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Scheda approfondimento
MEDICINE TRADIZIONALI

L'etnomedicina è lo studio dei sistemi medici di prevenzione e di cura dei popoli. Si basa sull'analisi delle pratiche mediche utilizzate dalle società tradizionali, quelle cioè pre-industriali. E' divenuta oggetto di un rinnovato interesse dal 1978, quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha aperto un programma di dialogo tra i due distinti sistemi medici, tradizionale e moderno.


MEDICINA TIBETANA
Il metodo di pratica della medicina tibetana deriva direttamente da Buddha Shakyamuni che la spiegò all'età di 71 anni vicino a Banares in India circa 2500 anni fa. La medicina tibetana è una medicina psico-spirituale, molto lontana dalla mentalità occidentale, affondando le sue radici nel pensiero religioso buddista con fondamenti filosofici, religiosi e soprannaturali. In essa confluiscono le tradizioni indiana (Ayurveda), ellenica e cinese ed è diffusa e praticata in Tibet, Cina, India, Mongolia e Russia.La medicina tibetana è particolarmente efficace con le malattie della mente; ma anche nelle malattie ginecologiche, nei problemi della tiroide, dei reni, della pelle, della cistifellea e nei casi di ingrossamento delle ghiandole. Per le malattie del fegato la medicina tibetana è forse la più efficacie in assoluto.
E' inoltre efficace nel trattamento dell'osteoporosi, nelle fratture (riduce il tempo necessario per rinsaldare il tessuto osseo) e per curare artrosi e artriti. Se l'artrosi è grave ed è in corso da molti anni è possibile solo ridurre l'infiammazione e togliere il dolore.

Un aspetto importante della medicina tibetana è non solo la sua efficacia in molte malattie ma anche il fatto che si prende cura veramente del paziente. Il lavoro di un Amji (dottore) non consiste solo nel fare una diagnosi e indicare poi il trattamento, ma anche nell'offrire aiuto ed energia positiva. Il potere delle preghiere nella medicina tibetana è molto considerato, perché la medicina tibetana è strettamente connessa con il buddhismo. Quando un dottore somministra una medicina, o una terapia, deve generare il pensiero che questa medicina serva a curare il paziente presente ma, allo stesso tempo, anche tutti coloro che soffrono del medesimo male. In questo modo trasmette energia positiva a tutti gli esseri. E' la mente di Bodhicitta. Naturalmente in questo modo anche il paziente guarisce meglio, perché c'è una grande differenza tra una sostanza puramente materiale e la stessa sostanza accompagnata da una tale energia positiva.
Questo tipo di medicina tradizionale si basa su una dottrina cosmologica che vede l'universo come un'unione di particelle infinitamente piccole, ognuna delle quali contiene la natura e le potenzialità dei quattro elementi: acqua, aria, fuoco e terra. Queste, interagendo nella dimensione del quinto elemento, lo spazio, generano i tre umori: Vento, Bile e Flemma, che possiamo considerare come i regolatori delle funzioni fisiologiche dell'uomo e degli altri esseri viventi.
Il principale controllo da parte del Medico attraverso la lettura del polso è sui 3 umori, (gnepha) che sono essenziali per la vita e il mantenimento del sistema psico-fisico, Aria (lun), Bile (thripa) e Flemma (peken). Ognuno di essi è formato da 5 tipi principali con funzioni biologiche specifiche. La medicina Tibetana riconosce il fattore psicologico come la causa principale di squilibrio per ognuno dei 3 gnepa.    
La terapia si basa su diverse tecniche collocabili in cinque categorie: dieta, comportamento, farmaci, terapie esterne e chirurgia.
In particolare la ricca farmacopea è composta da prodotti complessi, ottenuti da preparati vegetali, minerali o animali allestiti con tecniche specifiche. inoltre vengono impiegate anche l'agopuntura e la pratica di salassi e inalazioni.
Il medico tibetano per curare utilizza, oltre la chirurgia e l'uso di erbe e minerali, anche meditazioni e riti caratteristici, che allontanano i "demoni" responsabili delle patologie. Se la malattia scaturisce da un disequilibrio umorale, essa può essere curata con erbe, metalli o pietre preziose, mentre se essa è dovuta ad un eccesso passionale, il medico interverrà con riti purificatori o meditazioni.
Altre patologie, come quelle congenite, sono legate invece ad errori in una precedente vita, e per la legge della causa-effetto (il karma) si manifestano in questa vita.
 
Nel 1962 il XIV Dalai Lama ha fondato il Tibetan Astro-Medical Center (Meen-Tsee-Kang) a Dharamsala in India, con lo scopo di preservare la cultura Medica Tibetana e per essere di aiuto ai profughi tibetani che di continuo fuggono dal Tibet dopo gli eventi del 1959. Oltre a formare i Dottori, vengono prodotte le medicine che da secoli curano i Tibetani e sono composte da diversi ingredienti, per la maggior parte piante raccolte sulle montagne Himalayane ma anche metalli preziosi come l'oro e l'argento.

Breve glossario:
Amji in tibetano significa dottore, guaritore.
Bodhicitta è la 'grande mente'; la forte determinazione di raggiungere l'Illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.
Dharma: gli insegnamenti spirituali, la via per lo sviluppo interiore.
Dewa Chen o Tushita: una terra pura, una specie di paradiso.
Stupa: uno speciale tipo di costruzione che genera energia positiva
Parnashawari: un aspetto femminile della mente illuminata; indossa abiti   di foglie


MEDICINA CELTICA (DRUIDICA)

Da dove vengono i druidi, i sacerdoti celtici, e chi sono? E' molto probabile che l'apparizione dei primi druidi si sia verificata 6500 anni prima di Cristo. E' bene precisare che non si conoscono bene le antiche tradizioni druidiche, infatti ci sono pochissime tracce scritte relative alla medicina druidica. La medicina druidica è la medicina vivificata dallo spirito immortale, filosofia vivente dell' essere illuminato. La medicina druidica comprende, in larga misura, le tradizioni popolari bretoni e irlandesi. La medicina pragmatica dei contadini e dei pescatori deriva in linea diretta dalle pratiche ancestrali del druidismo. Il contadino o il pescatore che fa uso di una certa ricetta, che invoca la tale fontana miracolosa o il tale santo guaritore ignora senza dubbio il retroterra spirituale che queste pratiche comportano, ma tutto ciò non impedisce che tali "ricette" funzionino. Alcune persone all' interno degli odierni cenacoli hanno la funzione di terapeuti. Sono medici o sofrologi, ipnotizzatori o psicoterapeuti. Il fatto di riprendere le antiche tradizioni favorisce l' inserimento, nella loro pratica professionale, dei grandi principi della guarigione spirituale.
La maggior parte delle feste cristiane in Occidente deriva da feste druidiche che sono sopravvissute fino ai nostri giorni.
I druidi in Occidente corrispondevano a ciò che gli rshi erano in India, al tempo dei Veda. Ma mentre la tradizione originale dell' India o del Tibet è tuttora viva, persino nell' era nucleare, il messaggio dei Celti fu dimenticato per lungo tempo.
Continua...

Il mondo celtico si estende dalla Scozia alla Vandea passando per l' Irlanda e l' Inghilterra. Bretoni sono chiamati gli abitanti della Bretagna ma alcuni testi antichi con questo vocabolo indicavano gli abitanti della Gran Bretagna. I Galli estendevano il proprio dominio fini a Barbona e Ventimiglia. Prima delle invasioni romane, il loro territorio comprendeva tutta la Francia, gran parte della Spagna, il nord dell' Italia e il Belgio. I riti e le pratiche mediche dei Galli prima della conquista romana provenivano direttamente dalla medicina dei Celti.
La società druidica si divideva in tre branche: i druidi, filosofi e letterati; i bardi, letterati popolari e cantori, e gli ovati, poeti e indovini. Pare che i druidi vestissero di lino bianco, probabilmente con bande rosse incrociate. Il loro albero magico era la quercia.
I bardi gallici, che rappresentavano in un certo senso un' aristocrazia dello spirito, conservarono gelosamente la filosofia del druidismo originale, per quanto fosse lontana dal cristianesimo.
Il neodruidismo bardito subentrerà, dalla metà del XV secolo, all' antico druidismo. I suoi testi, per lungo tempo trasmessi oralmente e in segreto, furono raccolti e divulgati più tardi sotto forma di triadi. I druidi non vollero fissare con segni morti una scienza che ritenevano in continuo rinnovamento.

Secondo la tradizione irlandese il druidismo non deriva dai Celti ma dai Thuata De Danann, tribù pre-celtica della dea Dana. Essi avevano costruito i monumenti megalitici in Irlanda d' intesa con altri popoli di tradizione celtica.
I Thuata De Danann aveva appreso i principi druidici nelle isole del nord del mondo, nella famosa Iperborea.
I Thuata De Danann, o agenti della dea Dana, sono un popolo misterioso che si ritiene abbia immediatamente preceduto i Figli di Mile, i Calli. Il nome dei Thuata, in grafica runica, è simile a Tinth, dio dell' Iperborea, signore della Stella Polare e dell' isola di Thule. Uno dei più antichi testi irlandesi, "La battaglia di Mag Tured, contiene una precisazione: "I Thuata De Danann abitavano le isole del Nord del mondo, apprendendovi la scienza, la magia, il druidismo, la strategia e la saggezza e superarono tutti i sapienti nelle arti dei pagani".

Il druidismo sarebbe nato in Irlanda, in terre ancora più settentrionali. Secondo la "Storia d' Irlanda" di Keating, i Thuata si sarebbero trovati in Grecia ma avrebbero soggiornato sette anni in Scandinavia e successivamente nel nord della Scozia prima di arrivare in Irlanda. I Thuata giunsero con i quattro talismani fondamentali: la Pietra di Fal o Pietra dell' Incoronazione, la Lancia fiammeggiante di Lug, la Spada di Nuada e il Vaso inesauribile di Daga.
I conquistatori romani in Gallia e i missionari cristiani in Gran Bretagna avevano intaccato profondamente le istituzioni druidiche. Le resistenze galliche all' assimilazione furono molto forti. Dispersi ma ancora presenti in discreti gruppi, i druidi si fermarono per qualche tempo in Armonica, scarsamente toccata dal cristianesimo, ricevette il flusso degli emigranti bretoni, scacciati dalla Gran Bretagna dai Sassoni e dagli Angli. Il druidismo, rifugiatosi nelle foreste centrali della penisola e nelle isole, si difese palmo a palmo.
La corporazione dei druidi, bardi e ovati, fu tuttavia sconfitta dal predominio cristiano all' inizio del VII secolo. Ma così come i Filid irlandesi sopravvissero al disastro, i bardi rimasero nella parte della Gran Bretagna rimasta celtica, il Galles. In Irlanda come un temo i druidi in Gallia, i filid si dedicarono all' insegnamento, sostituendo così i druidi.
La seconda rinascita si ebbe alla fine del secolo scorso, sulla scia di diverse società segrete, dei poeti simbolisti e dei maghi occultisti. Yeats, il bardo irlandese, si accostò con passione e devozione ai più antichi racconti. Il suo amico Synge, il drammaturgo, andò a visitare le selvagge isole di Aran. Ne riportò un' importante e precisa testimonianza sulla vita rude, primitiva dei pescatori e dei contadini di quelle isole dimenticate, dove l' essere umano vive in simbiosi con le forze della natura. Le pazienti ricerche di William Butler Yeats sul simbolismo dei racconti di fate e sulla cerca del Graal si affiancheranno, alla fine del XIX secolo, all' approccio al mondo magico illustrato dalla teurgia cerimoniale di Aleister Crowley all' interno del gruppo della Golden Dawn. La ricerca spiritualista di Crowley lascerà a poco a poco il pensiero del Mondo Bianco per dirigersi verso l' Egitto, altro polo di forze divine.

Si dovette attendere la fine del XVIII secolo per assistere alla nascita di un movimento letterario e di una corrente filosofica derivata da un ordine iniziatico, vicina alla massoneria e alle consorterie illuministiche. Tutt' oggi esistono, derivati dalla tradizione di Morgannwc, tre gruppi druidici che portano il nome di Gorsedd: quello del Galles, diretto dall' Arcidruido; quello di Cornovaglia presieduto dal Grande Bardo di Cornovaglia; infine quello di Bretagna a capo del quale c' è un grande Druido. Nel 1980 il dottor Le Scouëzec fu proclamato all' unanimità quinto Grande Druido dal Poellgor riunito a Lannion.
Il collegio druidico della Grande Quercia Celtica esiste da tempo immemorabile. Messo "in sonno" nel 1943, riattivato nel 1960, è un collegio druidico di tradizione familiare. Michel-James Cornudet, di origine irlandese, fu incaricato nel 1971 dall' oride di Gawre, a Nimes, di ricostruire il Grande Cerchio di trenta druidi attivi.
Adattamento da: "La medicina celtica" di Marc Questin