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Scheda approfondimento
TAOISMO

Scuola di pensiero e filosofia di vita. Le origini del Taoismo risalgono al 500 A.C. in Cina ed e tuttora presente in diversi Paesi orientali. Suo fondatore è Lao-Tze, che con il Tao-te-ching o "Libro della Via", ha scritto il più importante testo esoterico in materia.

A differenza di molte filosofie occidentali che si fanno strumento di comprensione attraverso approfondite analisi, il Taoismo si esprime spesso con brevi frasi suggestive. La via seguita dal filosofo taoista non punta alla mente delle persone, bensì alle persone nella loro interezza fatta di emozioni, sensazioni o semplici percezioni di una realtà che non può essere compresa solo con la mente, ma anzi spesso è proprio quest'ultima, con i suoi pregiudizi, a viziare la visione di ciò che i nostri occhi potrebbero ben vedere.

Il Tao (Via) come sorgente dell'universo da cui si originano le due polarità, Yin e Yang, non contrapposte tra loro, ma bensì complementari, dalle quali discendono tutti i mondi. Il simbolo del Tao ben esprime il concetto di complementarità, infatti il bianco, Yang, ed il nero, Yin, si compenetrano armoniosamente dando, tra le mille altre interpretazioni, una lettura della vita fatta di equilibri che trovano in modo fluido e naturale i propri spazi anziché fronteggiarsi rigidamente solidificandosi in due blocchi contrapposti.

Evidenziano altresì la consapevolezza che in ogni espressione vi è un po' del proprio opposto. Ecco infatti presente nella parte in cui il bianco è maggiormente esteso un piccolo cerchiolino nero e viceversa. E' lì a ricordarci che negli altri c'è sempre un poco di noi stessi, che la ragione non sta mai tutta da una parte e che, alterando indiscriminatamente l'equilibrio esterno, in realtà ne alteriamo anche uno interno etc.

Nel tempo si sono distinte due forme di Taoismo, uno filosofico e uno popolare. Il primo afferma che è impossibile per l'uomo conoscere il Tao o radice delle cose e quindi per conoscerlo e capirlo è necessario aderire alle virtù che immettono in ogni manifestazione dell'Universo. Per il Taoismo popolare il fine dell'uomo è raggiungere l'immortalità: a tale scopo bisogna seguire una serie di pratiche che spaziano dalle posizioni al respiro e ad altre tecniche mentali che, per avere efficacia, devono essere eseguite con l'aiuto invisibile delle divinità.

La cosa più naturale sembra irreale

Chi cerca l'erudizione ogni giorno aggiunge qualcosa,

chi cerca il Tao ogni giorno perde qualcosa

Il morbido vince il duro, il debole vince il forte

Sii vuoto e sarai riempito

Tratto liberamente dal Tao Te Ching - Lao Tze

Un contributo di primaria importanza alla diffusione del Taoismo venne dato, già nei primi secoli del suo sviluppo, da Lao Tze. Nel piccolo grande Tao Te Ching scrisse frasi grazie alle quali ancora oggi è possibile meditare profondamente.

Il Tai Chi Chuan ha molto attinto da questo libro e più in generale ai principi del Taoismo. "Il morbido vince il duro" è alla base delle tecniche marziali del Tai Chi Chuan in cui invece di contrapporre forza alla forza, si tende ad unirsi all'avversario modificando la direzione dell'attacco e mutandone circolarmente l'equilibrio.

Gli esempi in natura, sempre ottima Maestra, sono quasi infiniti: l'acqua è morbida, ma un mare in tempesta può creare danni molto gravi; la neve è morbida e soffice, ma scivolando da una montagna può sommergere ogni cosa; l'aria è quasi impalpabile, ma il vento può diventare temibilissimo. E sempre in natura troviamo, per così dire, esempi di contromosse: di fronte ad un tornado le forti e rigide costruzioni dell'uomo possono crollare, mentre invece le deboli piante si flettono per poi rialzarsi.

Naturalmente questi esempi possono diventare anche delle chiare metafore a cui attingere nella propria vita quotidiana. Può infatti capitare di subire delle pressioni a cui si è tentati di rispondere con maggior veemenza e sotto le quali si rischia di crollare esausti. La natura è lì, sotto i nostri occhi, non ci lascia mai soli e noi stessi ne siamo parte, talvolta inconsapevoli custodi di tesori che andiamo cercando altrove.