di Patch Adams
Sono un fondatore di comunità. Quando mi iscrissi alla scuola di medicina nel 1967, sapevo già che avrei creato una comunità intenzionale che avrebbe offerto cure mediche a basso costo. Sapevo anche che l’assistenza sanitaria versava in gravi difficoltà e, in qualità di attivista nerd che si dedicava alla cibernetica, la mia intenzione era di creare un modello che risolvesse i problemi della fornitura dell’assistenza sanitaria. Per fare in modo che ciò non fosse costoso, pensavo che il personale dovesse vivere nella comunità e che dovesse coltivare e utilizzare le strutture di supporto. Sapevo che la medicina che avrei praticato avrebbe anche stimolato i pazienti a condurre vite indipendenti e attive. Preoccupato per la salute delle comunità e della società al pari di quella delle singole persone e delle loro famiglie, lessi molta letteratura utopica e distopica.
Ero sicuro di volerlo fare in una comunità intenzionale. Nel 1969 visitai Twin Oaks e altre comunità, che aumentarono la mia fame di vivere con questo stile di vita che sapevo avrebbe beneficiato sia i pazienti sia il personale. Sapevo che avrei fondato una comunità quando mi laureai nel 1971 e scrissi un documento di otto pagine con la nostra prima dichiarazione di missione.
L’ingenuità di quel documento mi fa sorridere oggi. Come ogni bravo nerd cercai tutti i documenti possibili che mi aiutassero a far diventare realtà il mio sogno comunitario. Niente. Parlai quindi con alcuni compagni comunitari e mi ci buttai a capofitto. Mi chiedo cosa avremmo potuto fare in modo diverso se avessimo incontrato sul nostro cammino un libro come questo, intelligente e profondo. Forse il solo guardare a ciò che avremmo dovuto fare ci avrebbe fatto scappare per la paura. Probabilmente abbiamo anche avuto il minor numero di riunioni rispetto a tutte le altre comunità fondate nella storia. E abbiamo anche fatto ogni tipo di errore. Tuttavia, per me la vita comunitaria fu un’esperienza magica durata nove anni. Ad un certo punto ci rendemmo conto che per andare avanti con il nostro sogno ospedaliero avremmo dovuto intraprendere i passi che questo libro descrive così bene.
Solo pochi membri della comunità volevano continuare con questa missione di assistenza sanitaria. Il resto della comunità è rimasto insieme per 33 anni come una famiglia, anche se non più come comunità intenzionale. Nel 1993, le persone incredibili che scelsero di continuare a creare la nostra comunità medica si resero conto che dovevano fare le cose in maniera diversa e si impegnarono con strutture organizzative del tipo descritto in questo libro.
Molte poche sono le comunità che sarebbero sopravissute a lungo senza la profondità della struttura qui descritta. Che si usi questa saggezza o meno, vale ancora la pena fare tutti gli sforzi necessari per creare e vivere in comunità. Non ho rimpianti né pentimenti. La vita comunitaria ha reso tutto più facile nella mia vita e mi ha dato la possibilità di avere sogni enormi, inconcepibili senza la comunità. Le capacità che ho appreso, pratiche e umane, sembrano infinite. Il mio amore per l’umanità è cresciuto e si è espanso. Niente nella comunità è stato facile, ma tutto è stato divertente. Questo è un tipo di lavoro per attivisti politici che vogliono vivere con le loro soluzioni. Se dobbiamo sopravvivere come specie, ci riusciremo imparando l’estasi della comunità. Dobbiamo stare insieme.
Creare una Vita Insieme suggerisce ciò su cui dobbiamo concentrarci nel fondare nuove comunità ed ecovillaggi, e offre esercizi per sviluppare l’intelligenza della comunità. Fate questi esercizi anche se non siete d’accordo; considerateli come un allenamento. Naturalmente nessun libro è completo e potreste ancora commettere un milione di errori. Vi suggerisco di leggere questo libro e poi visitare una decina di comunità per vedere come hanno fatto.
Credevo ci volessero circa quattro anni per costruire la nostra comunità ospedaliera con 40 posti letto. Ora, nel nostro trentatreesimo anno, siamo finalmente in procinto di partire. Siamo pronti. Abbiamo imparato che il viaggio verso la comunità ci ha fatto crescere, e lo scoprirete anche voi. In bocca al lupo!
Prefazione di Patch Adams al libro in prossima uscita per le
edizioni FioriGialli dal titolo:
CREARE UNA VITA INSIEME, Guida pratica per fare EcoVillaggi
(uscita settembre 2010)