L'UOMO E' ONNIVORO?
di Sandra Marcial
La classe dei carnivori si distingue dalla struttura fisica predatoria (artigli, canini sviluppati), mascelle con movimento solo verticale per ghermire e bloccare la preda, intestino breve (solo 3 volte la lunghezza del proprio tronco) per evitare una sosta prolungata della carne ingerita facilmente putriscibile, secrezione gastrica fortemente acida (10 volte più abbondante rispetto ad un animale erbivoro) per digerire le abbondanti proteine, presenza dell’uricasi (enzima che neutralizza l’eccesso di acido urico), mancanza di pori sulla pelle (per evitare fenomeni di cristallizzazione dei sali dell’acido urico e conseguenti artriti), mancanza della ptialina nella saliva (inutile se non si devono digerire amidi), liquidi organici a pH acido, attitudine allo scatto e alla potenza ma scarsa resistenza.
La classe degli erbivori è caratterizzata da struttura fisica forte ma non aggressiva, dentatura priva di veri incisivi superiori per addentare frutti e di canini per dilaniare, molari adatti a triturare l’erba, mascella provvista anche di movimento laterale, saliva ricca di ptialina, intestino lungo sino a 20 volte il tronco, 4 stomaci comprensivi di camera di fermentazione (nella quale possono svilupparsi i batteri che trasformano la cellulosa e le fibre indigeribili dei foraggi in preziose proteine).
La classe degli onnivori è infine composta da parenti stretti dei carnivori, in grado di adattarsi ad una dieta più varia ma paludati di molte caratteristiche fisiche dei carnivori stessi e di una certa aggressività, come ad esempio il cane o l’orso.
Adesso osserviamo l’uomo: struttura fisica non offensiva (priva di naturali strumenti per conquistare le prede), tubo digerente lungo 12 volte la lunghezza del tronco, mandibole deboli e non pronunciate capaci di movimenti verticali e orizzontali, secrezione salivare provvista di ptialina, dentatura sviluppata sopratutto negli incisivi per mordere e addentare frutti e nei molari piatti e robusti per macinare semi, stomaco debole e poco acido, mancanza dell’uricasi, campo visivo ampio, stereoscopico e visione dei colori per individuare meglio i frutti colorati, ghiandole sudorifere diffuse in tutto il corpo; inoltre il suo intestino ha bisogno di stimoli che favoriscano il movimento peristaltico come frutti, cereali ed ortaggi, che a differenza della carne hanno questa attitudine.
La grande capacità dell’intestino crasso e del colon dimostra la loro conformazione adeguata per la sosta ed il transito di scorie di cellulosa e lignina (fibre), eventi che non si verificano nel caso dell’alimento carneo privo di scorie indigeribili. Il crasso inoltre per ottimizzare la sua funzione deve avere un contenuto acido: i semi, le radici e i frutti lasciano in esso residui acidi, mentre le carni lasciano residui alcalini (ammoniaca e altre basi).
Da tutto questo l’uomo non sembra rientrare né nella classe dei carnivori, né in quella degli erbivori e tanto meno in quella degli onnivori, mentre invece presenta tutte le caratteristiche della classe dei frugivori (le scimmie ad esempio) ed in modo minore quelle della classe dei granivori (tipo scoiattolo o topo).
L’uomo ha una mano pensile come le scimmie e i roditori, adatta per afferrare e cogliere frutti ed oggetti tondeggianti; inoltre se consideriamo la placenta, che il biologo inglese T. H. Huxley riteneva la miglior base per la classificazione della specie, l’uomo è sicuramente da ritenere appartenente alla categoria dei frugivori dato che la placenta umana è discoidale come quella delle scimmie antropoidi.
Anche la posizione della mandibola e della dentatura inferiore, rientrante rispetto alla dentatura superiore, è tipica non solo dell’uomo ma anche delle scimmie e degli animali vegetariani in genere.
Pare proprio che l’uomo abbia come cibo elettivo semi, frutta, verdura e ortaggi. Del resto è provato che allo stato naturale può vivere in perfetta salute nutrendosi soltanto di frutti e radici: ne fanno un valido esempio gli indigeni delle isole Marianne che pur essendo vegetariani, nutrendosi solo di frutti e radici crude e non cuocendo nessun alimento, sono forti ed in grado di trasportare sulle spalle fino a 250 kg., esenti da malattie e con durata della vita media nettamente superiore a quella europea
Essere in armonia con la propria fisiologia comporta il rimanere in perfetta salute; è come dire lasciare al leone la sua carne, allo scoiattolo le sue noci ed i suoi frutti, alla pecora la sua erba e le sue radici. Nella storia dell’uomo l’avvento del cibo carneo è così recente e innaturale da non aver fatto scattare meccanismi evolutivi in tal senso. I nostri molari sono ancora a quelli delle nostre cugine scimmie ed il nostro intestino è ancora troppo lungo e poco acido per consentire il transito di carne.
Commento NdR: I fanatismi non sono l’ideale per nessuno, anche perche’ i vegetariani piu’ stretti ed i vegani, non tengono conto che ogni soggetto ha un tipo di gruppo sanguigno e quindi deve alimentarsi in funzione anche di esso.
E’ come voler far funzionare una vettura a benzina con una benzina a diverso numero di ottani rispetto al quale e’ tarata, il risultato sara’ che l’auto NON funzionera’ bene.
Quindi suggeriamo a TUTTI di alimentarsi seguendo le regole della Emodieta e di rimanere quasi vegetariani, con predominanza del cereale RISO, infatti vi e’ un detto antico che dice: …il riso fa’ buon sangue e non si riferisce solo al ridere…. Il RISO e’ il cereale piu’ consumato nel mondo.
Alimento base di circa 1/3 della popolazione terrestre. Il riso e’ il nome di circa 19 specie di piante erbacee annuali, della famiglia delle graminacee, ma solo la Oryza sativa e’ importante per l’alimentazione umana.
L’Oryza sativa e’ una pianta originaria delle regioni dell’Asia sudorientale si dice coltivata in modo intensivo da piu’ di 7000 anni, come dimostrano alcuni reperti databili intorno al 5000 a.C., ritrovati nella Cina orientale e ad altri reperti risalenti a 6000 prima dell’era volgare, ritrovati in una caverna della Thailandia settentrionale.
L’ESSERE UMANO era ed e’ VEGETARIANO od ONNIVORO ?
L’essere umano appartiene all’ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori, cioè atti a consumare frutti, foglie, semi. La neurofisiologia, l’embriologia, l’anatomia comparata confermano come l’uomo sia strutturato per cibarsi di frutti, noci, germogli freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli, ossa ed interiora come i carnivori.
Questi infatti hanno conformazione dentale, patrimonio enzimatico, organi visivi, strutture di offesa, caratteristiche di potenza e d’aggressività, apparato digerente, intestinale, escretorio, sudorifero, circolatorio adatti ad utilizzare l’alimento carneo anche come fonte glucidica, consumandolo crudo e completo di interiora e sangue. Gli esseri umani senza mezzi artificiali difficilmente sarebbero in grado di cacciare.
Molti sono ormai gli scienziati concordi nell’affermare che l’uomo si è convertito a consumare muscoli di animali (in principio carogne) per necessità legate alla inospitalità delle foreste nell’ambiente originario, circa 2 milioni di anni fa nell’era Neozoica, periodo Pleistocene. In quell’epoca avvennero infatti glaciazioni, interglaciazioni (ritiro dei ghiacciai e avvento di climi più caldi) e periodi di siccità contrapposti a forti diluvi: eventi climatici instabili ed irregolari che decretarono la riduzione di gran parte della vegetazione spontanea, nonché il mutare delle foreste in savane.
L’ Homo Habilis sarebbe dunque passato al carnivorismo per poter sopravvivere, pagando però lo scotto di un accorciamento della vita media. L’uomo è diventato carnivoro in epoche in cui non si conoscevano i danni della carne: oggi solo gli esquimesi restano un popolo carnivoro per necessità assoluta.
Essi consumano non solo la carne ma anche gli organi interni e le interiora e bevono il sangue. La durata media della vita di questo popolo è di 25-30 anni. Muoiono vittime della arteriosclerosi causata dall’alimentazione carnivora. Tratto da : societavegetariana.org
Salve , molto interessante e utile il vostro articolo , io per 5 anni ho seguito una dieta macrobiotica e mi trovavo molto bene solo che in seguito ad una forte infiammazione ai muscoli dovuta all assunzione dei troppi cereali ho dovuto smettere e i medici mi hanno detto che il mio gruppo sanguigno 0rh era quello dei famosi primati , proprio quelli che per esigenza hanno dovuto iniziare a cibarsi di carne...che ho reintrodotto con pena tre anni fà...chiaramente continuo a utilizzare il piu possibile frutta e verdura a km 0 derivati della soia che adoro essendo anche intollerante al latte ...cla mia domanda la carne bianca quante volte al mese si può assumere ? ed il pesce ? grazie
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