di Mariagrazia De Cola
Come mangiare
Coloro che si occupano di dietetica consigliano certi alimenti e ne sconsigliano altri. Avranno anche ragione ma
è soprattutto il modo in cui si mangia che va sorvegliato.
Saper mangiare richiede attenzione, concentrazione e padronanza di sé. Generalmente le persone non sanno però come mangiare. Se li osservate durante un pasto vedrete che ingeriscono il cibo in modo meccanico e inconscio, inghiottono senza masticare, agitano nella mente e nel cuore pensieri e sentimenti caotici e spesso mangiano addirittura litigando.
Migliaia di persone si ammalano senza sapere che i loro mali derivano dal modo di nutrirsi.
Prima di arrivare sulla nostra tavola gli alimenti son passati da diverse mani. E’ stato manipolato, impacchettato, trasportato, toccato da decine di persone. Prima di introdurlo in noi è bene quindi venire in diretto contatto col le nostre mani, col nostro pensiero, familiarizzarsi con esso.
Quando mangiate, dimenticate dunque tutte le vostre preoccupazioni, i rancori, i cattivi pensieri perché questi avvelenano il cibo e vi fanno ammalare.
Prestare una grande attenzione a ciò che si mangia, curandone la sostanza, l’abbinamento, la qualità, significa in realtà
amarsi. Se si dà amore al cibo, rispettandolo e scegliendolo con cura, il cibo inevitabilmente risponde con amore.
E’ importante non scordarsi mai che dobbiamo affrontare la nostra alimentazione con spirito sereno e ben disposto. Provate ad andare a mangiare dopo aver subito un grave trauma o arrabbiati per qualche contrarietà. E’ in queste occasioni che si dice:
“Mi si è chiuso lo stomaco, non posso mangiare”. La stessa cosa spesso succede quando si è innamorati.
Cerchiamo quindi di avvicinarci al cibo cercando di seguire queste precauzioni. Solo così il cerchio si chiude perfetto.
Istinto e desiderio: imparare ad ascoltare il corpo e non la pubblicità
Lasciarsi guidare dai propri istinti nella scelta di ciò che si deve mangiare è giusto fino ad un certo punto perché questa istintualità è presente solamente nell’animale in libertà e talora nei neonati, più raramente nell’essere umano moderno.
Occorre rieducare il proprio appetito e tutto ciò che gli psicanalisti conglobano sotto l’appellativo “rapporto con il cibo”.
I nostri desideri in campo alimentare sono stimolati dalla pubblicità o convinzioni ideologiche e dall’esposizione dei cibi sugli scaffali dei supermercati. la maggior parte della gente è convinta che il modo in cui si mangia derivi dalla tradizione o dalla consuetudine, mentre è dimostrabile che le nostre abitudini alimentari vengono influenzate molto più dalla pubblicità e dalle imposizioni del mercato che dai nostri veri bisogni di nutrimento.
Gli interessi economici che entrano in gioco nel campo dell’alimentazione sono davvero enormi.
Buone abitudini alimentari
Oggi non è difficile riuscire a mangiare in modo intelligente, è sufficiente avere voglia di ascoltare se stessi.
La cosa più importante è trovare il
giusto equilibrio e far riposare il nostro organismo perché possa continuare con piena efficienza a trasformare i cibi in energia.
Variare il tipo di cibo è uno dei primi requisiti dell’alimentazione equilibrata, dove frutta e verdura occupano un posto di rilievo in quanto fonti insostituibili di vitamine, sali minerali e fibra. Bisogna preferire quelle di
stagione, generalmente più gustose, più nutrienti e sicuramente meno costose.
Ci si può nutrire bene anche con poco tempo a disposizione. Innanzitutto prendere l’abitudine di fare
piccoli pasti frequenti durante tutto l’arco della giornata e mangiare cibi meno poveri dal punto di vista qualitativo: il nostro corpo non ha bisogno solo di calorie ma anche di vitamine e di minerali.
Frutta e verdura di stagione, yogurt, consumati seduti e staccando il telefono per almeno 15 minuti dovrebbero essere accessibili anche al più impegnato dei manager o alla più attiva delle donne in carriera.
Quando avete terminato il vostro pasto non alzatevi da tavola immediatamente per andare a lavorare a discutere. Ma non va bene nemmeno andare a sdraiarsi. Appena finito di mangiare
rimanete calmi un momento facendo qualche
respirazione profonda che consentirà una migliore distribuzione delle energie nell’organismo.
E’ opportuno imparare a mangiare cibi semplici e non eccessivamente miscelati e con una grande varietà. Il cibo deve essere fresco e pulito e di stagione. Evitare cibi stracotti nel quali le vitamine risultano distrutte. Aumentare la quantità di
fibra vegetale per mantenere pulite le pareti intestinali ed evitare la formazione di sostanze tossiche e cancerogene (frutta, verdura, legumi, cereali integrali biologici).
Limitare l’uso di
carni, specialmente quelle rosse ed insaccati, carni e pesci in scatola, precotti o surgelati.
Non abusare nemmeno di uova e formaggi : sono molto grassi e concentrati.
Evitare l’uso di grassi animali (burro, panna, latte, strutto ecc.) specie se cotti o fritti.
Usare invece
olio extravergine di oliva o olio di girasole, di sesamo ecc. purché spremuti a freddo e consumati sempre in piccole quantità.
Il
sale e l’aceto vanno usati con parsimonia (preferire il sale marino più ricco di sali minerali e oligoelementi e meno ricco di sodio). Per l’aceto quello di mele (per i bambini è meglio evitare l’aceto).
Abolire lo
zucchero bianco. Attenzione, è presente un po’ dovunque essendo un correttore di sapore ed un conservante molto diffuso. Lo troviamo anche nel prosciutto, nel pane, nelle verdure in scatola ecc.
Per quanto riguarda il
latte vaccino le opinioni in proposito sono alquanto diverse. Il suo potere nutritivo è molto alto, contiene calcio, magnesio, fosforo e molti altri sali, nonché vitamine importanti. Gli igienisti lo considerano un alimento riservato ai piccoli animali mammiferi e quindi inadatto all’essere umano, inoltre sappiamo come vengono allevate oggi generalmente le mucche.
Gli alimenti non devono essere né troppo caldi né troppo freddi per non arrecare danni allo stomaco, ai denti (ulcere, blocchi digestivi). Fare attenzione anche alle
bevande, soprattutto in estate.
E’ consigliabile bere a digestione avvenuta (2-3 ore) oppure almeno mezz’ora prima di mangiare e abituarsi a bere a piccoli sorsi e a temperatura ambiente. Se si ha troppa sete è preferibile bere tisane calde (the di menta ad esempio).
Se si usa
acqua minerale variare il tipo di acqua che si compra. Ogni acqua contiene minerali disciolti secondo la zona geologica da cui proviene.
Mantenere una certa moderazione nelle porzioni.
Ripulire bene i denti, evitare esercizi faticosi sia fisici che mentali dopo mangiato.
“La digestione comincia in bocca.”
A tutti noi le nostre mamme o care nonne è stato detto e ripetuto centinaia di volte. Ma generalmente questa frase ci è entrata da un orecchio ed uscita dall’altro. Mangiare in fretta è deleterio per la nostra salute. Viviamo in un mondo in cui tutto deve essere fatto in fretta e non ci si può fermare mai un minuto e niente si salva da questa escalation di ritmi sempre più pressanti.
Il tempo per mangiare è uno dei primi ad essere sacrificato col risultato che oltre alla stanchezza e la pesantezza di stomaco che compaiono ben presto, alla lunga ci arrivano delle vere e proprie malattie. Inoltre, mangiando in fretta si mangia anche troppo. Infatti mangiando piano e masticando bene si permette al nostro meccanismo di sazietà di regolare e limitare l’ingestione del cibo.
I cibi forniscono qualcosa di molto più importante delle calorie o dei sali minerali e cioè una
energia vitale che possiamo captare solo se mangiamo con calma, pensando che stiamo nutrendo il nostro corpo e la nostra mente.
Il tempo delle fragole
Oggi, volendo, possiamo mangiare fragole tutto l’anno, oppure le ciliegie a Natale, e questo fatto, per certe persone, è sinonimo di progresso, di vittoria sulla natura. A me, come pure a tutte le persone ecologiste,
questo fatto è indice di profonda ignoranza dettata per di più esclusivamente dalle leggi del profitto.
Se certe verdure o frutti crescono in una data stagione e non in un’altra, un motivo ci deve essere! (e infatti c’è!!).
Anni fa presi l’abitudine di portare con me un foglietto con l’indicazione della stagionalità dei prodotti e quando avevo qualche dubbio nel fare la spesa lo consultavo. Ora a quel foglio ne ho aggiunto un altro indicante i prodotti da boicottare (per varie ragioni, sia etiche che politiche ed ecologiche).
a cura di [email protected]