Avete mai pensato che forse usate gli spiccioli nelle vostre tasche
come le multinazionali utilizzano i loro miliardi?
In altre parole la chiave che introduce ad un cambiamento significativo dell'uso del denaro
è celata nel nostro modo di pensare il denaro stesso.
Quelle che seguono sono parole di
Rudolf Mees, economista e uno dei fondatori della banca alternativa antroposofica
Triodos Bank:
"Di solito il denaro è descritto con le qualità di un liquido: il denaro fluisce, abbiamo fonti di denaro, liquidità patrimoniali e un conto corrente in banca.Chiunque ne possegga in abbondanza nuota nel denaro. E' una caratteristica dei liquidi quella di non poter essere trattenuti facilmente in mano.
Infine è ben noto quale ruolo il denaro, in particolare nella sua forma primaria di oro e argento, rivesta nelle fiabe e nelle sacre scritture.Qui la natura del denaro compare quando vengono poste questioni di moralità o immoralità, per accompagnare o riflettere eventi spirituali profondi.
L'osservazione della circolazione monetaria ci offre una prospettiva diversa.Nei tempi antichi si trattava di moneta metallica concreta, che il proprietario poteva stringere in pugno, sia che fosse oro, argento, rame o bronzo. In seguito venne parzialmente convertita in carta moneta. Questa a sua volta è stata largamente rimpiazzata da moneta "registrata" o contabile, ovvero denaro che è semplicemente scritto nei conti correnti bancari. Abbiamo percorso così tutta la strada che va dal contenuto tangibile di una borsa all'imponderabile contenuto di un segmento di memoria di un computer.
Finché siamo in grado di trattenere il denaro siamo anche in grado di poter decidere come usarlo.
Oggi però quel che succede al denaro ci sfugge dalle mani ed è perciò fuori anche dalla nostra coscienza. In altre parole il denaro ci chiede di sviluppare una maggiore consapevolezza se vogliamo che rimanga nelle nostre mani. Se non saremo in grado di farlo, si svilupperà sempre di più un sistema monetario che scavalca la nostra comprensione e la manipola.
I sistemi finanziari cominceranno ad avere una vita autonoma. Esiste un altro approccio alla materia che riguarda intimamente il nostro atteggiamento nei confronti del denaro. Quello predominante è volto all'acquisizione egoistica di esso ed è improntato dal desiderio di possederne il più possibile per uso personale o per risparmiarlo, con lo scopo di aumentare il nostro potere nel mondo o sui nostri simili.
Si può notare come questo atteggiamento spesso si manifesti attraverso il fatto che il denaro, o l'invisibile potere che si cela dietro di esso, inizia a prendere il sopravvento sulla volontà delle persone, che mostrano di esserne insaziabilmente assetate, o di desiderare tutto ciò che con il denaro si può comprare, spesso in quantità superiore alle reali necessità.
Un atteggiamento del tutto diverso è quello che induce a farne un uso creativo per aiutare gli altri a crescere. Qui avviene l'opposto: si crea uno spazio perché possa avvenire qualcosa che precedentemente non era possibile.
Se con le nostre decisioni finanziarie tentiamo di creare uno spazio, il denaro verrà messo all'opera per gli altri e non solo per noi stessi. L'utilizzo consapevole del denaro permette alla creatività dell'uomo una completa libertà. E' compito di ognuno di noi riempire questo spazio in modo ricco e significativo."
tratto da
Ecologia del denaro di Rudolf Mees Filadelfia edizioni
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