ancora sensibilmente. La produzione convenzionale causa oggi eccedenze agricole enormi.
Una diminuzione immediata della produzione del 10-15% in Europa e nell'America del Nord sarebbe più che salutare per il bilancio degli Stati che devono finanziare lo smercio delle eccedenze con miliardi di sovvenzioni.
Nel Terzo Mondo, l'agricoltura ecologica permette di raddoppiare o triplicare i redditi dell'agricoltura tradizionale e questo aumento di produzione da parte di tutti i "piccoli agricoltori" basterebbe per il momento a risolvere i problemi alimentari di molti Paesi. Ma è necessario uno sforzo molto più consistente in questa direzione; ci troviamo solo all'inizio.

Notiamo fra l'altro che l'agricoltura convenzionale di molti Stati europei non è ancora troppo lontana da quella ecologica, e la riconversione sarebbe quindi relativamente più facile che in altri paesi industrializzati.
L'agricoltura ecologica non solo permette redditi consistenti, sufficienti a soddisfare il fabbisogno alimentare del mondo, ma assicura anche la fertilità perenne del suolo, anzi la migliora. Contiene l'erosione, contrasta la desertificazione. Non inquina la acque di superficie, né quelle sotterranee e evita quindi le spese ingenti per la depurazione delle acque e l'approvvigionamento di acqua potabile.
Questi costi, oggi a carico delle finanze pubbliche, in una gestione sana dovrebbero essere assunti dall'agricoltura convenzionale, rincarandone cosi i prodotti e riducendone un po' la competitività, peraltro artificiale.

L'agricoltura biologica produce alimenti senza residui chimici e meno gonfi di acqua, consente di eliminare quasi completamente l'inquinamento da nitrati della acque freatiche: essa determinerebbe un miglioramento generale delle salute.
Questa agricoltura del futuro offre nuove possibilità di sviluppo alle aziende, in un quadro di sfruttamento agricolo diversificato nel quale l'azienda diventa un sistema che si autoregola, quasi un circuito chiuso. La reintroduzione di boschetti e siepi, la scomparsa della monotonia delle vaste monocolture aumentano il fascino dei paesaggi.

Contrariamente a un pregiudizio diffuso, l'agricoltura ecologica non è un passo indietro, ma un passo in avanti: il superamento dell'agricoltura chimica convenzionale. L'agricoltura biologica è più complessa e richiede agricoltori ben formati. Esige l'osservazione costante della natura e un'attenzione continua per migliorare i cicli ecologici e gli equilibri dinamici, che occorre comprendere prima di poterli favorire in vista di un accrescimento della produzione.

Equilibrio tra allevamento, colture e concimazione
La separazione in zone agricole e zone di allevamento è uno degli errori più gravi dell'agricoltura in Europa. Essa interrompe la catene di pascolo, rende necessario il trasporto di enormi quantità di concime, di foraggi per bestiame, di latte -uno spreco di energia incredibile. L'azienda biologica invece tende verso l'equilibrio fra il numero di capi di bestiame e la capacità di produzione di foraggio da una parte, e il numero di capi di bestiame e il suo bisogno di concime organico dall'altra. Grazie alla coltivazione di foraggi, leguminose in particolare (p.es. trifoglio, fagioli, soia, piselli, erba medica), oppure di concime verde, che fissano azoto, si rende superfluo l'acquisto di concime a base di azoto sintetico. L'acquisto di foraggio complementare è ridotto al minimo o soppresso. Ne risulta un risparmio importante per l'azienda singola; a livello mondiale, il consumo di petrolio, e l'inquinamento che gli è associato, risulterebbero ridotti.
La maggior parte degli Stati potrebbero diminuire di molto le spese d'importazione.

In alcune regioni del mondo la combinazione allevamento di bestiame/agricoltura non è possibile. In questo caso si provvederà all'arricchimento del suolo con azoto per mezzo della coltivazione di leguminose e concime verde.

In zone a clima semiarido la coltura di concime verde è problematica, poiché non c'è abbastanza acqua per due colture successive all'anno. In questo caso si deve sostituire la coltura di nutrimento ogni due o tre anni con la coltura di concime verde (rotazione). Il concime verde può essere messo a profitto come riserva per nutrire il bestiame. Si può egualmente assicurare l'apporto di azoto per mezzo di colture complementari (p.es. mais/fagioli) o per mezzo di alberi che fissano l'azoto.
I suoli che hanno poche riserve nutritive e minerali richiedono la compensazione delle perdite di fosfato, potassio e altri minerali, causate dalla commercializzazione della produzione agricola.

Concimi organici –pacciamatura
Le seguenti tecniche sono indispensabili nell'agricoltura ecologica: il compostaggio del concime animale e di tutti i residui organici in mucchio oppure sparsi nei campi, l'ossigenazione del liquame, la produzione di bio-gas, di concime verde, la pacciamatura (copertura del suolo con frammenti vegetali e paglia).
Questa tecniche richiedono abbastanza lavoro, ma assicurano la fertilità del suolo, la sua umidità, la presenza di materia organica, la sua protezione contro pioggia, vento e sole. Un suolo protetto contro l'erosione e nutrito in questo modo sviluppa un'attività biologica intensa che rifornisce le colture di elementi nutrienti.

Agro-selvicoltura
L'agro-selvicoltura (combinazione di piantagione di alberi e agricoltura) è una tecnica molto favorevole nei climi subtropicali freddi e nei climi tropicali umidi. Nel clima secco, gli alberi proteggono dal vento, riducendo l'evaporazione e l'erosione dovuta ad esso; riforniscono legna da ardere e foraggio per il bestiame (foglie, baccelli). L'ombra e il contenimento dell'erosione causata dalle piogge sono effetti favorevoli della presenza di alberi nei due tipi di clima. Inoltre, gli alberi ospitano tutta una fauna d'insetti e di uccelli, introducendo quindi la diversificazione nell'ecosistema delle colture.

Associazione di colture diversificate

La monocoltura è un ecosistema squilibrato al massimo. L'agricoltura biologica reintroduce nei campi la diversità, mediante la quale i vegetali si completano reciprocamente.
Attraverso rotazioni e associazioni di colture ben studiate e un’adeguata cura del suolo (erpicatura), l'agricoltore combatte allo stesso tempo il predominio di certe erbe infestanti e il propagarsi di insetti nocivi o altri parassiti. Siepi, boschetti, alberi e altri biotopi suddividono i campi e funzionano come "riserva naturale" per insetti utili, animali e vegetali.
Questa agricoltura del futuro richiede ancora un immenso lavoro di ricerca, specialmente per l'agricoltura tropicale e subtropicale.
La ricerca è fondamentale, perché l'agricoltura ecologica rappresenta una speranza per l'avvenire specialmente per i paesi del Terzo Mondo in quanto: -.consente rese elevate;

- consente di occupare molta mano d'opera, mantenendo la popolazione nell'ambiente rurale;

- l'azienda necessita di pochi acquisti, quindi l'agricoltore resta indipendente e il paese è in grado di ridurre le proprie importazioni dall'estero (l'uso di concimi chimici e pesticidi è assai ridotto); .protegge il suolo contro l'erosione, assicura la sua fertilità, combatte la desertificazione;

- aumenta la qualità di vita dell'agricoltore (attività molteplici, nessun contatto con prodotti tossici, indipendenza economica, autonomia, integrazione dell'essere umano nella natura, nella creazione).

Il problema della meccanizzazione
La meccanizzazione riduce considerevolmente il lavoro umano necessario alla gestione di un'azienda agricola. Questo effetto è positivo solo se i contadini in sovrannumero trovano altrove impieghi salariati.
Nella maggior parte dei paesi del Terzo Mondo l'agricoltura dovrebbe assorbire mano d'opera e non liberarla. In Europa e nell'America del Nord l'agricoltura ecologica potrebbe contribuire all'eliminazione della disoccupazione. Economicamente questa idea può sembrare un controsenso. Tenendo conto però in primo luogo di una finalità umana, spesso si è portati a dubitare del buon senso dei criteri economici.
Per il momento l'agricoltura ecologica, pur richiedendo già una maggiore quantità di mano d'opera, rimette in discussione solo in parte la meccanizzazione classica. La distruzione della struttura dei suoli e il loro compattamento, dovuto a macchine troppo pesanti o utilizzate in tempo di pioggia, pone un problema serio ed esige un cambiamento.

L'utilizzazione di energie rinnovabili in agricoltura è un'altra questione che necessita di essere attentamente studiata.

tratto da “Costruire la speranza”, Gruppo Beaulieu.


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