Come parli, così è il tuo cuore.
Paracelso

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BIONoNBIO
Per un biologico davvero naturale
BIONoNBIO
IL CIBO COSMICO
Per prima cosa conoscere il cibo.Dal cibo tutti gli esseri sono nati, col cibo essi vivono, verso cibo essi muovono. Al cibo tutti ritornano.
da Upanishad
IL MANIFESTO
DEL CONTADINO IMPAZZITO

<b>IL MANIFESTO<br> DEL CONTADINO IMPAZZITO </b>








libero adattamento
del Manifesto di Wendell Berry


Se amate il guadagno facile,
l’aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate.
Se desiderate sempre più cose prefabbricate,
se avete paura di conoscere i vostri vicini di casa,
se avete paura di morire….
allora nemmeno il vostro futuro
sarà più un mistero per il potere,
la vostra mente sarà perforata in una scheda
e messa via in un cassettino.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno,
quando vi vorranno far morire per il profitto
Continua...
ANIMA DEL BIOLOGICO
OVVERO IL BIO OLTRE IL MERCATO

ANIMA DEL BIOLOGICO <br>OVVERO IL BIO OLTRE IL MERCATO

di Maurizio Di Gregorio

Il Bio, (l’alimentazione, l’agricoltura e la cultura del biologico),  ha superato  in Italia i 50 anni, l’età di un giovane adulto. Se ne parla spesso come di un mercato che è poi il punto di incontro dei suoi tre componenti. La diffusione di un'agricoltura e di una alimentazione naturali, sane equilibrate e nonviolente sono il bel risultato ottenuto grazie al lavoro, all’impegno, alla visione e al sogno di tanti uomini e donne che sono stati in questi anni i pionieri fondatori e costruttori del biologico. Come ciò è stato possibile in una nazione che ha espresso il più piccolo movimento ecologista, è una curiosità speciale. Qui vogliamo trattare del bio oltre il mercato, cioè del bio come pratica di vita, cultura vissuta, intenzione originaria ed anima che si realizza. A 50 anni bisognerebbe occuparsene.  Continua...
TERRA, ANIMA, SOCIETA' Vol. 1
TERRA, ANIMA, SOCIETA' Vol. 1 A.a.V.v. Resurgence Book
se vuoi comprarlo
  
Questo libro raccoglie una serie di straordinari articoli, raccolti in due volumi, della prestigiosa rivista internazionale Resurgence che celebra la pubblicazione del 200° numero. Cos’è Resurgence? È una rivista con molte idee e visioni originali che aiutano a costruire una prossima era ecologica, un’era che unirà la terra, il sé e la società. Resurgence ci parla della fondamentale distruttività della globalizzazione economica; il bisogno di “un’economia come se la gente contasse qualcosa”, l’importanza del rapporto umano, la spiritualità, la ruralità, la nonviolenza e il Terzo Mondo. Una visione in cui natura, società, spiritualità sono parti integranti l’uno dell’altra. Nel corso della vita possiamo imparare a riconoscere i problemi del mondo e possiamo imparare ad affrontare anche i quesiti più profondi della nostra esistenza, ma dovremmo anche imparare a riconoscere il legame imprescindibile tra noi e il mondo.
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L'IGIENE CONTRONATURA DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE
L'IGIENE CONTRONATURA DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE

di Edward Goldsmith

In tutto il mondo i piccoli produttori di generi alimentari e i commercianti di tipo tradizionale stanno progressivamente chiudendo a causa di gravose leggi dello Stato, che impongono spese fuori dalla loro portata in nome dell' "igiene". Ma è quest'ultimo il vero motivo che fa chiudere i piccoli produttori alimentari e lascia che le grandi industrie ripuliscano il loro mercato? Per i piccoli produttori alimentari e i commercianti di ogni tipo diventa sempre più difficile sopravvivere da soli nel contesto di un'economia globalizzata e impegnata a massimizzare il commercio e lo sviluppo. Tale tendenza si è enormemente accentuata grazie anche alle regole imposte dall'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), che obbliga i governi ad aprire i mercati nazionali agli alimenti di importazione, in particolare a quelli, solitamente ben sovvenzionati, degli Stati Uniti. Il prezzo della soia importata in India e proveniente dagli USA sarebbe di 34,8 dollari al quintale, invece degli attuali 15,5, se il governo americano non lo sovvenzionasse. [1] Nessun contadino, né in India né altrove, può competere con questo prezzo. Continua...
TERRA, ANIMA, SOCIETA' vol. 2
TERRA, ANIMA, SOCIETA' vol. 2 di A.a.V.v. Resurgence Book
se vuoi comprarlo

E' il secondo volume della selezione di articoli pubblicati nel corso degli anni dalla prestigiosa rivista inglese "Resurgence", diretta da Satish Kumar, che da oltre 40 anni coniuga insieme ecologia profonda, temi sociali e crescita interiore spirituale. Tratta di temi tutti attualissimi e scritti, come contributo volontario, da autori di fama internazionale quali Vandana Shiva, Noam Chomsky, Fritjof Capra, James Lovelock, Matthew Fox, Theodore Roszak, Lester Brown, Larry Dossey e tanti altri. Cos’è Resurgence? È una rivista con molte idee e visioni originali che aiutano a costruire una prossima era ecologica, un’era che unirà la terra, il sé e la società. Resurgence ci parla della fondamentale distruttività della globalizzazione economica; il bisogno di “un’economia come se la gente contasse qualcosa”, l’importanza del rapporto umano, la spiritualità, la ruralità, la nonviolenza e il Terzo Mondo.
Continua...
LA TRUFFA E' EXTRAVERGINE
LA TRUFFA E' EXTRAVERGINE
Marchi nobili. Etichette curate. Ma aziende inesistenti. E nelle bottiglie non c'era olio d'oliva. Una banda ha venduto in Italia e in Europa 100 tonnellate di liquido sospetto Li hanno bloccati sul più bello. L'olio extra vergine pugliese, "quello tinto con la clorofilla... che è veleno ed è pure cancerogeno", ridevano per telefono, stava per sbarcare negli Stati Uniti. I container pronti, gli acquirenti già trovati: sono arrivati i carabinieri e hanno sequestrato tutto. Intanto però avevano già invaso i piccoli market di Milano e provincia. Ma anche molti negozi in Germania, Svizzera, e per rimanere in Italia, in Toscana, Liguria, Veneto. Il prossimo business era quello dell'Europa dell'est. In un anno e mezzo avevano messo già sul mercato 400 mila lattine di olio contraffatto, cattivo e pericoloso per la salute dell'uomo. "Ma in fondo, noi, mica spacciamo droga. Non facciamo niente di male", si rincuoravano tra loro. Continua...
CONSUMARE VERDE O CONSUMARE MENO?
CONSUMARE VERDE O CONSUMARE MENO?

di George Monbiot

Molti comprano prodotti biologici convinti di salvare l’ambiente. Invece di nuovi consumi serve un cambiamento politico. Non andare avanti così. I climatologi avevano detto che gli inverni sarebbero stati più umidi e le estati più secche. Quindi non possiamo dire che le inondazioni siano dovute ai cambiamenti del clima, ma neanche che siano compatibili con attuali modelli climatici.
A causa dell'innalzamento del livello dei mari e della maggiore quantità di pioggia caduta durante l'inverno, basterà che lo straripamento dei fiumi coincida con l'alta marea di primavera per creare i presupposti per una catastrofe. Il nostro principale obiettivo deve essere impedire che i ghiacci della Groenlandia e dell'Antartico occidentale si sciolgano. L'unica cosa che dobbiamo chiederci a proposito dei cambiamenti climatici e' come evitare che ciò succeda. Sono uscite decine di libri e sembrano dare tutti una risposta: possiamo salvare il mondo scegliendo uno stile di vita più saggio e più verde. A luglio il Guardian ha pubblicato un estratto del nuovo libro di Sheherazade Goldsmith, che ci spiega "come vivere entro i limiti della natura".
È facile: basta farsi da soli il pane, il burro, il formaggio, la marmellata e i sottaceti, tenere una mucca da latte, avere un po' di maiali, capre, oche, galline, anatre, alveari, giardini e frutteti. Be', che state aspettando? Continua...
ATTENTI A QUEGLI 8: I VELENI IN TAVOLA
ATTENTI A QUEGLI 8: I VELENI IN TAVOLA
Pesticidi.
Antiparassitari e diserbanti chimici sono impiegati nelle coltivazioni di frutta e ortaggi e contaminano tutto il ciclo alimentare. Sono state trovate tracce persino nel latte materno. Questi trattamenti sono ancor più intensivi per i prodotti fuori stagione che è bene evitare. I prodotti biologici sono, naturalmente, esenti dalla presenza di residui chimici.

Metalli pesanti.
I metalli pesanti come mercurio, piombo, cadmio e il cromo, contaminano prevalentemente il pesce. Sono a rischio anche le coltivazioni e gli allevamenti vicini a discariche che non garantiscono la completa impermeabilità del suolo.

Mangimi.
In Europa ed in Italia polli e vitelli vengono
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L'UTILIZZO DEGLI OLI ESSENZIALI IN AROMATERAPIA SOTTILE



(a cura di Fabio Nocentini)

Nella cosiddetta aromaterapia sottile gli oli essenziali non vengono assunti per bocca, poiché l’aroma è inteso come frequenza o informazione vibrazionale, e il lavoro del terapeuta agisce non sul corpo fisico ma sul campo energetico umano. Oltre ad aromaterapia sottile, si parla poi di psicoaromaterapia, in quanto i profumi producono effetti anche sulla psiche. Ciò che conta non è il fatto di introdurre nell’organismo molecole estratte dalle piante come quelle contenute negli oli essenziali, seguendo quindi una visione materialistica e allopatica: si cerca piuttosto di sfruttare l’informazione sottile che l’olio stesso contiene, così da pervenire a un riequilibrio energetico del soggetto in modo simile a quanto si fa con i rimedi floreali e con i cristalli.

La sigla che identifica un Olio Essenziale è “O.E.”: l’essenza è un derivato di un’unica pianta, unico genere e specie. Non si può ottenere un O.E. distillando varietà diverse di piante e miscelando insieme il risultato delle varie distillazioni: l’olio che porta quel nome specifico (ad esempio Pimpinella anisum O.E., oppure Citrus aurantium flos O.E.) dovrà essere ricavato sempre dallo stesso genere e dalla stessa specie di pianta, senza mescolanze di sorta. La pianta produce O.E. dappertutto: nella radice, nel fusto, nelle foglie, nei fiori e nei frutti. Certe piante in particolare concentrano gli O.E. in qualche zona, come nei fiori, o nelle foglie. Più la pianta sta esposta al sole, più produce O.E.: quindi, in Italia e nei Paesi della costa africana come il Marocco troviamo molte piante spontanee produttrici di oli essenziali. .

La pianta produce O.E. come sostanza difensiva contro parassiti, insetti, muffe e via dicendo. L’essenza serve inoltre alla pianta come cicatrizzante nei casi in cui venga intaccato il suo fusto: quindi l’O.E. ha anche una funzione rigenerativa. In seconda istanza, l’O.E. svolge azione di aiuto alla riproduzione della pianta, poiché l’aroma attira gli insetti per l’impollinazione. Infine, il terzo scopo per il quale la pianta produce l’essenza è da rintracciare nella comunicazione: le piante comunicano tra di loro attraverso la diffusione degli oli essenziali. .

Gli O.E. sono particolarmente compatibili con il sistema ormonale umano. L’uomo usa gli O.E. in maniera analoga alle piante: a scopo difensivo (antibatterico e antivirale) e rigenerativo, nonché per amplificare l’attrazione, la comunicazione e gli stimoli sessuali.

Gli oli essenziali vengono suddivisi in tre categorie:
1. OLI DI BASE, quelli ricavati dalla corteccia e dalla radice, i più antichi, conosciuti dalla Tradizione e segnalati da un simbolo alchemico: □ → BASE. Tale simbolo si ritrova a volte in libri antichi. La nota di base è molto bassa, lenta: ciò significa che l’essenza ha una carica vibrazionale bassa ed evapora lentamente. Tra gli oli di base abbiamo ad esempio Sandalo, Patchouli, Vetiver.

2. OLI DI CUORE, mano a mano che dal fusto si va su verso i fiori: ○ → CUORE. Sono oli ricavati dalle parti aeree della pianta, come fiori e petali (un esempio può essere l’O.E. di Rosa): possiedono una vibrazione intermedia ed evaporano con tempi intermedi.

3. OLI DI TESTA, ricavati dagli agrumi e dalle bucce dei frutti: r → TESTA. Evaporano molto rapidamente, sono caratterizzati da una frequenza rapida, dinamica.

BASE: l’olio può durare fino a 24 ore se è di buona qualità;
CUORE: può durare circa 4 ore;
TESTA: può durare circa 2 ore.
Le essenze di base radicano le energie a terra:
Le essenze di cuore equilibrano le energie:
Le essenze di testa spingono le energie verso l’alto, verso i piani sottili: ­

Gli O.E. di testa si conservano pochi mesi se vengono aperti e usati spesso: tendono a evaporare e a ossidarsi per contatto con l’aria, quindi anche la quantità rimasta in boccetta dopo alcuni mesi potrebbe essere da buttare.

Gli O.E. possono essere estratti solo nei modi seguenti, secondo quanto stabilito dalla Farmacopea Francese del 1972:
DISTILLAZIONE IN CORRENTE DI VAPORE;
´ PRESSIONE A FREDDO;
ENFLEURAGE, sistema che oggi non si usa più in quanto avrebbe costi proibitivi, ma nel 1972 era ancora contemplato;
ESTRAZIONE A BASE ALCOLICA, ad esempio le Absolue francesi.

Per quanto riguarda la qualità degli oli essenziali e l’affidabilità della ditta produttrice, ecco alcuni suggerimenti: la dizione “olio naturale” in etichetta non significa nulla, per avere un’alta qualità ci deve essere scritto “O.E. puro al 100%”; inoltre l’etichetta deve riportare l’indicazione del procedimento attraverso il quale l’O.E. è stato ottenuto.
Il buon produttore, infine, dovrebbe anche segnalare da quale Paese proviene la pianta da cui si ricava l’olio in questione. Le piante da cui si ricavano O.E. e rimedi floreali come quelli di Bach dovrebbero essere, preferibilmente, spontanee e non coltivate.
Gli oli prodotti sinteticamente, con procedimenti di laboratorio, sono inefficaci a livello terapeutico: pertanto, se ne sconsiglia sempre l’uso.

Un O.E., per essere ben conservato, deve stare a una temperatura compresa tra 0° e 35°. Meglio sarebbe non riporlo in frigorifero, in quanto il frigorifero non è adatto alla conservazione di sostanze che agiscono a livello sottile: tale apparecchio trasmette infatti informazioni energetiche squilibrate a tutto ciò che viene messo al suo interno.

Un olio essenziale naturale presenta variazioni all’olfatto: ad esempio, all’inizio può sembrare amaro, poi riannusandolo sembra diverso, si notano variazioni di flusso, l’aroma cambia; al contrario, un olio essenziale di sintesi ha un aroma costante, lo si annusa e lo si riannusa ed è sempre lo stesso, non evapora, si conserva a tempo indeterminato. Queste indicazioni servono dunque a distinguere se un olio è naturale oppure ricavato chimicamente.
Mettendo alcune gocce di un O.E. sulle mani e strofinandole, se le mani rimangono untuose anche dopo qualche minuto significa che l’olio non evapora: quindi non si tratta di un olio puro ma di un olio miscelato con un olio veicolante.
Analogamente, se versiamo alcune gocce di O.E. sulla carta, esso dopo un po’ evapora e la carta ritorna asciutta, eventualmente mostrando un alone colorato tipico di quell’olio: ma se l’olio non si asciuga e la carta rimane untuosa, non siamo in presenza di un buon O.E.

MODALITÀ DI UTILIZZO DEGLI O.E. IN AROMATERAPIA SOTTILE
INALAZIONE SECCA
LAMPADA
SUFFUMIGIO

USO TOPICO MASSAGGIO
IMPACCO FREDDO

IMPACCO CALDO
BAGNO
PEDILUVIO E MANILUVIO
L’inalazione secca si pratica mettendo alcune gocce di O.E. su un fazzoletto di cotone (meglio usare tessuti naturali) e semplicemente annusando a più riprese. Se manca il fazzoletto o il pezzetto di tessuto naturale, si può usare una strisciolina di carta (attenzione comunque al tipo di carta, al fatto che essa sia stata trattata, sbiancata con sostanze tossiche, o abbia un odore già di per sé stessa). Ad esempio, Menta piperita O.E. in inalazione secca si usa per il mal d’auto.

Lampada (o diffusore per aromi, o bruciatore per essenze): l’uso terapeutico più corretto contempla la candelina, in quanto la lampada elettrica è meno indicata per la terapia. Una buona lampada deve avere la coppa abbastanza grande, tale da contenere una quantità di acqua che non si esaurisca prima dello spegnimento della candelina. Per rimuovere la patina che si forma con il tempo nella coppa (data dalle tracce d’olio e dal calcare), pulirla con aceto di mele, o con aceto in genere. Essendo l’olfatto un senso molto potente, il fatto di annusare gli O.E. diffusi nell’ambiente non deve essere trascurato sul piano terapeutico.

Il è adatto a casi acuti. Per il suffumigio si utilizza una bacinella con acqua portata a ebollizione, avendo cura di non mettersi subito sopra: si deve aspettare che la temperatura sia diventata sopportabile per il viso, inoltre l’olio non deve essere versato subito nella bacinella con l’acqua eccessivamente calda, ma è bene aspettare un po’. Non mettere l’olio nel centro della bacinella ma ai bordi; spesso sono sufficienti poche gocce di O.E., in generale 5-6. Coprire bene la testa con un asciugamano e annusare.

Massaggio: diluire sempre l’olio essenziale che si vuole usare per il massaggio in un vettore oleoso. L’olio veicolante può essere di vario tipo: il più a buon mercato (che comunque costituisce anche un buon olio da massaggio) è l’olio di semi di sesamo di alta qualità. Altri vettori possono essere: olio di jojoba, di mandorle dolci, di vinaccioli, di germe di grano. Aggiungere circa il 3 % di O.E. rispetto alla quantità di olio veicolante usata.
Miscele indicative sono le seguenti: in un flaconcino da 30 ml di olio vettore, 3 gocce dell’O.E. scelto; in un flaconcino da 50 ml, 5 gocce di O.E. Il numero delle gocce di O.E. da aggiungere all’olio vettore può comunque essere testato per mezzo del test kinesiologico. Attraverso la pelle, l’O.E. entra in circolo in pochi minuti, costituendo quindi un’ottima applicazione terapeutica non invasiva.

Impacco: l’O.E. può essere emulsionato in una sostanza grassa come miele liquido (miele di acacia), oppure aggiunto a una crema base neutra (reperibile in farmacia) e applicato sulla pelle. Volendo, si può preparare un impacco umido usando un pezzo di garza o un fazzoletto di cotone: in tal caso, emulsionare l’O.E. aggiungendone alcune gocce a un cucchiaio di aceto di mele (non usare un cucchiaio di metallo, ma di ceramica-legno-vetro-plastica), quindi stemperare l’emulsione in acqua (calda o fredda secondo i casi), bagnare la garza e applicarla sulla zona del corpo da trattare.

Bagno: emulsionare 15-20 gocce di O.E. in un cucchiaio di aceto di mele, oppure in un cucchiaio di miele liquido (attenzione a non usare un cucchiaio di metallo, il cucchiaio deve essere solo di ceramica-legno-vetro-plastica), o ancora in 1-2 dita di brandy; aggiungere l’emulsione così ottenuta all’acqua calda della vasca da bagno. L’O.E. può anche essere diluito in un cucchiaio di olio di jojoba, e quindi si aggiunge questa miscela all’acqua.

Pediluvio e maniluvio: diluire l’O.E. in olio veicolante e poi versare la miscela così ottenuta in acqua calda; rilassare i piedi o le mani in quest’acqua aromatizzata. Alternativamente, l’O.E. può essere diluito in aceto di mele o in brandy, e quindi aggiunto all’acqua calda.

L’assunzione orale non è contemplata in aromaterapia sottile: anzi, la si sconsiglia vivamente. Gli oli essenziali, se assunti per bocca, possono produrre effetti tossici: dunque si eviti sempre questa forma di assunzione, che tra l’altro rappresenta un modo molto materialistico e allopatico di avvicinarsi all’aromaterapia.

L’uso topico degli oli essenziali puri, cioè l’applicazione diretta sulla pelle, è sconsigliato: al massimo si può applicare una goccia di O.E. su ciascun polso, o sui lati del collo, come profumo, ma mai per periodi di tempo troppo lunghi e continuativi. L’eccezione a questa regola è costituita da due soli O.E.: Lavanda e Albero del Tè. Queste due essenze sono affidabili e non presentano controindicazioni anche se usate pure sulla pelle (naturalmente senza eccedere). Entrambi questi oli possono essere applicati puri, come disinfettanti e cicatrizzanti, sulle ferite aperte. Lavanda O.E., infine, è ottimo per le ustioni, magari miscelato all’olio di iperico.

Volendo effettuare un test di allergia a un O.E., si proceda nel modo seguente: miscelare a un cucchiaino di olio vegetale (anche olio di oliva) 1-2 gocce dell’O.E. scelto, applicare la miscela nell’incavo del braccio all’altezza del gomito, massaggiare, aspettare alcune ore (almeno 2-3) e controllare se compare una reazione allergica. Ricordarsi sempre di non usare un cucchiaino di metallo, ma di ceramica-legno-vetro-plastica.

Come antidoto alle essenze annusate, cioè per azzerare gli O.E. che fanno girare la testa e simili, annusare polvere di caffè o caffè in chicchi.

Infine si ricordi che in aromaterapia sottile, sia che si tratti di massaggio, inalazione o altro, più alto è il dosaggio degli O.E. (cioè più gocce si impiegano) e più ci si avvicina al piano fisico, più basso è il dosaggio e più l’azione si esplica sul campo energetico della persona.

LE PROPRIETA' SOTTILI DI ALCUNI OLI ESSENZIALI

Albero del Tè O.E. .
(Melaleuca alternifolia) .
Insegna a lottare per risolvere i problemi e assicura la vitalità necessaria per superare le asperità della vita quotidiana, rendendoci immuni da attacchi di vario tipo. Poiché l’olio essenziale è usato come antivirale, le sue proprietà in aromaterapia sottile e in psicoaromaterapia si riferiscono a parole chiave come protezione, purificazione e difesa contro le ingerenze esterne. Questa essenza fortifica e rinvigorisce rendendoci più perseveranti e battaglieri.

Anice verde O.E. .
(Pimpinella anisum) .
Olio che agisce in generale sulle disarmonie del 6° chakra, ed è capace di riequilibrare questo vortice a tutti i soggetti. L’Anice verde sul piano fisico aiuta la digestione e si rivela utile nei disturbi di stomaco; le sue vibrazioni sottili sono invece capaci di inclinare all’ottimismo e alla diplomazia, favorendo la capacità di comprensione e di adattamento. Esplica inoltre azione rilassante: dissolve le paure represse e aiuta ad avere un sonno tranquillo. Sul 6° chakra, la sua azione è incentrata sull’elaborazione di sentimenti di cui non si è consapevoli: vengono dunque ampliate da questa essenza la visione interiore e l’introspezione. Infine, essendo uno degli oli più indicati per la mente, promuove la lucidità di pensiero, aiuta la memoria e favorisce la concentrazione. Olio da evitare in gravidanza.

Bergamotto O.E. .
(Citrus bergamia) .
Olio adatto al 3° chakra, in quanto armonizza questo vortice in generale a uomini e donne. Possiede una notevole capacità di riequilibrio emozionale, riportandoci con i piedi per terra nel caso di eccessi, oppure svolgendo un’azione tonica nel caso di carenze. Si usa contro nevrosi, depressioni e stati ansiosi. Il suo profumo fresco e solare ha il potere di stemperare gli eccessi emotivi, di incoraggiare la fiducia in sé stessi e di far riemergere la vitalità soffocata. Scioglie i grovigli della mente e aumenta il buonumore. .
Essendo un olio di colore verde, è adatto anche al chakra del cuore: porta gioia, apertura e calma. Se lo si impiega nel diffusore per aromi prima di coricarsi, favorirà una buona qualità del sonno allontanando sogni sgradevoli. Non deve essere applicato sulla pelle prima dell’esposizione al sole, poiché attira i raggi solari.

Camomilla romana O.E. .
(chiamata anche Camomilla inglese: Anthemis nobilis) .
Di colore azzurro, aiuta a esprimere le verità spirituali più alte; in particolare, è un olio adatto al 5° chakra dei guaritori. Condivide con la Camomilla blu la proprietà di calmare e rasserenare l’umore, ma possiede sfumature più spirituali: si tratta di una frequenza più dolce e gentile, che stimola le capacità intuitive e di collaborazione con gli altri. Contrasta le manifestazioni isteriche e la si utilizza in condizioni di sofferenza e stress riferibili al 5° chakra. Infine, questo olio è utile in squilibri che implichino surriscaldamento, per esempio nel caso di febbre, infiammazioni e ustioni.

Cedro legno O.E. .
(Cedrus atlantica) .
Cedro legno radica tutti, è l’unica frequenza che funziona con tutti per le disarmonie del 1° chakra, pertanto si usa molto in aromaterapia sottile. Poiché radica la radice del capello, è un olio ottimo per chi perde i capelli: nella lampada da aromi, nel pediluvio e nell’applicazione locale (frizione sulla testa diluito in olio veicolante) stimola la ricrescita dei capelli. Inoltre scioglie il catarro (è antisettico e mucolitico) e aiuta a sciogliere il “catarro mentale” che offusca la mente. Si rivela particolarmente utile per persone instabili, volubili, immature e poco determinate. Olio da non usarsi in gravidanza e in caso di epilessia.

Eucalipto O.E. .
(Eucalyptus citriodora, Eucalyptus globulus) .
Sul 5° chakra lavora bene l’Eucalyptus citriodora. Infatti l’Eucalyptus globulus agisce più sul piano fisico e molto meno su quello energetico, mentre l’Eucalyptus citriodora armonizza il 5° chakra in generale a tutti. Sul piano psichico l’Eucalipto è una doccia fredda per chi cade facile preda dell’eccitazione: la sua energia dalla valenza molto intellettuale serve infatti a stimolare le facoltà logiche e a recuperare concentrazione e freschezza nei momenti di disordine e di torpore. Serve per favorire l’apprendimento e il desiderio di evolversi in persone pigre e svogliate; è di aiuto in caso di inerzia, indolenza, difficoltà di concentrazione e mancanza di interesse nel lavoro intellettuale. Armonizza il 5° chakra facilitando la comunicazione e l’espressione.

Ginepro bacche O.E. .
(Juniperus communis) .
Essenza adatta per la pulizia energetica dell’aura, il Ginepro è un depurativo e un disintossicante sia del corpo fisico che dei corpi energetici. Ripulisce dalle energie negative accumulate, specialmente quelle energie che possiamo avere assorbito per l’essere entrati in contatto con persone con le quali non ci sentiamo in sintonia. Nel diffusore si usa per la purificazione degli ambienti. .
Quest’olio dà forza interiore a chi ne è sprovvisto, combatte le ansie e i timori nelle persone timide e poco determinate; risveglia la libido nei soggetti stanchi e poco propensi alle attività in genere. Infine il Ginepro bacche è un’essenza fortificante che purifica la mente e invita alla meditazione. Allontana sfiducia e paure aiutandoci a conquistare un coraggio profondo. La sua azione è incentrata sui chakra 3° e 6°. Non deve essere impiegato in gravidanza e in caso di attacco renale in fase acuta.

Lavanda O.E. .
(Lavandula hybrida) .
Olio adatto a chi ha blocchi sia sul 3° sia sul 4° chakra, lo si usa spesso anche sul vortice della corona. Si tratta di un calmante emozionale e di un tonico per il cuore: riporta in equilibrio il battito alterato da aritmie e tachicardie, attenua i dolori di origine nervosa risentiti a livello del cuore. In aromaterapia sottile Lavanda O.E. è un profumo di pulizia interiore, di libertà vasta e serena.
La sua energia mercuriale, che si pone tra yin e yang, offre il dono dell’equilibrio, della calma e della chiarezza a chi tende a estremizzare ogni emozione, a chi si trova imprigionato in pensieri ricorrenti, in perenni stati di depressione, in confuse angosce e paure che tolgono il sonno e la capacità di prendere decisioni.
Ha un potere rigenerante del sistema nervoso e induce ad abbandonarsi a quelle percezioni sottili che spesso vengono soffocate dagli strepiti della mente, così da ricontattare sé stessi a tutti i livelli e crearsi intorno un’aura protettiva.In generale Lavanda O.E. è calmante, antisettico, analgesico, antidepressivo e soprattutto equilibrante.
Può giovare a tutti i chakra per la sua azione sedativa e armonizzante. Analogamente al Ginepro bacche, anche la Lavanda si usa nel diffusore per la purificazione degli ambienti.

Sandalo legno O.E.
(Santalum album)
Armonizza il 2° chakra a tutti indistintamente, uomini e donne. Riduce l’aggressività e gli istinti violenti, allenta l’esasperazione, apre uno spazio di calma e libera l’energia sessuale bloccata. I disturbi sessuali legati a stati depressivi vengono spesso risolti grazie all’uso di questo olio.
Esso è tuttavia più adatto a persone attive, yang, che non a soggetti flemmatici e di tipo yin. Sebbene sia considerato da sempre un segnale potente e preciso dell’eros maschile, l’olio essenziale di Sandalo legno emana una forza morbida e calda che avvolge uomini e donne con uguali benefici effetti.
Agisce equilibrando la sessualità con lo spirito, promuovendo l’integrazione del sacro con il profano: per tale motivo viene impiegato nelle scuole di tantrismo per trasformare le energie sessuali in energie spirituali. Non è dunque un afrodisiaco diretto, in quanto la sua azione è prevalentemente di tipo meditativo e rivolta verso l’interiorità: si rivolge piuttosto a soggetti che vivono l’argomento sessuale con superficialità. Può essere usato anche sul 1° e sul 7° chakra.

Ylang-Ylang O.E.
(Cananga odorata)
È maggiormente adatto alle donne con problemi relativi al 2° chakra, piuttosto che agli uomini. Ylang-Ylang O.E. può essere impiegato con successo per trattare problemi di frigidità. Stimola la sensibilità e la ricettività nei confronti dei sentimenti e delle richieste altrui.
Promuove l’attenzione verso gli altri e la condivisione di sé senza perdita di potere personale; sviluppa l’amore per sé stessi e il contatto con la propria fisicità. Si tratta di un’essenza di Venere dal carattere fortemente yin: insegna ad amare il proprio corpo, sgancia il pensiero dai circoli viziosi, dissolve i lacci dell’angoscia e delle paure e libera la dolcezza delle emozioni. Scioglie la rabbia creando un senso di pace; può indurre sonnolenza, in quanto è molto rilassante.


Bibliografia
Si veda la sezione Aromaterapia in categoria Erboristeria in
www.fiorigialli.it/shops/index.asp?locazione=libri




mi piace molto voglio approfondire lo studio.

articolo ben fatto, bellissimi gli oli essenziali, li uso da un po' e sono stati una scoperta meravigliosa, il loro effetto è potentissimo sul campo energetico

molto interessante questo articolo..io vorrei usare le gocce di lavanda come rimerdio contro l'ansia..ho comprato quelle specchiasol che sono anche per uso alimentare..ma se le assumessi? e come? secondo voi è sufficiente anche la sola inalazione contro l'ansia? grazie

Articolo interessante e molto affascinante, pratico da poco massaggi aromaterapici e ho riscontrato un aumento del rilassamento sui clienti tramite l'uso degli oli essenziali, mi piacerebbe moltissimo approfondire la pratica dell'aromaterapia sottile.

scritto da: giuseppe porrati il 31/10/2012 alle 14:59
Interessante,affascinante anche se certi argomenti avrebbero bisogno di preamboli purtroppo troppo impegnetivi sarebbe interessante poter approfondire su quali frequenze agiscono i vari oli essenziali e come riconoscere la propria frequenza vibrazionale

Con le nuove disposizione della normativa dei cosmetici anche gli O.E. come si adeguano?

articolo molto interessante. sono interessata agli o.e che uso da tanto tempo. leggerò il libro.

scritto da: giuseppe porrati il 29/07/2013 alle 10:15
grazie che belle informazioni

Dovreste far vendere i prodotti di aromaterapia a persone competenti che sanno cosa vendono ai clienti, e non a chi non sa cosa sta vendendo, tipo quelle vendite da quei giornaletti dove i prodotti si ordinano per essere venduti, in genere da persone del tutto incompetenti in materia che non sanno neanche cos'è l'aromaterapia, come è capitato a me che per aver annusato uno di questi prodotti senza sapere che cosa era, mi sono ritrovata con una reazione allergica!non a tutti fa bene...

Dovreste far vendere i prodotti di aromaterapia a persone competenti che sanno cosa vendono ai clienti, e non a chi non sa cosa sta vendendo, tipo quelle vendite da quei giornaletti dove i prodotti si ordinano per essere venduti, in genere da persone del tutto incompetenti in materia che non sanno neanche cos'è l'aromaterapia, come è capitato a me che per aver annusato uno di questi prodotti senza sapere che cosa era, mi sono ritrovata con una reazione allergica!non a tutti fa bene...

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