di Massimo Candela, Permacultore, Villaggio Torri Superiore
Uno dei dati più incredibili della storia del '900 è che per la prima volta in vastissime aree della Terra il 95% circa della popolazione si stacca dal lavoro dei campi. L'uomo si libera dal millenario giogo del servile lavoro agricolo, ma il prezzo ambientale ed energetico di questa "rivoluzione" è altissimo. Scienza, tecnologia e finanza uniscono le forze trasformando l’agricoltura tradizionale, finalizzata di regola alla pura sussistenza, in uno comparto industriale finalizzato al profitto, uno di quelli che oggi consumano piú petrolio.
Un utilizzo spropositato di energia e di risorse naturali, di cui tra l´altro non controlliamo in alcun modo le fonti, é anche alla base della nostra vita quotidiana. L’imminente crisi del “Peak oil”, ossia il raggiungimento della capacità massima di estrazione del petrolio, porterà con se’ conseguenze difficilmente immaginabili a livello economico e sociale, in tempi relativamente brevi e comunque nell’arco dei prossimi vent’anni.
La dipendenza alimentare da un sistema industriale e gli altissimi, spesso superflui, consumi quotidiani sono alla base dell’insostenibilitá globale della nostra societá. La diffusa mancanza di informazione sui reali costi ambientali, economici e sociali dell´attuale modello di sviluppo ha come conseguenza l´incredibile condiscendenza diffusa nella maggioranza della popolazione, e la passiva accettazione di un sistema, a lungo termine, ineluttabilmente suicida.
Bill Mollison, australiano, fondatore nel 1979 del primo Istituto di Permacultura, sosteneva che una societá sostenibile é basata su una agricoltura sostenibile, figlia di una cultura della sostenibilitá e di un uso etico della terra.
Cura della terra, cura delle persone, condivisione delle risorse: questi sono i principi etici che Mollison pone per il mondo nuovo. Alla scelta obbligata di oggi tra il cittadino-consumatore, che dipende dall´esterno in tutto e per tutto (cibo, energia e acqua) e l'imprenditore agricolo-produttore, che dipende a sua volta dal petrolio e dall'industria, lui propone una nuova figura: il permacultore. Un uomo libero e autosufficiente, altamente informato e versatile, radicato nella realtá in cui vive (sia essa cittá, periferia o campagna) di cui conosce necessitá, risorse e potenzialitá. Il permacultore progetta la riqualificazione del proprio territorio tramite conoscenze basate sull’osservazione dei sistemi naturali, con interventi mirati alla creazione di relazioni positive tra gli elementi che costituiscono gli insediamenti umani (persone, piante, animali, case, infrastrutture).
Ai milioni di persone oggi pronte a fare un grande cambiamento di stile di vita, la permacultura fornisce strumenti progettuali per costruire una societá piú equa e rispettosa. La ricerca individuale si puó organizzare in una struttura sociale che unisca l’assunzione di responsabilitá personale alla gioia collettiva del vivere quotidiano in modo gratificante e piacevole. I semi di un possibile mondo diverso oggi si chiamano Ecovillaggi, modelli di vita sostenibile presenti in tutti i continenti e collegati tra loro in un movimento in forte espansione.
"Noi tutti riconosciamo che il nostro lavoro é modesto, ma la somma di molti lavori modesti é straordinaria". (B. Mollison)
Gli ecovillaggi sono...
comunità che aspirano a creare uno stile di vita in armonia con l'ambiente circostante, utilizzando strumenti nuovi per la gestione sociale ed ecologica, tra cui la permacultura, l´uso di energie rinnovabili, modelli di economia alternativa, metodi decisionali partecipativi e sistemi educativi alternativi.
Gli ecovillaggi contribuiscono al passaggio a livello planetario verso un nuovo paradigma culturale, una visione di interdipendenza tra gli esseri umani e la Terra. Come confermato dalle più recenti teorie scientifiche, questo nuovo paradigma ha come cardine il concetto che ogni essere vivente è intrinsicamente collegato a tutti gli altri in una complessa rete di scambi di energia, sostanze nutritive ed informazioni: noi siamo parte integrante di questa Rete della Vita.
Questa visione ispira cambiamenti profondi e di lunga durata in tutti gli aspetti dell’esistenza, dalle semplici abitudini quotidiane alla nostra relazione profonda con il mondo vivente naturale. Gli ecovillaggi offrono reali soluzioni per l'umanità e per il pianeta: queste comunitá fanno parte di una emergente cultura della sostenibilitá.
(Global Ecovillage Network- GEN)
Per maggiori informazioni:
Rete internazionale: http://gen.ecovillage.org
Rete Europea: www.gen-europe.org
Rete Italiana Villaggi Ecologici RIVE: www.ecovillaggi.it
La permacultura é ...
La progettazione e la conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi che hanno la diversitá, la stabilitá e la flessibilitá degli ecosistemi naturali, a cui si ispira. E’ una sintesi di ecologia, geografia, antropologia e sociologia, attraverso un processo integrato di progettazione che dá come risultato un ambiente sostenibile, equilibrato ed estetico. In pratica, si puó applicare alla progettazione di un balcone, di un piccolo orto, di un grande appezzamento di terreno, come anche alla creazione di strategie economiche e strutture sociali.
Per maggiori informazioni:
Accademia Italiana di Permacultura
www.permacultura.it
Permaculture Magazine, UK
www.permaculture.co.uk
Fonte:
www.associazionebasilico.it