L'ENERGIA DEI CIBI
di Golia Vincenzo Pezzulla
Alimentarsi significa evolvere. Le varie specie si trasformano l’una nell’altra attraverso l’alimentazione. Mangiare significa fare proprio l’ambiente nella sua totalità: assorbire la luce del sole, il suolo, l’acqua, l’aria. Per mettere a punto una dieta equilibrata è essenziale classificare i cibi in espansivi (yin) e contrattivi (yang). Possiamo capire se un dato cibo è prevalentemente espansivo o prevalentemente contrattivo attraverso la loro struttura o vari fattori concernenti la crescita. Naturalmente prenderemo in considerazione solo le caratteristiche prevalenti, poiché tutti i cibi possiedono qualità sia contrattive che espansive. Consente di ordinare correttamente i cibi soprattutto l’osservazione del ciclo stagionale della crescita dei vegetali commestibili.
Durante l’inverno l’aria è fredda e l’energia atmosferica insieme a quella della pianta scende nell’apparato radicale. La linfa si condensa nelle radici e le foglie perdono il loro colore e muoiono. Le piante commestibili che crescono nel tardo autunno e d’inverno sono meno succose e avvizziscono meno rapidamente di quelle che crescono in primavera. Sono la carota, la pastinaca, il cavolo, ecc. Durante la primavera e all’inizio dell’estate l’energia della pianta insieme a quella atmosferica sale, e a mano a mano che l’aria si riscalda spuntano le foglie. Queste piante hanno una natura prevalentemente espansiva. Sono più succose, appassiscono più rapidamente ed esercitano un effetto rinfrescante, necessario nei mesi caldi. Nella tarda estate l’energia della pianta raggiunge la parte della pianta più lontana dalle radici, e maturano i frutti, che sono particolarmente succosi e molto distanti dal suolo.
Il ciclo delle stagioni evidenzia il parallelismo fra l’alternarsi delle energie di espansione e contrazione e quello che caratterizza le varie parti del mondo. Gli alimenti originari delle zone calde e tropicali, sono prevalentemente espansivi; mentre quelli originari delle zone fredde sono prevalentemente contrattivi. In effetti, in estate, siamo naturalmente attratti da frutta e verdura, proprio perché ne ricerchiamo la loro natura di espansione e di dispersione del calore.
La natura non lascia nulla al caso, durante l’estate il nostro corpo è sottoposto continuamente sotto l’influsso del calore, che è un’energia contrattiva, il modo più semplice per equilibrarsi sarà quella di mangiare cibi che contengono la polarità opposta, quindi frutta dolce e succosa e verdura, proprio quel tipo di cibo che abbonda nella stagione estiva.
Nella pratica quotidiana è necessario saper distinguere le caratteristiche e le qualità dei cibi sia animali che vegetali e sapere in quali quantità essi vanno consumati. Salvo qualche eccezione di poco conto, la maggior parte dei vegetali sono più espansivi della maggior parte dei cibi animali per i seguenti motivi:
Mentre le specie vegetali hanno una forma espansa, una struttura nella quale la parte più voluminosa va dal suolo verso il cielo oppure si estende in larghezza a livello del suolo, le specie animali presentano generalmente unità compatte e separate. Mentre i vegetali hanno rami e foglie che crescono verso l’esterno, i corpi animali si sviluppano prevalentemente verso l’interno, sotto forma di cellule e organi compatti.
Le temperature corporee delle piante sono più basse di quelle di alcune specie animali. Inoltre mentre le piante inspirano anidride carbonica ed espirano ossigeno, gli animali inspirano ossigeno ed espirano anidride carbonica. Infine il colore che contraddistingue la maggior parte delle piante è il verde, il colore della clorofilla, mentre quello che caratterizza gli animali è il rosso, colore dell’emoglobina. Le strutture chimiche della clorofilla e dell’emoglobina sono simili, però nella clorofilla è presente il magnesio e nell’emoglobina il ferro.
Sebbene le specie vegetali siano più espansive di quelle animali e le specie animali siano più contrattive di quelle vegetali, nell’ambito della stessa specie le caratteristiche espansive e contrattive presentano vari gradi. Comunque come orientamento generale vale quanto segue: nelle stagioni e nelle regioni calde è bene consumare più vegetali che in quelle fredde, e possibilmente vegetali più marcatamente espansivi; viceversa nelle stagioni e nelle regioni fredde è bene consumare vegetali di qualità prevalentemente contrattiva.
I vegetali prevalentemente espansivi espandono la mente e il corpo, rallentano il metabolismo e abbassano la temperatura corporea, mentre i vegetali prevalentemente contrattivi restringono la mente e il corpo, attivano il metabolismo e alzano la temperatura corporea. Tuttavia i cibi fortemente espansivi o fortemente contrattivi possono provocare effetti opposti. Per esempio alcuni cibi marcatamente espansivi - come spezie, alcune piante, bevande aromatiche o alcoliche - attivano transitoriamente il metabolismo e alzano la temperatura corporea, mentre alcune radici marcatamente contrattive, in particolare quelle cotte con molto sale o altri aromatizzanti, possono transitoriamente rallentare il metabolismo e abbassare la temperatura corporea. In sostanza fra i cibi animali è bene dare la preferenza a quelli meno contrattivi - come pesce, molluschi e crostacei - ed è più sicuro consumarli insieme a vegetali per creare una maggiore armonia.
Chi conosce l’ordine naturale può classificare i cibi sia in base all’energia espansiva o contrattiva, sia raggruppandoli in categorie (vedi fig. a lato) Il sedano - poiché si sviluppa nelle stagioni e nei climi caldi, cresce rapidamente, è fragile e ricco di acqua, ha odore e sapore forti, cuoce rapidamente ed è verde chiaro - ha molte caratteristiche espansive. Mentre la carota - poiché è più dura e compatta, cresce più lentamente e continua a crescere nella stagione fredda, è di colore arancione, ha sapore e odore delicati, è meno ricca di acqua e cuoce più lentamente – è una delle più contrattive tra il regno vegetale.
Il frumento, così come tutti gli altri cereali - poiché i loro chicchi sono molto piccoli e molto compatti - può svilupparsi anche nelle regioni a clima molto freddo, matura lentamente, è duro e poco succoso, è brunastro, ha odore e sapore molto delicati, potremmo definirli cibi intermedi o equilibrati.
Fra i crostacei: il gamberetto - poiché è piccolo, rosso o rosa, si muove rapidamente e contiene molti minerali e pochi grassi - può essere associato ai crostacei relativamente più contrattivi. Invece la carpa - poiché è grande, morbida, grassa, si muove lentamente e vive nelle correnti calde - è relativamente più espansiva. La trota - poiché vive nei torrenti di montagna, nelle acque fredde, si muove più rapidamente, è dura e compatta e poco grassa - è più contrattiva della carpa. Con gli stessi criteri possiamo noi stessi valutare le qualità espansive o contrattive di tutti i cibi.
di Dr. Golia Vincenzo Pezzulla
fonte: piuchepuoi.t
Dott. Pezzulla buongiorno, la ringrazio per prima cosa per la divulgazione di queste nozioni che trovo importanti e di notevole applicazione. Mi può aiutare ad inquadrare meglio questo equilibrio tra cibi appartenenti alle due nature? Ovvero, secondo Lei è consigliabile il consumo anche di una quota animale all'interno di questa alternanza? Personalmente seguo per lo più una dieta a carattere vegetale di tipo vegano sebbene la voglia di nutrienti a maggior concentrazione sia rimasta e, sporadicamente, ne faccia un moderato consumo. Quello su cui di contro mi sono trovato decisamente a disagio è l'alimentazione crudista; diverse patologie indotte dal consumo eccessivo di cibi a natura fredda e crudi sono descritte dalla Medicina Cinese e dalla Ayurveda, quali affievolimento del "fuoco" digestivo e conseguentemente dell'energia vitale complessiva dell'organismo, cosa che su di me ho riscontrato direttamente. Saluto e ringrazio con gratitudine.
Vale
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