di Fabio Nocentini
La floriterapia è una terapia vibrazionale che presenta alcune analogie con l’omeopatia, pur differenziandosi da questa. L’espressione “terapia vibrazionale” significa che il rimedio floreale, essendo portatore di una specifica frequenza energetica, agisce a livello “sottile”, sul campo energetico del soggetto che lo assume, in maniera simile a quanto fanno i rimedi omeopatici.
L’impronta energetica del fiore è in grado di riequilibrare le vibrazioni distorte e, dai livelli che possiamo definire “superiori” in quanto caratterizzati da frequenze più sottili (la mente, le emozioni), i suoi effetti si riflettono sui livelli “inferiori” (il corpo fisico, la materia), latori di frequenze più dense.
Secondo Edward Bach (1866-1936), fondatore della floriterapia, la malattia è la conseguenza di uno squilibrio interiore o dell’accentuazione esasperata di un difetto. Gli stati emotivi negativi sono i veri indicatori della malattia. Uno squilibrio interiore, un conflitto psicologico, un problema irrisolto a livello emotivo o mentale provoca un’alterazione dell’individuo e, se tale squilibrio non viene risolto sui piani sottili, precipita nella materia originando la malattia fisica.
Per guarire, quindi, non bisogna curare la malattia fisica, bensì rimuovere lo stato emotivo negativo sviluppando lo stato emotivo positivo, oppure attenuare il difetto sviluppando la virtù contrapposta. I rimedi floreali di Bach ricostruiscono l’armonia tra anima e personalità, affinché il corpo ne tragga giovamento. Continua...