Come parli, così è il tuo cuore.
Paracelso

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I SENTIERI DELL' ESSERE
Le mille Vie della Spiritualità
I SENTIERI DELL' ESSERE
LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan:
C'è una pratica che le persone debbano seguire?
Dong Shan rispose:
quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
Sai essere freccia, arco, bersaglio?
<b>Sai essere freccia, arco, bersaglio?

Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Conosci la sequenza delle costellazioni?
La fusione dell'idrogeno in elio?
Sai misurare la tua integrità?
Se rispondi
Avrai l'immortalità.

Laura Scottini

MEDITAZIONE TAOISTA
<b>MEDITAZIONE TAOISTA </b>





 

Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza.
Smetti di ascoltare e sentirai la verità.
Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.
Non cercare il contatto e troverai l'unione.
Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito.
Sii delicato e non avrai bisogno di forza.
Sii paziente e compirai ogni cosa.
Sii umile e manterrai la tua integrità.

 

IL VUOTO CHE DANZA
IL VUOTO CHE DANZA










di H.W.L. Poonja


Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

per tre motici la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti
sono l'inganno della mente
per posporre la libertà.
Continua...

PAROLE SU DIO
PAROLE SU DIO

di Simone Weil

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.

Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.

Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
I BAMBINI
DAGLI OCCHI DI SOLE

I BAMBINI<br> DAGLI OCCHI DI SOLE










Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.

Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.

Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
I FIGLI DELLA LUCE
I FIGLI DELLA LUCE




 


I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
Continua...
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA

di Matthew Fox

L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua... 
SULL'ANARCHIA BUDDISTA
SULL'ANARCHIA BUDDISTA di Gary Snyder

Da un punto di vista buddista, l'ignoranza che si proietta nella paura e nel vano appetito impediscono la manifestazione naturale. Storicamente, i filosofi buddisti non hanno saputo analizzare fino a che punto l'ignoranza e la sofferenza erano dovuti o favoriti da fattori sociali, considerando il timore e il desiderio come fatti intrinseci alla condizione umana. Così, la filosofia buddista si interessò principalmente alla teoria della conoscenza e la psicologia fu svantaggiata, per dare più spazio allo studio dei problemi storici e sociologici. Anche il buddismo Mahayana possiede un'ampia visione della salvezza universale, la sua realizzazione effettiva si è concretizzata nello sviluppo di sistemi pratici di meditazione per liberare a una minoranza di individui da blocchi psicologici e condizionamenti culturali. Il buddismo istituzionale è stato chiaramente disposto ad accettare o a ignorare le disuguaglianze e le tirannie sotto il sistema politico che vigeva. È stata come la morte del buddismo, posto che è comunque la morte che riesce a far comprendere il significato della compassione. La saggezza senza compassione non sente dolore.
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L'arte di vivere


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LA COSCIENZA IN EVOLUZIONE
LA COSCIENZA IN EVOLUZIONE
di Kaisa Puhakka

Negli ultimi decenni, negli Stati Uniti e altrove, sono emerse due tendenze nella coscienza collettiva, che portano verso diverse e opposte posizioni. Una posizione ci chiama con urgenza a ritornare alla fede e alla tradizione, per riaffermare l’autorità religiosa o altrimenti - che distingue decisamente ciò che è sbagliato da ciò che è giusto, e il vero dal falso, senza confondere la zona grigia in mezzo. L’altra posizione mette in dubbio o rifiuta la fede in verità univoche che sono presentate come obiettive quando sono trasmesse da autorità o tradizione. Essa invece riconosce una molteplicità di prospettive su valori e verità e vede bene le diversità nei credi culturale, religioso e politico. Il potenziale evolutivo della coscienza umana, tuttavia, risiede nella sua capacità di trasformazione al di là di tutte le posizioni e convinzioni. Di solito pensiamo all’evoluzione come ad un processo lineare che si muove in una determinata direzione attraverso vari stadi, a volte attraverso fasi complesse con spirali e anelli ricorsivi ma muovendosi verso stadi più alti o più avanzati... Continua...
EDUCAZIONE ALL'ARTE DEL VIVERE
EDUCAZIONE ALL'ARTE DEL VIVERE
di Bill Taylor

La società e la tecnologia che la governa diventano sempre più complesse, i nostri figli vengono alimentati da montagne di conoscenza con l’intento di prepararli alla vita adulta e alle esigenze di un posto di lavoro. La posta in gioco è alta e la pressione è viva. Nello stesso tempo i giornali ci dicono che tra gli adolescenti sono sempre più frequenti casi di stress, depressioni e abuso di droghe, che stiamo producendo una generazione di ragazzi pieni di sé, che si danno delle arie e si autodistruggono. I politici e i genitori se ne lavano le mani e spediscono i figli fuori per una decina di ore al giorno fra lezioni, compiti, corsi vari, test ed esami. In tutte queste attività i ragazzi assorbono abbastanza conoscenze per diventare validi tecnici e impiegati efficienti, ma sono stati seguiti per diventare degli adulti responsabili e dei buoni esseri umani? E che cosa si fa a proposito delle loro capacità affettive, di cooperazione, di onestà? Che cosa facciamo riguardo alla loro capacità di pensare profondamente ai problemi della vita, di trovare soluzioni creative alle sfide personali, sociali e ambientali? Possiamo lasciare al caso l’apprendimento di qualità simili? ...Continua...
DESTINO E DEBOLEZZE DELLA SPIRITUALITA' OGGI
DESTINO E DEBOLEZZE DELLA SPIRITUALITA' OGGI

di Mariana Caplan

La spiritualità non solo ha acquistato molta popolarità, ma è diventata un grande affare. La New Age è un’industria multimiliardaria, e alcuni degli insegnanti spirituali e dei guru più famosi si sono arricchiti considerevolmente grazie al commercio della Verità. Tuttavia, restano le domande essenziali: che cos’è la spiritualità? Lo spirito umano si sta davvero evolvendo? Nella cultura spirituale dell’occidente sta succedendo qualcosa di realmente nuovo o la nostra attrazione per i seminari New Age, lo yoga e la meditazione non sono altro che masturbazioni spirituali? Come possiamo utilizzare il caos e le opportunità che abbiamo di fronte per dare un aiuto significativo all’umanità? Stando ai media, la spiritualità può essere di tutto: una lezione di yoga in palestra, una lettura astrologica improvvisata o la camminata sul fuoco durante un seminario di fine settimana. Continua...
EDUCAZIONE COME SCIENZA DELL'INTEGRAZIONE
EDUCAZIONE COME SCIENZA DELL'INTEGRAZIONE Grande importanza sarà data, nei gruppi umani della Nuova Era, all’educazione, considerata dimensione della vita e non solo preparazione ad essa. I giovani saranno oggetto di costanti cure e attenzioni, volte a sviluppare creatività e armonia, e a potenziare l’aspirazione ad una “educazione permanente”. Si terrà presente, nell’opera educativa, quanto affermato da Bacone: Il maggior proposito dell’avanzata istruzione è quello di far luce su quattro questioni capitali: 1) Cos’è l’uomo? 2) Quale tipo di universo fisico è quello che egli abita? 3) Per quale processo evolutivo la specie umana emerse dalla matrice della natura sì che l’uomo potè divenire l’odierno individuo autocoscienze e creativo? 4) Conoscendo qualcosa del cosmo e della natura umana, qual è il tipo migliore di società per la progressiva auto-evoluzione dell’uomo? Continua...
VIAGGIO NOMADISMO PELLEGRINAGGIO
VIAGGIO NOMADISMO PELLEGRINAGGIO

di Italo Bertolaso

Ogni anno, per il mezzo miliardo di " turisti di massa" che girano il mondo, il viaggio non é altro che una fuga dallo stress e dalla noia della vita in città. Una vacanza, un semplice tempo libero da dedicare agli ozi e una specie di premio sociale conquistato con le ferie pagate. L'industria del "viaggio" e dello svago crea ogni anno un cumulo di profitti che supera il mezzo miliardo di dollari. Ma anche mucchi di spazzature: il turismo "usa e getta" violenta la natura selvaggia e favorisce la distruzione delle culture tradizionali. Per questo ambientalisti, tour operator sensibili, scienziati e antropologi oggi propongono un nuovo " turismo gentile, sostenibile, ecologico, verde, culturale" e una "patente di buon turista" a chi voglia gironzolare nelle aree a rischio ambientale.
L'emergere di una sensibilità ecologica e transculturale ha fatto riesplodere la moda dei vagabondaggi a piedi per incontrare la natura selvaggia con i suoi custodi: le popolazioni tribali. E una schiera di specialisti - "travel writers" e geobiologi, ecosofi e vagabondi spiritualisti della New Age – si é messa in cammino. Per questi "econauti" il viaggio é una cura del corpo e dell'anima che fa anche bene all'ambiente.
Scrive Jacques Lanzmann nel bel libro: "L'arte del camminare": "Andarsene a piedi. perché così invece di attraversare le cose cammini loro accanto. Perché invece di correre attraverso un paese puoi tessere il tuo cammino, passo dopo passo. A piedi, per ritrovare la propria grazia, per perdere il "grasso" e i pregiudizi. Per purificarsi e ritornare alle origini anche se la sabbia é radioattiva, l'acqua inquinata e la terra avvelenata". Continua...

NUTRIZIONE COME YOGA FRA MATERIA ED ENERGIA
NUTRIZIONE COME YOGA FRA MATERIA ED ENERGIA

di Elisabetta Mastrocola

L’attenzione verso la cura dell’alimentazione è notevolmente cresciuta nel corso degli ultimi anni sia a causa dell’esigenza di assumere cibo sano non contaminato o alterato, sia per una maggiore sensibilità verso le sofferenze animali che ha condotto molte persone a scegliere regimi vegetariani e vegani; nonostante questo però, si tende a mangiare in fretta, in posti affollati e senza pensare troppo a quello che si sta facendo, o meglio, pensando ad altro, come se il cibo che diventerà parte di noi - il nostro corpo, la nostra forza, i nostri pensieri, i nostri sentimenti – fosse qualcosa di estraneo. Il cibo, invece, come dice Omraam Mikhaël Aïvanhov, è una lettera d’amore del Creatore, e una lettera così importante deve essere letta in condizioni particolari.
« Se si mangia in modo meccanico, inconsapevole, facendo gesti rapidi, bruschi, inghiottendo piuttosto che masticando, lasciando che nella mente e nel cuore si agitino pensieri e sentimenti caotici, forse anche litigando con qualcuno, l’organismo è turbato in tutte le sue funzioni: nessun processo si svolge più correttamente, né la respirazione né la circolazione né la digestione né le secrezioni né l’eliminazione delle tossine. Migliaia di persone si ammalano ...Continua...
LA POTENZA DEL QUI
LA POTENZA DEL QUI


di Bill Plotkin

La mia premessa iniziale è che una società umana più matura richiede individui umani più maturi. La mia seconda premessa è che la natura (compresa la nostra natura più profonda, l’anima) ha sempre fornito e ancora fornisce il miglior modello per la maturazione umana. Un terzo presupposto è che ogni essere umano ha un unico e mistico rapporto con il mondo selvaggio e che la consapevole scoperta e la coltivazione di tale rapporto è al centro di una vera età adulta.Nella società contemporanea pensiamo alla maturità semplicemente in termini di duro lavoro e responsabilità pratica. Credo, al contrario, che la vera età adulta è radicata nell’esperienza transpersonale - in una mistica affiliazione con la natura, vissuta come un chiamata sacra, che è poi incarnata nella fusione di lavoro e matura responsabilità. Questa mistica affiliazione è il nucleo stesso della maturità, Continua...

LA CHIAVE PER UN SALTO DI QUALITÀ A LIVELLO PLANETARIO
LA CHIAVE PER UN SALTO DI QUALITÀ A LIVELLO PLANETARIO di Marcella Danon


La situazione è tale che non possiamo permetterci di stare ad aspettare che la soluzione ai problemi ecologici del nostro tempo venga dall'alto, che venga proposta o imposta dai governi; c'è qualche cosa che dobbiamo cominciare a fare affinché la soluzione si manifesti a partire dal basso, da ogni singolo individuo del pianeta, da ognuno di noi in prima persona. C'è cosa è che ognuno di noi può fare? E' questo l'interrogativo inquieto spesso inespresso. E non c'è niente di peggio, in situazioni di crisi come quella che si profila all'orizzonte, del sentirsi impotenti. Sì, qualche cosa che possiamo fare c'è: svegliarci a una più ampia visione del mondo, della vita e di noi stessi. Possiamo prendere spunto dal disagio interiore, quando comincia farsi più diffuso e insistente – a partire da problemi personali o dal malessere esistenziale dato dalla situazione planetaria contingente –, per intraprendere quello che attualmente, in ambito psicologico, si chiama un percorso di crescita personale. Occuparci di noi è il primo passo per occuparsi bene del pianeta. Continua...
ECOPSICOLOGIA
RITROVARE LA TERRA E L'INFINITO

ECOPSICOLOGIA<BR>RITROVARE LA TERRA E L'INFINITO Ritrovare la connessione con la Terra e l'Infinito In un percorso verso una più completa e realizzata umanità, la natura si pone come "ponte" tra il finito e l'infinito, tra il quotidiano e l'universale, tra il materiale e lo spirituale. Oggi siamo abituati a pensare al mondo naturale come allo sfondo dipinto di un scenario in cui soltanto noi umani abbiamo il ruolo di protagonisti, ma nell'inconscio collettivo dell'umanità e nella nostra stessa memoria genetica, è chiaro il ruolo della natura come principio più vasto che ci genera, accoglie e fa crescere. Adamo è stato creato da un pugno di terra e la figura di Madre Terra permea quasi tutte le culture dell'umanità. L'ambiente naturale è, che ci piaccia o no, la nostra "casa" in senso archetipico, è la nostra origine: dalla terra nasciamo e alla terra torniamo; anche se il nostro viaggio non finisce lì. La terra ci richiama, quindi alla nostra realtà, ai nostri limiti, ma anche agli sconfinati orizzonti che si aprono davanti a noi, ci ricorda quanto siamo piccoli e quanto siamo grandi. Piccoli... perché siamo proprio piccoli davanti all'immensità di un cielo stellato e grandi perché abbiamo saputo crescere e diventare quello che siamo diventati. La terra è parte di noi, perché noi siamo parte della terra.
ECOLOGIA E ASTROLOGIA
ECOLOGIA E ASTROLOGIA di Francesco Astore

Come vivono i segni zodiacali il rapporto con l’ambiente, col clima con i cambiamenti meteorologici che tanto stanno facendo discutere l’opinione pubblica? Tra tutti il più ecologico è (come tutti ormai in parte sanno) il Toro, vero segno di Madre Natura, tra l’altro il più dotato del cosiddetto “pollice verde”, seguono Sagittario (viaggiatore e amante dei grandi spazi incontaminati della natura) e Bilancia (rispettosa dell’equilibrio delle forme viventi, dell’armonia nell’ecosistema). Vergine, Capricorno, Aquario e Gemelli segni dove le soluzioni pratiche e tecniche tendono a prevalere, adoperano seri provvedimenti concreti come il riciclaggio, prendere meno la macchina inquinante e di più il mezzo pubblico. Questi ultimi segni, tuttavia, alcune volte pur di non rinnegare il loro ritmo vivace (sociale e lavorativo) e di non rinunciare alle privilegiate tecnologie possono distaccarsi da una mentalità correttamente ecologista Continua...
SPIRITUALITA' E POLITICA NELL'ERA DELL'ACQUARIO
SPIRITUALITA' E POLITICA NELL'ERA DELL'ACQUARIO di Elisabetta Mastrocola


Se si pensa la politica come organizzazione del vivere quotidiano per il bene comune materiale e psichico spirituale, non si può non riscontrare quanto il materiale prevalga sempre sullo spirituale; eppure la spiritualità è l’esperienza concreta e continua di un mondo interiore invisibile, complesso e organizzato che è sempre origine e causa del mondo fisico da noi ben conosciuto. … e se poi questo interiore lo scopriamo anche esteriore, seppur invisibile, capiamo il Tutto, e dall’interiorità, il Tutto crea quello che chiamiamo Futuro… la scienza, con la fisica quantistica, lo sta dimostrando…
E’ questa un’epoca di grandi interrogativi e cambiamenti più o meno previsti e intuiti; dove speranza e progettualità si alternano a paura e mancanze di prospettiva; lo sviluppo scientifico porta a risultati impensabili pochi anni fa; la trasformazione sociale chiede la resa ad una maggiore apertura mentale; la crisi delle religioni approda alla scoperta della religiosità come nuova e imprevista alternativa, da suscitare interesse persino nel laico; la politica, astruso incastro di potere, competenza, responsabilità, impegno e tornaconto personale si apre involontariamente su un orizzonte, che esige anche qui Continua...
I FATTORI SPIRITUALI ALL'ORIGINE DELL'ECONOMIA
I FATTORI SPIRITUALI ALL'ORIGINE DELL'ECONOMIA di Elisabetta Mastrocola


“Al giorno d’oggi, gli esseri umani hanno sempre più la tendenza a dare il primo posto all’aspetto economico, e in apparenza hanno ragione. Se non avete il denaro necessario per procurarvi il cibo o una casa, sicuramente tutto si complica!... Ma, in realtà, l’economia non è tutto, perché essa stessa dipende da fattori situati su un piano più elevato. L’aspetto economico, se volete, è la parte morta; non può spostarsi né agire né esprimersi. Sono altri gli elementi che decidono di spostarlo qui oppure là, e a seconda che sia la saggezza o la follia a spostarlo, i risultati sono assolutamente diversi. Quando la “testa” che deve decidere è malata, alla fine è l’economia stessa che va in rovina. Ecco allora il malcontento, gli scioperi, le rivoluzioni… E’ un peccato che gli esseri umani si siano lasciati fagocitare dalla materia a tal punto da dimenticare che la cosa più importante non è la materia stessa, ma i fattori che agiscono su di essa.”* Continua...
NON VOGLIO SAPERE

Non voglio sapere quel che fai per sopravvivere.
voglio sapere per che cosa soffri,
e se sai almeno sognare di accettare la passione del tuo cuore.
Non voglio sapere le pene dei tuoi anni.
Voglio sapere se sai rischiare di sembrare matta per amore,
per i tuoi sogni, per l'avventura di essere viva...
Non voglio sapere quali pianeti sono in quadratura con la tua luna.
Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se sei stata aperta ai tradimenti della vita
o se ti sei ritirata e chiusa per paura di ulteriore dolore.
Voglio sapere se puoi star seduta con il dolore, il mio o il tuo,
senza far niente per nasconderlo, o mascherarlo o immobilizzarlo.
Voglio sapere se puoi stare con la gioia, la mia o la tua;
se puoi danzare nascostamente nel silenzio
e lasciare che l'estasi ti riempia fino alla punta delle dita

Continua...
COSCIENZA SPIRITUALITA'.. E LE DONNE?
COSCIENZA SPIRITUALITA'.. E LE DONNE?

di Giovanna Visini

Il riconoscimento recente da parte della psicologia dell'esistenza di molte linee evolutive della coscienza (cognitiva, affettiva, morale, interpersonale, creativa, psicosessuale, spirituale, ecc.) e la concezione del sistema dell'Io come il regolatore e l'armonizzatore dell'insieme di queste molteplici correnti permettono di iniziare una revisione e una correzione dello sviluppo psicologico che è stato, questo è innegabile, identificato con lo sviluppo cognitivo, lo sviluppo razionale dell'intelletto. Da Aristotele, attraverso la scolastica medioevale e fino a Kant e all.Illuminismo la ragione è considerata l'unica fonte della conoscenza. Quello che in Kant e Cartesio diventa palesemente esplicito, poiché con l'Illuminismo la società vede consapevolmente se stessa per la prima volta come società razionale (penso, dunque sono), era già in atto da secoli, in Occidente per lo meno dai tempi dei Greci.
Kant fonda la ragione come facoltà indipendente distinta dalle emozioni, dai sentimenti, dai desideri che non possono in alcun modo produrre conoscenza (su questo argomento si può vedere l'interessante libro di Victor J. Seidler, Riscoprire la mascolinità. Sessualità, Ragione, Linguaggio, Ed. Riuniti, 1989). Questo far coincidere in qualche modo coscienza o Io con la ragione e con il pensiero logico-deduttivo ha avuto conseguenze pesantemente negative, poiché tutto quello che non era pensiero razionale, quindi le altre linee di sviluppo come la sessualità, le emozioni, i sentimenti, i desideri, le intuizioni, la spiritualità era dissociato e represso (un.altra implicazione di questo è stato il fatto di considerare la razionalità come il punto d.arrivo dell.evoluzione della coscienza umana e non come una tappa evolutiva che può essere oltrepassata).
Inoltre, vari fattori si sono combinati per far sì che si producesse un cortocircuito patologico che ha fatto coincidere razionalità non solo con coscienza e consapevolezza del proprio Io, ma anche con mascolinità. A livello ontogenetico, cioè dello sviluppo psicologico individuale, l'identità maschile si forma faticosamente per differenziazione dalla madre e in generale dal .femminile., quindi per contrapposizione e opposizione (e solo in seguito per identificazione positiva con il maschile paterno, quando c'è e quando si può). L'Io maschile si forma grazie alla battaglia vinta contro il femminile, il bambino, cioè, arriva ad affermare, non sono una femmina.. Il fantasma della bisessualità è molto forte come dimostrano gli studi etnografici sui riti di passaggio e la ricerca psicologica. ...Continua...
FELICITA' E INFELICITA'
FELICITA' E INFELICITA' di Maurizio Di Gregorio

Conoscete quegli inserti illustrati che accompagnano in alcuni giorni alcuni quotidiani nazionali? Un chilo di carta per centinaia di pagine zeppe di pubblicità, intercalate da articoli brevi che vogliono ricordarci che si tratta di una rivista e decorati con mille notiziole per illudere di informarci. Per stampare ognuno di questi pesanti inserti pubblicitari occorre abbattere, ad ogni uscita, un piccolo bosco. Un senso comune di responsabilità ecologica ci dice che rappresentano uno spreco inaudito eppure anche gli sprechi possono talvolta essere utili.
Kirkegaard era solito ricordare che tutta la verità può essere scritta su una scatola di fiammiferi e l’uomo moderno che possiede una verità ancora più piccola di quella che Kirkegaard scriveva, stampa montagne di carta con montagne di informazioni che il più delle volte sono solo deformazioni e malformazioni, eppure qualche volta, miracolosamente nel cuore della pubblicità stampata potete leggere parole che portano trasformazioni. Continua...
LIBERTA' EGUAGLIANZA FRATERNITA'
LIBERTA' EGUAGLIANZA FRATERNITA'

di Maurizio Di Gregorio

Nei libri possiamo trovare leggendo molte belle frasi. Alcune ci colpiscono, altre meno. Vi sono un’infinità di belle frasi. Ognuna di esse potrebbe smuovere come montagne il cuore degli uomini eppure il loro effetto non è assicurato né certo. “Se è vero che ogni essere umano è diverso dall’altro, è altrettanto vero che tutti sono in relazione con Dio, dove sta l’unità che annulla ogni alterità. Da ciò discende la tolleranza perché ogni uomo e ogni credenza discendono da Lui” (Ibn Arabi) Cosa succede leggendola? Vi è un significato che la mente non riesce pienamente ad afferrare. La frase, come tutte le frasi, è una forma mentale alla quale accediamo con la mente ma rispondiamo e partecipiamo con l’interiorità del nostro cuore. Qualcosa sfugge alla mente ma il cuore ne è attratto. Siamo portati a dire che è una bella frase o concetto ma la sua verità può solo essere esperita nei nostri cuori. Qualora percepiamo la scintilla contenuta al suo interno il nostro cuore si incendia. Una forma (la frase) agisce su una sostanza (noi) e la nostra mente è condotta ad una percezione di verità -il significato.
Ciò avviene nella direzione dal Divino a noi e infatti percepiamo il significato e l’emozione correlata come dotati di una qualità particolare, qualcosa di superiore, un dono.
Nella coscienza ordinaria lo percepiamo rovesciato a come avviene realmente: poiché la nostra capacità di percezione è in realtà limitata, nel migliore dei casi, alla direzione da noi a Dio, non vediamo che in realtà la frase veicola un Fuoco e(s)terno che ci incendia il cuore e a cui infine la mente risale tramite un significato. Noi crediamo di aver raggiunto un significato (lo vediamo come significante) ma invece è il significato che ci ha colpito. Ciò che chiamiamo senso della frase è il significato che tratteniamo (dopo) di un attimo di esperienza- è il risultato del fuoco, cioè cenere.
Noi non cogliamo tutti i significati, non tutte le frasi infiammano il nostro cuore e non scorgiamo il fuoco di tutti i raggi di luce. Continua...
LE LEGGI UNIVERSALI
LE LEGGI UNIVERSALI L'uomo non è solo e senza aiuti nell'affrontare la vita, ma ha a sua disposizione un manuale specifico e molto dettagliato: le Leggi Universali. Oggi anche la scienza agnostica accetta l'esistenza di Leggi che regolano la vita naturale e questo, secondo noi, è l'ammissione, volenti o nolenti, dell'esistenza di Dio. Se ci sono delle Leggi Universali ci deve per forza essere una Mente Universale, un'Intelligenza Cosmica, che le ha pensate in modo da ordinare l'evolversi della vita. Se ognuno seguisse il suo istinto, i suoi desideri e i suoi interessi personali non ci sarebbe alcuna possibilità di convivenza collettiva e sociale. All'uomo è stato dato il libero arbitrio non per fare ciò che vuole (questo è un principio infantile) ma per avere la libertà di scegliere fra i diversi modi che la vita offre per evolvere. Per aiutare l'uomo in questa sua scelta quel grande Essere, che chiamiamo Dio, ha offerto all'umanità un aiuto straordinario e terribilmente efficace se seguito: il suo Pensiero codificato in Leggi di Natura. Continua...
IL SENSO DELLA VITA - MORTE
IL SENSO DELLA VITA - MORTE Se volessi iniziare questo intervento con una frase ad effetto direi forse qualcosa di troppo banale come che il mistero della vita e della morte è il mistero stesso di Dio. Però ne avrei proprio voglia, di esprimere questa banalità perché, vedete, non è che le cose siano poi tanto diverse. Possiamo abbracciare il credo che vogliamo oppure possiamo anche non abbracciare alcun credo, ma i termini del grande stupore che la vita (e, specularmente, del fenomeno detto "morte") suscita in ogni persona che non ha optato per un'esistenza supina al fato, non cambiano. Vita e morte portano con sé gli interrogativi della mente raziocinante e questo bagaglio, questa specie di "condanna", ce la portiamo appresso da quando la nostra specie è apparsa su questo pianeta. Ma, se mi si permette il gioco di parole, è una condanna "vitale" e guai se non ci fosse! Se non fossero esistite le filosofie, le speculazioni e le scuole sapienziali le cui origini rimontano nella notte dei tempi, non avremmo meritato di ergerci a "razza dominante" della Terra. Certo, questo non basta per fare di noi i padroni del pianeta perché, come dice il famoso proverbio, non bisogna predicar bene e razzolar male. Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
PERCHE' LA REINCARNAZIONE FA PAURA
PERCHE' LA REINCARNAZIONE FA PAURA
L’argomento “reincarnazione” è considerato a tutt’oggi un argomento tabù presso molti popoli, soprattutto presso le culture occidentali monoteiste. Ricordo quando all’età di diciassette anni chiesi a mia madre (che già da anni si occupava di esoterismo): “Cosa significa quando senti che un determinato momento lo hai già vissuto?” e lei mi disse che la risposta alla mia domanda era la reincarnazione. Mi spaventai così tanto che scappai in camera mia. Perché la reincarnazione fa paura? Forse perché non la si conosce ancora abbastanza o perché per noi è un concetto troppo inusuale. Oggi non solo accetto appieno la teoria della metempsicosi (altro termine per definire la reincarnazione) ma ho capito che accettare questa teoria è la chiave per la comprensione di noi stessi e del trascendente. Accettando la reincarnazione tutto quadra. Se abbiamo vissuto altre vite chi siamo veramente? Continua...
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14 APRILE 2019 MILANO - IMPARIAMO AD INTERPRETARE SEGNI E COINCIDENZE - CON GIAN MARCO BRAGADIN
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