Perchè vegetariani
Essere vegetariani significa non nutrirsi di alimenti derivanti dalla morte di esseri viventi.
I vegetariani si pongono innanzitutto un obbiettivo etico : evitare che la nostra vita sia dovuta alla morte altrui.
Nell'alimentazione vegetariana sono quindi ammessi tutti i cibi prodotti dagli animali come latte, formaggio, uova, ecc. evitando quelli provenienti da allevamenti intensivi che prevedono uno sfruttamento dell'animale anzichè una convivenza simbiontica.
La scelta di vivere senza uccidere non è religiosa, politica, o superstiziosa ma deriva dalla semplice constatazione che è possibile vivere benissimo senza nutrirsi di cadaveri e procurare dolore ad altri esseri viventi: è quindi una scelta etica di persone libere da pregiudizi.
Come disse il famoso vegetariano Leonardo da Vinci : "verrà un giorno in cui gli uomini considereranno l'uccisione degli animali come ora consideriamo quella degli uomini"
Inoltre per produrre 1 gr. di proteine di carne devono essere impiegati 7gr. di proteine vegetali.Quindi se si utilizzassero i vegetali per l'alimentazione umana anzichè trasformarli in carne tramite allevamenti intensivi si renderebbero disponibili enormi quantità di cibo per affrontare il problema della fame nel mondo.
Battute e pregiudizi.
1) I vegetariani devono stare attenti alla dieta.
E' vero, ma anche gli onnivori dovrebbero starci attenti date le moltissime malattie causate da errori e squilibri di alimentazione o dall'uso di cibo infetto (es. mucca pazza).
2)Le proteine degli animali sono migliori.
Sulla qualità delle proteine degli animali allevati intensivamente, riempiti di ormoni e antibiotici avrei molti dubbi.
Un animale sano fornisce proteine con contenuto in aminoacidi simile a quello necessario per l'uomo.
Il vegetariano si procura proteine dello stesso valore biologico con i prodotti degli animali e con la soia o in alternativa con la associazione di proteine vegetali che si completano a vicenda dal punto di vista nutritivo come ad esempio quelle di cereali e legumi.
3) Rischiate gravi carenze.
E' stato ampiamente dimostrato che una alimentazione vegetariana equilibrata non provoca nessuna carenza.
Solo una dieta vegetaliana o vegan (che esclude anche tutti i prodotti degli animali come ad es. latte ,uova ,miele,ecc) deve essere ben bilanciata per non provocare carenze nutrizionali.
4) La legislazione garantisce il benessere degli animali da allevamento.
Non è vero. Non esistono leggi adeguate. Le leggi esistenti sono volte soprattutto a tutelare la salute del futuro consumatore.
Proprio per questo le associazioni animaliste stanno sforzandosi di fare accettare alle istituzioni internazionali una "Dichiarazione dei diritti dell'animale" che preveda una serie di garanzie di trattamento in particolare negli allevamenti.
5)La dieta vegetariana è troppo complicata.
La dieta vegetariana deve essere equilibrata, come tutte le diete che mirano al benessere dell'individuo.
La preparazione dei piatti vegetariani è spesso molto semplice, anche perchè vengono usati spesso gli alimenti crudi per conservarne intatto il valore biologico dei principi nutritivi.
Leggendo con attenzione qualsiasi libro di ricette si noterà come molti piatti tradizionali italiani, che anche gli onnivori cucinano normalmente, siano vegetariani.
Un primo avvicinamento al vegetarianesimo potrebbe semplicemente prevedere una uso maggiore di queste ricette rispetto a quelle a base di carne.
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Vegetariani famosi.
L'idea di una vita in armonia con gli altri esseri viventi e con il mondo è antica quanto l'uomo.
Per raggiungere questo scopo la scelta vegetariana è un passaggio obbligato.
Ecco alcuni personaggi da tutti conosciuti che ci hanno già dato il buon esempio nel passato.
Esiodo (VIII sec. A.C.)
Zarathustra (VI sec.A.C.)
Socrate (470-399 A.C.)
Diogene (412-323 A.C.)
Epicuro (341-270 A.C.)
Seneca (5 A.C. -65 D.C.)
Plotino (205-270 D.C.)
San Francesco da Assisi (1181-1226)
Leonardo da Vinci (1452-1519)
Martin Lutero (1483-1546)
Michel Eyquem de Montaigne (1533-1592)
Voltaire (1649-1778)
Jean-Jacques Rousseau (1712-1778)
George Bernard Shaw (1856-1950)
Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948)
Franz Kafka (1883-1924)
Albert Schweitzer (1875-1965)
Albert Einstein (1897-1955)
Perché VEGAN?
Perché per la preparazione di un pasto vegan
nessun animale viene ucciso, maltrattato o sfruttato.
L'alimentazione vegan, oltre alla carne ed al pesce, non contempla alcun prodotto di origine animale: neppure uova, latte, latticini, formaggi, miele, ecc.
Perché mangiare vegan è anche molto salutare, dato che gli esseri umani anatomicamente sono animali frugivori, e quindi costituzionalmente e geneticamente assai poco adatti al cibo di origine animale, a cui si sono però adeguati culturalmente (o per necessità di sopravvivenza in mancanza di cibi più idonei).
Perché se mangiassimo tutti vegan ci sarebbe cibo più che a sufficienza per tutti, siccome la terra che oggi serve per nutrire una sola persona che consuma carne sarebbe sufficiente a sfamarne ben 20 vegane!
Inoltre, destinando un ettaro di terreno all'allevamento bovino, in un anno otteniamo 66 kg di proteine, contro i 1868 kg di proteine (28 volte di più!) che invece otterremmo destinando, ad esempio, lo stesso terreno alla coltivazione della soia.
Perché mangiare vegan significa un minor impatto sulle risorse del nostro pianeta, che notoriamente non sono infinite. Significa un minor consumo di energia, di acqua, di pesticidi, di inquinanti, di farmaci. Significa minor necessità di terra e di conseguenza minore deforestazione.
Perché è giunto il momento di guardare al futuro con tutti i problemi che abbiamo davanti e non più al passato con i suoi ormai anacronistici presupposti.
Le cose cambiano, gli scenari storici e sociali si modificano:
occorre prenderne atto.
Semplicemente il nostro pianeta non ce la fa più a sostenere i nostri dissennati ritmi consumistici ed il nostro peso ecologico (footprint).
E' giunto il momento di pensare - e soprattutto di porre in atto - nuove strategie e non abbiamo più molto tempo per farlo.
Quindi è necessario cominciare innanzitutto da NOI STESSI, attraverso le nostre scelte di vita quotidiana.
Iniziare dalla nostra tavola è uno dei primi più importanti passi per fare "attivamente" qualcosa.
Ciascuno di noi può fare la differenza e può scegliere consapevolmente di essere parte della soluzione anziché continuare a far parte del problema.
Per gli animali, per il pianeta che ci ospita e per noi stessi in quanto esseri umani.
LA DIETA VEGAN
Mangiare bene è uno dei piaceri della vita: anche (e soprattutto per i vegan) che hanno il vantaggio di mettersi a tavola senza provocare morte e sofferenza. Che non fanno distinzione tra cani e gatti, definiti animali “d’affezione” e altri, come i maiali, “affettati” per finire nei nostri piatti.
I vegan hanno facilmente e felicemente risolto questa terribile contraddizione…. del resto mangiare vegan non è difficile. La nostra tavola, eliminati i prodotti animali, si arricchisce e riscopre gusti da tutto il mondo. La cucina mediterranea è un ottimo punto di partenza e a questa si affiancano prodotti etnici o tradizionali utilizzati da millenni, come per esempio la soia. Si scopre che il pane può cambiare ogni giorno se realizzato con cereali diversi (grano, orzo, farro, segale).
Ai nostri legumi (ceci, fagioli e lenticchie) se ne affiancano altri come gli azuki e la soia. I sapori del mare possiamo prenderli dalle alghe, alimento comune della cucina giapponese. Frutta e verdura (meglio se di stagione) sono da sempre sulle nostre tavole.
La parte proteica del grano (il glutine) diventa un alimento gustoso, ottimo sostituto della carne: il seitan. E per ottenere un pasto completo basta associare cereali e legumi, anche se non è indispensabile consumarli nello stesso pasto.
E per finire le pietanze vegan contengono meno calorie, meno grassi e zero colesterolo, il che davvero non guasta!
Una dieta bilanciata
Come in ogni tipo di alimentazione, anche nella dieta vegan bisogna scegliere gli alimenti che forniscono il giusto apporto di proteine, vitamine e minerali. L’unico integratore che è bene assumere, in assenza di precise indicazioni scientifiche ed epidemiologiche sulla capacità dell’organismo di sintetizzarla, è la vitamina B12. Del resto mangiare prodotti animali provoca tanta morte e sofferenza che non può essere giustificato dal solo “vantaggio” di non dover assumere un integratore. In ogni caso eventuali carenze dovute a una alimentazione vegan squilibrata sono facilmente curabili modificando in maniera mirata la propria dieta o al limite con integratori. Invece contro le patologie degenerative provocate dai grassi animali la medicina può intervenire solo per ridurre i danni.
Proteine
Un luogo comune afferma che le proteine animali, al contrario di quelle di origine vegetale, sono nobili, con un maggior valore nutritivo. In realtà i vegetali contengono tutti gli aminoacidi essenziali, necessari a produrre le proteine che servono all’organismo. Se per esempio nell’arco di una giornata mangiamo cereali (pane, pasta, riso….) e legumi (fagioli, ceci, lenticchie….) abbiamo ottenuto tutti gli aminoacidi necessari. Inoltre, con una dieta che assicuri una adeguata quantità di calorie il rischio è di assumere troppe proteine piuttosto che troppo poche.
Minerali e vitamine
E’ buona regola per tutti variare gli alimenti preferendo quelli di stagione. I minerali e le vitamine necessari al nostro organismo possiamo trovarli nelle verdure, nella frutta fresca e secca, nei cereali (meglio se integrali), nei legumi e nei derivati della soia, nei semi, nelle alghe. Mancano solo la vitamina B12 (che possiamo facilmente integrare e la vitamina D che viene prodotta dal nostro organismo con l’esposizione della pelle alla luce del sole.
I minerali più importanti in una dieta bilanciata (non solo per i vegan) sono il calcio e il ferro. Il calcio possiamo trovarlo nelle verdure e specialmente nelle crocifere (cavolo, rape…), nei legumi, in noci, mandorle e nocciole, nei fichi secchi. L’assimilazione del calcio viene favorita dalla vitamina D mentre viene pregiudicata da un eccesso di sodio e di proteine.
Il ferro possiamo trovarlo nelle verdure (in particolare cavolo e broccoli), nei legumi, nella frutta secca, nei cereali integrali. L’assimilazione del ferro viene favorita dalla vitamina C.