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Scheda approfondimento
PSICOSINTESI

Dire che cos'è la Psicosintesi non è semplice. Penso che la cosa migliore sia far parlare lo stesso Roberto Assagioli, attraverso una sua lettera del 1967, inedita, inviata a tutti i centri di Psicosintesi sparsi nel mondo. "La Psicosintesi non è una dottrina né una "scuola" di psicologia; non è un particolare o speciale metodo di autorealizzazione, di terapia o di educazione. Essa può essere indicata (non uso il termine 'definita' poiché tutte le definizioni sono limitate e limitanti) essenzialmente come un atteggiamento generale e uno sforzo verso l'integrazione e la sintesi in tutti i campi, in particolar modo in quelli sopra menzionati. Potrebbe essere chiamata un "movimento", una "tendenza", una "meta". Non esiste ortodossia in Psicosintesi e nessuno, a partire da me stesso, può proclamarsene il vero o autentico rappresentante, capo o leader.

Ognuno dei suoi esponenti cerca di esprimerla e applicarla come meglio è in grado di fare e chiunque ne legga o ascolti il messaggio, o riceva beneficio dall'uso dei metodi della Psicosintesi, potrà stabilire con quanto successo ciascun esponente ne ha espresso o ne esprimerà lo "spirito". Data questa premessa generale, discende ovviamente la considerazione che la Psicosintesi non può essere rappresentata all'esterno da nessuna organizzazione. [...] Tutti i Centri devono essere animati da uno spirito internazionalistico e devono lavorare internazionalmente, se se ne dovesse verificare la necessità. Tuttavia, la funzione primaria e la preoccupazione principale di ciascun Centro devono essere anche quelle di lavorare quanto più intensamente possibile nella propria area geografica o specifica (terapeutica, educativa, culturale), di "cultiver son jardin", per dirla con Montaigne. [...] Poiché le condizioni culturali, psicologiche, legali e materiali sono enormemente diverse nei vari paesi, è consigliabile, anzi in realtà quasi indispensabile, che ogni Centro lavori in piena autonomia e libertà e che gli unici responsabili siano chi dirige questi Centri."

La Psicosintesi, in definitiva, consiste in un'opera di «coscientizzazione» al fine di promuovere sintesi sempre più ampie a livello individuale e collettivo. Se questa rimane la meta generale, diversi sono gli obiettivi specifici, a cui si richiamano i quattro campi di applicazione formulati da Assagioli: obiettivi specifici che richiedono approcci specifici. Psicosintesi terapeutica. L'aggettivo 'terapeutica' deve essere inteso in senso ampio, in quanto sta ad indicare un qualsiasi intervento all'interno di una relazione di aiuto: - nella cura psichiatrica, orientata a ristabilire un equilibrio psichico vacillante; in questo caso, in appoggio all'intervento farmacologico, la psicosintesi fornisce una particolare visione dell'uomo, che, nell'ottica esistenzialista, consente di non ridurre la sofferenza psichica ad un meccanismo patologico; - nel lavoro psicoterapico, essenzialmente di sostegno, in una situazione in cui i blocchi nevrotici impediscono all'individuo l'accesso al proprio centro, sede delle risorse più creative; quest'opera di strutturazione dell'Io costituisce idealmente il preludio al vero e proprio lavoro di ricerca interiore, o di «analisi»; - nell'ambito di una terapia sanitaria o sociale: ad esempio, ad opera di un medico oncologo, di un fisioterapista, di un assistente sociale, o di un consulente igienista... Tale intervento sarà orientato alla presa di coscienza del significato esistenziale della malattia o della condizione che si trova ad affrontare la persona. Psicosintesi educativa.

E' rivolta, innanzitutto, a persone in età evolutiva, all'interno dei tre cicli dell'«infanzia», della «fanciullezza» e dell'adolescenza», fino a comprendere la fase post-adolescenziale (che termina intorno al venticinquesimo anno). La psicosintesi educativa consiste nel promuovere la crescita integrale del soggetto, curandone tutti gli aspetti (fisico-motori, socio-affettivi, logico-cognitivi, espressivo-creativi...) e comprende tutte quelle forme di intervento che vedono impegnati pedagogisti, insegnanti, maestri di ogni tipo di disciplina o arte, guide religiose, e così via.

Tuttavia, in senso ampio, la psicosintesi educativa non si limita ai giovani, ma si estende anche all'adulto e consiste nell'applicazione di quel «metodo maieutico» tanto caro a Socrate e sviluppato dalla psicologia del profondo, attraverso il quale s'impara a integrare la folla delle proprie «subpersonalità» fino alla scoperta di un centro personale. In questa prospettiva, la salute psichica non è intesa come fine della sofferenza, ma come capacità di sviluppare con la realtà un rapporto critico e libero da ogni forma di illusione. Psicosintesi autoformativa.

E' il settore principale, e si occupa della trasmissione di metodi e strumenti finalizzati alla realizzazione del Sé, indirizzata a tutte quelle persone che, dopo aver realizzato un «centro» sufficientemente stabile e integrato, sono attratte da un lavoro di «alchimia interiore». In questo processo, la psicosintesi personale si trasforma progressivamente in psicosintesi transpersonale, nella quale vengono integrati nella personalità gli aspetti più spirituali. La psicosintesi autoformativa, secondo l'antico motto delfico "uomo, conosci te stesso!", promuove la ricerca intorno all'«essere» dell'uomo e ha, pertanto, un interesse profondamente filosofico, nel senso che aveva questo termine alla sua origine greca. Spesso ci dimentichiamo che la filosofia è, di per sé, un «esercizio spirituale»: l’esercizio filosofico, in realtà, corrisponde ad una trasformazione della visione del mondo e dell’intera personalità, una conversione che sconvolge la vita intera, nella quale l’uomo passa da una vita inautentica allo stato di vita autentica. In questo senso, potremmo definire il lavoro di autoformazione con l'espressione «psicosofia», che sta ad indicare la saggezza legata alla conoscenza della natura profonda della psiche.

Psicosintesi sociale. Si occupa dell'integrazione di gruppo, a qualsiasi livello: dalla famiglia (è opportuno osservare che, in una visione «sistemica», le forme di disagio che compaiono in età evolutiva dovrebbero essere sempre trattate all'interno della famiglia, coinvolgendo tutti i membri della stessa) alle associazioni di ogni tipo, dalle imprese alle istituzioni, e include la coscientizzazione dei gruppi umani a livello culturale e politico, fino a raggiungere una sensibilità planetaria. Naturalmente, anche l'azione politica diretta, se ispirata da quest'opera di coscientizzazione (potremmo parlare di «socioterapia»), rientra a pieno titolo nella psicosintesi sociale.

fonte: www.psicosintesi.org 
di Fabio Guidi