di Paolo Corvo
Tra gli aspetti più problematici che caratterizzano la società occidentale vi sono senza dubbio la crisi del soggetto e la conseguente difficoltà delle relazioni interpersonali, che determinano situazioni di profondo disagio e acuiscono la fragilità, pur costitutiva, dell’essere umano. L’individuo cerca intensamente di raggiungere la felicità, ma è fortemente centrato su se stesso e vive come se fosse sempre un turista, senza mai fermarsi per approfondire un rapporto e trovando solo piaceri immediati ed effimeri. L’individuo occidentale è dominato da ansie e timori, preso da un lato dall’eccesso di aspettative e dall’altro da delicati problemi ‘glocali’, risolvibili solo con modalità che vanno ben oltre la sfera individuale. Peraltro la dimensione sociale sembra assente dalla vita del soggetto e incapace di fornire quelle sicurezze che tranquillizzavano gli individui della modernità, per cui la situazione appare quasi drammatica, con il prevalere di un senso di precarietà e di incertezza, di relazioni deboli e frammentate, della perdita di memoria storica e di prospettive per il futuro. Continua...